Necessitate ancora dell'atrezzatura per vie ferrate? Nessun problema, potete noleggiarla presso il Noleggio Bike MIARA a San Vigilio oppure presso il negozio Sport Sagmeister a Valdaora.
Raggiungi le più belle vette delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. Sempre in cordata e ben assicurate, le vie ferrate per tutti i livelli di difficoltà permettono di raggiungere vette uniche, inaccessibili ai normali escursionisti, e di conquistare pareti e pinnacoli altrimenti visibili solo dal basso.
“DOLOMITI SENZA CONFINI” Il progetto è nato dal sogno che le Dolomiti non siano più una barriera ma un luogo d'incontro e amicizia. E' un Alta Via che collega ben 12 percorsi attrezzati di elevato valore alpinistico e storico che si sviluppano a cavallo tra l'Italia e l'Austria, tra il Cadore e la Pusteria dalle Tre Cime di Lavaredo alla Val del Gail. La “Dolomiti senza Confini” infatti consente di attraversare luoghi significativi della Grande Guerra con trincee e gallerie. Un percorso di pace sui luoghi della guerra. Una grande Alta Via dove gli appassionati di montagna di qualsiasi nazionalità possono incontrarsi per coltivare quell’amicizia che su queste montagne fiorisce più in fretta, ha i colori dell’arcobaleno e profuma di futuro.
Rifugio Auronzo – Rifugio Locatelli – Sentiero delle scale in cima alla Torre di Toblin – ritorno Descrizione: Sentiero ristrutturato con tantissime scale (17 scale!) e una meravigliosa vista circolare dalla Cima della Torre di Toblin. Raggiungibile anche dalla Val Fiscalina oppure dalla Val Campo di Dentro. Indicazione: Accesso e ritorno rosso-bianco-rosso con la n. 101 e 105 Highlights: le tantissime scale e naturalmente la vista sulle Tre Cime Punto di partenza: Rif. Auronzo (2320m) Durata: totale dal rif. Auronzo 4 ½ ore, salita 2 ¾ ore, discesa 1 ¾ ora Dislivello: ca. 300m
È fatibile solo se le attuali condizioni meteorologiche lo permettono; ATTENZIONE: I dati GPX potrebbero differire dalla realtà. Per informazioni può contattare la Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime di Lavaredo.+39 0474 710375
Prima della partenza: controllo dell'attrezzatura, delle condizioni meteo e della raggiungibilità
Un’escursione impegnativa che offre una vista panoramica sulla Val di Funes, le Odle e le Dolomiti circostanti. L’ultimo tratto che porta alla cima comprende una via ferrata su cui consigliamo di assicurarsi con un’imbracatura.
Dal Rifugio Locatelli si prende il sentiero ben visibile in direzione “Frankfurter Würstel". Lasciando quest’ultimo alle spalle, si prosegue verso l’ingresso della galleria, da risalire fino alla fine, poi si segue il percorso attrezzato con cavo metallico fino alla Forcella del Camoscio. Punto di partenza: Rifugio Locatelli
Questa ferrata è consigliata solo a escursionisti allenati con esperienza nelle ferrate, passo sicuro, assenza di vertigini e resistenza.
Dal Rifugio Locatelli il sentiero porta in direzione per il “Frankfurter Würstel“ fino all’entrata del tunnel. Alla fine del tunnel la via ferrata porta in salita fino alla “Gamsscharte” e prosegue a destra fino alla cima. Dopo aver raggiunto la cima scende di nuovo fino alla “Gamsscharte” e a destra scende alcuni metri per il canaletto roccioso e avanti sul sentiero di guerra fino alla forcella del Monte Paterno.
Impressionanti passaggi in galleria, numerosi crepacci nella roccia e un punto in cui è necessario strisciare per proseguire appena prima della Forcella Paterno aggiungono adrenalina alla ferrata, che grazie alla sua posizione centrale nelle Dolomiti di Sesto e al panorama sulle cime merita sicuramente di essere percorsa.
È fatibile solo se le attuali condizioni meteorologiche lo permettono. ATTENZIONE: I dati GPX potrebbero differire dalla realtà. Per informazioni può contattare la Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime di Lavaredo.+39 0474 710375
Prima della partenza: controllo dell'attrezzatura, delle condizioni meteo e della raggiungibilità
Una bella escursione in montagna nel Parco Naturale di Fanes - Sennes - Braies in Val Pusteria. Il giro inizia al parcheggio sopra la Segheria Lipper a Valdaora di Sopra. Da qui inizia la camminata dal sentiero numero 20 o dalla strada forestale n. 20B fino alla Malga Brunst che é aperta anche in estate. Si continua lungo il sentiero n. 20 in direzione Franz Josefhöhe fino al Kühwiesenkopf. Ora é richiesta un´adeguata calzatura per percorrere la via ferrara che termina al Kaserkopf. Si raggiunge la cima del Hochalpenkopf attraverso una radura rivolta verso sud.
Una delle vie ferrate più famose e spettacolari delle Dolomiti è senza dubbio la Brigata Alpina Tridentina al Pisciadú, nel Gruppo del Sella. La via ferrata, che si raggiunge poco prima di Colfosco, offre alcuni interessanti passaggi verticali e un ponte sospeso.
Prati di Croda Rossa – Costoni Croda Rossa - Cima Croda Rossa – Castelliere – Prati di Croda Rossa Descrizione: una ferrata facile con pochissimi passaggi esposti, tutto ben assicurato. Tanto da camminare, bellissime vedute. Si può combinare con la Strada degli Alpini (nr. 3) e la Ferrata Zandonella (nr. 2). Indicazioni: rosso-bianco-rosso con la nr. 100, ferrata triangoli rossi, ritorno per il Castelliere nr. 15B Highlights: panorama dalla cima della Croda Rossa sulla Cima Tre Scarperi, Croda di Toni, Cima Undici, Monte Pope Punto di partenza: Stazione Ovovia Prati della Croda Rossa (1914m). Durata: totale 5 ¾ ore, salita 3 ½ ore, discesa 2 ¼ ore Dislivello: ca. 1000m
È fatibile solo se le attuali condizioni meteorologiche lo permettono; ATTENZIONE: I dati GPX potrebbero differire dalla realtà. Per informazioni può contattare la Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime di Lavaredo. +39 0474 710375
Prima della partenza: controllo dell'attrezzatura, delle condizioni meteo e della raggiungibilità
Da Passo Molignon il sentiero occidentale sale alla vetta del Catinaccio d’Antermoia.
La via ferrata al Catinaccio d’Antermoia promette avventura pura!
Arrivati in cima, la vista libera si snoda tra i gruppi del Brenta, dell'Adamello, dell'Ortles, dello Stubaier e delle Alpi dello Zillertal. La punta del Catinaccio e i torri di Vajolet, il sasso Lungo, il gruppo Sella e la Marmolada, così come l'Antelao e la Civetta sullo sfondo, sono tutti nelle immediate vicinanze.
Un'attrazione assoluta: la vista del lago di Antermoia di colore blu turchese!
Ferrata breve, senza particolari difficoltà, con lunga salita e discesa in territorio solitario. È richiesto un buon senso di orientamento. Dal parcheggio del lago lungo una strada sterrata fino al Maso Riedlhof, continuare lungo il sentiero nr. 20 fino all’Alpe di Pra della Vacca e proseguire il sentiero nr. 61 e la via ferrata fino alla Cima dei Colli Alti. Tempo di camminata totale: 6 ore Grado di difficoltà: ** (ferrata poco difficile)
Il Piz Boé nel gruppo del Sella, alto 3.152 m, è una delle vette oltre i tremila metri più accessibili e per questo molto ambita dagli escursionisti. Dovrai tenere comunque presente che l'ascesa da Corvara e il rientro verso passo Gardena proposti in questo itinerario sono di livello impegnativo: non è obbligatorio l'utilizzo di attrezzatura da arrampicata, tuttavia passo sicuro ed esperienza di montagna sono fondamentali requisiti per affrontare quest’escursione. Il percorso si sviluppa prevalentemente su terreno roccioso e a tratti su ghiaione o su sentiero attrezzato, offrendo panormani che cambiano via via che si sale, con bellissime viste sulle cime dolomitiche più note come la Marmolada, il Civetta, il Catinaccio e il Sassolungo. Una volta raggiunta la vetta, troverai il piccolo rifugio Capanna Piz Fassa, presso il quale è possible pernottare, ma soprattutto si aprirà davanti a te la fantastica vista che solo gli oltre 3000 m di altitudine possono regalare. Al rientro dovrai attraversare parte del massiccio per poi scendere verso Passo Gardena.
Escursione impegnativa nel gruppo del Fanes con partenza da San Cassiano.
La Cima Conturines è la cima più alta dei tremila del gruppo Fanes ed offre un panorama mozzafiato su tutta la valle e su tante cime delle Dolomiti.
L'escursione, perfetta per alpinisti appassionati, richiede sicurezza, abilità nell'arrampicata e un buon senso dell'orientamento.
Questa ferrata, facile dal punto di vista tecnico, passa per un crinale in certi punti friabile, privo di attacchi di sicurezza: è assolutamente necessario, quindi, non soffrire di vertigini e avere passo sicuro. La ferrata attraversa l’intero crinale dalla Cima Grande di Terrarossa alla Cima di Terrarossa, affacciandosi su un magnifico panorama sull’Alpe di Siusi e sulle Dolomiti.
La via ferrata conduce per oltre 700 m attraverso ripide pareti e circhi prima di raggiungere la cima a 2.958 m e di godersi la vista della Val Gardena e delle Dolomiti altoatesine.
La discesa avviene attraverso il sentiero normale del Sasso Piatto fino alla Baita ononima e il sentiero Federico Agosto per tornare al Passo Sella.
Annoverata tra le vie ferrate tecnicamente più impegnative delle Dolomiti, attraversa il crinale del Molignon e richiede passo sicuro, assenza di vertigini ed esperienza, poiché un tratto si snoda su una cresta aerea molto stretta. Il paesaggio schiude panorami mozzafiato sul Gruppo del Sassolungo, sul massiccio del Sella, sulla Marmolada e sulla sottostante Val Duron.
Rifugio Lunelli o Passo Monte Croce – Rifugio Berti – Ferrata Zandonella – Cima Croda Rossa – Castelliere – Passo Monte Croce o Rifugio Lunelli Descrizione: i primi 200 metri della ferrata con due scale e la corda fissa sono molto impegnativi ed esposti. La discesa con un paio di passaggi esposti per il Circo Est è più facile. Scenario di roccia fantastico. La ferrata non è sempre in buone condizioni, grande distanz tra i chiodi e pericolo di caduta sassi a causa di scalatori prima di voi! Varinate: Accesso per i prati della Croda Rossa- ¾ sentiero sulla cima della Croda Rossa- banda trasversale-, “Sentinellascharte”, ca. 200 m in discesa a sinistra si trova l’ingresso – ca. 500 m risparmio d’altezza. Variante: accesso per i Prati di Croda Rossa – ¾ del sentiero sulla Croda Rossa – breve traversata – Passo della Sentinella – ca. 200 metri di discesa sulla sinistra si trova la partenza – così si risparmia ca. 500 metri di dislivello! Indicazioni: rosso-bianco-rosso con la nr. 101, alla ferrata triangoli rosso-verde Highlights: il fantastico scenario del Vallon Popera, i ripidi passaggi di ferrata e il panorama dalla cima Punto di partenza: Rifugio Lunelli (1568m) – dal Passo Monte Croce verso Padola, prima del paese a destra per la Valgrande fino al rifugio Lunelli. Durata: totale 7 ¾ ore, salita 4 ¾ ore, discesa 3 ore Dislivello: ca. 1400m
È fattibile solo se le attuali condizioni meteorologiche lo permettono; ATTENZIONE: I dati GPX potrebbero differire dalla realtà. Per informazioni può contattare la Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime di Lavaredo. +39 0474 710375
Prima della partenza: controllo dell'attrezzatura, delle condizioni meteo e della raggiungibilità
Via ferrata: VIA DELLA PACE (ripristinata nel 2003)
Fanes - Gran Fanes > Furcia Rossa m 2.791 (A: 2 ore) > seguire la segnaletica VB, dopo ca. 1 ora e mezza tenersi a destra
I primi attimi del mattino in cima a una vetta, quando i timidi raggi del sole illuminano le rocce circostanti facendole splendere di un caldo arancio-dorato, sono momenti mozzafiato che rimarranno scolpiti per sempre nel tuo cuore. Poco fuori Colfosco, sulle curve del Passo Gardena, potrai godere dell'inimitabile spettacolo dell’alba dolomitica salendo sulle vette del gruppo del Cir. Tra le possibili scalate, quella alla vetta del Gran Cir è la meno difficile.
Il Sass Rigais è la cima principale delle Odle e con i suoi 3025 m è assolutamente indispensabile per tutti quelli che vogliono conquistare le montagne pallide. È un’escursione per buoni camminatori con esperienza di montagna che non soffrono di vertigini, e l’uso di un’imbracatura è necessario.
Un'impegnativa escursione sulla via ferrata alpina dedicata all'alpinista Günther Messner. Alterna passaggi su sentieri esposti e passaggi in via ferrata, sui quali si consiglia il fissaggio con un'imbracatura da arrampicata. Solo per chi non soffre di vertigini!
“DOLOMITI SENZA CONFINI” Il progetto è nato dal sogno che le Dolomiti non siano più una barriera ma un luogo d'incontro e amicizia. E' un Alta Via che collega ben 12 percorsi attrezzati di elevato valore alpinistico e storico che si sviluppano a cavallo tra l'Italia e l'Austria, tra il Cadore e la Pusteria dalle Tre Cime di Lavaredo alla Val del Gail. La “Dolomiti senza Confini” infatti consente di attraversare luoghi significativi della Grande Guerra con trincee e gallerie. Un percorso di pace sui luoghi della guerra. Una grande Alta Via dove gli appassionati di montagna di qualsiasi nazionalità possono incontrarsi per coltivare quell’amicizia che su queste montagne fiorisce più in fretta, ha i colori dell’arcobaleno e profuma di futuro.
La via ferrata Les Cordes è una ferrata classificata come medio-facile. Presenta dei punti panoramici di rara bellezza con vista sulle Dolomiti. Il tracciato si snoda ai margini del Parco Naturale Puez-Odle seguendo un percorso secolare.
Molti decenni fa i contadini di La Villa portarono le loro mucche e cavalli sull'altopiano del Gherdenacia lungo un sentiero diretto e molto ripido. Il sentiero era molto più ripido e più impegnativo di quelli che oggi portano all'altopiano. Il percorso era chiamato "les cordes" (dal ladino "le corde").
Nell’estate del 2019 lungo questo antico sentiero è stata tracciata la via ferrata che ha preso appunto anch’essa il nome di “Les Cordes”. La via ferrata è raggiungibile comodamente da La Villa anche con la seggiovia Gardenaccia. Dalla stazione a monte della seggiovia cammini solo 5 minuti fino all’attacco della via ferrata.
Via ferrata breve ma molto varia circondata da un panorama stupendo. L'accesso alla via ferrata è semplice e la parete di roccia compatta assicura una buona presa. Per la discesa nel canalone sud ricco di ghiaia e detriti è necessario un passo sicuro.
“DOLOMITI SENZA CONFINI” Il progetto è nato dal sogno che le Dolomiti non siano più una barriera ma un luogo d'incontro e amicizia. E' un Alta Via che collega ben 12 percorsi attrezzati di elevato valore alpinistico e storico che si sviluppano a cavallo tra l'Italia e l'Austria, tra il Cadore e la Pusteria dalle Tre Cime di Lavaredo alla Val del Gail. La “Dolomiti senza Confini” infatti consente di attraversare luoghi significativi della Grande Guerra con trincee e gallerie. Un percorso di pace sui luoghi della guerra. Una grande Alta Via dove gli appassionati di montagna di qualsiasi nazionalità possono incontrarsi per coltivare quell’amicizia che su queste montagne fiorisce più in fretta, ha i colori dell’arcobaleno e profuma di futuro.
Dal Passo Monte Croce 1.636m:
450m di dislivello – 1,5 ore
Dal passo si prende il sentiero n° 124 in direzione sud fino a raggiungere la Forcella Plan della Biscia (1.942 m) accanto alla Cima Colesei. Da li si prosegue per la vecchia e ampia strada dalla guerra in su. Poche centinaia di metri dopo una curva prominente, troverete una indicazione (prevista) e un ometto di sassi. Da li si gira verso sinistra (2.010m) per arrivate all’attacco della ferrata. Questa salita non è ancora ben calpestata, ma è segnata da punti rossi. Si consiglia di indossare il casco in anticipo, in quanto ci si trova proprio sotto la via ferrata nell’ultimo tratto e quindi esposti ad un maggiore rischio di caduta massi.
Dal rifugio Lunelli 1.568m
510m di dilivello – 1,5 ore
Dal rifugio si sale alla Forcella Plan della Biscia (1.942 m) attraverso il sentiero n° 171 o in alternativa attraverso l’ampio sentiero n° 155. Da li si prosegue per la vecchia e ampia strada dalla guerra in su. Poche centinaia di metri dopo una curva prominente, troverete una indicazione (prevista) e un ometto di sassi. Da li si gira verso sinistra (2.010m) per arrivate all’attacco della ferrata. Questa salita non è ancora ben calpestata, ma è segnata da punti rossi. Si consiglia di indossare il casco in anticipo, in quanto ci si trova proprio sotto la via ferrata nell’ultimo tratto e quindi esposti ad un maggiore rischio di caduta massi.
Descrizione del percorso2,5 ore- livello C/D
L’attacco della ferrata si trova in un piccolo canale ghiaioso. Il percorso inizia con un tratto impegnativo (D) e poi segue un ripido pilastro di roccia (C/D) con difficoltà abbastanza omogenea.
Dopo il primo difficile terzo, si prosegue su terreno più facile (A/B) per poi fare una traversata (C) e un ripido gradino (C/D) fino a raggiungere la cresta dell’Campanile Colesei.
Attraversando il crinale si raggiunge una piccola sella accanto alla vera e propria vetta del Campanile Colesei. Qui c’è un regolamento a senso unico. La vetta effettiva della torre può essere raggiunta solo con una variante supplementare. Si scende dalla sella lungo il cavo d’acciaio verso sud (C). Presto si arriva a un incrocio con la variante. Se volete, potete scalare l’Campanile Colesei (C/D) e tornare a questo punto in un solo giro. Dal bivio si segue il sentiero in discesa fino ad una sella (C) da dove il cavo d’acciaio sul lato opposto sale fino all’altopiano della Croda Sora i Colesei (C).
La Ferrata del Vallon è l’ideale per chi vuole avvicinarsi al mondo delle vie ferrate con un buon bagaglio di esperienza escursionistica in quota. Il percorso si sviluppa in un ambiente alpino spettacolare e, nella sua maggior parte, è tecnicamente facile. Solo nel tratto finale, dopo il caratteristico ponte, si affrontano alcuni passaggi più impegnativi, accompagnati da una discreta esposizione.
Dalla vetta si apre una vista mozzafiato sul Gruppo del Sella e sulle sue valli interne, regalando un panorama davvero indimenticabile. Le attrezzature presenti lungo il percorso sono in ottimo stato: nel 2024 l’intera via è stata completamente rinnovata, garantendo oggi sicurezza e comfort a coloro che decidono di percorrerla.
Una delle più affascinanti escursioni dell'Alta Badia e delle Dolomiti.
Natura incontaminata e pareti verticali che si innalzano al cielo, tingendosi di rosso al tramonto. Il panorama spazia dalla verde valle dell’Alta Badia al leggendario paesaggio dell’Alpe di Fanes. La flora e la fauna tipiche delle Dolomiti, con marmotte e camosci che popolano le creste rocciose di questa imponente montagna, rendono questa escursione un'esperienza ancora più affascinante.
Un’escursione alpina impegnativa che offre una vista panoramica sulle Dolomiti circostanti. L’ultimo tratto che porta alla cima comprende una via ferrata su cui consigliamo di assicurarsi con un’imbracatura.