Cornaiano, Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
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Qualche volte è meglio lasciar parlare le cifre. Ad esempio per la cantina Cornaiano, fondata nel 1923 come cantina sociale e alla quale oggi fanno capo 200 famiglie di viticoltori che coltivano 230 ettari di vigneti con 5 vitigni. Cifre che impressionano, ma che non raccontano tutto.
Non sull'Oltradige, ad esempio, nè sulla Bassa Atesina, proprio dove si trovano i vigneti che conferiscono l'uva alla cantina Cornaiano. Protetto da nord e aperto verso sud, questo territorio è dominato da un clima mite. "I forti sbalzi termici tra giorno e notte, soprattutto in autunno, conferiscono ai vini un profumo raffinato e marcato e una lunga conservabilità" - racconta l'enologo Gerhard Kofler. I terreni magri, ciottolosi e limosi e l'arieggiamento dei vigneti fanno la loro parte.
"Partendo da queste caratteristiche, ci siamo concentrati su 5 dei vitigni più importanti" - così Kofler. Tra i vini bianchi Pinot bianco, Sauvignon e Chardonnay e tra i rossi Schiava e Pinot nero. Soprattutto quest'ultimo ha reso la cantina Cornaiano famosa a livello internazionale, quotata dai principali critici enologici.
Questo risonoscimento, la freschezza ricca di mineralità, la struttura fruttuosa e la marcata autenticità hanno favorito l'ampliamento del mercato della cantina Cornaiano i cui vini vengono commercializzati in non meno di 30 Paesi. E sono considerati vini di carattere o, come dice Kofler - "vini eccellenti legati al territorio".