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    Castelli e fortezze sulla Strada del Vino dell'Alto Adige

    Un tempo prestigiose dimore di nobili dame e gentiluomini o castelli destinati a duelli e difesa, oggi, grazie a un'accurata ristrutturazione puoi vivere questi luoghi come emozionanti musei, hotel dall’atmosfera unica, ristoranti fiabeschi o location per eventi. Anche se di alcuni castelli o fortezze rimangono ormai solo delle rovine, tutte queste mura accessibili al pubblico raccontano una storia unica.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    Abraham (oggi ufficio postale)
    Strada del Vino
    Edificio di due piani disposto diagonalmente alla via Stazione, dotato di facciate ben proporzionate e
    tetto a due falde con smusso. Sulla facciata principale portale ad arco pieno, incorniciato in pietra e al
    di sopra bifora con cornice in arenaria. L’antica locanda sita lungo la vecchia strada che attraversa il
    paese risale al periodo rinascimentale (XVII secolo). Nel XVIII secolo era in possesso di Johann
    Abraham, e dal 1778 del conte Josef Anton von Riccabona. L’edificio, soggetto a tutela storico-artistica,
    ha assunto le forme odierne negli anni 1987/88 ed ospita da allora l’ufficio postale. Presso l‘ingresso al
    cortile una lapide di marmo con iscrizione latina e cronogramma ricorda l’incontro nel 1765 di Francesco
    I con la nuora Elisabetta, Infante di Spagna.
    Fortezze e castelli
    Casa Steinkeller
    Strada del Vino

    Edificio tripartito di epoca rinascimentale su pianta estesa in senso longitudinale, risalente all’inizio del XVII secolo. All’origine dello sviluppo del complesso è un nucleo di due piani di età gotica prospiciente la piazza della Chiesa, il cui piano cantine comprende due grandi vani voltati ad uso produttivo. Rinviano all’importante ampliamento rinascimentale diverse finestre con cornici in pietra arenaria e un portale incorniciato in pietra con conci a punta di diamante e decori a rosette.

    Al piano superiore un’ampia sala funge da collegamento e da accesso alle ali nord e sud. Gli interni di carattere nobiliare comprendono una stufa tardobarocca in maiolica verde proveniente dalla Val di Non, una stube intagliata neogotica della fine del XIX secolo, un soffitto con stucchi e diversi vani dotati di volte a botte.

    Adiacente verso est alla casa si trova un ampio parco.

    Fortezze e castelli
    Garni Amplatz
    Strada del Vino

    Nel 1523 in questo sito si trova la locanda di Laurenz Wurnigger della Carinzia, chiamato anche Windisch, da cui molto probabilmente prende il nome il bosco Windischwald che sovrasta il paese.  La proprietaria è Juliana Puphtalerin, moglie di Wolfgang Canz cancelliere a Rottenburg am Neckar e nel 1551 ufficiale della Signoria di Bregenz. Nel 1554 la locanda "zum Payr" viene ceduta.  Fino al 1611 l'edificio viene chiamato "zum Votten", prima di essere ribattezzato "Wirthshaus An der Rote Rosen" da Georg Osterried, custode del castello di Enna per conto dei Fugger, e ceduto per debiti a Susanna Payr nel 1619. Dopo diversi passaggi di proprietà, il parrocco Alexander Giovanelli acquista l'edificio nel 1717 e nel 1725. Quando muore nel 1743, lascia tutto il suo patrimonio ai poveri, alla chiesa e alla confraternita di Montagna, nonché a un   da lui fondato nel suo paese natale di Carano. Dal 1744 al 1782, l'edificio fu proprietà della famiglia Resch e poi fino al 1908 della famiglia Zuveith. Dal 1908 invece, è di proprietà della famiglia Amplatz.

     

    Una particolarità dell'edificio è la stube gotica con un soffitto a travi riccamente scolpito, a testimonianza di ben 500 anni di cultura abitativa. Sono ancora conservate anche le cornici in arenaria della porta d'ingresso e della finestra, quest' ultima decorata con una croce solare e indicante l'anno 1565.

    Va chiarito, potrebbe essere un beneficico lasciato al paese?

    Fortezze e castelli
    Dimora Kreit
    Strada del Vino
    Una delle più belle tenute su una collina coperta di viti. Luogo popolare per le riprese. Un tempo semplice azienda vinicola medievale, è stata trasformata in una nobile casa padronale
    intorno al 1600 dal proprietario Elias Leis (capomastro Luca d'Allio): due torri angolari sull'ala residenziale, scala aperta, loggia, sale centrali a volta con finestre a doppio arco. A causa del sovraindebitamento, la proprietà fu presto venduta. Nel corso dei secoli ci furono diversi cambiamenti di proprietà, tra gli altri Johann Anton Zeffer, che fu nobilitato con "von Zephyris" nel 1641. Dall'inizio del XIX secolo è stata di proprietà di agricoltori.
    La cappella con una torre in facciata è dedicata al santo patrono del bestiame, Sant'Antonio Abate, ed è stata costruita su un nucleo medievale, ampliato nel XVII secolo. Il dipinto del soffitto, scene di Sant'Antonio, è di Lukas Plazer (1664).
    Fortezze e castelli
    Maso Schöpfer (casa Stenico)
    Strada del Vino

    Edificio dal nucleo medievale presso la piazza della Chiesa, ristrutturato e significativamente modificato nel tardo Gotico e nel Rinascimento tra il XVI e il XVII secolo. Vano scala e sala con volta reticolare originali. Al secondo piano sono stati riportati alla luce resti di pitture murali tardogotiche degli inizi del XVI secolo. Tra i frammenti sono stati rinvenuti un apostolo Andrea e due altri santi. La stube è ornata da una stufa stile Impero degli anni intorno al 1800. 

    Fortezze e castelli
    Lisl-Peter
    Strada del Vino

    Qui una volta esistevano due grandi unità abitative: nella parte anteriore, la casa del sarto Ulrich Leb, citata nel 1523, chiamata "am Prunnen" (alla fontana), probabilmente in riferimento alla fontana del paese, ubicata di fronte fino al primo decennio del XXI secolo; mentre nella parte posteriore della casa si trovava la "Casa sulla scala", menzionata per la prima volta nel 1526 da Conz Puphtaler. Gli abitanti di queste case erano tra l'altro calzolai, bottai, uscieri e maestri di scuola. Viene riportato persino la presenza di un forno: nell'800, quando Montagna ancora non aveva un suo panificio, qui veniva venduto il pane.

    Dal 1875 Peter, Elisabeth e Anna Terleth sono gli ultimi proprietari privati. Con una fondazione gettano le basi per la casa di riposo che sorge in questa sede dal 2010.

    Sono rimaste conservate la porta del cortile situata ad est e la stube contadina situata a sud, entrambe ben integrate nella nuova struttura.

    Fortezze e castelli
    Maso Nardin (maso Pottaschen o casa Maffei)
    Strada del Vino

    Grande podere su pianta a forma di L, circondato da un muro di recinzione. Il primo nucleo medioevale, realizzato nel XIII secolo venne ampliato all’inizio del XVII secolo. Il suo secondo nome maso Pottaschen si deve alla potassa („Pottasche“), un composto necessario alla produzione di detergenti per la biancheria che anticamente vi veniva prodotto. L‘altro nome del maso rinvia alla famiglia Maffei, che fino agli anni Settanta del XX secolo gestiva qui un‘azienda agricola. Negli anni 2005/06 risanamento generale con recupero a scopi abitativi dei piani superiori e del sottotetto e restauro degli interni dal carattere gentilizio, comprendenti varie sale con volte a lunette, tavolati lignei, soffitti con stucchi, bifore e portali dotati di cornici in pietra.

    Fortezze e castelli
    Casa Pichler (albergo Tschurtschenthaler-Pichler)
    Strada del Vino
    Edificio dal carattere tardogotico e rinascimentale sito sulla piazza della Chiesa. Lungo la facciata rivolta
    verso la piazza sedile in pietra e al piano superiore finestre con grate in ferro battuto del XVII secolo.
    Verso ovest muro di recinzione del cortile coronato da merli con portale dotato di una plastica cornice
    in pietra. Pitture a racemi ne decorano le pareti e in corrispondenza dell’architrave avvolgono uno scudo
    con stemma composto da un brezel e da una macina, indizi della presenza in questo sito di un mulino
    e di un fornaio.
    L’antico feudo principesco provvisto di torchio vinario e diritti di decima apparteneva all’antistante
    castello di Ora. Dal XV al XVIII secolo fu in possesso dei Kramer, una famiglia che espresse vari sindaci
    del paese. Nel XIX e nella prima metà del XX secolo si trovava qui l‘albergo Tschurtschenthaler-Pichler.
    Dalle sue scuderie e dal rustico per la raccolta delle decime derivò negli anni Cinquanta del XX secolo
    l’Hotel Turmwirt.
    Fortezze e castelli
    Castello del Lago
    Strada del Vino

    Questa piccola e romantica residenza è situata sulla riva occidentale del lago grande di Monticolo. Posizione: Questa piccola e romantica residenza è situata sulla riva occidentale del lago grande di Monticolo. Storia: Nel 1888 ca. il castello fu fatto costruire dal signor Josef von Zastrow della Germania, proprietario della residenza Aichberg a qui appartenevano anche entrambi i laghi di Monticolo. Nel 1902, la proprietà passò al Comune di Appiano. Stile e caratteristiche: L'intera struttura è molto armoniosa e si integra perfettamente nel paesaggio. Lo stile è tipicamente medievale, le finestre sono a cuspide mentre il tetto presenta un decoro merlettato. Questo castelletto è stato spesso tema dei dipinti di pittore Max Sparer di Termeno. Escursioni: Se conoscete i laghetti di Monticolo non avrete difficoltà a trovare anche questo castelletto. Le passeggiate lungo la Valle della Primavera verso Monticolo o intorno al Lago Grande portano proprio davanti alla sua porta.

    Fortezze e castelli
    Leone d'Oro
    Strada del Vino

    Secondo fonti orali un tempo era la stazione doganale dei Signori di Enna. La prima documentazione scritta dell'uso come locanda risale al 1530.  L'affituario era il pellicciaio Hans Disner di Egna ed è a questo periodo che risalgono i preziosi affreschi nella sala da pranzo che, all'epoca, probabilmente veniva usata anche come aula di tribunale.

    L'elemento centrale di questi affreschi è lo stemma dell'imperatore Carlo V che, probabilmente nel 1530 durante il viaggio di ritorno da Bologna al Parlamento di Augsburg (Germania), attraversò il Tirolo e si fermò a Montagna. Sulle otto vele della volta a crociera sono raffigurate diverse rappresentazioni allegoriche, mentre nella parte centrale della parete ovest è raffigurato anche lo stemma imperiale asburgico, lo scudo austriaco con il cappello del duca e lo stemma tirolese con la corona d'alloro.

     

    Dal 1586 l’edificio è di proprietà della famiglia Teiss. In un documento del 1600 viene descritto come locanda "Guldenen Löwen auf Monthan". Nel 1687 passa alla famiglia Pernter, locandieri fino al 1737.  Successivamente si susseguirono come proprietari la famiglia Constanz e la famiglia Haidenberg di Gsies e altri dieci proprietari.  Nel 1865, la proprietà dell'edificio passa alla famiglia Pichler di Doladizza, che un tempo si era trasferita da Monte San Pietro. Matthias, Peter e Kreszentia acquistano l'Oberwirt. Nel 1928 diventa proprietario Lambert Pichler, poi la vedova Martha fino al 1974, e infine il figlio Otto Pichler con la moglie Magdalena Scherlin. Nel 2002 è il loro figlio Harald Pichler con la moglie Barbara Thaler e le loro due figlie a prendere le redini del “Leone d’Oro”.

    Fortezze e castelli
    Castel Turmhof
    Strada del Vino

    Il podere “Linticlar” risulta documentato per la prima volta nel 1225. Un secolo più tardi il capitolo del duomo di Trento, per ordine del conte di Tirolo, ebbe a rifornirsi di vino da questo “mansu a coste”, podere in collina, per l’appunto. È del 1537, invece, la prima traccia documentale del nome “Turnhof“, poi modificatosi in “Thurner Hof”. Nel 1848, con l’istituzione del nuovo Libro Fondiario, si impose definitivamente la denominazione “Turmhof”. Dal 1675 il podere appartiene ai famigliari degli attuali proprietari.

    Fortezze e castelli
    Villa Auerheim (maso Potschen)
    Strada del Vino

    Edificio di tre piani eretto in stile neoromanico su progetto dell’architetto comunale bolzanino Sebastian Altmann, derivato nel 1864-68 dall’antico maso Potschen. Committente fu Anton Ritter von Malfèr. A questo periodo risale anche il parco adiacente con alberatura ad alto fusto.

    Il nome originario deriva dalla famiglia di grandi mercanti bolzanini dei Botschen. Sul lato nord-ovest dell’edificio principale in forma di palazzo scala esterna a una rampa che conduce al primo piano e lateralmente lesene angolari con coronamento in forma di torretta. Le tre facciate rappresentative presentano erker su più piani dotati di cuspidi e un basamento a bugnato rustico sopra il quale si eleva una partizione in pilastri tra i cui assi si aprono finestre rettangolari e ad arco. Sull’avancorpo centrale verso la strada principale un‘edicola ad arco con la Madonna del Rosario che attraversa la linea di gronda. Conclude le facciate un fregio continuo ad archetti. Accesso al cortile da un portale a pilastri in forme manieriste del 1612.

    Fortezze e castelli
    Il vecchio municipio
    Strada del Vino

     

    Un tempo qui si trovava il maso Hof beim Ziggl, menzionato per la prima volta nel 1541 come proprietà di Franz Seemann von Mangern e successivamente come proprietà dei baroni von Coreth. Nel 1798, Bartlme von Hebenstreit lo vende al cancelliere Anton Teiss. Nel 1820 Michael Rizzoll acquista il maso; la maggior parte dei beni viene staccata dallo stesso. Nel 1862 passa a Katharina Rizzolli e nel 1871 al droghiere Mathias Pfitscher. Nel 1880, egli lo vende al Comune. Dal 1889 la parte inferiore viene usata come scuola, mentre la parte superiore viene usata come municipio fino alla prima metà del XX secolo. Oggi questa struttura ospita varie strutture sociali, la scuola elementare, la biblioteca, gli appartamenti per anziani e l'ambulatorio medico.

     All'interno dell'abitazione ci sono numerose volte a crociera e la maggior parte delle porte e delle finestre hanno infissi in pietra. La pietra arenaria usata per queste aperture veniva un tempo estratta nelle immediate vicinanze, ad esempio a Doladizza.

    Fortezze e castelli
    Rovina Castelchiaro
    Strada del Vino

    Pur trovandosi al di fuori del comune di Caldaro, la leggendaria rovina di Castelchiaro, oltre a essere una meta raggiungibile con una tranquilla passeggiata, è parte integrante della zona. Eretto nel 1250 dai Signori di Rottenburg, il castello veniva protetto dalla sua collocazione e da imponenti mura di cinta. Molti castelli dei Rottenburg furono distrutti nei conflitti col duca del Tirolo Federico IV del 1410, ma Castelchiaro passò intatto di proprietà al sovrano che lo mise a disposizione dei capitani di Caldaro. Per lungo tempo Castelchiaro fu sede del tribunale di Caldaro. Nel XVII secolo la struttura fu dimessa e da lì ebbe iniziò il suo decadimento. Sono rimaste conservate parti delle mura di cinta e la porzione con gli affreschi del XV secolo. Suggestiva la vista che si offre dall’alto sul Lago di Caldaro, la Strada del Vino e la Valle dell’Adige. Ideale anche per un picknick.

    Fortezze e castelli
    Stazione della Vecchia Ferrovia della Val di Fiemme
    Strada del Vino

    La stazione di Ora-Val di Fiemme fu il punto di partenza della vecchia ferrovia che portava da Ora a Predazzo, passando per Montagna, Trodena e Fontanefredde. Già nel 1894 venne presa in considerazione la realizzazione di una linea ferroviaria in Val di Fiemme e in seguito, a causa della prima guerra mondiale, fu progettata la linea definitiva. Il comando militare austriaco iniziò nel 1916 con la costruzione della linea ferroviaria che fu un importante metodo di trasporto di rifornimenti per il fronte delle dolomiti. Per la costruzione, durata due anni circa, furono impiegati prigionieri di guerra russi e serbi. Nel 1917 vennero eseguiti i primi trasporti di rifornimenti per il fronte delle dolomiti. Dal 1918 in poi, la ferrovia venne usata anche per il trasporto di persone. Nel 1930 la ferrovia, originariamente trainata da una locomotiva da vapore, fu elettrificata e la durata del viaggio si accorciò da 4 a 2 ore. A causa dell’incremento del traffico motorizzato e l’attivazione di un collegamento autobus per la Val di Fiemme, la ferrovia perse via via la sua importanza. Nel 1963 la ferrovia fece il suo ultimo viaggio. Oggi il tracciato della Vecchia Ferrovia è un famoso sentiero per escursioni a piedi o in bici. La storica stazione di Ora-Val di Fiemme viene usata per manifestazioni culturali o concerti.

    Fortezze e castelli
    Albergo alla Rosa
    Strada del Vino
    Locanda storica sul lato nord-est della piazza Principale, già nota anche come Albergo Posta, presso il
    quale avevano luogo i cambi dei cavalli. L’edificio rinascimentale di tre piani risale nelle sue forme
    odierne all’inizio del XVI secolo. Ne sono testimonianza una scala esterna, una bifora con decorazione
    a rosette, finestre rettangolari con cornici in pietra e soffitti con stucchi. I locali per gli ospiti e la sala da
    pranzo si trovavano fino al dopoguerra nel piano superiore. Negli anni 90 i locali per gli ospiti furono
    trasferiti nei vani voltati di passaggio del piano terra già destinati a cantine.
    Fortezze e castelli
    La vecchia posta
    Strada del Vino

    Un tempo in questo luogo si trovava la "Gemain Riglhaus". Nel 1574 è descritto come edificio scolastico e come abitazione per insegnanti e organisti, nel 1629 come "gemain Mesenhaus". Nel 1788, dopo l'introduzione della scuola dell'obbligo, diventa una scuola. Nel 1820 questa abitazione viene citata come abitazione comunale, mentre dal 1829 al 1845 viene nuovamente usata come edificio scolastico. Nel 1880 diventa municipio e sagrestia, mentre dal 900 è sede dell'ufficio postale. Nel periodo fascista, al primo piano si insedia l'Opera Nazionale Dopolavoro. Al piano inferiore, si trovava dapprima il laboratorio dell'ultimo calzolaio di Montagna, poi l'ufficio dell'associazione turistica e infine una macelleria. Dalla fine degli anni Ottanta, è la sede degli Schützen di Montagna. Di particolare pregio sono la stube gotica rivestita in legno al primo piano e il soffitto in stucco al secondo piano.

    Fortezze e castelli
    Maso Kiechelberg
    Strada del Vino

    Podere vinicolo medievale sul Kiechelberg, come la vicina chiesa di S. Daniele proprietà fino al 1785 del convento delle Benedettine di Castel Badia in Val Pusteria. Le radici medievali della casa d’abitazione sono state documentate in occasione delle opere di risanamento degli anni 1998-2004 in base alla muratura delle cantine, caratterizzata dalla posa su letti regolari (XIII secolo). Il rustico a se stante risale al tardo Medioevo e al Gotico del XV secolo.

    Una leggenda narra di un tesoro nascosto sul Kiechelberg. Secondo la leggenda si trovava qui anticamente un convento di suore che in tempi di guerra avrebbero nascosto i loro tesori in una volta sotterranea e a seguito del trasferimento a Castel Badia avrebbero ceduto il maso a un contadino. Il tesoro non venne più trovato e il contadino insediatosi sul maso sarebbe finito in miseria al pari dei suoi successori. Solo in certe notti tre piccole luci su una vicina parete rocciosa indicherebbero l’accesso al tesoro.

    Fortezze e castelli
    Cazanhof
    Strada del Vino
    Podere sito nel rione a monte (Fuchsloch), composto da due ali di edifici collegate da un portone con
    accesso al cortile. Un tempo in possesso della famiglia comitale dei Cazan, titolari di alti incarichi, quindi
    della famiglia Malfèr. Attualmente di proprietà della Famiglia Kurt Kerschbaumer di Ora.
    Nella più antica ala nord (ex casa Anich) strutture medievali del XIII secolo, cui si è aggiunta in epoca
    rinascimentale, intorno al 1600, la più recente ala sud (casa Cazan). Sul lato del cortile scala esterna e
    sala con due bifore dotate di sedili laterali. Accesso al cortile coperto da volte e resti della decorazione
    barocca delle facciate. Nel 2003 ristrutturazione con recupero del sottotetto dell’ala nord, suddivisa in
    otto appartamenti.
    Fortezze e castelli
    Happacherhof
    Ora, Strada del Vino
    Gli edifici del Maso Happacher risalgono dal 1604. Originariamente, la tenuta era costituita da due  masi di proprietà di due famiglie diverse, una delle quali era la Famiglia Happacher. Dalla famiglia Happacher provennero per molti secoli i sindaci di Ora. Nel 1911 Theodor Steinkeller acquistò il Maso. La famiglia Steinkeller era impegnata nel commercio agricolo ed era fornitore della monarchia da Bolzano. A causa della crisi economica mondiale negli anni ‘20, la famiglia Steinkeller non fu più stata in grado di mantenere il maso e nel 1938 fu venduto all’asta all’Ente di Rinascita e ceduto alla famiglia Botta di Rovereto. Il Maso fu così amministrato da un capo-operaio, e per molti anni non vi furono investimenti nella sua manutenzione. Nel 1984 il maso fu acquistato dalla giunta provinciale e aggiunto alla scuola agraria, dandogli il nome originario “Maso Happacher”. Il restauro fu completato nel 1989. Il Maso Happacher è un importante centro di esercizi didattici per l’agricoltura.
    Fortezze e castelli
    Maso Pock
    Strada del Vino

    Complesso rurale sito nel punto in cui convergono ad angolo acuto le vie della Cascata e S. Colombano, composto da varie ali ad uso residenziale e produttivo raccolte intorno a un cortile interno. Nel punto di incrocio delle due strade è identificabile il nucleo originario del complesso, ampliato in epoca rinascimentale agli inizi del XVII secolo, come indicano il portale con cornice a bugnato, il monogramma di Hans Pock e l’anno 1626. Su una bifora era un tempo leggibile l’anno 1620. Nell’angolo sud-ovest erker poligonale e sul retro verso la strada erker rettangolare su mensole rinascimentali finemente lavorate con decori a volute.

    Fortezze e castelli
    Maso Stieler
    Strada del Vino

    Costruzione dal nucleo medievale, ristrutturata in epoca rinascimentale nel XVII secolo. Verso la strada portone d’ingresso al cortile ad arco acuto con cornice in pietra e segno identificativo della casa. Sul portale in pietra si osserva la lettera A con una freccia che l’attraversa. Sulla porta della casa stemma in pietra composto da tre linee ondulate e dalle iniziali "L. H.".

    Volte a costoloni e porte con archi a mensola degli anni intorno al 1500. Finestre rettangolari e bifore con cornici in pietra del XVII secolo e un erker sulla facciata.

    Fortezze e castelli
    Gschachnes (casa Braito)
    Strada del Vino
    Edificio di tre piani del Paese di Mezzo con finestre disposte su assi regolari e loggia rivolta a sud. Il
    nucleo è costituito da una costruzione in forma di torre della fine del XIII secolo sul lato sud-ovest,
    ampliata tra il XIV e il XVII secolo in almeno cinque fasi fino ad assumere le forme del fabbricato odierno.
    Ulteriori rimaneggiamenti ebbero luogo durante il Classicismo e nel periodo eclettico. L’annesso di tre
    piani in forma di loggia sulla facciata sud risale in entrambi i piani inferiori al periodo rinascimentale,
    mentre il parapetto con colonne tuscaniche venne aggiunto in epoca classicista, intorno al 1800. In quel
    periodo la casa era di proprietà della famiglia Gschachnes, poi della famiglia Braito. Da ultimo nel 2005
    la famiglia Bonometti ha ristrutturato l'edificio.
    Fortezze e castelli
    Via S. Colombano 3
    Strada del Vino

    Chiesa tardogotica soppressa nel 1785 sotto l’imperatore Giuseppe II, consacrata all’abate e monaco itinerante irlandese Colombano († 615). La costruzione, menzionata per la prima volta nel 1460, venne trasformata alla metà del XIX secolo in una casa d’abitazione. Risanata da ultimo nel 1997, ha assunto allora le forme odierne. Ricordano l’antico edificio di culto un portone ad arco ogivale dai bordi smussati incorniciato in pietra arenaria al primo piano della facciata ovest, finestre rettangolari con cornici in pietra, nonché i conci angolari in grandi blocchi di pietra arenaria del XV secolo. All’interno si sono conservate le imposte degli antichi costoloni delle volte oltre a finestre ogivali murate.

    Fortezze e castelli
    Ansitz Freienfeld
    Strada del Vino

    Freienfeld è stato costruito nel 1521 dal Conte di Indermauer. (Cortile circondato da mura merlate.) Nelle grandi finestre del Trinkstube bellissimi affreschi.

    Fortezze e castelli
    Albergo "Zur Rose"
    Strada del Vino

    Nel 1539 qui sorge il maestoso maso Gebhardthof. In quel periodo, uno dei figli parte in guerra come lanzichenecco volontario con altri tre giovani di Montagna, mentre i suoi fratelli rimangono ad occuparsi del maso. Commercializzano inoltre vino - tra cui un Lagrein vinificato in bianco - che vendono persino a Rosenheim. Già a partire dalla generazione successiva, i beni e gli accessori signorili saranno separati dall'abitazione. Dopo diversi passaggi di proprietà, nel 1671 l'oste della locanda Rose che abitava in quella che è oggi la casa Amplatz sul lato opposto della piazza, entra a far parte della famiglia.  È da lui che l'ex maso Gebhardthof prende il suo nome attuale. Questa locanda è in possesso di una licenza almeno dalla metà dell'800. Dopo ulteriori passaggi di proprietà tra le antiche famiglie di Montagna, la famiglia Wegscheider ne acquisisce la proprietà nel 1862. Dal 1990 i proprietari sono la famiglia Malojer, che gestisce questa struttura come una locanda tradizionale.

    Questa casa, che forma un'unità con il maso Wegscheiderhof, costruito in aderenza a sud, è un bel esempio dello stile architettonico dell'Oltradige. Il periodo di massimo splendore di questo stile architettonico va dal 1550 al 1600. Elementi tipici di questo stile sono gli infissi e gli archi delle finestre in pietra, le vetrate, le finestre a doppio arco con sottili colonne centrali e il cortile interno chiuso.

    Fortezze e castelli
    Casa Wohlgemuth (Graiff)
    Strada del Vino

    Podere gentilizio con imponente casa d’abitazione e rustico annesso ad ovest. Originariamente in possesso dei Wohlgemuth di Pianizza, nel 1874 acquistato e ristrutturato da Josef Malfèr. A questo periodo risalgono il giardino antistante e la scala di accesso. Negli anni tra le due guerre ceduto al commerciante Daniel Graiff.

    La casa d’abitazione di tre piani con erker poligonale d’angolo è improntata allo stile rinascimentale del XVII secolo. A sud portale ad arco pieno con cornice in arenaria, al di sopra balcone aggettante su mensole con ringhiera curvilinea. Al primo piano sala con soffitto piano.

    Fortezze e castelli
    Via Vecchia 13
    Strada del Vino
    Edificio costruito su pianta a forma di L, composto da due ali. Nella casa d’abitazione lungo la strada
    nucleo di origine medievale rivolto a nord, riconoscibile dalla posa regolare della muratura e delle pietre
    angolari. Adiacente ampliamento tardomedievale, coperto da un unico tetto a due falde insieme alla
    costruzione originaria. Al piano superiore arredi fissi d’epoca rinascimentale in forma di una Stube con
    tavolato e soffitto a riquadri, fregi dentellati e un armadietto del 1628. Verso nord-est accesso veicolare
    al cortile costituito da un portale ad arco pieno.
    Nell’ala rivolta a sud al piano terra passaggio coperto da volte a lunette e verso il cortile scala esterna
    ad angolo per il piano superiore. L’edificio è coperto da un tetto smussato a due falde.
    Fortezze e castelli
    Museo Castello Moos-Schulthaus
    Strada del Vino

    Verso la metà del XIII secolo la casata dei Rottenburger costruì una torre abitativa in stile romanico sopra Appiano in località Pigenò.Intorno alla metà del XIV secolo la torre fu ampliata e trasformata in una residenza di caccia gotica. Dopo l’estinzione dei Rottenburg nel 1410, il complesso passò prima nelle mani dei principi e più tardi, come feudo ereditario, ai signori di Firmiano e intorno al 1500 ai Conti Spaur che lo trasformarono ulteriormente. Fino alla metà del XIX secolo rimase nelle mani dei nobili di Schulthaus. Questo intenso cambio di proprietà e con esso di misure architettoniche causa una speciale fusione di elementi costruttivi collegati fra di loro, di intricati locali situati su livelli diversi e non per ultimo di caratteri stilistici di epoche diverse. Nel 1958 Walther Amonn, commerciante bolzanino e mecenate, comprò il complesso, utilizzato fino ad allora per fini agricoli. Lo fece restaurare con grande dispendio di denaro e lo arredò con oggetti artistici di epoche diverse, artigianato artistico folcloristico e anche con una collezione di quadri di artisti tirolesi contemporanei. Infine rese accessibile al pubblico il complesso nell’ ambito della” Fondazione Walther Amonn”.

    Degni di attenzione sono soprattutto gli affreschi dei locali che formano un esempio unico di pittura murale profana gotica e danno un’idea della vita e della filosofia dell’epoca: viticci, melagrane e un unicorno nell’appartamento della padrona del castello; il cosiddetto “mondo alla rovescia” con la guerra dei gatti e dei topi, un albero fallico, giocolieri, giullari nel salone di ricevimento; scene di caccia o rappresentazioni farsesche per i partecipanti, per lo più maschi, a una battuta di caccia.

    Per avere una vista d’insieme più appropriata sulla zona intorno a castel Moos-Schulthaus, con i castelli Englar e Gandegg insieme alle residenze di Piganò, si consigliano i sentieri escursionistici segnati e le piste ciclabili.

    Fortezze e castelli
    Rovina S. Pietro a Castelvecchio
    Strada del Vino

    Festa di patrocinio: 29 giugno. 

    La sua fondazione risale al V secolo, e fa di questa chiesa una delle più antiche di tutto il Tirolo meridionale. La pianta della chiesa ricorda i modelli d’Aquilea e Milano. Gli scavi archeologici hanno reso visibile il luogo dove era posto l’altare ed il repositorio delle reliquie. Il suo abbandono, iniziato nel 1782, dette inizio alla decadenza dell’edificio, sino al suo crollo definitivo.

    Fonte: uff. parrocchiale Caldaro

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