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    Cantine vinicole sulla Strada del Vino dell'Alto Adige

    Assaggia, acquista e sperimenta i migliori vini della regione. Che si tratti di una piccola cantina che lavora esclusivamente le proprie uve o di una grande cantina gestita da una cooperativa, i vini dell'Alto Adige sono caratterizzati da diversità e carattere. E sempre più cantine non puntano solo sulla qualità nel bicchiere, ma anche sulla qualità architettonica. Qui trovi tutte le cantine della regione con informazioni su orari di apertura e possibilità di degustazione.

    Risultati
    Cantine
    Cantina Terlano
    Terlano, Strada del Vino
    Produrre vini longevi, complessi e di carattere: questo è l'obiettivo che persegue la Cantina Terlano. Le sue radici, come cantina sociale, risalgono al 1893. La tradizione gioca quindi, per la produzione di uva e di vino, un ruolo centrale, proprio come le nuove conoscenze e la tecnica moderna.

    Oggi sono 143 i soci della cantina sociale di Terlano. Coltivano non meno di 190 ettari con terreno particolarmente vocato alla viticoltura. "Il Rio San Pietro ha formato, qui a Terlano, un cono di detriti costituito in gran parte da ciottoli e sabbia, che al sole si scaldano molto rapidamente" - racconta l'enologo Rudi Kofler.

    In veste di enologo responsabile della Cantina Terlano deve rispondere di una quantità annua di bottiglie di vino DOC pari a 1,5 milioni. "Il 70% della nostra produzione è rappresentata da vini bianchi, mentre i vini rossi sono appena un terzo" - così Kofler. L'assortimento dei vini bianchi comprende soprattutto Pinot bianco, Chardonnay, Sauvingon Blanc e Pinot grigio. Tra i rossi spiccano il Lagrein, il Pinot nero e il Merlot.

    Perchè entrambi i tipi di vino possano diventare ciò che l'enologo Rudi Kofler ha in mente - e cioé vini longevi, complessi e di carattere - negli ultimi anni sono stati fatti degli investimenti anche per quanto riguarda l'aspetto tecnologico. Il deposito della Cantina Terlano è stato ampliato e oggi ha una capacità di 18.000 metri cubi. I grandi vini hanno bisogno di tempo, ma anche di spazio.
    Cantine
    Azienda Vinicola Von Elzenbaum Wiesenheim Peter
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Nel 1530 la tenuta A. von Elzenbaum viene citata per la prima volta in documenti ufficiali; nel 1886 ha luogo la prima premiazione dei suoi vini. Il fatto che ancor oggi si punti alla tradizione, ad una coltivazione tipica e al rispetto per la natura non sorprende, dato che la storia della tenuta continua da quasi 500 anni.

    Per qualcuno, una tradizione così antica potrebbe rappresentare un fardello, ma per il vignaiolo Josef von Elzenbaum è piuttosto un obbligo. Tutela la consuetudine e gli usi tramandati, ma tiene gli occhi aperti verso nuove vie e tecniche innovative, interessanti e promettenti.

    Ciò nonostante - o forse proprio per questo - i vini della tenuta A. von Elzenbaum sono così profondamente radicati nel loro terroir. "Mi interessa prima di tutto conservare il carattere legato al territorio dei miei vini e adeguare la scelta varietale alle diverse zone" - dice il vignaiolo. Altitudine, caratteristiche dei terreni, microclima: nella valutazione è necessario prendere in considerazione tutti questi parametri, prima di decidere quale vitigno coltivare.

    Negli anni, questa cura della selezione ha prodotto un'ampia gamma di vini, che sono oggi presenti nell'assortimento della tenuta A. von Elzenbaum: Lagrein e Cabernet, Pinot nero e Kalterersee Auslese, Gewürztraminer, Chardonnay e Moscato rosa. Non cambia però quale vino si degusti: si sente Termeno, si sente A. von Elzenbaum.
    Cantine
    Cantina Produttori San Michele Appiano
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Con la fondazione della Cantina San Michele-Appiano, nel 1907, ha inizio una storia coronata dal successo che continua ancor oggi con grandi vini di qualità straordinaria.

    I 320 soci lavorano i loro vigneti in sintonia con la natura - il segreto del loro successo consiste nella combinazione dell'esperienza decennale con la continua ricerca della perfezione. Il terroir unico, l'approccio rispettoso all'uva e la lavorazione delicata garantiscono la produzione di vini inconfondibili e di grande carattere. Soprattutto nelle zone situate a e intorno ad Appiano presentano caratteristiche ideali per la coltivazione del Pinot bianco, del Pinot grigio, dello Chardonnay, del Sauvignon, del Gewürztraminer, del Moscato giallo e del Pinot nero.

    I vini rossi, ben strutturati, hanno origine da uve di viti cresciute in zone più profonde e lungo la Strada del Vino, dove si trovano le cosiddette "vigne", singoli appezzamenti di dimensioni molto ridotte. Il clima mite e soleggiato rappresenta la base per ottenere una qualità unica. Oggi, la Cantina di San Michele-Appiano è una delle più famose cantine altoatesine e italiane, i cui vini hanno ricevuto premi e riconoscimenti in Italia e all'estero. Ai vini della Cantina di San Michele-Appiano, gli esperti attribuiscono grande raffinatezza ed eleganza, profondità e longevità.

    Questi "predicati" possono essere utilizzati per gran parte della produzione della cantina, per la linea "Sanct Valentin", così come per le super-selezioni (APPIUS e The Wine Collection), con le quali la cantina sociale di San Michele-Appiano si è fatta conoscere a livello internazionale.
    Cantine
    Rösslhof
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Quando si parla del Lago di Caldaro si richiama l'attenzione non solo degli amanti dei paesaggi, ma anche e soprattutto degli intenditori di vino. Alla tenuta Rösslhof si presentano entrambi, a spese loro: i primi per godere della fantastica posizione che dà direttamente sul lago, gli altri per degustare gli eccellenti vini che si producono nella cantina della tenuta.

    È Emma Ambach Psenenr che ha preso in mano il timone e che oggi gestisce la tenuta da generazioni di proprietà della sua famiglia. Poggiando su questa tradizione, nella cantina della tenuta Rösslhof si trovano soprattutto vini classici come il Sauvignon, la Schiava e il Lagrein. E per ottenerli vige una regola precisa:"Ci sta a cuore valorizzare la vista del Lago di Caldaro e riuscire a racchiudere nei nostri vini le caratteristiche della zona e del clima" - dice la vignaiola.

    Del risultato possono convincersi, gli intenditori di vino, soprattutto degustandoli direttamente in loco. L'osteria del Rösslhof è gestita in proprio e lì non solo si possono fare degustazioni dell'intero assortimento, ma si possono anche gustare i piatti della cucina tradizionale. Se i vini di Emma Psenner convincono, è possibile acquistarli. E a chi è interessato a scoprire come vengono prodotti si raccomanda una visita guidata della vigna. Ciò che in questa occasione non viene raccontato non è di alcuna importanza nel mondo della viticoltura.
    Cantine
    Josef Brigl
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Sono poche le cantine che possono contare su una tradizione di 700 anni. La cantina Josef brigl di Appiano può. Fondata all'inizio del XIV secolo, appartiene, con un maso e 50 ettari di superficie a vite, a una delle aziende leader e più grandi dell'Alto Adige. Anno di fondazione: 1309. Già solo questa indicazione lascia strada a una sorta di reverenza per questa azienda.

    "700 anni di cultura enologica hanno senza dubbio marcato il cognome Brigl" - dice l'enologo Alberto Fortarel. "La nostra filosofia rimane comunque: investire nel futuro". Tradotto in pratica significa coltivazione tradizionale delle viti, rigido controllo durante la vendemmia e vinificazione all'insegna dell'innovazione tecnica e del rispetto dell'uva. "Vogliamo che l'unicità dell'uva possa esprimersi pienamente nel bicchiere" - spiega Fortarel.

    La lavorazione delicata dell'uva è un passo in direzione dell'affinamento mirato - a seconda del vino, in acciaio o nelle botti vecchie o nuove di rovere. Dato che le viti crescono in zone vocate con condizioni ideali per tanti vitigni, anche l'assortimento proposto dalla cantina Josef Brigl di Appiano è molto ampio e comprende tutti i vitigni altoatesini più frequenti, anche se è a tre grandi classici che si presta la maggiore attenzione: Kalterersee, Schiava e Santa Maddalena. 700 anni di storia significano anche profondo radicamento nella tradizione - propria e della viticoltura altoatesina.
    Cantine
    Azienda agricola Kreithof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    La tenuta Kreit è un'azienda vitivinicola con una lunga tradizione alle spalle, le cui radici affondano nel Medioevo.
    Al tempo, su una superficie a maggese disposta su una collina sopra San Michele-Appiano, c'era un maso il cui nome, storpiato spesso dagli influssi dialettali, si è trasformato in "Kreit". Anche l'aspetto è diverso da quello di allora. Nel XVIII secolo il maso è diventato una bellissima tenuta, abitata e coltivata dal 1813 dalla famiglia Raifer.

    Del tutto indipendenti dall'aspetto esterno del maso sono i suoi pilastri economici, tra i quali - da lungo tempo - c'è anche la viticoltura. Oggi Johann Raifer coltiva un vigneto di 7 ettari. "La maggior parte del vigneto si trova a poco più di 400 m s.l.m. e cresce su terreni morenici sabbioso-limosi tutt'intorno al nostro maso" - racconta Raifer. Solo una piccola vigna, anch'essa appartenente all'azienda Kreit di San Michele-Appiano, si trova nelle vicinanze del Lago di Caldaro.

    Si coltiva uno spettro varietale che comprende il Pinot bianco, il Sauvignon, il Moscato giallo, il Gewürztraminer, la Schiava, il Pinot nero e il Lagrein.
    Cantine
    Cantina Girlan
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Qualche volte è meglio lasciar parlare le cifre. Ad esempio per la cantina Cornaiano, fondata nel 1923 come cantina sociale e alla quale oggi fanno capo 200 famiglie di viticoltori che coltivano 230 ettari di vigneti con 5 vitigni. Cifre che impressionano, ma che non raccontano tutto.

    Non sull'Oltradige, ad esempio, nè sulla Bassa Atesina, proprio dove si trovano i vigneti che conferiscono l'uva alla cantina Cornaiano. Protetto da nord e aperto verso sud, questo territorio è dominato da un clima mite. "I forti sbalzi termici tra giorno e notte, soprattutto in autunno, conferiscono ai vini un profumo raffinato e marcato e una lunga conservabilità" - racconta l'enologo Gerhard Kofler. I terreni magri, ciottolosi e limosi e l'arieggiamento dei vigneti fanno la loro parte.

    "Partendo da queste caratteristiche, ci siamo concentrati su 5 dei vitigni più importanti" - così Kofler. Tra i vini bianchi Pinot bianco, Sauvignon e Chardonnay e tra i rossi Schiava e Pinot nero. Soprattutto quest'ultimo ha reso la cantina Cornaiano famosa a livello internazionale, quotata dai principali critici enologici.

    Questo risonoscimento, la freschezza ricca di mineralità, la struttura fruttuosa e la marcata autenticità hanno favorito l'ampliamento del mercato della cantina Cornaiano i cui vini vengono commercializzati in non meno di 30 Paesi. E sono considerati vini di carattere o, come dice Kofler - "vini eccellenti legati al territorio".
    Cantine
    Tenuta WeineWolf
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    WeineWolf nasce dalla passione per la natura . “Faccio il vino con quello che mi offre madre natura”, è con questo pensiero che Wolfgang Ladurner ha deciso di iniziare a produrre il proprio vino. Un sogno coltivato negli anni, un progetto cresciuto nel tempo con l’obiettivo di arrivare ad avere la propria azienda vinicola. Fin da piccolo trascorreva le sue giornate in vigneto, dove ha imparato ad ascoltare e conoscere le viti. Nel 1990, Wolfgang Ladurner fonda la W.Ladurner Srl azienda che si occupa di importare e distribuire macchinari per il riciclaggio, sempre con il sogno di occuparsi un giorno di vino. Un sogno che non tarda a realizzare: nel 2002 acquista il primo ettaro di terreno agricolo che inizia a coltivare nel 2004. Ha fin da subito le idee chiare sui suoi vigneti: li vuole terrazzati, con coltivazioni ad alta densità, posizionati a diverse altezze per ottenere il meglio dal territorio e dalla natura.

    Anno dopo anno osserva l’area di Caldaro e decide di comprare nuovi appezzamenti che possiedano il tipo di suolo, il clima, l’esposizione e l’altitudine adatte per coltivare le diverse varietà. Il progetto si concretizza nel 2013 con la nascita di WeineWolf e dei suoi vini Grand Cru, frutto dell’amore e della passione per la natura, coltivati fin da bambino.

    Ma non finisce qui: il sogno continua con la costruzione della cantina, un progetto che unisce la famiglia Ladurner a tutti amanti del mondo del vino che scelgono WeineWolf.
    Cantine
    Azienda Agricola Niedrist Ignaz
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da oltre 30 anni, Ignaz eed Elisabeth coltivano la "loro" azienda a Cornaiano, nel cuore del comprensorio viticolo altoatesino, dove regnano le condizioni migliori per produrre vini di qualità. I vigneti sono distribuiti in tre zone: a Cornaiano, ad Appiano Monte e a Gries.

    Anche se da un punto di vista geografico sono aree relativamente contigue, le loro caratteristiche sono assolutamente differenti. Tra l'altro, sono proprio questo contrasto e questa varietà a conferire ai vini espressività e coinvolgimento. "Ciò che teniamo in massimo conto sono i terreni e le peculiarità delle singole zone, cerchiamo di creare una sintonia tra terreno, pianta e attività manuale del viticoltore" - dice Ignaz Niedrist - "Tutti i lavori vengono svolti con grande devozione, con consapevolezza nei confronti della natura e nel rispetto della sostenibilità".

    Ignaz Niedrist, sua moglie Elisabeth e i loro figli Maria, Franz e Johannes si tengono aggiornati e applicano la loro preparazione e il loro sapere nel modo più coscienzioso possibile. Si affidano tanto all'intuizione e alla grande esperienza in vigna. La lavorazione del terreno è il più possibile delicata. Nella cantina ristrutturata della tenuta Niedrist di Cornaiano si ottengono vini vitali, armonici, con carattere.

    L'assortimento dei vini rossi comprende Pinot nero, Lagrein, Merlot e Kalterersee, mentre i vini bianchi offerti dalla cantina della tenuta Niedrist sono Pinot bianco, Sauvignon, Chardonnay e Riesling.
    Cantine
    Tenuta Abraham
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "Lavorare con la natura significa scendere a compromessi, compromessi tra l'agire e il lasciar perdere. Mantenere questo equilibrio è la sfida che affrontiamo ogni giorno". Dal 2011 Marlies e Martin Abraham cercano questo equilibrio, ma già in precedenza vinificavano la propria uva prodotta dai vigneti della tenuta Abraham a San Michele Appiano e ammettono:"Se riusciamo a stabilire e a mantenere l'equilibrio, i vini che produciamo sono eccellenti".

    Questi "vini eccellenti" si devono anche alla diversità delle caratteristiche delle vigne dislocate a un'altitudine compresa tra 450 e 700 m s.l.m., tra San Paolo, San Michele e Cornaiano.

    E date queste differenti peculiarità, gli Abraham hanno fatto in modo di coltivare solo i vitigni con esigenze corrispondenti. Nella scelta hanno tenuto conto anche della tradizione. Nella vigna sopra San Paolo, ad esempio, si coltiva da oltre 60 anni il Pinot bianco. Radici profonde hanno anche le viti di Appiano: nella vigna Weiler Weißhaus, il nonno dell'attuale proprietario piantò Pinot bianco nel 1955. E anche la Schiava ad acini piccoli dei vigneti tra Appiano e Cornaiano ha ormai più di 50 anni.

    Sembra che nella tenuta Abraham il tempo giochi un ruolo tutto suo. Si prende tempo non solo nei vigneti, ma anche in cantina. Fare grande attenzione al tempo: anche questo è importante nell'equilibro tra l'agire e il lasciar perdere.
    Cantine
    Cantina Colterenzio
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Fondata nel 1960, la Cantina Colterenzio è una delle più giovani cooperative altoatesine. I 26 viticoltori fondatori nel 1960 fondarono la loro propria Cantina sociale per essere più indipendenti. Vignaioli che possono essere definiti ribelli ma al contempo pionieri, perché dopo la fondazione della propria cantina gettarono le basi per una viticoltura improntata alla qualità.

    Oggi i 300 viticoltori associati insieme al team di Colterenzio seguono rigorosamente questo percorso improntato alla qualità.

    I soci coltivano l’uva su 300 ettari di vigneti. I vigneti sono situati nella migliore area vitivinicola dell’Alto Adige, tra i 230 e i 650 metri. Crescono 14 diverse varietà di uve. Il 35% dei vini prodotti da quest’uva preziosa sono rossi, il restante 65% sono bianchi. La Cantina è anche molto attenta all’ambiente: la viticoltura è integrata, la raccolta avviene a mano. Gran parte dell’energia usata in cantina viene prodotta da un impianto fotovoltaico, il 100% dell’energia elettrica utilizzata è certificata “green”. Il 70% dell’energia termica viene prodotta da pannelli solari e la tecnica del recupero calore.
    Cantine
    Tenuta Castel Sallegg
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Non si può certo negare che la Tenuta Castel Sallegg possieda dei terreni eccezionali in grado di produrre vini di grande nobiltà. I grappoli vengono infatti coltivati nei vigneti di tre masi storici, ognuno dei quali possiede caratteristiche del tutto uniche.

    I filari del Seehof, per esempio, si trovano nelle immediate vicinanze del Lago di Caldaro, tra i 230 e i 280 metri di altitudine, e vantano un clima ideale per i vitigni amanti del caldo quali Merlot, Lagrein, Cabernet Sauvignon e Moscato Rosa. Dalla VIGNA Bischofsleiten proviene invece l’omonimo e pluripremiato Lago di Caldaro.

    Poco più in alto, a 500 metri di altitudine e oltre, sono situati i terreni del Leisenhof e del Preyhof. Mentre nel primo, collocato nel cuore di Caldaro, vengono prodotti soprattutto vini bianchi, nel secondo si producono Pinot Bianco e Pinot Nero.

    Oltre alle caratteristiche spontanee donate ai grappoli da madre natura, quando si parla del gusto e della qualità dei vini di Castel Sallegg, un ruolo decisivo è rivestito anche dalla sapiente mano del mastro cantiniere. Chi decide di discendere i tre piani e gli undici metri della cantina vinicola ricca di oltre mille anni di storia, intraprende un vero e proprio viaggio nel passato. Avvolti in un’atmosfera allo stesso tempo festosa e pacifica, i vini maturano a temperatura costante per tutto l’anno. Se la tradizione e la storia sono le fondamenta della tenuta, a ispirarne il lavoro sono la curiosità e la passione per l’innovazione. Lo dimostra il fatto che Castel Sallegg è la prima cantina in Alto Adige a imbottigliare i propri vini in un’innovativa ed esclusiva bottiglia leggera, con dettagli come il cèrcine , e composta al 100% di vetro riciclato.

    “Esperienza enologica” alla Tenuta Castel Sallegg significa degustare vini nobili ed eleganti.

    Cantine
    Ferrari Roberto
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Roberto Ferrari è un novizio. Ma non del tutto. Del resto frequenta il mondo del vino già da qualche tempo: è enologo. "Dopo aver esercitato questa professione per anni, volevo che ci fossero vini che portavano il mio nome" - dice Roberto Ferrari. Per questo gestisce PROFIL Manifattura vini a Termeno.

    Nel 2007, si prepara al lancio, si licenzia dalla famosa cantina presso la quale lavora e comincia a coltivare 4 ettari di vigna. I vitigni dei quali si occupa seguendo le regole della produzione biologica - anche se non certificata - sono Chardonnay, Lagrein, Pinot bianco, Pinot nero e Merlot. Con le loro uve, l'ex-enologo dà origine a tre linee di vino: Profil, Pulsar e - con la selezione delle migliori annate - RF Selection.

    In cantina, Ferrari pesegue l'obiettivo di produrre vini eccezionali, vini - come dice lui stesso - caratterizzati dalla passione, dalla maestria e dalla creatività. "Cerco sempre di mescolare ai miei vini un pizzico della mia personalità - così nascono questi vini, con il mio nome e con la mia firma" - spiega il direttore di PROFIL Manifattura vini.

    Ogni anno se ne producono circa 18.000 bottiglie: aromatici e minerali, sorprendenti e genuini, soprattutto vini naturali. Questo è anche ciò che lo ha spinto a lavorare in modo autonomo. Voleva creare vini che lo rappresentassero: di carattere, individuali, ma non aggressivi. Se nella vita di Roberto Ferrari esistesse un navigatore, adesso potrebbe dire:"Sei arrivato a destinazione".
    Cantine
    Tenuta Kiemberger
    Terlano, Strada del Vino
    Nel variopinto mosaico della viticoltura altoatesina si trovano tessere più grandi e più piccole. La tenuta Kiemberger di Terlano, con una produzione di quasi 8.000 bottiglie all'anno, è una delle più piccole. Tuttavia se non esistesse mancherebbe qualcosa.

    La tenuta Kiemberger si trova a Terlano, nella Val d'Adige, e i suoi vigneti sono distribuiti tra Terlano e un Comune confinante, Andriano. Su una superficie totale di 1,5 ettari si coltivano Chardonnay, Müller Thurgau, Riesling e Sauvignon, che costituiscono la base per il classico Terlaner. "I primi tre vitigni crescono su un terreno calcareo sabbioso-limoso ad Andriano, mentre il Sauvignon trova condizioni migliori a Terlano, su un terreno sabbioso e porfidico" - racconta Norbert Kofler, viticoltore presso la tenuta Kiemberger.

    Dal 2007 Kofler vinifica e vende i suoi vini in proprio. "I nostri vini devono prima di tutto essere conformi alle caratteristiche che noi vogliamo trovare nel vino" - dice Kofler. Per questo, i grappoli vengono vendemmiati nella seconda metà di settembre, il mosto viene delicatamente pressato e lasciato fermentare a 19 °C in contenitore di acciaio. "I nostri vini vengono affinati sulle fecce nobili prevalentemente in botti di rovere piccola o media per almeno 8 mesi - per il Terlaner classico - o fino a 32 mesi - per il Lagrein Riserva" - così il viticoltore.

    I vini che si ottengono "originali e di gran carattere" - dice Kofler - esprimono le caratteristiche dell'annata e del terreno.  "Il nostro vino è tutt'altro che una bevanda mainstream" - chiarisce Kofler parlando della piccola ma raffinata tenuta Kiemberger. E aggiunge "ma anche classica".  
    Cantine
    Tenuta J. Hofstätter
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Nel 1907 Josef Hofstätter fonda a Termeno un'azienda vitivinicola che oggi è una delle imprese familiari più estese dell'Alto Adige. Il concetto di "Alto Adige" limita però troppo i confini di Josef Hofstätter e infatti la visione dell'attuale gestore, Martin Foradori, va ben oltre le frontiere.

    Molto più in là. Superfici che nel complesso arrivano a 50 ettari distribuiti a est e a ovst della Bassa Atesina, nella parte meridionale del Trentino e - primo viticoltore italiano - anche sulle rive della Saar: tutto ciò viene gestito da Martin Foradori e coltivato con il marchio J. Hofstätter. Il raggio d'azione è davvero molto ampio, ma la filosofia è sempre la stessa:"In Alto Adige, Hofstätter è sinonimo di precursore del concetto di zonazione, che implica che i vini esprimano le caratteristiche dell'area nella quale sono maturati i grappoli" - spiega Foradori.

    Terreno, clima, altitudine: questo è ciò che i vini Hofstätter devono riprodurre in chi li beve. "Sette dei nostri vini sono dotati della menzione aggiuntiva "VIGNA", che ricorda il "Gran Cru" francese" - così Foradori, che riporta il concetto di zonazione alla semplice saggezza:"Quando il vitigno e la zona in cui cresce "collaborano", il vino che ne deriva è eccellente". A ciò si aggiunge la coltivazione rispettosa delle vigne, che per J. Hofstätter è ormai tradizione:"Abbiamo abbracciato precocemente la potatura delicata, minimizzando gli interventi di taglio e permettendo lo sviluppo di viti forti" - racconta il vignaiolo. E anche la scelta varietale prosegue secondo tradizione e punta sui vini locali: Pinot bianco, Lagrein, Schiava, Gewürztraminer e Pinot nero.
    Cantine
    Elena Walch
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Elena Walch è in realtà un'architetta, ma da quando negli anni '80 si sposa ed entra a far parte della famiglia di viticoltori Walch di Termeno fa della prduzione di vino il centro della sua vita. Da allora, lavoratrice instancabile, consapevole e che non accetta compromessi, impone in vigna e in cantina l'applicazione a tutto tondo del concetto di sostenibilità - e produce vini di terroir.

    Nonostante Elena Walch sia passata da un ambito lavorativo a un altro, si pone come caposcuola e precorritrice di una filosofia del vino che 40 anni fa era ancora in là da venire. La qualità è diventata il suo chiodo fisso, da perseguire senza scendere a compromessi:"Con vini di terroir estremamente raffinati abbiamo portato gli standard di qualità della regione a un nuovo livello" - dice oggi, con grande consapevolezza. Questo, del resto, è ciò che le riconoscono grandi nomi del settore. I vini di terroir che si ottengono dalle sue due vigne - Castel Ringberg a Caldaro e Kastelaz a Termeno - sono molto apprezzati e hanno ottenuto diversi riconoscimenti che li hanno portati sulle migliori carte dei vini a livello internazionale.

    Le due vigne sono state dotate della menzione geografica aggiuntiva VIGNA, che garantisce l'origine dei vini esclusivamente dalle viti coltivate in quella specifica vigna. L'attenzione che le viene dedicata testimonia che, con la sua coerenza, è stata lungimirante. E l'evoluzione generale le dà ragione, quando si tratta di un'attività sostenibile, sia in vigna che in cantina. "Abbiamo sempre puntato a stimolare le autodifese della vite" - dice la caposcuola di Termeno.

    Intanto, Elena Walch ha già trasmesso la sua filosofia anche alla generazione successiva e oggi gestisce l'azienda di famiglia con le due figlie Julia e Karoline.
    Cantine
    Azienda Agricola Stroblhof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Lo STROBLHOF è un maso di lunga tradizione vinicola, che già prima del 1600 si trova citato in antichi documenti dell’epoca. Fin da tempi remoti qui si coltivano le viti su tenui pendii dalle condizioni ottimi e si producono vini con uve pregiate.

    Con grande impegno ed amore ci dedichiamo alla nostra attività mirata al raggiungimento di un massimo livello qualitativo, sia nel vigneto ma anche in cantina. Le quantità piuttosto limitate delle uve raccolte garantiscono un’alta qualità dei vini prodotti. Con le uve dei 5,5 ettari di vigneti, ogni anno si produce un numero massimo di 40.000 bottiglie, di cui circa la metà vini bianchi, l’altra metà rossi. L’altitudine ideale di 500 metri s.l.m. e terreni ben aerati sui declivi ai piedi della Mendola garantiscono vini dal carattere deciso, di gradevole acidità e con buona tenuta all’invecchiamento.

    Lo STROBLHOF fa oggi parte delle migliori aziende vinicole dell’Alto Adige, ed è socio fondatore dell’Associazione “VIGNAIOLI DELL’ALTO ADIGE”.
    Cantine
    Thomas Niedermayr Hof Gandberg
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "Chi si specializza nella produzione di vini naturali deve accompagnare il vino in tutto il suo percorso". Thomas Niedermayr, gestore della tenuta omonima di Appiano, si vede proprio come un accompagnatore, come qualcuno che garantisce la purezza e che vuole sostenere la natura nel generarla. "In fondo" - questa è la sua filosofia - "la natura è la qualità nella sua forma più elevata".

    Il fatto che i vini di qualità possano derivare solo da viti che vivono in un ambiente sano è una cosa evidente, per Thomas Niedermayr. Per questo coltiva la sua vigna Gandberg secondo le regole della produzione biologica. Tra i filari c'è vita, anatre e galline ricevono gli ospiti, le piante di vite sono resistenti alle malattie, si rinuncia completamente alla chimica e a tutto ciò che di artificiale viene proposto. "Lascamo spazio alla natura" - dice Niedermayr.

    Nel caso della vigna Gandberg si tratta della natura intorno al maso. Le vigne crescono a 500 - 530 m s.l.m., il loro microclima subisce gli influssi delle buche di ghiaccio da una parte e del Gandberg dall'altra, che dietro il maso si innalza verso il cielo.

    Le particolarità naturali e la coltivazione sostenibile si ritrovano nei vini della tenuta Thomas Niedermayr di Appiano. "Tutto il mio lavoro mira a far in modo che i miei vini esprimano ciò che accompagna e guida la loro genesi" - così il vignaiolo. "Silenzio e tranquillità, profondità e forza della natura, leggerezza e il gusto del piacere".
    Cantine
    Weingut Donà
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Produrre un vino tipico: sembra facile, ma è estremamente difficile. "I vini tipici devono esprimere l'unicità della vite, del terreno, del microclima, del viticoltore, della zona e dell'annata" - dice Hansjörg Donà, responsabile della tenuta di famiglia che si trova a San Paolo.

    Quindi, chi vuole produrre vini tipici non solo deve conoscere nei minimi dettagli la zona, la terra e il clima, ma deve anche sapere dove un determinato vitigno troverà le condizioni migliori per esprimere tutte le sue caratteristiche. Nella tenuta Donà, a San Paolo (Comune di Appiano), si è scelto di coltivare Chardonnay, Merlot, Pinot bianco e i vitigni autoctoni Schiava e Lagrein. "I vitigni tradizionali costituiscono la base dei nostri vini" - racconta Donà.

    Anche la vendemmia si effettua in modo tradizionale, a mano, con grande impegno, con l'aiuto dei familiari e facendo attenzione alla qualità. "Puntiamo su un'uva di qualità, su una moderna tecnologia enologica e su una programmazione sostenibile e di lungo periodo" - così il viticoltore, che in cantina mette a disposizione la sua pluriennale esperienza e tutto il suo know-how. Lo scopo di tutte le fatiche è ottenere vini autentici, con un carattere unico, affinati - sia i bianchi che i rossi - in tonneau di rovere da 500 litri.

    Anche l'affinamento contribuisce alla creazione di un vino autentico, tipico. Sembra facile, come detto, ma è davvero molto complicato.
    Cantine
    Castello Englar
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Un castello, una tenuta, una dinastia nobiliare: ciò che sembra la sintesi di un romanzo d'appendice è in realtà la storia della tenuta Castel Englar di San Michele Appiano, di proprietà dei conti Khuen-Belasi sin dal 1640. Dopo una sosta di oltre 80 anni, nel 2012 è ripresa la vinificazione in proprio dell'uva prodotta nelle vigne del castello.

    Dato che Castel Englar si trova a San Michele Appiano, e quindi in una zona predestinata alla coltivazione della vite, l'uva che vi si vendemmia è da sempre un pilastro economico della tenuta. Fino al 1930, i conti Khuen-Belasi gestivano anche una cantina, ma col tempo l'attività è stata abbandonata. Per più di 80 anni l'uva è stata conferita alla cantina sociale finché, quasi 10 anni fa, il conte Johannes Khuen-Belasi ha ripreso la vinificazione in proprio.

    "Il nostro scopo è produrre vini di eccellenza. Per questo le viti devono poter crescere in modo armonico e in un territorio sano" - così Khuen-Belasi descrive la filosofia che segue nella gestione della tenuta Castel Englar a San Michele Appiano. Da essa deriva un'oculata scelta varietale che si basa sul tipo di terreno e sulle condizioni climatiche della zona, l'applicazione di metodi di coltivazione il più possibile naturali, processi di lavorazione rispettosi e una gestione equilibrata della quantità di uva da produrre. "Riduciamo volontariamente la resa per ettaro valutando ceppo per ceppo per vendemmiare uve sane e di qualità" - ammette Johann Khuen-Belasi.

    Nel complesso, sono sette gli ettari che fanno parte della proprietà. Vi si coltivano Pinot bianco e nero, Riesling, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Gewürztraminer e Schiava. Un assortimento tradizionale per una tenuta tradizionale.
    Cantine
    Bergmannhof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da Karl a Josef a Johannes: da oltre 40 anni, alla tenuta Bergmannhof di Appiano, si passa di mano il testimone della produzione di vino. Da padre a figlio a nipote, da Pichler a Pichler. La staffetta dei Pichler dura però da molto più tempo. L'inizio risale al 1851, quando la tenuta Bergmannhof divenne di proprietà della famiglia Pichler.

    La tenuta Bergmannhof di Appiano/Riva di sotto viene citata nei documenti ufficiali per la prima volta nel XVII secolo e da 170 anni è coltivata dalla famiglia Pichler, ma solo nel 1978 Karl e suo figlio Josef decidono di andare per la loro strada e di vinificare in proprio l'uva che ricavano dal vigneto di 2,5 ettari.

    Fin dall'inizio pongono grande attenzione ad un approccio rispettoso e premuroso alle viti e all'uva, il che comporta molto lavoro a mano. "Cerchiamo di lavorare nel modo più naturale possibile, con pochi e mirati interventi" - racconta Josef Pichler - "e di trarre il meglio da ogni annata". Josef può godere del vantaggio che nella lavorazione tradizione e innovazione confluiscono - sotto forma del sapere di tre generazioni.

    L'attenzione e la premura continuano anche in cantina. "L'affinamento dei nostri vini avviene, per la maggior parte, in botti di legno, con un prolungato contatto del vino con le fecce e scarsa solfitazione, rinunciando a inutili chiarificazioni e filtrazioni" - così descrive Josef Pichler la firma della tenuta Bergmannhof. È la firma di 3 generazioni.
    Cantine
    Bellutti Christian - Weinberghof
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Come può un'azienda fondata nel 2005 essere profondamente radicata? La tenuta Weinberghof Bellutti di Termeno lo testimonia: con un percorso senza compromessi in direzione quality top e con la concentrazione sui vitigni autoctoni.

    Escusivamente sui vitigni autoctoni. La tenuta Weinberghof Bellutti non ha ancora 20 anni e ha una superficie complessiva di 2,8 ettari - un fazzoletto di terra. Per questo nemmeno l'assortimento può essere particolarmente ampio. E anche per un altro motivo: il vignaiolo, Christian Bellutti, si concentra solo sui vitigni autoctoni - Lagrein, Kalterersee, quindi Schiava e Gewürztraminer. Soprattutto sul Gewürztraminer.

    I vitigni locali hanno il vantaggio di trovare qui il loro miglior terroir, mentre in cantina Bellutti fa grande attenzione a trasferire questo terroir nelle bottiglie. "Vogliamo produrre vini in purezza, eleganti e genuini, non sovraccarichi e che esprimano il carattere del singolo vitigno e della zona oltreché dell'annata" - spiega.

    Per Bellutti non ci sono compromessi, in tema di qualità né in vigna né in cantina. Il lavoro si porta a termine con competenza, impegno, con il ricorso alle tecniche più innovative e con l'amore per i dettagli. E quindi rispettando valori tradizionali, sani.

    Solo al momento della vendita Christian Bellutti segue una via non convenzionale: i suoi vini si possono acquistare nella sua vinoteca, che non si trova all'interno della tenuta, ma nella piazza principale del paese di Termeno.
    Cantine
    Cantina Tramin
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Alla Cantina Termeno si evita il termine "socio", si preferisce definire "comproprietari" i 300 viticolori che costituiscono la cooperativa. In fondo, la base della cantina sociale fondata nel 1998 è rappresentata proprio da loro e dai 260 ettari di vigneto che coltivano.

    Le viti si trovano ad altitudini comprese tra 250 e 850 m s.l.m., con zone, terreni e microclimi estremamente differenti. La coltivazione si effettua seguendo rigide norme, che prevedono soprattutto una vendemmia a tempo debito. "Le linee-guida che applichiamo ci permettono di mantenere costante ed elevata la qualità dei nostri vini, le loro note profumate e il loro gusto marcatamente fruttato" - dice l'enologo Willi Stürz.

    Proprio questa fruttuosità accentuata si ottiene da condizioni naturali, prima fra tutte la grande differenza tra le temperature diurne e notturne. "Di giorno soffia l'Ora del Garda, un vento caldo e secco che impedisce il formarsi di marciumi" - così Stürz. Di notte, la temperatura scende a 10 °C o anche meno. Il mix che deriva da elementi naturali tanto favorevoli e dalla cura, dall'attenzione e dal rigore dei comproprietari è la ricetta vincente della Cantina Termeno, della quale approfitta soprattutto il fiore all'occhiello della cantina sociale: il Gewürztraminer. L'"Epokale" è stato il primo vino bianco italiano a ricevere il punteggio di 100/100 da parte del Robert Parker Wine Advocate.
    Cantine
    Tenuta Klaus Lentsch
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "I miei vini sono destinati a chi sa che il vino è molto più di una bevanda". La filosofia di Klaus Lentsch mostra quale sia la strada che lui percorre nella sua tenuta Klaus Lentsch di San Paolo: la strada che porta a vini cru della Valle Isarco, a freschi vini bianchi dell'Oltradige e a corposi vini rossi della Bassa Atesina.

    Klaus Lentsch nasce in una famiglia di Bronzolo (Bassa Atesina) che tradizionalmente si occupa di viticoltura. Nel 2008 si mette in proprio, con la moglie Sylvia e dà vita alla tenuta Klaus Lentsch a San Paolo. Obiettivo: intraprendere nuovi percorsi e produrre vini tipici della regione.

    La "regione" non è solo quella di San Paolo o dell'Oltradige. Sono infatti tre le zone classiche, anche se con condizioni completamente differenti, nelle quali si coltivano viti i cui frutti daranno origine a vini Klaus Lentsch. Si tratta di 5 ettari a San Paolo, 3 ettari a Campodazzo e altri 2 a Bronzolo, sui quali crescono viti di Pinot nero, Pinot grigio e Pinot bianco, Grüner Veltliner e Gewürztraminer, Moscato giallo e Lagrein.

    Indipendentemente da dove si trovano le viti, però:"La ricerca della qualità comincia già in vigna, anzi, proprio su ogni vite" - dice Klaus Lentsch - "e continua in cantina e al momento della vendita". Solo se il concetto di qualità investe tutti i pezzi della catena si ottengono vini eccezionali. Esattamente quelli che sono molto più di una semplice bevanda.
    Cantine
    Tenuta Kornell
    Terlano, Strada del Vino
    Una tenuta nobile, la produzione di vino che si ripete da più di 700 anni e un insediamento risalente a 2000 anni fa: tutto questo è la tenuta Kornellhof di Settequerce, che Florian Brigl gestisce dal 1996. Da quasi 20 anni vinifica in proprio e si è riproposto di creare un super Merlot altoatesino.

    Presso la tenuta Kornellhof della famiglia Brigl, l'uva si ottiene dalle viti che prosperano su 11 ettari di superficie, dislocati ad altitudini comprese tra 270 e 550 m s.l.m. a Settequerce, Appiano Monte e Kampenn. "I nostri grappoli possono godere degli effetti di oltre 2.100 ore di sole e di notevoli sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte, che imprimono loro caratteristiche uniche" - racconta Florian Brigl.

    L'uva così "coccolata" è la materia prima per i vini della tenuta Kornellhof. Dopo la fermentazione in contenitori di acciaio, i vini vengono affinati in barrique e in grandi botti di rovere per 14 - 18 mesi. Prima di raggiungere il mercato invecchiano per quasi altri 10 mesi in bottiglia. Oltre al Pinot bianco, al Sauvignon Blanc, al Pinot grigio e al Gewürztraminer, al Lagrein e al Cabernet Sauvigno, Brigl punta al Merlot, per il quale si è posto un obiettivo ambizioso: ottenere un super Merlot, un Pomerol altoatesino, che possa diventare il fiore all'occhiello della tenuta Kornellhof, dove i grappoli pendono "alti" - in senso figurato.

    Florian Brigl ritiene un privilegio il fatto di poter lavorare con questo vitigno. E un compito:" Per me, Kornellhof significa patria, qui posso rifugiarmi" - dice e aggiunge "L'azienda deve rimanere anche per i nostri figli e per le future generazioni patria e fonte di energia".
    Cantine
    Cantina Kaltern
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Fino al 1932, a Caldaro - paese storicamente dedicato alla coltivazione del vino - sono sorte non meno di 5 cantine. Dal 2016 si sono riunite tutte sotto l'egida della cantina sociale di Caldaro, per un totale di 590 soci, 440 ettari coltivati e quasi 4 milioni di bottiglie all'anno.

    "La nostra cooperativa è una grande famiglia" - sottolinea Christian Sinn, Presidente della cantina sociale di Caldaro - "che tiene unite le piccole strutture a conduzione familiare, garantisce loro qualità e sicurezza e offre ai soci la possibilità di aver parte a qualcosa di grande". Far progredire questo "grande" è un compito difficile. Si tratta infatti di coordinare l'attività di tutti i soci dalla potatura alla vendemmia, di curare la loro formazione e il loro aggiornamento e di vincolarli alla politica di qualità della Cantina.

    Tutto ciò comporta la riduzione della resa per ettaro e quindi la determinazione della resa individuale di quasi 2.000 parcelle e il controllo che ne consegue. L'obiettivo è creare le condizioni migliori per produrre i vini migliori. I vitigni principali sono 5. Nessuna meraviglia se si chiamano Kalterersee, Pinot bianco, Sauvignon, Cabernet Sauvignon e Moscato giallo per il nobile dolce Passito.

    Ma non cambia quale vino si produce o quale vitigno si coltiva: per la cantina sociale di Caldaro la massima priorità è la sostenibilità da perseguire in vigna e in cantina. E la cantina sociale di Caldaro è infatti la prima cantina italiana per quantità di vino prodotta e per l'attribuzione del certificato di sostenibilità FAIR'N GREEN. E con quasi 15 ettari di vite coltivati secondo le regole della biodinamica, la cantina sociale di Caldaro assume una posizione di guida anche in questo ambito.
    Cantine
    Josef Weger
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    L'azienda vitivinicola Josef Weger di Cornaiano-Appiano è stata fondata nel 1820 da - come c'era da aspettarsi - Josef Weger. Chiamiamolo Josef Weger I, dato che altri tre signori omonimi lo seguiranno nella gestione. Oggi tocca al pronipote del fondatore e indovinate come si chiama? No, si chiama Johannes.

    Josef Weger I è stato un pioniere della viticoltura professionale e del commercio di vino in Alto Adige e i suoi successori ne hanno seguito le orme con successo. Già prima di fine secolo il suo vino veniva spedito in Svizzera e in tutti i Paesi dell'ex-impero austroungarico e prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale fu fondata una succursale nel Tirolo orientale. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale l'azienda si allarga e l'edificio principale - quello del XII secolo - viene destinato ad ospitare i vacanzieri.

    Dall'inizio degli anni '90 Johannes Weger si occupa del vigneto, che passa a dirigere nel 2015. Si procede alla ristrutturazione della cantina e si mettono a dimora nuovi vitigni, soprattutto Pinot nero, per il quale le condizioni pedoclimatiche dell'azienda Josef Weger sono ottimali. I vigneti si trovano a 435 - 600 m s.l.m. nel paese di Cornaiano e nei suoi dintorni e producono uva bianca e rossa con cui Weger ottiene vini in purezza e con terroir marcato: con una torchiatura delicata, in contenitori di acciaio a temperatura controllata e con macerazione a freddo.

    "Nei nostri vini si deve sentire l'interazione tra paesaggio e clima e lo spirito del vignaiolo" - dice Johannes Weger. E aggiunge - ma la cosa non sorprende - "I nostri vini sono l'espressione di un'esperienza decennale trasmessa di generazione in generazione. Da Josef Weger a Josef Weger. E a Johannes Weger.
    Cantine
    Manincor
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Con 50 ettari di superficie a vite, la tenuta Manincor di Caldaro è una delle più estese dell'Alto Adige. E una delle più ricche di tradizione: da oltre 400 anni vi si produce vino, una tradizione che il conte Michael Goëss-Enzenberg porta avanti - seguendo vie assolutamente nuove, che per la verità sono antiche.

    Nella sua tenuta, il conte Goëss-Enzenberg, enologo diplomato, pratica la biodinamica fin dal 2005. Questo tipo di coltivazione si propone di rivitalizzare il terreno con il compost, con la semina di determinate piante erbacee, con la pollina e il letame ovino e con le api in vigna, ma anche con infusi con i quali vengono trattate le viti. La camomilla supporta le piante nel superare fasi stress, l'ortica le rinvigorisce e l'equiseto favorisce la cicatrizzazione.

    All'azienda agricola Manincor di Caldaro, per quanto antiche sono le conoscenze sulla coltivazione, altrettanto moderna è la cantina, costruita sotto le vigne - ben 3 piani sottoterra. Qui viene portata l'uva prodotta da mezzo milione di viti di 15 vitigni diversi. Nonostante le dimensioni, il lavoro in cantina è ancora manuale - con particolare attenzione alle minuzie. "Cercare e fare il meglio anche nel più piccolo dettaglio - questa è la nostra strada per ottenere la massima e la più naturale qualità" - dice il conte Goëss-Enzenberg. Perchè:"Per me, il vino è l'espressione più sensuale della cultura contadina".

    E alla tenuta Manincor di Caldaro si sa bene cosa significa sensualità, passione, autenticità e cuore. Da più di 400 anni. Del resto, interpretando liberamente, Manincor si può anche scrivere "man-in-cor".
    Cantine
    Tenuta Romen
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Ad Appiano, la tradizione vitivinicola non ha meno di 2000 anni. Due millenni nei quali viticoltori di tutte le epoche hanno goduto della zona ottimale, del clima mite e della fertilità dei terreni della Costiera della Mendola per la coltivazione della vite e per la produzione di vino.

    Non c’è quindi da meravigliarsi se una simile, lunga tradizione è fortemente ancorata nelle aziende viticole e nelle famiglie dei viticoltori. E maso Weinberghof, gestito dalla famiglia Romen, non fa certo eccezione. È situato nella frazione di Appiano Monte, dove storia e tradizione sono realtà tangibili sotto forma di castelli, manieri e tenute in quantità che non trova eguali.

    Con lo stile tipico dell’Oltradige, maso Weinberghof segue questa tradizione: dalla terrazza lo sguardo si stende sui dintorni e sui tanti vigneti – anche su quelli della famiglia Romen. “Qui possiamo giovarci della posizione ideale e del sole che per buona parte della giornata accompagna lo sviluppo delle viti e la maturazione dei grappoli, mentre di notte il vento costante provvede ad abbassare la temperatura“, spiega Alois Romen. “È proprio questo marcato sbalzo termico tra giorno e notte a garantire la formazione di un aroma tanto pronunciato nei nostri vini“.

    Di questo ci si può convincere anche personalmente, proprio a maso Weinberghof. Qui si degustano i vini proprio come si addice – nella cantina, che con le sue vòlte in pietra naturale ricorda i tempi andati. La tradizione, questo si impara, si spinge fin nei dettagli.
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