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    Cultura e attrazioni nella regione dolomitica Alpe di Siusi

    Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale. 

    Risultati
    Arte e cultura
    sasso Tschon Stoan
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Tschon Stoan Un giorno, molti secoli fa, il grande stregone Hans Kachler, così narra la leggenda, sollevò l’immenso Tschon Stoan (pietra) e lo scagliò giù dalla punta più alta del Monte Petz fino all’Alpe di Siusi. Punto di partenza: Compatsch all'Alpe di Siusi.

    Arte e cultura
    Museo dello sci nostalgico
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Il museo ospita indumenti e attrezzature da sci di diversi periodi. Si trova a Castelrotto e può essere visitato su richiesta presso l'Ass turistica. Il museo offre una panoramica sullo sviluppo dell'attrezzatura da sci presentando oggetti di diverse epoche. Sono esposti oggetti storici come sci, bastoni, scarpe, guanti da sci, caschi, ecc.
    Fortezze e castelli
    Monte Calvario
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Le cappelle del Monte Calvario rappresentano un complesso di edifici sacri che si può considerare unico in Alto Adige. Dal paese, su rocce porfiriche, si snoda un sentiero che, con una successione di sette cappellette, conduce ai piedi della torre romanica. L'amena passeggiata consente di ammirare diversi gruppi scultorei raffiguranti alcuni momenti della Passione di Cristo.

    Arte e cultura
    Sedie delle streghe
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Le sedie delle streghe rimandano alle famose leggende sulle streghe dello Sciliar. Era proprio lo Sciliar il luogo in cui si radunavano per celebrare i loro riti. Mentre le sedie, assieme alle panche delle streghe, situate sulla Bullaccia, costituivano il loro posto di riposo. Si trovano nel bosco poco sopra Castelrotto, in località Tiosels, e sono costituiti da due blocchi di pietra a forma di veri e propri sedili. Non si sa con precisione se si tratta di un curioso scherzo della natura o di opera umana...Raggiungibili percorrendo il sentiero 7 e 8 da Castelrotto passando per Tiosels. Punto di partenza: Castelrotto Altezza massima: 1368 Cartina/guida: Kompass 067 Quida escursionistica Impianti di risalita: Castelrotto - Schererplatzl - Tiosels - sedili delle streghe

    Arte e cultura
    La Veduta del Re nel bosco di Laranza
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Ogni favola che si rispetti si svolge in un bosco misterioso e il bosco di Laranza tra Siusi e Telfen pare esserne la materializzazione nel mondo reale. Il sentiero che lo attraversa dona pace, rigenera le energie e invita alla meditazione. La collina su cui si estende era abitata già ai tempi di Ötzi, l' Uomo dal ghiaccio, come dimostrano i resti conservatisi fino ad oggi del castelliere di Gschlier e del rogo votivo precristiano di Rungger Egg. Il sentiero circolare si addentra nel rado bosco di conifere fino a raggiungere la Veduta del Re, un magnifico punto panoramico. Poco prima dei masi di Lanzin, un secondo sentiero circolare si diparte dal primo diretto verso il Katzenloch-Bühl, un belvedere altrettanto splendido.
    Fortezze e castelli
    Thalerbühel
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    THALERBÜHEL

    In analogia a molti altri insediamenti su colline in Alto Adige anche riguardo il Thalerbühel circola l’ opinione che esso un tempo ospitasse un castelliere (un abitato recintato con palizzate o valli di pietra e terra per motivi di difesa). Un sondaggio del 1981 eseguito dal prof. Guido Rosada dell’Università di Padova e un ulteriore campagna di scavi portata avanti nell’estate del 1997 dal dott. Daniel Lorenz su incarico della Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia di Bolzano, non diedero alcun indizio concreto circa la presenza di abitazioni sul cocuzzolo artificialmente appiattito. Invece è stato rinvanuto un forte strato carbonchioso entro il quale erano depositati cocci, rari oggetti in bronzo, ossa bruciate e pietre arrossate da un forte calore. Questo situazione porta piuttosto a ritenere il colle un luogo di culto, databile, da quanto risulta finora, alla metà del I millennio a. C. Comunque anche questa resta soltanto un’ipotesi probabile alla luce dei fatti noti nell’estate del 1997.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di Castelrotto
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Il campanile di Castelrotto, eccezionalmente imponente e indipendente, accoglie i visitatori da lontano. Campanile e chiesa formano assieme al municipio e alle case dei borghiagini che fiancheggiano la piazza della chiesa, un attraente complesso architettonico. Non per nulla il nucleo strorico del luogo fu scelto come uno dei piú belli d´Italia.
    La parrocchia di Castelrotto, sede di decanato, risale certamente ai secoli del primo Medioevo. Lo si arguisce dal fatto che la chiesa è dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo. 
    Aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 18:00.
    Messa: tutto l´anno la domenica alle ore 10:00 (tedesco) domenica: ore 11.15 (italiano) solo metá Luglio-agosto 
    Durante il giorno, tutto l'anno, si può entrare nella chiesa.

    Fortezze e castelli
    Tschetterloch
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    TSCHETTERLOCH

     

         Percorrendo il sentiero che da Lavinabianca porta allo Sciliar attraverso la Bärenfalle, si passa presso un’apertura assai stretta la quale all’interno si allarga fino a formare una piccola caverna. In essa giacciono alcuni blocchi di pietra, i quali con un po’ di fantasia si possono interpretare come un tavolo e le relative panche attorno. Le leggende narrano di uomini selvaggi, fate e altre figure mitologiche, ma anche dei primi cristiani i quali si sarebbero rifugiati in quella caverna durante i tempi di persecuzione. Storicamente di tutto ciò non si può comprovare niente, dato che mancano del tutto le relative ricerche archeologiche in sito. Resta comunque il fatto che ci troviamo dinanzi ad una delle rare grotte naturali in roccia dolomitica, la quale normalmente è molto resistente all’erosione idrica e perciò povera di caverne. L’accesso alla grotta è possibile soltanto con un’adeguata attrezzatura ed esperienza.

    Negozi
    Caseificio Malga Sassopiatto
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    I prodotti fatti in casa, come ad esempio formaggi, speck, marmellate e succhi, possono essere acquisiti nella nostra bottega. Non perdete l’occasione di portarvi un ricordo gustoso a casa.

    Fortezze e castelli
    Sorgenti delle steghe
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Sorgenti delle streghe: all'insegna dell'avventura con la strega Curadina passando le sorgenti sulfuree

    Arte e cultura
    Segheria veneziana "Steger Säge"
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    All’ingresso della Val Ciamin si trova il punto informativo del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio, ospitato nella storica Segheria “Steger”, una rara segheria veneziana ad acqua.

    Fino al 2021, l’edificio ha ospitato la Casa del Parco Sciliar-Catinaccio, la più antica casa del parco in Alto Adige. Negli ultimi anni è stato restaurato con cura e la segheria è stata rimessa in funzione.

    All’interno, i visitatori possono scoprire la tradizione artigianale alpina attraverso la sega originale e la zona abitativa ricostruita, che raccontano storie autentiche della vita e del lavoro in montagna.

    Ingresso gratuito!

    Chiese e abbazie
    Campanile di Castelrotto
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Dopo l’incendio del 1753, in cui la vecchia chiesa gotica andò parzialmente distrutta, si rese necessario provvedere ad una ricostruzione. Sorse così, al suo posto (1756-58) il monumentale campanile divenuto ormai simbolo del paese. Il disegno è opera del capomastro Simon Rieder di Bressanone. Il campanile è alto 82 metri.
    Le visite al campanile della chiesa sono offerte in estate e in inverno. Le date sono riportate nella sezione Experience - Eventi.
    La cappella nel campanile della chiesa è aperta tutti i giorni dalle 08:00 alle 18:00.

    Chiese e abbazie
    Cappella di San Michele
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Cappella di San Michele Ubicata nel camposanto vicino alla chiesa parrocchiale, la capella fu costruita nel XII secolo secondo i dettami dello stile romanico.

    Fortezze e castelli
    Rovina di Salego
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Nelle vicinanze della rovina di Castelvecchio, ai piedi dell'imponente parete rocciosa della punta Santner, immersa nel bosco e avvolta dalla leggenda, si trova la rovina di Salego. A testimoniare l'antico splendore del castello, eretto nel XII secolo e acquisito dai signori di Wolkenstein nel XVI secolo, oggi non restano che pochi ruderi - dai quali, tuttavia, emana un'energia misteriosa e tutta particolare. Stando a un'antica leggenda, le due rovine di Castelvecchio e Salego sono collegate da un passaggio segreto sotterraneo.

    Chiese e abbazie
    Cappella S. Anna a Ploj
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    La cappella di S. Anna fu eretta su una lastra di roccia a sud del centro di Castelrotto. L´edifico barocco fu consacrato net 1724 dal vescovo-principe di Bressanone Kaspar Ignaz von Künigl. Non é chiaro chi sia il costruttore, ma ci sono somiglianze con edifici sacri di membri della famiglia Dalai di Bolzano.
    Negozi
    Pflegerhof – il maso delle erbe biologiche
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Il Pflegerhof, condotto dalla famiglia Mulser, è il primo e più vasto maso per la coltivazione di erbe biologiche in Alto Adige. Questo paradiso di colori, aromi e odori si trova nell' idilliaca San Osvaldo (comune di Castelrotto).   Il punto vendita al maso è aperto tutto l'anno.
    Nei mesi di luglio ed agosto organizziamo visite guidate lunedì, mercoledí e venerdì, mentre a maggio, giugno, settembre e ottobre ogni venerdì.
    Chiese e abbazie
    Capella San Cipriano
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Capella San Cipriano

    Le pitture murali sulla parete esterna del 17° secolo rappresentano lo stupendo salvataggio del prato "Platzliner":  Dio padre è raffigurato mentre scaglia fulmini dalle nuvole, Cipriano e Giustina stendono i loro mantelli sul prato con il gregge al pascolo. Questo dipinto racconta che la colonizzazione di Tires alle sue origini non fu iniziata nell'odierno centro, ma bensì a San Cipriano.

    Negozi e servizi
    Centro Visite del Parco naturale Sciliar-Catinaccio Siusi
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Centro Visite del Parco naturale Sciliar-Catinaccio: L'area del Parco naturale Sciliar-Catinaccio ha una storia variegata, non solo nella sua origine primordiale. La flora e fauna che ne sono derivate, così come la coltivazione da parte dell'uomo con le sue usanze e i suoi miti, hanno lasciato le loro tracce. La mostra nel centro visite del Parco naturale cerca di riflettere tutti gli aspetti di questo territorio: la geologia unica, che ha principalmente contribuito alla nomina delle Dolomiti a Patrimonio Mondiale UNESCO, così come la flora e fauna, che hanno sempre attratto e ispirato molti scienziati e amanti della natura. Gli abitanti di questa zona hanno contribuito in modo significativo alla conservazione di questo prezioso paesaggio culturale e naturale.

    Architettura
    Atelier e casa Kostner
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La casa-atelier sorge su un ripido pendio ai margini del centro storico del paese ed è costituita da due volumi che si intersecano e si aprono ad angolo verso valle formando una piccola corte d’ingresso. Il livello inferiore ospita l’atelier e la galleria d’arte. La struttura in calcestruzzo di questo basamento, parzialmente interrata, è illuminata in parte attraverso i vuoti del piano terreno sovrastante, da cui la luce filtra in modo indiretto. Al di sopra del basamento si innesta una struttura portante in legno formata da puntoni diagonali incrociati tra i quali è inserito il rivestimento in legno della facciata. Qui si trovano ai piani superiori le camere da letto e al pianterreno, delimitato da vetrate continue, gli ambienti di soggiorno. Le forme del tetto trasfigurano in modo decisamente espressivo l’incombere delle cime dolomitiche dello Sciliar che fanno da sfondo alla casa.

    Chiese e abbazie
    Castello di Presule
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Castel Prösels, costruito intorno al 1200 dai Signori di Fié, dipendenti dei vescovi di Bressanone, intorno al 1600 venne ampliato da Leonhard von Völs, capitano del Tirolo, a un maniero rinascimentale come si presenta tuttora. Nel 1981 il Castello fu aquistato dalla cooperativa KURATORIUM SCHLOSS PRÖSELS.

    Visite guidate:

    Le guide informeranno sulla storia del castello rinascimentale e Vi faranno conoscere la sala dei cavalieri, la sala delle armi, la capella. In aggiunta alle visite guidate, Castel Prösels offre un programma di visita guidata per bambini, famiglie e classi scolastiche, inoltre invita i visitatori a immergersi nel mondo del tardo medioevo.

    Il Castel Prösels offre numerosi concerti. I concerti si terranno nel cortile del Castello e in caso di maltempo nella sala dei cavalieri.

    VISITE GUIDATE ESTATE (01.05.-31.10.2025 | giorno di riposo: Sabato):
    Le visite si effettuano in tedesco e in italiano, per la lingua inglese e francese proponiamo visite accompagnate con le audioguide. Il castello può essere visitato da maggio a ottobre solo nell’ambito di visite guidate. Per i gruppi, le visite guidate sono disponibili su richiesta tutto l‘anno.

    Prezzi:

    • Adulti 12,00€
    • Bambini (6-14 anni) 7,00€
    • Gruppi (a persona) 9,00€
    Fortezze e castelli
    La leggenda di Re Laurino
    Nova Levante, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La leggenda di Re Laurino

     

    Narra una leggenda che fra i massicci rocciosi del Catinaccio ci fosse un immenso giardino di rose, governato da Re Laurino.

    Re Laurino a sua volta regnava su un popolo di nani che scavava nelle viscere della montagna alla ricerca di cristalli, argento ed oro e possedeva altre sì due armi magiche: una cintura che gli forniva una forza pari a quella di 12 uomini ed una cappa che lo rendeva invisibile.

    Un giorno il re dell’Adige decise di sposare la bella fanciulla Similde. Per questo motivo invitò tutti i nobili del regno ad una gita di maggio, tutti tranne Re Laurino. Ma questo decise di partecipare comunque: come ospite invisibile. Quando Laurino sul campo del torneo cavalleresco vide Similde e, colpito dalla sua stupenda apparenza, se ne innamorò sperdutamente, la rapì e la portò con sé.

    Hartwig, il promesso sposo della principessa, chiese aiuto al re dei Goti ed assieme ai suoi guerrieri salì sul Catinaccio. Re Laurino allora indossò la cintura, che gli dava la forza di dodici uomini e si gettò nella lotta. Quando si rese conto che nonostante tutto stava per soccombere, indossò la cappa e si mise a saltellare qua e là nel giardino, convinto di non essere visto. Ma i cavalieri riuscirono ad individuarlo osservando il movimento delle rose sotto le quali Laurino cercava di nascondersi. Lo afferrarono, tagliarono la cintura magica e lo imprigionarono.

    Laurino irritato per il destino avverso, si girò verso il Rosengarten, che lo aveva tradito e gli lanciò una maledizione: ne di giorno, ne di notte alcun occhio umano avrebbe potuto più ammirarlo. Laurino però dimenticò il tramonto e così da allora accade che il Catinaccio, sia al tramonto sia all’alba, si colori tingendosi di un magnifico rosa…

    Chiese e abbazie
    Museo parrocchiale di Fié e Museo archeologico
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Il Museo parrocchiale

    Il museo è stato istituito nel 1980, primo nel suo genere, nella cappella di San Michele che era stata restaurata dalla Sopraintendenza provinciale ai beni culturali. È stato creato uno spazio espositivo al fine di proteggere le opere d'arte e renderle accessibili al pubblico.

    La mostra comprende più di 20 oggetti singoli ovvero gruppi tematici, tra cui l'altare a portelle di San Pietro sul colle (anno 1510), la pala d'altare di San Costantino (anno 1519) e la pala barocca dell’Altare maggiore della chiesa parrocchiale (capolavoro del pittore bolzanino Johann Jakob Dela, raffigurante l’adorazione dei Magi e datato 1742). Inoltre il "presepe di probst”, forgiato nell’anno 1805 dalle abili mani di Augustin Alois Probst, artista paraplegico originario di Vipiteno. Si trova anche un “teatro del mondo barocco”, con 42 scene in miniatura che raffigurano l'intera storia della salvezza fino alla nascita di Gesù Cristo, passando per la passione e la resurrezione fino all'Ascensione di Cristo. In tutto sono ca. 240 statuine in legno.

     

    Museo archeologico:

    Nella cripta della Cappella di San Michele si trova una collezione archeologica che può essere visitata nel corso di una visita guidata. Sono esposti reperti di varie epoche, dal Neolitico alla prima era moderna, come la fibula di bronzo a forma di mezzaluna datata VI/V sec. a.C. Inoltre, è presente un frammento di una lapide romana e molto altro da scoprire.

    Arte e cultura
    Sciliar
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Per la sua caratteristica forma, lo Sciliar alto 2563 m è considerato il punto di riferimento dell'Alto Adige.

    È anche l'eponimo del gruppo dello Sciliar. Lo Sciliar sovrasta l'Alpe di Siusi, il più grande alpeggio d'Europa, così come Castelrotto e Fiè. Il punto più alto dello Sciliar è il Pitz con 2563m. Nel 1974 lo Sciliar è stato posto sotto protezione in un parco naturale e nel 2003 è stato esteso al parco naturale Sciliar-Rosengarten. Nel mondo delle leggende altoatesine lo Sciliar è considerato la casa delle streghe dello Sciliar.
    Arte e cultura
    Museo dei Costumi Tradizionali
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    L‘altopiano dello Sciliar é, per quanto riguarda i costumi tradizionali, uno dei più grandi territori dell‘Alto Adige, storicamente accresciuti, e uno dei pochi ove ancora oggi il costume tradizionale è vivo e sentito. Il comune di Castelrotto è uno fra i comuni più ricchi per varietà importanza. Il costume tradizionale appartiene alla cultura popolare, così come il dialetto, le canzoni, le danze, le tradizioni laiche e religiose. Esso è qualcosa di unico, che ci distingue dagli altri. Per questo motivo, sollecitato dalle associazioni culturali „Heimatpflegeverein Schlern“e „Museumsverein Kastelruth“ , il comune di Castelrotto ha trasformato un piano della residenza Laechler, sulla piazza del paese, nel „Museo dei costumi tradizionali“, inaugurato il 31 maggio 2019. Manichini a grandezza naturale in vetrine ben illuminate mostrano la varietà dei costumi tradizionali di Castelrotto. Le pareti delle sale sono in parte di colore nero. In questo modo vengono particolarmente evidenziati nelle vetrine a muro illuminate i singoli accessori dei costumi tradizionali.  Lungo le pareti è presente una documentazione di fotografie antiche e recenti, che permette di farsi un‘idea di quando e come il costume tradizionale veniva e viene indossato a Castelrotto. Il „Museo dei costumi tradizionali“illustra la grande varietà dei costumi tradizionali di Castelrotto, frutto di un lungo processo di sviluppo. I costumi sono un elemento storico della tradizione e allo stesso tempo un bene culturale vivo. Essi appartengono al patrimonio culturale più prezioso della comunità di Castelrotto

    Arte e cultura
    Petz
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Il punto più alto dello Sciliar è il Petz con 2563m. Si può anche fare un giro in vetta intorno al Petz.
    Fortezze e castelli
    La Rovina di Castelvecchio „Hauenstein“
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Ai piedi dell'imponente parete rocciosa della punta Santner, immersa nel bosco e avvolta dalla leggenda, è situata la rovina Castelvecchio. La rocca fu eretta nel XII sec. dai signori di Hauenstein, nel XV e XVI sec. subì ulteriori ampliamenti. Uno dei tanti personaggi che ne acquisirono la proprietà, fu il famoso poeta e menestrello Osvaldo di Wolkenstein.
    A testimoniare l'antico splendore del castello oggi non restano che pochi ruderi - dai quali, tuttavia, emana un' energia misteriosa e tutta particolare.
    Stando a un' antica leggenda, le rovine di Castelvecchio e Salego sono collegate da un passaggio segreto sotterraneo. E a quanto pare, di tanto in tanto verso mezzanotte risuona tra le rovine di Castelvecchio il melanconico e sinistro canto di una vergine intrappolata da un malefico incantesimo.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Santa Maddalena a Tagusa
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Alta sopra l´inizio della val Gardena a nord di Castelrotto, circondata da prati e boschi, sta la borgata di Tagusa. La chiesetta consacrata a S. Maria Maddalena sta al bordo dell`insediamento diffuso su una pronunciata collina rocciosa. Questa posizione consente l´ipotesi che giá in tempi precristiani potrebbe esserci stato qui un luogo di culto. La chiesa risale al romanico e fu presumibilmente eretta nel XIII secolo, piú tardi modificata in stile gotico e finalmente barocchizzata nel 1667.
    Arte e cultura
    Karlotten Kofel
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Nei pressi di Siusi allo Sciliar si trova un posticino immerso nel silenzio e affacciato su un panorama mozzafiato: il Karlotten Kofel. Dal punto più alto di questo poggio di lava vulcanica ai piedi di una parete di roccia porfirea rossa brillante, è possibile abbracciare con lo sguardo non solo l'imponente massiccio dello Sciliar, ma anche i campanili di ben sette chiese! Per via delle proprietà termiche della roccia lavica e della posizione particolarmente soleggiata, il colle è ricoperto da una vegetazione spiccatamente mediterranea.
    Arte e cultura
    Laghetto Wuhn
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

     

    Laghetto "Wuhnleger"

    In nessun altro luogo, il panorama sul Catinaccio è di eguale e seducente bellezza come quello del Wuhnleger. Il pascolo si trova a circa 45 minuti di cammino da S. Cipriano e 60 minuti dal paese di Tires al Catinaccio, ad un’altitudine di 1.402 metri nel cuore del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. Profonde buche, dovute al lancio di bombe da un aereo in avaria intorno all’anno 1943, sono ancora presenti nei pressi del Wuhnleger, a testimonianza della Seconda Guerra Mondiale. Il laghetto Wuhnleger ed i suoi dintorni sono l’habitat di meravigliose creature come rospi, salamandre, libellule e tante altre specie animali.

    Highlight: particolarmente suggestivo il tramonto sul Catinaccio che si specchia nel laghetto.

    Fortezze e castelli
    Chiesa S. Caterina
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    S. Caterina in Aica di Fiè La chiesa, citata già nel 1293, fu originariamente dedicata a S. Michele – l‘adiacente maso si chiama appunto „Michaeler“. Verso la fi ne del 15° secolo l‘abside romanica fu sostituita da un coro gotico al quale venne aggiunto, sul versante nord, il campanile ed il soffi tto della navata venne decorato con una volta stellata. Particolare attenzione meritano gli aff reschi risalenti all‘incirca al 1420, riccamente policromatici e mai ritoccati, presenti sulla parete esterna rivolta a sud. Dotati di notevole espressione e mimica, essi narrano la storia di Caterina, fi glia del re di Alessandria che a causa della distruzione dell‘immagine idolatrica (1a fi la superiore) viene processata dall‘imperatore Massimino (2), frustata (3) e rinchiusa in una torre dove viene consolata dagli angeli (fi g. 5, sopra alla crocifi ssione sopra alla porta), per avere rifi utato di idolatrare l‘immagine pagana imposta. L‘imperatore la obbliga a discutere anche con alcuni fi losofi pagani (fi g. 6), ma lei riesce addirittura a convertire alcuni di loro al cristianesimo. Questi vengono messi al rogo da Massimino (1a fi la inferiore). Anche l‘imperatrice venuta a visitarla nella notte (2), si lascia convertire e viene per questa ragione decapitata (3). Allora l‘imperatore decide di condannare la santa alla ruota, ma alcuni angeli distruggono la stessa (4, a destra dell‘ingresso). Infi ne anche la santa muore decapitata (5) e viene sepolta sul Sinai, dove l‘imperatore Giustiniano erige nel 557 il famoso Convento di S. Caterina (6).

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