A Carezza è possibile visitare un vecchio mulino, capirne il funzionamento e osservare come viene macinato il grano.
Visite guidate per gruppi da 6 persone su richiesta.
Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale.
A Carezza è possibile visitare un vecchio mulino, capirne il funzionamento e osservare come viene macinato il grano.
Visite guidate per gruppi da 6 persone su richiesta.
Dal centro di Ega è possibile ammirare la splendida vista sul Corno d'Ega. La chiesa parrocchiale di San Nicolò, con il suo campanile in stile gotico, rappresenta uno dei simboli del paese.
La chiesa é aperta ogni giorno per visite fino alle ore 18.00.
La leggenda narra che le incredibili guglie e torri calcaree per cui si distingue l’imponente montagna del Latemar nelle Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO, siano in realtà splendide bambole pietrificate. Altro luogo da fiaba è il Labirinto, intricato percorso tra ciclopici blocchi di roccia franati molti anni fa.
Lo sapevi che il Lago di Carezza ha un fratello minore?
Seguendo il sentiero [12] attraverso la foresta del Latemar, si arriva a uno specchio d'acqua segreto: il Mittersee o Lago di Mezzo. Non appena la neve inizia a sciogliersi, dove in realtà c'è solo un prato, emerge un lago. Il lago è alimentato da sorgenti sotterranee e per un breve periodo in primavera invita i più avventurosi a fare un giro su una zattera e i più coraggiosi a immergere i piedi nell'acqua fresca a 8 gradi.
Tra antiche mura in pietra si apre una porta sull’arte sacra: atti di consacrazione, antiche pale d’altare risalenti al XVI secolo, statue del primo barocco raffiguranti santi e dipinti religiosi mettono in luce la storia della Val d’Ega.
Annesso all’odierno municipio, il Museo Castel Thurn si trova all’interno di una torre romanica del XIII secolo. Questa fu prima un’abitazione privata e poi, attorno al 1341, funse anche da tribunale. Nel 1911 il Castel Thurn passò ad essere proprietà del comune di Nova Ponente, che ristrutturò con estrema cura l’edificio per poi aprirlo al pubblico di appassionati di storia.
L'Osservatorio Max Valier di San Valentino in Campo, situato vicino al capoluogo di provincia Bolzano, è una porta verso le stelle e un luogo dove il fascino dell'universo prende vita. La struttura, che prende il nome dall'astronomo altoatesino e pioniere dello spazio Max Valier, invita i visitatori a esplorare le profondità dell'universo. Il fulcro dell'osservatorio è un impressionante telescopio riflettore da 80 cm, che offre una visione dettagliata di galassie lontane, stelle brillanti e pianeti del nostro sistema solare.
Durante una visita guidata con gli astrofili dell'associazione “Max Valier”, potrete sfuggire alla frenesia della vita quotidiana e scoprire l'infinita vastità del cosmo. Sia che abbiate appena scoperto la vostra passione per l'astronomia o che siate già esperti osservatori delle stelle, l'osservatorio vi offrirà spunti emozionanti e un'esperienza indimenticabile sotto il cielo limpido dell'Alto Adige.
Informazioni importanti:
La visita o il tour dell'osservatorio è possibile solo nell'ambito di una visita guidata. Le visite guidate si svolgono ogni giovedì e venerdì.
È necessaria la prenotazione!
Telefono: 0039 371 6761428 (nei giorni feriali dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00)
E-mail: info@sternwarte.it
Costo della visita guidata:
Adulti (a partire dai 14 anni): € 8,00
Bambini (da 6 a 14 anni): 4,00 €.
È possibile fermarsi a rifocillarsi presso il vicino ristoro Untereggerhof
Ecco una breve presentazione del nostro osservatorio:
Video Osservatorio Max Valier
A Monte San Pietro la Chiesa Parrocchiale é stata costruita intorno al 1186 nell’etá romana. Nel 17 secolo la chiesa é stata rinnovata e soltanto la torre risale al 1180. La chiesa si trova su una collina con una vista panoramica sulle Dolomiti. La chiesa é molto semplice, ma curata. La chiesa é aperta ogni giorno dalle ore 8.00-18.00.
La Chiesa Parrocchiale di Nova Ponente, un edificio gotico risalente al XV secolo, ammalia i visitatori per il suo splendido rivestimento in pietra arenaria. La data di edificazione è incisa sulla volta corale: la prima pietra fu posata il 5 luglio 1455 per volere del sacerdote Johannes Steel. Sotto all’incisione è visibile un’aquila, stemma della Diocesi di Trento. Accanto è raffigurato un ramo privo di foglie, blasone dell’allora vescovo Georg Hack. Recentemente questo emblema è stato scelto dal comune di Nova Ponente come stemma ufficiale del paese.
I lavori di costruzione furono eseguiti in diverse fasi, ciò è riscon-trabile anche nelle differenze delle varie parti del basamento e del rivestimento in pietra arenaria. La chiesa fu completata nel 1498 e il 16 settembre dello stesso anno venne consacrata ed aperta ai fedeli. Per poter immaginare la chiesa parrocchiale nella sua forma originale è necessario eliminare visivamente la nuova sagrestia posta al lato nord-est e il soppalco dell’organo con la sua scalinata esterna. Gli ultimi lavori di ristrutturazione, eseguiti durante l’estate del 1975, hanno migliorato notevolmente gli interni della chiesa. I due altari neogotici risalgono al 1900, mentre l’organo è stato introdotto solo nel 1976.
La chiesa conserva vari tesori d’arte, tra i quali spiccano in particolar modo le quattro tavole con i bassorilievi posti sull’altare centrale. I pannelli raffigurano la Natività, l’Adorazione dei Magi, la Presentazione di Gesù al Tempio e l’Assunzione di Maria. I pannelli facevano parte di una famosa pala d’altare realizzata attorno al 1420 dal maestro austriaco Hans von Judenburg per la Chiesa Parrocchiale di Bolzano. Il gruppo della Visitazione della Beata Vergine Maria nell’abside vanta la medesima origine. Le figure principali dell’altare centrale, la Madonna del Rosario e i due patroni della chiesa, sono opera dello scultore austriaco di Innsbruck Dominikus Trenkwalder e risalgono al 1900 circa. I bassorilievi raffiguranti Santa Barbara e Santa Caterina e il pannello della Visitazione della Beata Vergine Maria presenti nell’abside risalgono al 1500. Il pulpito in arenaria degli inizi del XVI secolo, secondo l’opera di Karl Atz “Storia dell’arte del Tirolo e del Vorarlberg” (titolo originale “Kunstgeschichte von Tirol und Vorarlberg”), è uno dei più stupefacenti di tutto il territorio.
Nella struttura neogotica sull’Altare del Rosario sono stati inseriti gli antichi medaglioni in bassorilievo dei Misteri del Rosario. La pala d’altare è opera di Franz Unterberger. Su questo altare, durante l’avvento, si possono ammirare le più belle statuette del presepio di Haider. Franz Haider, le cui statuette del presepio e statue raffiguranti santi sono diffuse in tutto l’altopiano del Reggelberg, ha risieduto per lungo tempo a Monte San Pietro. La torre campanaria è molto più antica rispetto alla chiesa stessa. Essa risale infatti all’epoca dello stile architettonico romanico. All’interno della chiesa sono ben visibili due file di finestre accoppiate ad arco pieno, che vennero successivamente murate. Il campanile apparteneva un tempo alla vecchia Chiesa Parrocchiale di San Benedetto, apparsa per la prima volta nei registri del 1265. L’attuale cupola fu introdotta nel 1793 dopo che un fulmine aveva danneggiato gravemente il campanile e il tetto della chiesa.
Un’ulteriore particolarità di questa chiesa è rappresentata dalle placche in ottone poste sugli inginocchiatoi. Molti di essi, oltre a presentare il nome del proprietario, contengono anche un simbolo runico. Questi stemmi indicano gli antichi domini fondiari e signorili di Nova Ponente. L’esemplare monumento ai caduti (1967) presente sul lato settentrionale del muro del cimitero è opera del celebre scultore altoatesino Martin Rainer, che nel 1976 ha vinto il premio Walther von der Vogelweide.
Il piccolo paese di San Valentino in Campo ospita l'unico planetario dell'Alto Adige. Questo luogo speciale nel primo Astrovillaggio d'Europa è una tappa obbligata per chi è affascinato dal cielo stellato e dai segreti dell'universo.
Qui potrete immergervi nella magia dell'universo, senza telescopio!
Seduti su comode poltrone e con lo sguardo rivolto alla cupola della Sala delle Stelle, potrete sperimentare simulazioni realistiche del cielo stellato e volare virtualmente attraverso galassie lontane.
La maggior parte degli spettacoli e delle esibizioni sono accompagnati da guide ed esperti che vi avvicinano all'universo in modo unico. Che sia giorno o notte, estate o inverno, una visita al planetario è sempre un'esperienza che ricorderete a lungo.
La Sala delle stelle del planetario dispone di 53 posti a sedere e di 2 posti per sedie a rotelle. L'intera struttura è priva di barriere architettoniche.
Il planetario è aperto solo durante gli spettacoli. Questi si tengono in lingua tedesca o italiana.
Si prega di prenotare i biglietti in anticipo - direttamente sul sito web, via e-mail(info@planetarium.bz.it) o telefonicamente al numero +39 0471 610 020.
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Nella vacanza in Alto Adige non può mancare una gita al più incantevole lago alpino delle Dolomiti, il Lago di Carezza!
Il piccolo lago di montagna deve la sua fama all’acqua verde e limpida e allo splendido panorama con Catinaccio e Latemar che si specchiano in essa.
Grazie alla sua natura fiabesca, il lago è parte di numerose leggende altoatesine, come quella della splendida ninfa, ed è stato d’ispirazione per molti scrittori e pittori famosi.
Situato a 1.520 metri sul livello del mare, il Lago di Carezza è lungo 300 m e largo 140 m nel comune di Nova Levante nella Val d'Ega ed è un monumento naturale protetto. È alimentato da sorgenti sotterranee del Latemar e per questo motivo le sue dimensioni e la sua profondità dipendono fortemente dalla stagione e dalle condizioni meteorologiche - la massima profondità del Lago di Carezza è stata registrata a 22 m.
Poiché il Lago di Carezza è un'area protetta, è vietato attraversare i recinti di protezione intorno al lago. Allo stesso modo, anche fare il bagno e nuotare in esso è severamente proibito.
Il Lago di Carezza è accessibile senza barriere. Al parcheggio del lago ci sono un totale di 4 posti auto riservati alle persone con disabilità. Al lago c'è un centro visitatori con bagni privi di barriere e un sottopassaggio senza barriere che porta al lago. Anche la piattaforma panoramica e la passeggiata circolare intorno al lago sono accessibili senza barriere.
Possibilità di ristoro offre il centro visitatori vicino al lago con due bistrot. Altri ristoranti e malghe si trovano nei dintorni.
Il Lago di Carezza è accessibile tutto l'anno 24 ore su 24. Il centro visitatori con il suo sottopassaggio pedonale e i servizi igienici sono aperti tutti i giorni dalle 09.00 alle 18.00.
Maggiori informazioni sul Lago di Carezza troverete qui: eggental.com/lagodicarezza
Il Museo di Collepietra offre un'indimenticabile escursione nella storia del Tirolo. La vita rurale, le sue radici nella religione, i vari mestieri quasi dimenticati e i ricordi dolorosi delle guerre sono solo alcuni dei reperti raccolti con amore. Durante la visita guidata attraverso le stube, le camere e le stanze da lavoro accuratamente ricostruite, è possibile percepire in prima persona lo spirito della vita semplice e rimanere affascinati da abitudini di vita e di lavoro quasi dimenticate.
Una mostra di specie animali autoctone farà battere il cuore dei bambini.
Una novità è la possibilità di sentire direttamente dai testimoni contemporanei come si viveva nei tempi passati. Queste emozionanti interviste possono essere proiettate su diversi schermi.
Informazioni importanti:
Il museo apre la Domenica delle Palme e rimane aperto fino alla fine di ottobre.
È possibile visitarlo solo con una visita guidata. Queste si svolgono dal martedì al venerdì alle 10.10 e alle 11.10 e il sabato, la domenica e i giorni festivi alle 17.00.
È necessaria la prenotazione: +39 0471 619560 o steinegg@eggental.com.
Nei giorni feriali la prenotazione deve essere effettuata entro le ore 12.00 del giorno precedente, nei fine settimana entro le ore 16.00 del giovedì e con 48 ore di anticipo nei giorni festivi.
Su prenotazione è possibile effettuare visite guidate speciali per gruppi di almeno 10 persone.
Purtroppo non è possibile visitare il museo senza barriere architettoniche.
Ecco una breve presentazione:
Video Museo di Collepietra
Da sempre protagonista di miti e antichi misteri, il Catinaccio nelle Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO – sembra fiorire al tramonto, come per magia: si racconta nella leggenda che molti anni fa, ci fosse un giardino pieno di rose (giardino delle rose=Rosengarten) del Re dei nani Laurino. Un giorno, mentre combatteva contro i cavalieri, Re Laurino usò la sua cappa magica che lo rendeva invisibile. I cavalieri, tuttavia, riuscivano a individuarlo osservando il movimento delle rose sotto le quali Laurino cercava di nascondersi. Molto arrabbiato per questo, Re Laurino lanciò una maledizione sul roseto che lo aveva tradito. Decise che né di giorno né di notte nessuno avrebbe mai più rivisto il suo roseto; ma si dimenticò del crepuscolo. Ora si può ammirare l’enrosadira, che colora la montagna di rosa e rosso all'alba e al tramonto.
Al Catinaccio ci sono innumerevoli sentieri escursionistici di diversi livelli da esplorare: dal sentiero Masarè che porta al Monumento Christomannos, il giro del Catinaccio e molto altro ancora. Il Catinaccio invita anche gli alpinisti avventurosi a esplorare le vie ferrate e scalate.
La Cappella è dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano, e deve la sua erezione ad un voto pronunciato dagli abitanti del luogo durante la pestilenza del 1635/36. La realizzazione tuttavia risale appena al 1662-1666, e la consacrazione soltanto al 1697. Il lungo intervallo di tempo trascorso tra il voto e l'ultimazione dell'opera si deve ai disaccordi sull'ubicazione della cappella. Si tratta di una struttura con abside rotonda, volta a botte e finestrature ad arco ribassato. Per quanto riguarda gli interni, gli altari e il pulpito, le sculture e le pitture sono opere barocche risalenti al XVII secolo.
La cappella non è aperta al pubblico. La chiave della cappella è disponibile accanto ad essa presso il Romantikhotel Post Cavallino Bianco di Nova Levante.
Il gruppo di costruzioni in legno che formano la Scuola forestale sorge in vista dell’ex Grand Hotel Carezza, in una posizione apparentemente un po’ defilata. Ai due volumi esistenti ne è stato aggiunto un terzo, di forma allungata e con il tetto a spioventi, collegato ai vecchi edifici per mezzo di una passerella in legno sovrastata da una pergola. Nonostante la forma chiaramente ispirata alla casa tradizionale, si tratta in questo caso di un’architettura essenziale e contemporanea. Le fasce finestrate e le aperture ben proporzionate movimentano le facciate rivestite di tavole di legno orizzontali. All’interno le aule, sovrastate dall’orditura a vista del tetto, hanno le pareti rivestite con pannellature di legno verniciato di bianco che ne moltiplicano la luminosità. Particolarmente elegante si presenta la struttura argentata della scala in acciaio che collega l’atrio ai due piani superiori.
Dal Passo Costalunga, dopo una facile escursione di mezz’ora sul sentiero [17], si raggiunge il cinema di montagna Prati del Latemar.
Il film di oggi si chiama "La catena montuosa selvaggia all'orizzonte - il Catinaccio". I visitatori possono godersi la pace e la tranquillità ai piedi del Latemar e il cielo cangiante di mille colori intorno al Catinaccio. Non scordatevi di portare i popcorn!
Il rifugio Oberholz è situato a 2.096 metri a Obereggen, sulle Dolomiti. È realizzato con materiali ecosostenibili e si integra perfettamente nella natura che lo circonda. La struttura a sbalzo cresce dalla collina come un albero steso a terra dal cui tronco nascono tre rami. In completa simbiosi con il paesaggio, ciascun ramo è rivolto verso le tre montagne più importanti della zona: la Mendola, il Corno Nero e il Corno Bianco. Su questi rami curvilinei si sviluppa la tipica forma del tetto a due spioventi, generando al suo interno tre aree caratterizzate da un’atmosfera più intima, in cui sono distribuiti i tavoli del ristorante. I tre spazi sono chiusi da una grande facciata in vetro che permette di ammirare le tre montagne circostanti. L'intera struttura è composta di portali in legno di abete rosso che, posti in continuità, enfatizzano la geometria curvilinea dell’edificio. La distanza fra questi portali è variabile, lo spazio vuoto tra un elemento e l’altro è tamponato con pannelli di legno di abete. L'intera facciata esterna è costituita da doghe di legno di larice.
Sul sentiero tematico “Bosco delle Api” è possibile immergersi nel misterioso mondo delle api.
Il percorso, lungo circa 2 chilometri, vi porterà attraverso prati e boschi a diversi luoghi energetici con stazioni e tabelloni, fino alla casa dell'apicoltore con favi e arnie in esposizione - questi sono visibili da metà maggio a fine settembre.
In queste stazioni si apprendono fatti interessanti sulla vita nell'alveare, sull'importanza delle api per il nostro ecosistema e sulle sfide che questi piccoli e laboriosi insetti devono affrontare oggi. Per bambini e adulti, il percorso offre un'esperienza educativa e sensoriale: ascoltare il ronzio delle api, vedere le loro traiettorie di volo e percepire quanto sia importante il loro lavoro per il nostro ambiente.
Non si tratta solo di api mellifere: i visitatori possono anche conoscere la vita emozionante e molto diversa delle api selvatiche.
Presso la casa dell'apicoltore, tutti hanno poi l'opportunità di osservare da vicino il viavai dell'alveare.
Informazioni pratiche:
Immergetevi nel mondo delle api e scoprite i segreti di questi piccoli supereroi: venite a vedere voi stessi quanto sia affascinante e prezioso il loro lavoro.
Ecco una breve presentazione: