La via ferrata conduce per oltre 700 m attraverso ripide pareti e circhi prima di raggiungere la cima a 2.958 m e di godersi la vista della Val Gardena e delle Dolomiti altoatesine.
La discesa avviene attraverso il sentiero normale del Sasso Piatto fino alla Baita ononima e il sentiero Federico Agosto per tornare al Passo Sella.
Durante la stagione estiva i collegamenti in autobus dall’Altopiano dello Sciliar al Passo Sella e viceversa è ottimo.
Ci serviamo della Bidonvia per arrivare al Rifuggi Toni Demetz, situato in cima alla Forcella Sassolungo. Da qui seguiamo il percorso n. 525 che, in ripida discesa, attraverso una vallata rocciosa, ci porta al Rifugio Vicenza. Dal Rifugio saliamo ripidamente attraverso il vallone del Sasso Piatto fino all’inizio della via ferrata superando fasce di detriti. Attenzione: pericolo di caduta massi e tratti innevati. Proseguiamo, superando una gola di notevole pendenza sul lato nord del Sasso Piatto lungo strette cenge e detriti fino ad arrivare a un valico da dove, tenendoci sulla destra, continuiamo lungo la cresta giungendo infine alla croce della vetta del Sasso Piatto.
Durante la ferrata ci sono punti non assicurati e sono valutati con difficoltà tra il I e il II grado.
Per il ritorno scendiamo giù per l’inclinata piattaforma a sud-ovest tenendoci ancora sulla destra. Seguiamo il sentiero sassoso segnato con il n. 527 che ci porta al Rifugio Sasso Piatto. Da qui proseguiamo sul sentiero “Federico Augusto” che in comode salite e discese ci riporta al Rifugio Sella.