Dal centro di Silandro sulla ciclabile a Holzbrugg attraverso frutteti seguendo il fiume fino al Lago di Coldrano.
Il Holy Hansen Trail è costruito dai ciclisti per i ciclisti. Al punto di ristoro Haslhof (1.550 m), dopo tante curve per soddisfare la fame di trail, attende la meritata sosta con vista meravigliosa.
Dal Haslhof in direzione ovest superare due recinzioni di pascoli e immettersi poi subito nello scorrevole tratto S1 del trail nei settori 1 e 2. Nel settore 3 e 4 aspetta qualche punto S2 e qualche S3 più difficile, per tornare poi al più facile elemento del divertimento per tutti. L'Holy Hansen incrocia continuamente sentieri forestali e asfaltati.
Dal Wiebenhof scendere due curve su asfalto per poi girare a destra sul tratto di trail. Questo tratto di trail è estremamente scorrevole, reso più "appetitoso" da paraboliche, piccoli kicker e passaggi più rapidi fino all'incrocio con la strada asfaltata. Prendere la strada in salita per un brevissimo tratto e poi svoltare a sinistra per continuare a divertirsi con il resto del trail fino a Covelano.
Regolazione tempo per shuttle al Holy Hansen
Lunedì + Mercoledì + Venerdì: Shuttle dalle ore 11.30
Martedì + Giovedì: Shuttle tutto il giorno
Sabato: Shuttle fino alle ore 12 (inizio ultima corsa)
Domenica: nessun Shuttle
Ufficiali MTB-Shuttles per i Trails a Silandro
Mobil Car Tel. +39 338 5 07 54 62 - Freeride Vinschgau Tel. +39 348 0 42 72 29
Stegges Taxi Tel. +39 335 5 44 06 20 - Vinschgau Shuttle Tel. +39 335 6 82 85 14
Questo percorso è una buona connessione MTB tra Covelano presso Silandro e Morter presso Laces, gira intorno il maso Aigen ed è estremamente scorrevole.
Dal centro di Lasa sulla ciclabile verso ovest attraverso i frutteti ad Oris, attraverso il biotope di Cengles fino a Prato e lungo i "Prader Sand" fino ai laghetti.
Al Befehlhof di Vezzano si produce vino fin dal 1370. Sei secoli dopo, a prendere in mano il timone del maso è Magdalena Schuster che ha puntato con convinzione su vini di montagna fruttati e chiari, minerali e vivaci.
Sono vini prodotti secondo una filosofia che abbraccia maso e vino. Schuster, infatti, vede il suo maso come uno spazio vitale nel quale la famiglia può apportare la propria creatività. Una caratteristica richiesta anche nella produzione di vini perché: “Il lavoro tra le vigne e in cantina offre la perfetta combinazione tra scienza, natura e creatività”, afferma convinta la viticoltrice.
Che al Befehlhof la creatività giochi un ruolo fondamentale lo dimostra anche il suo sviluppo. Qui, per esempio, Oswald Schuster ha piantato il primo Riesling della Val Venosta. L’attenzione di Magdalena è invece incentrata sulla rinascita del Fraueler; il Befehlhof è infatti una delle poche aziende a coltivarlo come vitigno puro.
Oltre all’antica varietà della Val Venosta, sui terreni sabbiosi e scistosi a 720 metri di altitudine crescono anche Pinot Bianco, Souvignier Gris, Riesling, Zweigelt e Pinot Nero. Dal 2013 al Befehlhof si seguono i principi dell’agricoltura biologica. “Questo, per noi, significa anche osservare con estrema attenzione i cicli vitali di una vite e di un vino, intervenendo tempestivamente solo in caso di vera necessità”, spiega la viticoltrice. In ogni caso, si interviene il meno possibile e i loro vini sono liberi di fermentare spontaneamente, con l’imbottigliamento che avviene non appena il vino è pronto. “In questo modo il vino diventa più sfaccettato, complesso e interessante”, assicura Schuster.
Tenuto conto di questa storia, non deve certo meravigliare che al Befehlhof sia nato anche il primo spumante della Val Venosta, un Pinot Bianco-Riesling il cui nome – “Sällent” – richiama quello di una montagna della Val Martello e rappresenta il pezzo forte, la vetta diciamo, dell’assortimento.
Giro in bici da corsa con vista sulla cava di marmo, il gruppo dell'Ortles-Cevedale e i frutteti dal Monte Sole di Lasa e Sluderno.