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    Cultura e attrazioni nella regione dolomitica Alpe di Siusi

    Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale. 

    Risultati
    Fortezze e castelli
    La Rovina di Castelvecchio „Hauenstein“
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Ai piedi dell'imponente parete rocciosa della punta Santner, immersa nel bosco e avvolta dalla leggenda, è situata la rovina Castelvecchio. La rocca fu eretta nel XII sec. dai signori di Hauenstein, nel XV e XVI sec. subì ulteriori ampliamenti. Uno dei tanti personaggi che ne acquisirono la proprietà, fu il famoso poeta e menestrello Osvaldo di Wolkenstein.
    A testimoniare l'antico splendore del castello oggi non restano che pochi ruderi - dai quali, tuttavia, emana un' energia misteriosa e tutta particolare.
    Stando a un' antica leggenda, le rovine di Castelvecchio e Salego sono collegate da un passaggio segreto sotterraneo. E a quanto pare, di tanto in tanto verso mezzanotte risuona tra le rovine di Castelvecchio il melanconico e sinistro canto di una vergine intrappolata da un malefico incantesimo.

    Arte e cultura
    Petz
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Il punto più alto dello Sciliar è il Petz con 2563m. Si può anche fare un giro in vetta intorno al Petz.
    Arte e cultura
    Sorgenti di zolfo
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Le sorgenti sulfuree si trovano al Tirler sull'Alpe di Siusi. Sono un monumento naturale geologico. Ci sono due sorgenti che emergono al margine superiore di una foca della foresta paludosa. Alla fonte più grande c'è una fontana di legno da cui si può bere. L'acqua non è velenosa, anzi, ha un effetto purificante. L'acqua non è gustosa, perché odora di uova marce. L'acqua ha sbiancato gli oggetti che si trovano nelle sorgenti imbiancate.
    Arte e cultura
    Museo dei Costumi Tradizionali
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    L‘altopiano dello Sciliar é, per quanto riguarda i costumi tradizionali, uno dei più grandi territori dell‘Alto Adige, storicamente accresciuti, e uno dei pochi ove ancora oggi il costume tradizionale è vivo e sentito. Il comune di Castelrotto è uno fra i comuni più ricchi per varietà importanza. Il costume tradizionale appartiene alla cultura popolare, così come il dialetto, le canzoni, le danze, le tradizioni laiche e religiose. Esso è qualcosa di unico, che ci distingue dagli altri. Per questo motivo, sollecitato dalle associazioni culturali „Heimatpflegeverein Schlern“e „Museumsverein Kastelruth“ , il comune di Castelrotto ha trasformato un piano della residenza Laechler, sulla piazza del paese, nel „Museo dei costumi tradizionali“, inaugurato il 31 maggio 2019. Manichini a grandezza naturale in vetrine ben illuminate mostrano la varietà dei costumi tradizionali di Castelrotto. Le pareti delle sale sono in parte di colore nero. In questo modo vengono particolarmente evidenziati nelle vetrine a muro illuminate i singoli accessori dei costumi tradizionali.  Lungo le pareti è presente una documentazione di fotografie antiche e recenti, che permette di farsi un‘idea di quando e come il costume tradizionale veniva e viene indossato a Castelrotto. Il „Museo dei costumi tradizionali“illustra la grande varietà dei costumi tradizionali di Castelrotto, frutto di un lungo processo di sviluppo. I costumi sono un elemento storico della tradizione e allo stesso tempo un bene culturale vivo. Essi appartengono al patrimonio culturale più prezioso della comunità di Castelrotto

    Distillerie
    Distilleria Zu Plun
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Un antico maso costruito nel 1400, di fronte al massiccio dolomitico dello Sciliar, Florian Rabanser lavora i suoi Distillati e Rhum con la perizia artigianale unita alla passione dei profumi della natura.

    Fortezze e castelli
    Rovine di Castel Rovereto
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La costruzione, che risale al XII sec., appartenne ai signori di Aichach, dinastia consumatasi fino all´estinzione in sanguinose battaglie contro i signori di Castelrotto. Fu così che il castello passò nelle mani di questi ultimi che ne rimasero padroni fino al 1741. È raggiungibile tramite il sentiero 7a da Siusi.

    Negozi
    Caseificio Malga Sassopiatto
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    I prodotti fatti in casa, come ad esempio formaggi, speck, marmellate e succhi, possono essere acquisiti nella nostra bottega. Non perdete l’occasione di portarvi un ricordo gustoso a casa.

    Chiese e abbazie
    Campanile di Castelrotto
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Dopo l’incendio del 1753, in cui la vecchia chiesa gotica andò parzialmente distrutta, si rese necessario provvedere ad una ricostruzione. Sorse così, al suo posto (1756-58) il monumentale campanile divenuto ormai simbolo del paese. Il disegno è opera del capomastro Simon Rieder di Bressanone. Il campanile è alto 82 metri.
    Le visite al campanile della chiesa sono offerte in estate e in inverno. Le date sono riportate nella sezione Experience - Eventi.
    La cappella nel campanile della chiesa è aperta tutti i giorni dalle 08:00 alle 18:00.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Costantino
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    La chiesa di San Costantino è la più imponente chiesa figlia di Fiè e offre uno splendore gotico e un'architettura unica. Il suo campanile con cupola a cipolla e gli affascinanti portali a sesto acuto sono unici. All'interno, vi attende un bellissimo dipinto del patrono della chiesa Costantino, ricreato con amore da H. Pescoller. Da qui si puó godere anche di una vista mozzafiato sullo Sciliar.
    Chiese e abbazie
    Chiesa San Francesco a Compatsch
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La chiesa di San Francesco all’Alpe di Siusi, a forma di colomba stilizzata, invita i visitatori al raccoglimento e alla meditazione. La chiesa che sorge in un luogo molto particolare è dedicata a S. Francesco d'Assisi, il santo patrono dell'ambiente, della natura e degli animali. La pianta dell’edificio richiama la figura di una colomba, il cui corpo è dato dalla costruzione centrale, le ali dai fabbricati laterali e il capo dal campanile che, grazie alla struttura in legno lamellare, sorge dalla costruzione centrale senza soluzione di continuità. L’interno, spazioso e ben organizzato, presenta un interessante gioco di luci ed ombre. Il coro, leggermente rialzato, secondo l’antica tradizione, è rivolto verso est. Per la costruzione sono stati preferiti materiali semplici di provenienza locale, come il porfido e il legno di larice, il cui delicato profumo crea un’atmosfera piacevole e accogliente.

    Arte e cultura
    Lettino da sole "Prati Angel"
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Il lettino da sole è una sdraio in legno armoniosamente curva, perfettamente integrata nell'ambiente naturale circostante. Questa opzione di seduta e sdraio offre ai visitatori l'opportunità ideale per rilassarsi e riposarsi in mezzo alla natura. Da questa confortevole sdraio in legno, si ha anche una vista mozzafiato sul paesaggio circostante.
    Che sia per una breve pausa o per un soggiorno più lungo, il lettino da sole offre un'esperienza naturale senza pari.
    Chiese e abbazie
    Capella San Cipriano
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Capella San Cipriano

    Le pitture murali sulla parete esterna del 17° secolo rappresentano lo stupendo salvataggio del prato "Platzliner":  Dio padre è raffigurato mentre scaglia fulmini dalle nuvole, Cipriano e Giustina stendono i loro mantelli sul prato con il gregge al pascolo. Questo dipinto racconta che la colonizzazione di Tires alle sue origini non fu iniziata nell'odierno centro, ma bensì a San Cipriano.

    Arte e cultura
    Laghetto Wuhn
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

     

    Laghetto "Wuhnleger"

    In nessun altro luogo, il panorama sul Catinaccio è di eguale e seducente bellezza come quello del Wuhnleger. Il pascolo si trova a circa 45 minuti di cammino da S. Cipriano e 60 minuti dal paese di Tires al Catinaccio, ad un’altitudine di 1.402 metri nel cuore del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. Profonde buche, dovute al lancio di bombe da un aereo in avaria intorno all’anno 1943, sono ancora presenti nei pressi del Wuhnleger, a testimonianza della Seconda Guerra Mondiale. Il laghetto Wuhnleger ed i suoi dintorni sono l’habitat di meravigliose creature come rospi, salamandre, libellule e tante altre specie animali.

    Highlight: particolarmente suggestivo il tramonto sul Catinaccio che si specchia nel laghetto.

    Chiese e abbazie
    Il toro di San Valentino
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Un tempo, su una collina intorno a San Valentino, un toro iniziò a scavare, continuando senza sosta per un'intera giornata. Quando la gente, avvicinandosi alla buca, vi scorse l'anello di un'enorme campana, decise di riportarla alla luce e appenderla nella chiesa di San Valentino. Ancora oggi, questa campana, che in passato è stata molto odiata e temuta dalle streghe poiché il suo rintocco scacciava il brutto tempo, viene chiamata "Il toro di San Valentino". Tutti, a Lazfons, nell'area est dell'alta Valle Isarco, conoscono questa leggenda: in tempi remoti, si fece strada la volontà di portare da San Paolo a Castelrotto una campana di straordinaria bellezza e dalle eccezionali dimensioni. Nonostante 40 forti coppie di buoi fossero impegnate nel tentativo di spostarla, questa era inamovibile e d'un tratto iniziò a parlare e disse: Mi chiamo Maria Anna, governo il tempo, allontanando le intemperie, e intendo restare a San Paolo. E ancora oggi, infatti, la si può trovare là!

    Fortezze e castelli
    Tschetterloch
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    TSCHETTERLOCH

     

         Percorrendo il sentiero che da Lavinabianca porta allo Sciliar attraverso la Bärenfalle, si passa presso un’apertura assai stretta la quale all’interno si allarga fino a formare una piccola caverna. In essa giacciono alcuni blocchi di pietra, i quali con un po’ di fantasia si possono interpretare come un tavolo e le relative panche attorno. Le leggende narrano di uomini selvaggi, fate e altre figure mitologiche, ma anche dei primi cristiani i quali si sarebbero rifugiati in quella caverna durante i tempi di persecuzione. Storicamente di tutto ciò non si può comprovare niente, dato che mancano del tutto le relative ricerche archeologiche in sito. Resta comunque il fatto che ci troviamo dinanzi ad una delle rare grotte naturali in roccia dolomitica, la quale normalmente è molto resistente all’erosione idrica e perciò povera di caverne. L’accesso alla grotta è possibile soltanto con un’adeguata attrezzatura ed esperienza.

    Fortezze e castelli
    Lo scheletro di Castelvecchio
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    A un'ora di distanza da Siusi, sull´ampio pendio della montagna, sorgono le rovine di Castelvecchio, un tempo dimora del poeta bardo Oswald von Wolkenstein. A volte, allo scoccare della mezzanotte, si sentono provenire dal castello le note d'uno strumento a corde, accompagnate dal canto straziante d'una vergine, probabilmente vittima d'un incantesimo. Una sera tardi, alcuni pastori stavano sorvegliando le loro pecore intorno alle rovine, seduti proprio all'ingresso, raccontandosi ogni sorta di storia quando, improvvisamente, ebbero come l'impressione che qualcuno aprisse una delle finestre del castello. Allora, guardarono verso l'alto e videro una luce filtrare da un'apertura e una donna intenta a pettinare i suoi lunghi capelli. La sua testa non era come quella di chiunque altro, bensì era un teschio. I pastori, stupiti che la donna potesse avere dei capelli così belli, si spaventarono, fuggendo inorriditi quando la misteriosa creatura gettò su di loro pietre e sabbia. Si dice che lo scheletro sia stato, in vita, la moglie d'un cavaliere esiliato, costretta ad aggirarsi nel castello fino al ritorno del suo amato.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di Castelrotto
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Il campanile di Castelrotto, eccezionalmente imponente e indipendente, accoglie i visitatori da lontano. Campanile e chiesa formano assieme al municipio e alle case dei borghiagini che fiancheggiano la piazza della chiesa, un attraente complesso architettonico. Non per nulla il nucleo strorico del luogo fu scelto come uno dei piú belli d´Italia.
    La parrocchia di Castelrotto, sede di decanato, risale certamente ai secoli del primo Medioevo. Lo si arguisce dal fatto che la chiesa è dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo. 
    Aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 18:00.
    Messa: tutto l´anno la domenica alle ore 10:00 (tedesco) domenica: ore 11.15 (italiano) solo metá Luglio-agosto 
    Durante il giorno, tutto l'anno, si può entrare nella chiesa.

    Arte e cultura
    Castellieri „Wallburgen“
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Siusi e i suoi d’intorni furono da sempre posti ideali per gli insediamenti umani e risalono al 2000 a. C .i Castellieri sul dorsale/colle Laranz di Siusi. Gli abitanti dei Castellieri erano i Raeti, che nella zona della Valle Isarco furono chiamati gli „Isarken”. Al Castelvecchio “Hauenstein” a Siusi fu trovata ” la spada di Castelvecchio”. Risalente all’Età di Bronzo, è il reperto più prezioso che testimonia antichi insediamenti umani. Durante l’Età del Ferro furono insediati le praterie del Castelliere (Gschlier) e il Rungger Egg. Al Castelliere nel bosco di Laranz furono trovati frammenti di mulini a mano tipici della zona meridionale delle Alpi le “südalpinen Balkenhandmühlen”. Vennero usati per macinare cereali e sono la forma dominante alla metà dell’ Età del Ferro. Un altro Castelliere impressionante si trova all’ Rungger Egg nei d’intorni di Laranz. Furono trovato delle ceramiche che dovrebbero risalire all’Età del Ferro e tanti frammenti di brocche e coppe. Però non si lasciano classificare con esattezza in termini di età.. I ruderi dei Castellieri nell’ bosco Laranz si possono visitare ancora oggi.

    Chiese e abbazie
    Cappella S. Anna a Ploj
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    La cappella di S. Anna fu eretta su una lastra di roccia a sud del centro di Castelrotto. L´edifico barocco fu consacrato net 1724 dal vescovo-principe di Bressanone Kaspar Ignaz von Künigl. Non é chiaro chi sia il costruttore, ma ci sono somiglianze con edifici sacri di membri della famiglia Dalai di Bolzano.
    Negozi
    Delicio
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Da quattro generazioni coltiviamo frutta e verdura nel nostro maso. Pomodori, zucchine, prugne, mele.. Alcune vengono utilizzate per realizzare squisiti  prodotti, che offrono un assaggio dell’autenticità del territorio.
    Arte e cultura
    Sentiero 7 laghetti
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Ai piedi dello Sciliar, tra Aica di Fiè e San Costantino, c’è un sentiero che collega sette laghetti: Laghetto Salmseiner, Laghetto Gflierer, Laghetto di Fiè, Laghetto Superiore, Laghetto di Umes, Laghetto di Aica e Laghetto di San Costantino.

    Il percorso attraversa una natura variegata e impressionante e paesaggi incontaminati e unici come quelli del Parco naturale Sciliar-Catinaccio, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
    L’escursione, che è piuttosto impegnativa, può anche essere interrotta, oppure può essere percorsa nella direzione opposta. È possibile entrare o uscire in diversi punti del sentiero.
    Il percorso conduce attraverso cortili e masi, piccoli borghi e terreni che non sono pubblici. Alcuni stagni sono di proprietà privata. Per il ritorno ci sono ottimi collegamenti in autobus.

    Durata: circa 4 ore - 13,2 km. 

    Il sentiero dei 7 laghetti non è adatto alle carrozzine.
    Chiese e abbazie
    La chiesa parrocchiale di Fiè allo Sciliar
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La chiesa parrocchiale Assunzione della Vergine Maria è uno degli edifici tardogotici più belli dell'Alto Adige. La chiesa fu danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale e fu modificata secondo la sensibilità artistica barocca. Con l'ultimo risanamento, avvenuto tra il 1991 e il 1998, l'antica forma tardogotica è stata riportata in vita. Nel 1488 il maestro Narziß realizzò l'altare alato. Gli altari laterali sono sovrastrutture neogotiche.

    Chiese e abbazie
    Parrocchia Santa Croce di Siusi
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Nel 1973 si diede inizio alla costruzione e fu consacrata nel 1950 alla Santa Croce. La marcata articolazione delle pareti danno pensare alle forme severe di antiche basiliche. Nel 1962 il campanile fu dotato di cinque campane nuove. Le quattro piccole finestre rotonde rimandano ai sacramenti della Cresima, della Confessione, dell’Unzione degli Infermi e dell’ Ordine Sacro.

    Arte e cultura
    Lettino da sole "Wuhnleger"
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Il lettino da sole è una sdraio in legno armoniosamente curva, perfettamente integrata nell'ambiente naturale circostante. Questa opzione di seduta e sdraio offre ai visitatori l'opportunità ideale per rilassarsi e riposarsi in mezzo alla natura. Da questa confortevole sdraio in legno, si ha anche una vista mozzafiato sul paesaggio circostante.
    Che sia per una breve pausa o per un soggiorno più lungo, il lettino da sole offre un'esperienza naturale senza pari.
    Arte e cultura
    Sedie delle streghe
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Le sedie delle streghe rimandano alle famose leggende sulle streghe dello Sciliar. Era proprio lo Sciliar il luogo in cui si radunavano per celebrare i loro riti. Mentre le sedie, assieme alle panche delle streghe, situate sulla Bullaccia, costituivano il loro posto di riposo. Si trovano nel bosco poco sopra Castelrotto, in località Tiosels, e sono costituiti da due blocchi di pietra a forma di veri e propri sedili. Non si sa con precisione se si tratta di un curioso scherzo della natura o di opera umana...Raggiungibili percorrendo il sentiero 7 e 8 da Castelrotto passando per Tiosels. Punto di partenza: Castelrotto Altezza massima: 1368 Cartina/guida: Kompass 067 Quida escursionistica Impianti di risalita: Castelrotto - Schererplatzl - Tiosels - sedili delle streghe

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Nicola Tisana
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Ad ovest di Castelrotto, su un pendio rivolto a sud, si stende la borgata di Tisana. La chiesa di S. Nicola sta nel mezzo della localitá e caratterizza con il suo campanile aguzzo l´immagine complessiva del luogo. Tisana é documentata per la prima volta attorno al 1280 nell`elenco dei beni del conte Mainardo II del Tirolo. La sua chiesa fu ricordata per istritto per la prima volta nell´anno 1353 assieme ad altre chiese dipendenti della parrocchia di Castelrotto, in relazione alla concessione di un´indulgenza. Nel XVI secolo la chiesa fu ampliata e coperta da volta. L´armatura del tetto secondo un´iscrizione sul frontone ovest subí modifiche nel 1712 e un restauro dell`arredo con integrazioni avvenne verso il 1880 sotto il decano Alois Bamhackl. Nel 2019 fu rinnovata la copertura con scandole di legno.
    Architettura
    Atelier e casa Kostner
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La casa-atelier sorge su un ripido pendio ai margini del centro storico del paese ed è costituita da due volumi che si intersecano e si aprono ad angolo verso valle formando una piccola corte d’ingresso. Il livello inferiore ospita l’atelier e la galleria d’arte. La struttura in calcestruzzo di questo basamento, parzialmente interrata, è illuminata in parte attraverso i vuoti del piano terreno sovrastante, da cui la luce filtra in modo indiretto. Al di sopra del basamento si innesta una struttura portante in legno formata da puntoni diagonali incrociati tra i quali è inserito il rivestimento in legno della facciata. Qui si trovano ai piani superiori le camere da letto e al pianterreno, delimitato da vetrate continue, gli ambienti di soggiorno. Le forme del tetto trasfigurano in modo decisamente espressivo l’incombere delle cime dolomitiche dello Sciliar che fanno da sfondo alla casa.

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Valentino
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    La chiesetta di San Valentino campeggia tra verdi prati in fiore sopra il paese di Siusi e offre una vista spettacolare sul massiccio dello Sciliar. Eretta nel XII secolo, presenta affreschi ben conservati di indiscutibile interesse storico-artistico.
    Fortezze e castelli
    Thalerbühel
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    THALERBÜHEL

    In analogia a molti altri insediamenti su colline in Alto Adige anche riguardo il Thalerbühel circola l’ opinione che esso un tempo ospitasse un castelliere (un abitato recintato con palizzate o valli di pietra e terra per motivi di difesa). Un sondaggio del 1981 eseguito dal prof. Guido Rosada dell’Università di Padova e un ulteriore campagna di scavi portata avanti nell’estate del 1997 dal dott. Daniel Lorenz su incarico della Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia di Bolzano, non diedero alcun indizio concreto circa la presenza di abitazioni sul cocuzzolo artificialmente appiattito. Invece è stato rinvanuto un forte strato carbonchioso entro il quale erano depositati cocci, rari oggetti in bronzo, ossa bruciate e pietre arrossate da un forte calore. Questo situazione porta piuttosto a ritenere il colle un luogo di culto, databile, da quanto risulta finora, alla metà del I millennio a. C. Comunque anche questa resta soltanto un’ipotesi probabile alla luce dei fatti noti nell’estate del 1997.

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