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    Castelli e fortezze sulla Strada del Vino dell'Alto Adige

    Un tempo prestigiose dimore di nobili dame e gentiluomini o castelli destinati a duelli e difesa, oggi, grazie a un'accurata ristrutturazione puoi vivere questi luoghi come emozionanti musei, hotel dall’atmosfera unica, ristoranti fiabeschi o location per eventi. Anche se di alcuni castelli o fortezze rimangono ormai solo delle rovine, tutte queste mura accessibili al pubblico raccontano una storia unica.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    Museo Castello Moos-Schulthaus
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Verso la metà del XIII secolo la casata dei Rottenburger costruì una torre abitativa in stile romanico sopra Appiano in località Pigenò.Intorno alla metà del XIV secolo la torre fu ampliata e trasformata in una residenza di caccia gotica. Dopo l’estinzione dei Rottenburg nel 1410, il complesso passò prima nelle mani dei principi e più tardi, come feudo ereditario, ai signori di Firmiano e intorno al 1500 ai Conti Spaur che lo trasformarono ulteriormente. Fino alla metà del XIX secolo rimase nelle mani dei nobili di Schulthaus. Questo intenso cambio di proprietà e con esso di misure architettoniche causa una speciale fusione di elementi costruttivi collegati fra di loro, di intricati locali situati su livelli diversi e non per ultimo di caratteri stilistici di epoche diverse. Nel 1958 Walther Amonn, commerciante bolzanino e mecenate, comprò il complesso, utilizzato fino ad allora per fini agricoli. Lo fece restaurare con grande dispendio di denaro e lo arredò con oggetti artistici di epoche diverse, artigianato artistico folcloristico e anche con una collezione di quadri di artisti tirolesi contemporanei. Infine rese accessibile al pubblico il complesso nell’ ambito della” Fondazione Walther Amonn”.

    Degni di attenzione sono soprattutto gli affreschi dei locali che formano un esempio unico di pittura murale profana gotica e danno un’idea della vita e della filosofia dell’epoca: viticci, melagrane e un unicorno nell’appartamento della padrona del castello; il cosiddetto “mondo alla rovescia” con la guerra dei gatti e dei topi, un albero fallico, giocolieri, giullari nel salone di ricevimento; scene di caccia o rappresentazioni farsesche per i partecipanti, per lo più maschi, a una battuta di caccia.

    Per avere una vista d’insieme più appropriata sulla zona intorno a castel Moos-Schulthaus, con i castelli Englar e Gandegg insieme alle residenze di Piganò, si consigliano i sentieri escursionistici segnati e le piste ciclabili.

    Fortezze e castelli
    Labirinto dei vicoli di Ora
    Ora, Strada del Vino

    The idyllic village of Auer/Ora is surrounded by vineyards, giving it its distinctive rural character. The charming village center is characterized by cobbled paths lined by old natural stone walls and by winding alleys that resemble a labyrinth, hence the name "Gassenlabyrinth." The origins of the village date back to the Stone Age, and even today the medieval buildings, which give the village its special charm, bear witness to times gone by.

    Fortezze e castelli
    Castel Boymont
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Epoche antiche ricche di misteri Un breve viaggio nell'alto medioevo dove l'unico legame con il presente rimangono le fresche e straordinarie preparazioni culinarie. La fortezza di Boymont venne eretta come residenza signorile nel 1230. Un incendio nel 1742 la distrusse quasi completamente e furono molti i successivi proprietari. Nel 1977 venne acquistata da Fritz Dellago. Le due sale dei cavalieri, le finestre dall'arco a tutto tondo in pietra, le colonne ed i capitelli sono giá da soli degni d'una visita. Ogni giorno direttamente dal nostro affumicatoio puntine fresche e arrosto. Orario di apertura Il punto di ristoro è aperto dalle 11.00 alle 17.00. Lunedì giorno di riposo da metà settembre alla fine di ottobre aperto tutta la settimana

    Fortezze e castelli
    Palazzo Zenobio
    Egna, Strada del Vino

    Questo edificio barocco divenne la residenza dei conti Zenobio nel 1729, anno in cui lo acquistarono dai signori Cazan. La facciata è decorata con gli stemmi affrescati della famiglia, che amministrò il distretto giudiziario di Enn e Caldiff tra il 1648 e il 1830. Le sale interne si sviluppano simmetricamente attorno a un'importante scala centrale e sono caratterizzate da splendidi soffitti con decorazioni in stucco.

    Fortezze e castelli
    Piazza della Libertá
    Egna, Strada del Vino

    Il nucleo storico dell’abitato di Laghetti una frazione di Egna si è sviluppato attorno a Piazza della Libertà, la quale dopo essere stata per anni adibita a parcheggio, è stata protagonista di un’importante attività di riqualificazione che ha portato al ripristino dell’antico pozzo e alla ricollocazione del “Sas dal poz”, un monolite calcareo probabilmente legato ad antiche consuetudini giuridiche germaniche.

    Fortezze e castelli
    Garni Amplatz
    Montagna, Strada del Vino

    Nel 1523 in questo sito si trova la locanda di Laurenz Wurnigger della Carinzia, chiamato anche Windisch, da cui molto probabilmente prende il nome il bosco Windischwald che sovrasta il paese.  La proprietaria è Juliana Puphtalerin, moglie di Wolfgang Canz cancelliere a Rottenburg am Neckar e nel 1551 ufficiale della Signoria di Bregenz. Nel 1554 la locanda "zum Payr" viene ceduta.  Fino al 1611 l'edificio viene chiamato "zum Votten", prima di essere ribattezzato "Wirthshaus An der Rote Rosen" da Georg Osterried, custode del castello di Enna per conto dei Fugger, e ceduto per debiti a Susanna Payr nel 1619. Dopo diversi passaggi di proprietà, il parrocco Alexander Giovanelli acquista l'edificio nel 1717 e nel 1725. Quando muore nel 1743, lascia tutto il suo patrimonio ai poveri, alla chiesa e alla confraternita di Montagna, nonché a un   da lui fondato nel suo paese natale di Carano. Dal 1744 al 1782, l'edificio fu proprietà della famiglia Resch e poi fino al 1908 della famiglia Zuveith. Dal 1908 invece, è di proprietà della famiglia Amplatz.

     

    Una particolarità dell'edificio è la stube gotica con un soffitto a travi riccamente scolpito, a testimonianza di ben 500 anni di cultura abitativa. Sono ancora conservate anche le cornici in arenaria della porta d'ingresso e della finestra, quest' ultima decorata con una croce solare e indicante l'anno 1565.

    Va chiarito, potrebbe essere un beneficico lasciato al paese?

    Fortezze e castelli
    Albergo Aquila Nera
    Salorno, Strada del Vino

    Der Gasthof Schwarzer Adler stammt aus dem 15. Jh. Es handelte sich um das größte und solideste Wirtshaus in Salurn, das sich an der damals wichtigsten Kreuzung befand. Er war mit einer Stube ausgestattet, die auf Passanten und Dorfbewohner große Anziehungskraft ausübte und wusste sich am besten und längsten als Gaststätte zu erhalten. Dieser große Gasthof, einst Besitz verschiedener Adelsfamilien, fiel später Händlern und dem Bürgertum zu und wurde schließlich auf verschiedene Eigentümer aufgeteilt:1500 waren es die Röll, 1600-1680 die Lanser, zwischen 1680 und 1700 Andrä Nagele, der sein Eigentum an Peter Tolloy verkaufte, welcher es seinerseits an den Baron J. F. von Coret abtrat. 1801 wurde der Gasthof von der Familie Tschurtschenthaler erworben, die ihn 1825 an Anton von Gelmini und Anton von Vilas verkaufte. 1833 fiel der Gasthof in die Hände der Familie Petermair. Mit dem Bau der Eisenbahn (1859) kam es jedoch zu einem drastischen Rückgang der Gästezahl. Ab jenem Zeitpunkt beschränkte sich die Tätigkeit des Gasthofs fast ausschließlich auf die Gäste aus dem  Dorf.

    Bemerkenswert ist der prächtige schwarze Adler aus Schmiedeeisen, der sich bis heute an derselben Stelle oberhalb der alten Poststraße erhalten hat und an den alten Namen und das jahrhundertealte Gastgewerbe erinnert, das darin ausgeübt wurde. Der „Schwarze Adler“ erwies sich als der damals meistbesuchte Gasthof des Dorfes.

    Fortezze e castelli
    La "casa a sala"
    Egna, Strada del Vino

    La “casa a sala”è una tipologia di edificio largo 5-11 metri, sviluppato in profondità per una lunghezza che varia tra i 45 e i 60 metri. Dalla facciata porticata si accede al cortile interno attraverso un profondo portico voltato su cui si aprono gli ambienti usati come deposito. Nel cuore della casa, affacciata sul cortile, la “sala”, sempre di grandi dimensioni, si sviluppa dal primo piano e giunge fino al sottotetto; grazie alle aperture sul cortile e agli abbaini sul tetto, l’ambiente è ben illuminato e si mantiene fresco e ventilato nei mesi estivi. Tali caratteristiche lo rendevano funzionale a un infinito numero di attività domestiche, come per esempio l’essiccazione e la lavorazione dei prodotti agricoli o l’asciugatura del bucato. Sull’ambiente centrale si affacciano tutte le stanze del primo piano e le balconate di accesso ai piani superiori; anche questo contribuiva a rendere la “sala” il cuore della vita familiare. È possibile osservare la struttura interna di una Saalhaus attraversando il passaggio pedonale ricavato dal cortile interno del numero 32 di Via Andreas Hofer.

    Fortezze e castelli
    Albergo al Cavallino Bianco
    Salorno, Strada del Vino
    Der Gasthof Weißes Rössl stellte den Südeingang zum Gasthofviertel des Unterdorfes dar. Im 17. Jh. war das “Weiße Rössl” Eigentum der Familie Lanser, dann der Herren von Moß und Festenstein, wurde allerdings von verschiedenen Wirten geführt. Von 1700 bis 1750 gehörte es den Bombarda. Josef Bombarda war es, der den Bau des Herkules-Brunnens vorschlug. Der Gasthof betrieb am alten Brunnen eine beliebte Fischzucht. Nach dem Konkurs der Eigentümer wechselte der Gasthof häufig den Besitzer, bis er 1868 an Josef Handlmayr verkauft wurde.
    Fortezze e castelli
    Residenza Griesfeld
    Egna, Strada del Vino

    La splendida Residenza Griesfeld fu fatta edificare da Carlo Baldassarre da Cazzan attorno alla metà del 1600. Finestre rettangolari, 2 bifore e 6 finestre a occhio di bue ne ornano l’elegante facciata. Al secondo piano dell’edificio si trova una splendida cappella barocca, la cui volta a botte è decorata da ricchissimi stucchi e pregevoli affreschi del XVII secolo raffiguranti le vite dei Santi e della Madonna. Oggi questo signorile edificio ospita una scuola di economia domestica.

     

    Fortezze e castelli
    Dimora Kreit
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Una delle più belle tenute su una collina coperta di viti. Luogo popolare per le riprese. Un tempo semplice azienda vinicola medievale, è stata trasformata in una nobile casa padronale
    intorno al 1600 dal proprietario Elias Leis (capomastro Luca d'Allio): due torri angolari sull'ala residenziale, scala aperta, loggia, sale centrali a volta con finestre a doppio arco. A causa del sovraindebitamento, la proprietà fu presto venduta. Nel corso dei secoli ci furono diversi cambiamenti di proprietà, tra gli altri Johann Anton Zeffer, che fu nobilitato con "von Zephyris" nel 1641. Dall'inizio del XIX secolo è stata di proprietà di agricoltori.
    La cappella con una torre in facciata è dedicata al santo patrono del bestiame, Sant'Antonio Abate, ed è stata costruita su un nucleo medievale, ampliato nel XVII secolo. Il dipinto del soffitto, scene di Sant'Antonio, è di Lukas Plazer (1664).
    Fortezze e castelli
    Maso Pock
    Ora, Strada del Vino

    Complesso rurale sito nel punto in cui convergono ad angolo acuto le vie della Cascata e S. Colombano, composto da varie ali ad uso residenziale e produttivo raccolte intorno a un cortile interno. Nel punto di incrocio delle due strade è identificabile il nucleo originario del complesso, ampliato in epoca rinascimentale agli inizi del XVII secolo, come indicano il portale con cornice a bugnato, il monogramma di Hans Pock e l’anno 1626. Su una bifora era un tempo leggibile l’anno 1620. Nell’angolo sud-ovest erker poligonale e sul retro verso la strada erker rettangolare su mensole rinascimentali finemente lavorate con decori a volute.

    Fortezze e castelli
    Cazanhof
    Ora, Strada del Vino
    Podere sito nel rione a monte (Fuchsloch), composto da due ali di edifici collegate da un portone con
    accesso al cortile. Un tempo in possesso della famiglia comitale dei Cazan, titolari di alti incarichi, quindi
    della famiglia Malfèr. Attualmente di proprietà della Famiglia Kurt Kerschbaumer di Ora.
    Nella più antica ala nord (ex casa Anich) strutture medievali del XIII secolo, cui si è aggiunta in epoca
    rinascimentale, intorno al 1600, la più recente ala sud (casa Cazan). Sul lato del cortile scala esterna e
    sala con due bifore dotate di sedili laterali. Accesso al cortile coperto da volte e resti della decorazione
    barocca delle facciate. Nel 2003 ristrutturazione con recupero del sottotetto dell’ala nord, suddivisa in
    otto appartamenti.
    Fortezze e castelli
    Albergo "Zur Rose"
    Montagna, Strada del Vino

    Nel 1539 qui sorge il maestoso maso Gebhardthof. In quel periodo, uno dei figli parte in guerra come lanzichenecco volontario con altri tre giovani di Montagna, mentre i suoi fratelli rimangono ad occuparsi del maso. Commercializzano inoltre vino - tra cui un Lagrein vinificato in bianco - che vendono persino a Rosenheim. Già a partire dalla generazione successiva, i beni e gli accessori signorili saranno separati dall'abitazione. Dopo diversi passaggi di proprietà, nel 1671 l'oste della locanda Rose che abitava in quella che è oggi la casa Amplatz sul lato opposto della piazza, entra a far parte della famiglia.  È da lui che l'ex maso Gebhardthof prende il suo nome attuale. Questa locanda è in possesso di una licenza almeno dalla metà dell'800. Dopo ulteriori passaggi di proprietà tra le antiche famiglie di Montagna, la famiglia Wegscheider ne acquisisce la proprietà nel 1862. Dal 1990 i proprietari sono la famiglia Malojer, che gestisce questa struttura come una locanda tradizionale.

    Questa casa, che forma un'unità con il maso Wegscheiderhof, costruito in aderenza a sud, è un bel esempio dello stile architettonico dell'Oltradige. Il periodo di massimo splendore di questo stile architettonico va dal 1550 al 1600. Elementi tipici di questo stile sono gli infissi e gli archi delle finestre in pietra, le vetrate, le finestre a doppio arco con sottili colonne centrali e il cortile interno chiuso.

    Fortezze e castelli
    Municipio di Salorno
    Salorno, Strada del Vino
    L’edificio, un tempo di proprietà della prestigiosa famiglia dei baroni von Winklhofer (come testimonia il piccolo stemma sul portale), è caratterizzato da elementi architettonici di tradizione nordica e italiana propri dello stile dell’Oltradige (sec. XVI). Il palazzo aveva il vecchio portico aperto ed è appoggiato su grosse basi di pietra. Sulla facciata, accanto all’erker a due piani, si allineano le finestre quadrangolari incorniciate in pietra, intervallate dalle due bifore sovrapposte ad arco pieno.
    Fortezze e castelli
    Casa Pichler (albergo Tschurtschenthaler-Pichler)
    Ora, Strada del Vino
    Edificio dal carattere tardogotico e rinascimentale sito sulla piazza della Chiesa. Lungo la facciata rivolta
    verso la piazza sedile in pietra e al piano superiore finestre con grate in ferro battuto del XVII secolo.
    Verso ovest muro di recinzione del cortile coronato da merli con portale dotato di una plastica cornice
    in pietra. Pitture a racemi ne decorano le pareti e in corrispondenza dell’architrave avvolgono uno scudo
    con stemma composto da un brezel e da una macina, indizi della presenza in questo sito di un mulino
    e di un fornaio.
    L’antico feudo principesco provvisto di torchio vinario e diritti di decima apparteneva all’antistante
    castello di Ora. Dal XV al XVIII secolo fu in possesso dei Kramer, una famiglia che espresse vari sindaci
    del paese. Nel XIX e nella prima metà del XX secolo si trovava qui l‘albergo Tschurtschenthaler-Pichler.
    Dalle sue scuderie e dal rustico per la raccolta delle decime derivò negli anni Cinquanta del XX secolo
    l’Hotel Turmwirt.
    Fortezze e castelli
    Casa Steinkeller
    Ora, Strada del Vino

    Edificio tripartito di epoca rinascimentale su pianta estesa in senso longitudinale, risalente all’inizio del XVII secolo. All’origine dello sviluppo del complesso è un nucleo di due piani di età gotica prospiciente la piazza della Chiesa, il cui piano cantine comprende due grandi vani voltati ad uso produttivo. Rinviano all’importante ampliamento rinascimentale diverse finestre con cornici in pietra arenaria e un portale incorniciato in pietra con conci a punta di diamante e decori a rosette.

    Al piano superiore un’ampia sala funge da collegamento e da accesso alle ali nord e sud. Gli interni di carattere nobiliare comprendono una stufa tardobarocca in maiolica verde proveniente dalla Val di Non, una stube intagliata neogotica della fine del XIX secolo, un soffitto con stucchi e diversi vani dotati di volte a botte.

    Adiacente verso est alla casa si trova un ampio parco.

    Fortezze e castelli
    Leone d'Oro
    Montagna, Strada del Vino

    Secondo fonti orali un tempo era la stazione doganale dei Signori di Enna. La prima documentazione scritta dell'uso come locanda risale al 1530.  L'affituario era il pellicciaio Hans Disner di Egna ed è a questo periodo che risalgono i preziosi affreschi nella sala da pranzo che, all'epoca, probabilmente veniva usata anche come aula di tribunale.

    L'elemento centrale di questi affreschi è lo stemma dell'imperatore Carlo V che, probabilmente nel 1530 durante il viaggio di ritorno da Bologna al Parlamento di Augsburg (Germania), attraversò il Tirolo e si fermò a Montagna. Sulle otto vele della volta a crociera sono raffigurate diverse rappresentazioni allegoriche, mentre nella parte centrale della parete ovest è raffigurato anche lo stemma imperiale asburgico, lo scudo austriaco con il cappello del duca e lo stemma tirolese con la corona d'alloro.

     

    Dal 1586 l’edificio è di proprietà della famiglia Teiss. In un documento del 1600 viene descritto come locanda "Guldenen Löwen auf Monthan". Nel 1687 passa alla famiglia Pernter, locandieri fino al 1737.  Successivamente si susseguirono come proprietari la famiglia Constanz e la famiglia Haidenberg di Gsies e altri dieci proprietari.  Nel 1865, la proprietà dell'edificio passa alla famiglia Pichler di Doladizza, che un tempo si era trasferita da Monte San Pietro. Matthias, Peter e Kreszentia acquistano l'Oberwirt. Nel 1928 diventa proprietario Lambert Pichler, poi la vedova Martha fino al 1974, e infine il figlio Otto Pichler con la moglie Magdalena Scherlin. Nel 2002 è il loro figlio Harald Pichler con la moglie Barbara Thaler e le loro due figlie a prendere le redini del “Leone d’Oro”.

    Fortezze e castelli
    Lisl-Peter
    Montagna, Strada del Vino

    Qui una volta esistevano due grandi unità abitative: nella parte anteriore, la casa del sarto Ulrich Leb, citata nel 1523, chiamata "am Prunnen" (alla fontana), probabilmente in riferimento alla fontana del paese, ubicata di fronte fino al primo decennio del XXI secolo; mentre nella parte posteriore della casa si trovava la "Casa sulla scala", menzionata per la prima volta nel 1526 da Conz Puphtaler. Gli abitanti di queste case erano tra l'altro calzolai, bottai, uscieri e maestri di scuola. Viene riportato persino la presenza di un forno: nell'800, quando Montagna ancora non aveva un suo panificio, qui veniva venduto il pane.

    Dal 1875 Peter, Elisabeth e Anna Terleth sono gli ultimi proprietari privati. Con una fondazione gettano le basi per la casa di riposo che sorge in questa sede dal 2010.

    Sono rimaste conservate la porta del cortile situata ad est e la stube contadina situata a sud, entrambe ben integrate nella nuova struttura.

    Fortezze e castelli
    Palazzo Longo
    Egna, Strada del Vino

    Il palazzo Longo di Egna, la notevole residenza barocca dei baroni di Longo risalente all'inizio del XVIII secolo, si presenta con una semplice facciata caratterizzata dal portale a tutto sesto, al quale si accede grazie a una scalinata a due rampe. I fregi della cornice in pietra del portone raffigurano due putti e un busto femminile. Gli interni del palazzo sono stati riccamente decorati con altorilievi in stucco a opera di Franz Hannibal Bittner e gli affreschi di Giacomo Antonio Delai, due valenti artisti attivi sulla scena bolzanina a partire dal 1730. La residenza vanta inoltre un magnifico parco che si estende fino al bosco retrostante il paese.

     

    Fortezze e castelli
    Rudere di Castel Greifenstein a Settequerce
    Terlano, Strada del Vino

    In posizione dominante sopra Settequerce si scorgono le rovine del castello di „Greifenstein“. Nominato per la prima volta nel 1159 fu coinvolto nella lotta fra il conte del Tirolo ed il vescovo di Trento nel 1275/1276 e distrutto. La sua ricostruzione nel 1334 è dovuta ai signorotti di Greifenstein, ma nel 1348 Greifenstein fu ancora distrutto da un incendio. In seguito, ricostruito nel 1363, passò ai signori di Starkenberg.
    Nel 1420, quando una parte della nobiltà tirolese si oppose al duca Federico d’Austria questo ordinò l’assedio del castello e l’affamamento. Fra i nemici del duca vi fu anche il trovatore Oswald von Wolkenstein. Questo compose agli assediatori un inno alla battaglia, nel quale si burlò di loro.
    Le forze del duca non riuscirono a conquistare il castello di Greifenstein, ma intanto la lotta della nobiltà e del castellano Wilhelm von Starkenberg aveva perso ogni significato e così lo Starkenberg scomparve uscendo probabilmente dalla crepa a sud ovest del castello. Avuta l’assicurazione del salvacondotto, i 18 servi non resistettero oltre.
    Ora il castello di Greifenstein è in degrado.
    Il castello è denominato anche castello del porco, che deriva dalla leggenda dell’assedio durante il quale i diffensori hanno sofferto grande pena e ristrettezza perché le scorte erano tutte esaurite. In cantina era rimasta una sola bestia bella grassa. Uno degli uomini ebbe l’idea di non uccidere il poderoso animale, ma di gettarlo dall’alto con atteggiamento ironico e compiacente ai piedi degli assediatori. Quando questi videro una tale dimostrazione di fiducia, perdettero ogni coraggio, certi che le forze a difesa del castello potessero resistere grazie all’ingente scorta di provviste. Si ritirarono dall’assedio e Greifenstein si salvò.
    Dal centro di Settequerce si può arrivare a piedi al castello in 1,5 ora ca., dislivello 520 m.

     

    Fortezze e castelli
    residenza "von Lutterotti"
    Salorno, Strada del Vino
    Der interessanteste Teil der Fassade des Ansitz von Lutterotti einem Barockgebäude aus dem 17. Jh. Ist wahrscheinlich das Portal. Es wird von zwei Halbsäulen mit Kapitell und Schnecke sowie glatten und gebrochenen Kopfsteinen umrahmt. Dabei handelt es sich um den prächtigen Torbogen des Gerichts- und Gefängnisgebäudes der ehemaligen Salurner Gerichtsbarkeit. Der Ansitz wird von drei schmiedeeisernen Balkonen geziert. Der Saal im ersten Stock ist mit Stuckwerk versehen. Nachdem das Gebäude nicht mehr als Sitz der Gerichtsbarkeit verwendet wurde ging es an die namensgebende Familie Lutterotti aus Salurn über.
    Fortezze e castelli
    Mansio Endidae
    Egna, Strada del Vino

    A seguito di alcuni scavi condotti in località “Kahn” a partire dal 1983 sono stati portati alla luce i resti di una grande struttura di epoca romana, che con grande probabilità sono da attribuire alla “Endidae Mansio” segnalata sulla mappa “Itinerarium Antonini”. Il grande edificio, di 737 mq di superficie, aveva forma rettangolare ed era caratterizzato da un vasto portico d’ingresso e da una corte centrale in parte coperta, intorno alla quale erano disposti una serie di ambienti più piccoli, probabilmente stanze per il riposo (cubicola) e una cucina.

    Fortezze e castelli
    Castello di Ora / Residenza Fioreschy
    Ora, Strada del Vino
    Sulla piazza della chiesa si erge il castello medievale del paese, che già intorno al 1600 aveva assunto la forma attuale. Si dice che il castello di Ora sia stato l’antica sede dei signori di Ora, citati per la prima volta nel 1190 come "Conradinus de Aura de masnada filiorum Enrici de Egna". Nei documenti, il castello veniva chiamato anche "Gesäß" perché ospitava, tra l'altro, la residenza ufficiale dei sovrani. Nel XIX secolo, la famiglia von Fioreschy rilevò la proprietà e le diede il nome attuale: Residenza von Fioreschy. Nel 2014 la tenuta è stata ampiamente ristrutturata
    Fortezze e castelli
    Rovine del Castel Caldiff
    Egna, Strada del Vino

    La rovina Caldiff si trova sopra Egna a Mazzon e lascia intravedere in un vecchio edificio costruito probabilmente intorno al 1200. Il castello è stato abitato tra il XVI e XVIII secolo dalla nobile famiglia di Enn e in parte è decaduto dopo un incendio. Dopo i lavori di ristrutturazione solo alcuni resti delle mura, così come anche affreschi e pitture murali sono esistenti. La rovina è raggiungibile attraverso il vecchio sentiero del castello.

    Fortezze e castelli
    residenza "Liebenstein"
    Salorno, Strada del Vino
    The “Liebenstein” estate with its Maria-Hilf fresco dates back to the 16th century. In the first documents it is referred to as "Hof der Plattner genannt Röll". At the beginning of the 18th century, the two original buildings were combined into a single complex and given the name "Ansitz Liebenstein". The An der Lan family were the last noble owners of the house.
    Fortezze e castelli
    Albergo "Alla Corona d'Oro"
    Salorno, Strada del Vino
    Der Gasthof zur Goldenen Krone stammt aus dem 14. Jh. und hatte eine lange Reihe großzügiger Lauben, die sich auf massiven Steinblöcken stützten. Der Eingang zum Innenhof der Gaststätte stammt aus dem 17. Jh. Im Schlüssel ist die Jahreszahl 1650 eingraviert. Der Betrieb wurde 1470 von der Familie Lichtenstein an das Kloster von St. Michael an der Etsch abgetreten. Im 16. Jh. waren größtenteils die Perkmanns Eigentümer oder vielmehr Erbpächter des Hauses, im 17. Jh. die Feigenputz und die Röll, Traxl und Lutterotti im 18. Jh. Er galt als der beste Gasthof zwischen Bozen und Trient und wies eine wohlhabende Kundschaft auf. Das Eigentum des Gebäudes ging trotz Verfall in den vorhergehenden beiden Jahrhunderten 1811 an die Familie Mutschlechner über, die es nicht nur als Gaststätte, sondern auch für den Einzelwarenhandel, für die Vermietung von Pferdekutschen, als Schnapsbrennerei und als Metzgerei verwendete.
    Fortezze e castelli
    La casetta del benefìcio ecclesiastico
    Montagna, Strada del Vino

    Nel 1557 questa casetta sulla piazza, sempre descritta come piccola, è ancora accessoria dell'odierna casa Amplatz, l'ex locanda "zum Zotten", ed è collegata da tre porte. Successivamente viene menzionata come accessoria della casa Hilber e attorno al 1700 vi abita il parroco Johann Teiss il Vecchio. Nel 1722, i suoi eredi la cedono a Balthasar Öfner, un commerciante di Montagna. Nel 1783, il calzolaio Johann Babtista Monsorno acquista la parte superiore – in aggiunta al denaro per l'acquisto, il venditore riceve un paio di scarpe nuove – nel 1788 Monsorno acquista anche la parte inferiore. Nel 1813, la casa viene divisa di nuovo, un piano viene ceduto a Peter Kaufmann e l'altro a Josef Gaßmann. Nel 1834, Gaßmann cede la sua parte a Peter Kaufmann. Nel 1838 egli lascia la casetta, su cui grava il diritto di patronato del beneficio ecclesiastico di Teiss, al Comune, con l'obbligo di concederla in usufrutto al rispettivo beneficiato a titolo gratuito. Nel 1905, la casetta del beneficio viene venduta a Jordan Amplatz. Nel 2017, Karl Amplatz la vende alla famiglia Zuchristian-Amplatz, che la ristruttura con cura e la integra nella struttura ricettiva di sua proprietà direttamente adiacente (Amplatz). Con questa operazione il cerchio si chiude e la casa del beneficio torna, come già nel 1557, ad essere accessoria dell'adiacente casa Amplatz.

     

    Dal 1507, una meridiana adorna la casa, che come quella del campanile della chiesa, indica l'ora ai frequentatori della piazza del paese. Una particolarità di questo cronometro è che indica sia l'ora legale che quella solare. Notevole è anche il soffitto gotico all’interno.

    Fortezze e castelli
    Castello del Lago
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Questa piccola e romantica residenza è situata sulla riva occidentale del lago grande di Monticolo. Posizione: Questa piccola e romantica residenza è situata sulla riva occidentale del lago grande di Monticolo. Storia: Nel 1888 ca. il castello fu fatto costruire dal signor Josef von Zastrow della Germania, proprietario della residenza Aichberg a qui appartenevano anche entrambi i laghi di Monticolo. Nel 1902, la proprietà passò al Comune di Appiano. Stile e caratteristiche: L'intera struttura è molto armoniosa e si integra perfettamente nel paesaggio. Lo stile è tipicamente medievale, le finestre sono a cuspide mentre il tetto presenta un decoro merlettato. Questo castelletto è stato spesso tema dei dipinti di pittore Max Sparer di Termeno. Escursioni: Se conoscete i laghetti di Monticolo non avrete difficoltà a trovare anche questo castelletto. Le passeggiate lungo la Valle della Primavera verso Monticolo o intorno al Lago Grande portano proprio davanti alla sua porta.

    Fortezze e castelli
    Canonica
    Salorno, Strada del Vino
    Das Pfarrhaus, ein barockes Gebäude und ehemaliger Ansitz von Vilas, war 1741 im Eigentum der Familie von Lutterotti. 1858 wurde es von der Gemeinde erworben, um die Schule und das Pfarramt unterzubringen. Die Fenster und das Eingangsportal des dreistöckigen Gebäudes sind mit Steineinfassungen, das Dachgeschoss mit neun Ochsenaugen versehen. Im Inneren gibt es zahlreiche stuckverzierte Räumlichkeiten und zierliche schmiedeeisern Brüstungen. Die Kapelle aus dem 17. Jh. war ursprünglich der Seligen Jungfrau Maria, dem Hl. Josef und dem Hl. Antonius von Padua geweiht.
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