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    Rocche & castelli dell’Alto Adige

    Costruiti su pendii rocciosi, visibili in lontananza e risalenti fino a 900 anni fa: questi imponenti edifici del passato colpiscono ancora oggi! È una vista ricca di fascino quella che si apre sui numerosi manieri, castelli e residenze d’epoca, edificati a suo tempo per difesa oppure come residenza di nobili e cittadini benestanti o ancora per ragioni di rappresentanza.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    Tschetterloch
    Regione dolomitica Alpe di Siusi

    TSCHETTERLOCH

     

         Percorrendo il sentiero che da Lavinabianca porta allo Sciliar attraverso la Bärenfalle, si passa presso un’apertura assai stretta la quale all’interno si allarga fino a formare una piccola caverna. In essa giacciono alcuni blocchi di pietra, i quali con un po’ di fantasia si possono interpretare come un tavolo e le relative panche attorno. Le leggende narrano di uomini selvaggi, fate e altre figure mitologiche, ma anche dei primi cristiani i quali si sarebbero rifugiati in quella caverna durante i tempi di persecuzione. Storicamente di tutto ciò non si può comprovare niente, dato che mancano del tutto le relative ricerche archeologiche in sito. Resta comunque il fatto che ci troviamo dinanzi ad una delle rare grotte naturali in roccia dolomitica, la quale normalmente è molto resistente all’erosione idrica e perciò povera di caverne. L’accesso alla grotta è possibile soltanto con un’adeguata attrezzatura ed esperienza.

    Fortezze e castelli
    Castello Wehrburg a Prissiano
    Tesimo, Merano e dintorni

    Il Castello Wehrburg fu eretto nel XIII secolo, rimase per oltre cinque secoli nelle mani dei signori di Andrian-Wehrburg la cui famiglia si estinse nel 1798. Nel 1520 l‘edificio fu sottoposto ad opere di rinnovo senza tuttavia interventi di rilievo sulla costruzione originaria. Il castello ospita ancora antiche stufe (risalenti al XVI e XIX secolo). L‘odierna cappella del castello, presumibilmente eretta nel XV secolo, è dedicata a Sant‘Erasmo e conserva un‘importante affresco e una pregevole Pietà del 1420. All‘inizio del XX secolo, un conte ungherese, Albert von Eperjessey, inviato dell‘impero asburgico a Teheran, rilevò il Castello Wehrburg per sottoporlo in seguito ad un‘opera radicale di restauro. Nel 1957, un prissianese, il gestore del „Mohren“, Hermann Holzner, divenne proprietario del castello e decise di trasformarlo in struttura alberghiera senza stravolgere eccessivmente l‘opera originaria.

    Fortezze e castelli
    "Malerhaus" (casa dei pittori) a S. Martino
    San Martino in Passiria, Merano e dintorni

    Solo pochi passi dal centro si trova la casa dove era situata la scuola pittorica. Oltre ai tre affreschi, che adornano la fronte della casa non c'è niente che ci fa ricordare che proprio qui per più di cento anni (dal 1719-1845) esisteva una scuola per pittori.

    Altri affreschi si trovano nella chiesa parrocchiale e sulla Casa Torre sulla piazza del paese. Opuscolo "Edifici storici a S. Martino" disponibile presso gli uffici turistici della valle.

    Fortezze e castelli
    Toblburg
    Campo Tures, Valle Aurina

    Il Sentiero di meditazione di S. Francesco inizia dal rione Cantuccio/Winkl di Campo Tures e conduce lungo il Rio Riva con le sue tre grandi cascate attraverso un paesaggio schiettamente romantico, quale avrebbe potuto dipingere Caspar David Friedrich, su alle rovine del castello am Kofl, che dai locali viene detto Tobelburg.
    Il castello am Kofl era la residenza originaria dei nobili di Tures. Le varie stazioni del Sentiero di meditazione, che hanno come tema il „Cantico di frate sole“ di S. Francesco d‘Assisi, furono realizzate da artisti della Valle Aurina.

    Tempo di percorrenza dal punto di partenza parcheggio Cantuccio/Wasserfallbar:
    circa 75 minuti (dislivello 300 m)

    ALTERNATIVA:
    L'escursione sul sentiero di San Francesco è un po' lunga e di media difficoltà.
    In alternativa c'è il sentiero "Klaraweg" - il punto di partenza è il parcheggio sulla strada per Riva di Tures - dopo la centrale idroelettrica a destra.
    Da lì ci vogliono circa 10 minuti a piedi - 50 m di dislivello

    Fortezze e castelli
    Castel Pietra
    Vipiteno e dintorni

    Castel Pietra (ted.: Schloss Sprechenstein) è un castello che sorge nel comune di Campo di Trens in Alto Adige. Il castello è posto in posizione più elevata rispetto a Castel Reifenstein a sud-est di Vipiteno; esso apparteneva alla famiglia Trautson ed è composto di una fortezza inferiore e una superiore con mastio e palazzo più volte restaurato. In uno scritto del 1241 si parla del castello ricostruito. Nel 1775 questo passò per via ereditaria alla famiglia Auersperg. Durante la seconda guerra mondiale il castello fu gravemente danneggiato dai bombaramenti, ma grazie alla famiglia dei proprietari e alla sovrintendenza per i beni storico artistici di Trento venne in seguito ristrutturato con molta cura.

    Il castello si può vedere dall´esterno.

    Luoghi da vedere
    Rovine di Rasun
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    Intorno al 1200 il Castello di Rasun Vecchia (Rasun di Sotto) fu già residenza a vita e sede del giudizio dei signori di Rasun; oggi sono rimasti solo la torre quadrata, resti di muri con pietre squadrate, il cortile circondato dalle mura perimetrali ed i piani d`abitazione con le finestre di varie forme e feritoie.

    Il Castello di Rasun Nuova è di proprietà privata e appartiene al maso Burgfrieder.

    Giardini pubblici
    Mazia, il villaggio dell' alpinismo
    Val Venosta

    L’iniziativa dei “Villaggi degli alpinisti” dei club alpini è un sinonimo di un turismo ecocompatibile e legato alla natura. La rete unisce località che presenta un paesaggio naturale e antropizzato incontaminato, è stata risparmiata dai grandi sfruttamenti tecnologici e la cui identità è contraddistinta dalle cime e dall’alpinismo.
    Da una piacevole escursione lungo le rogge fino all’ascensione di un Tremila, potete godervi la natura incontaminata della Val di Mazia. Qui, le tradizioni e le usanze vissute consentono di scoprire l’attiva comunità del villaggio, mentre una gita alle rovine del castello all’ingresso del paese fa risorgere i temuti cavalieri predoni di Mazia.

    Fortezze e castelli
    Castello di Silandro
    Silandro, Val Venosta

    Castel Schlandersburg è stato costruito intorno al 1600 come residenza dei signori Hendl. Il castello è stato ampliato diventando una delle costruzioni rinascimentali più importanti della Val Venosta. Nel 1988 il castello è passato alla Provincia Autonoma di Bolzano. Oggi ospita la biblioteca pubblica, l’ufficio del lavoro e l’ufficio forestale - e la mostra di Menhir.

    Massicci, monumentali, misteriosi: i menhir nel castello di Silandro

    Nel 2012 sono stati ritrovati a Vezzano due grandi menhir di marmo, i quali dopo lunghe analisi archeologiche hanno trovato degna collocazione all'interno della vecchia cappella del castello di Silandro.

    Con il termine menhir si intendono le grosse pietre verticali, sorte nel corso degli ultimi 6000 anni,che decorate con motivi a spirale, ondulati e con attrezzi stilizzati, hanno un aspetto prezioso e misterioso. Le pietre ritrovate a Vezzano simboleggiano una figura maschile e una femminile, che oggi hanno trovato sede stabile presso la biblioteca Schlandersburg. Con la giusta illuminazione le due statue sono ancora più impressionanti.

    La mostra dei menhir si lascia ammirare da cittadini e turisti da marzo 2017 e tramite pratici tablet fornisce ai visitatori informazioni di contorno, che permettono di farsi un'idea degli ultimi 6000 anni. Oltre ai menhir originali sono esposte 18 stele astratte di metallo, provenienti dal territorio del Trentino - Alto Adige.

    La mostra è uno dei punti forti della biblioteca Schlandersburg ed è accessibile al pubblico durante gli orari di apertura della biblioteca. L'ingresso è gratuito.

     

    Luoghi da vedere
    Rovina di Montechiaro
    Val Venosta

    La vasta costruzione fino al 1513 fu di proprietà dei conti del Tirolo, poi il castello passò ai conti Khuen-Belasi, ai quali appartiene ancora oggi (rovina dal XIX secolo). Lo stupendo ciclo di affreschi del 1400, venne in gran parte rimosso e portato al Museo Ferdinandeo di Innsbruck nel 1912.

    Fortezze e castelli
    Il municipio di San Genesio
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Vecchia canonica con campanile gotico I merli, le feritoie e i volti scolpiti ornano il campanile gotico della scuola e canonica che si trovava là dove oggi è situato il municipio di San Genesio.

    Fortezze e castelli
    Canonica
    Tesimo, Merano e dintorni

    Qui troverete presto ulteriori informazioni sulla Canonica a Tesimo.

    Fortezze e castelli
    Castello Cengles
    Lasa, Val Venosta

    Castello Cengles, chiamato anche Fuschsburg, nonostante le diverse epoche di costruzione si presenta come complesso unitario. All’entrata c’è il grande portale dell’anno 1000 con un arco di marmo bianco che nella chiave di volta ha scolpito lo stemma dei signori di Cengles. Il castello è proprietà di privati dal 1860 e oggi è una frequentata osteria culturale.

    Fortezze e castelli
    Castel Rafenstein
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    A nord di Bolzano all'ingresso della Val Sarentino e di fronte a Castel Roncolo, si trova la rovina di Castel Rafenstein. Palazzo e mura di cinta vennero costruiti già nel XIII secolo, mentre nel XIV secolo il castello venne ampliato con l'edificazione di serraglio, torre d'ingresso e ala sud. Nel XVI secolo il castello venne infine fortificato con serraglio e bastione circolare in base alle nuove esigenze militari in modo da poter difendere il complesso dalle armi da fuoco.

    La rovina è accessibile in occasione di eventi e manifestazioni. 

    Fortezze e castelli
    Masi dello scudo
    Merano e dintorni

    - a S. Martino: Haupold, Saltaus, Granstein, Kalm, Baumkirch, Gereuth, Steinhaus

    - a S. Leonardo: Ebion, Buchenegg, Happerg, Gomion

    In Bassa Val Passiria spuntano nell’occhio i masi dello scudo. Le costruzioni di legno abbastanza basse e quelle simili ad un forte decorate con affreschi, meridiane e coperte con edera, erano le case degli scudieri: contadini che servirono al conte di Tirolo e che in cambio godevano di privilegi nobiliari. La storia dei masi dello scudo e degli scudieri risale al 13° secolo. Ancor'oggi gli scudieri hanno il diritto di pescare nel Passirio.

    » Passeggiata dei Masi dello Scudo

    Luoghi da vedere
    Chiesetta S. Katharina (Hocheppan)
    Strada del Vino

    La capella del maniero di Hocheppan con i preziosi affreschi è una delle più importanti testimonianze dell' periodo romanico in Alto Adige. Gli affreschi della capella, per vari secoli quasi interamente inbiancati tornano alla luce nel 1926. Oltre i motivi religiosi è di particolare interesse una scena di caccia, rarità nel Tirolo di un tempo. Gli affreschi risalgono al primo decennio del tredicesimo secolo, e riportano la storia biblica e le rinomate vergini "saggie" e "stolte", cosi come la mangiatrice di canederli - testimonianza della cultura culinaria dei canederli in Alto Adige.

    Fortezze e castelli
    Castel Flavon
    Bolzano e dintorni

    Castel Flavon è aperto al pubblico solo come ristorante e in occasione di feste e ricevimenti privati (vedasi orario di apertura ristorante). Per raggiungerlo si deve attraversare il rione Aslago. La strada si inerpica fino al promontorio roccioso su cui si trova il castello (parcheggio). Bella vista sulla pianura dell'Adige e sulla città di Bolzano in direzione nord (altipiano del Salto, Val Sarentina, Renon). Contiene pregevoli affreschi del 1500.

     

     

    Fortezze e castelli
    Rudere del Castello Casatsch Pfeffersburg a Prissiano
    Tesimo, Merano e dintorni

    Il Castello Casatsch Pfeffersburg, troneggiante un tempo da un‘altura collinare situata sopra Nalles, conserva solo pochi reperti murari. Nel 1194, Corrado II di Beseno, vescovo di Trento, ricompensò dei servizi ricevuti Ulrich Ruf, i fratelli Heinrich e Friedrich von Pitzol, Marquard, Hartwig e During di Tesimo donando loro un colle denominato „Casac“ situato sopra Nalles nella parrocchia di Tesimo e concedendo loro di erigervi un castello. La concessione edilizia era però vincolata all‘obbligo di lasciare la costruzione sempre accessibile al vescovo, ai suoi successori e ai conti di Appiano di cui i costruttori erano sudditi. Nella seconda metà del XIV secolo, il castello passò nelle mani dei signori di Greifenstein e nel 1390 dei Botsch. Seppure con qualche interruzione (il castello fu per un breve periodo anche di proprietà dei signori di Zwingenstein), il Kasatsch rimase a lungo dei Botsch. Marx Sittich von Wolkenstein lo chiamava „Pfeffersburg“. Estinta la dinastia dei Botsch, il rudere passò nelle mani dei signori di Castel Stachelburg e quindi ai baroni di Castel Schneeburg fino a cadere nelle mani dei Giovannelli. Nel corso degli anni passati, il rudere è stato frequentemente oggetto di attenzione da parte della stampa: l‘attuale proprietaria, Verena Jordan, avviava infatti significativi lavori di risanamento conclusisi solo nel 2002.

    Fortezze e castelli
    Il Menhir di Laces
    Laces, Val Venosta

    Nel 1992, nella chiesa di "Nostra Signora al Colle“, durante i lavori di ristrutturazione ad opera dell'ente territoriale per la tutela dei monumenti, fu rinvenuto il Menhir di Laces (3.300-2.200 a.C.).
    Il menhir figurativo di Laces è realizzato in puro marmo e, oltre alle caratteristiche iconografiche del gruppo dell'Adige, presenta anche simboli del gruppo Lombardo della Valcamonica.
    Visitori possono vedere ogni giorno dalle 09.00 alle 18.00 ore nella chiesa dell San Nicoló a Laces.

    Visite guidate: ogni lunedí da Maggio fino a Ottobre
    Prenotazione: fino alle ore 09:00 del giorno della visita guidata
    Luogo d´incontro: ore 10:00 al ufficio touristico di Laces
    Prezzo:€ 5,00 per persona

    Fortezze e castelli
    Piattaforma panoramica "Klapf"
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Una magnifica perla è rappresentata dalla piattaforma panoramica "Klapf" situata a pochi passi dal centro del paese di San Genesio, da cui è possibile ammirare una vista mozzafiato fino al principale crinale alpino.

    Fortezze e castelli
    Chiesa S. Giorgio, Corzes
    Parcines, Merano e dintorni

    Esistono opinioni divergenti sulla sua fondazione. Una leggenda dice che è stata costruita da un cavaliere (von Schwarzenbach). Nel 1376 la chiesetta e i possedimenti connessi sono passati all'Abbazia di Monte Maria. Oggi sono rimasti solo i resti delle mura.

     

     

    Fortezze e castelli
    Schloss Plars - visita guidata e degustazione vini
    Merano e dintorni

    Un palco in mezzo ai vigneti, dodici suite e un castello. In ampi spazi il lusso della semplicità si mescola con uno scenario emozionante. Il Castello di Plars è molto più di un luogo di vacanza sudtirolese di classe. È una sensazione di vita, è un punto di incontro, simpatico e familiare, dove la libertà è il tema principale e dove il soggiorno è arricchito dal piacere e dalle scoperte dei vini.

    Torri signorili e merli pieni di storia, finestre ad arcata: il Castello di Plars emana tradizione e unisce un’atmosfera di altri tempi piena di fascino ad un ambiente di classe in stile più moderno.

    Le antiche cantine

    Chi va alla ricerca di cose preziose all’interno delle mura storiche del Castello, trova dei veri tesori nelle cantine con il soffitto a volta: botti originali di tempi remoti, attrezzature antiche, bottiglie di vino ricoperte dalla polvere degli anni. È come se il tempo si fosse fermato 110 anni fa. Con la differenza che oggi tutto questo ha molto più valore.

    I giardini del Castello con la NUOVA piscina panoramica a sfioro

    Dal lato sud del Castello un sentiero fiorito conduce alla piscina panoramica. Immersi in un giardino di bellissime rose, ortensie e oleandri sentirete aprirsi il cuore. Un libro per rilassarsi, i raggi del sole che scaldano la pelle, …. un salto rinfrescante in piscina. Carpe diem!

    NOVITÀ: il salone

    Un gioiello di architettura riuscito perfettamente. Il nuovo salone avvolge un‘atmosfera storica con ammaliante modernità. Luminoso, con un design di gran gusto e una vista spettacolare su Merano e sulle cime delle sue montagne. Qui riesce facile riposare, ma é ancora più bello godersi la vita.

    Fortezze e castelli
    Fossa della calce
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    La fossa di calce è stata costruita di pietra e ricorda alla forma di un pozzo. In precedenza il calce è stato prodotto per costruire le case.
    Basato su alcune storie sono stati catturati anche dei lupi. 

    Luoghi da vedere
    Rudere Helfenberg
    Terlano, Strada del Vino

    Il sistema costruttivo e la stratificazione delle pietre del piccolo castello di Helfenburg fanno presupporre che esso sia stato costruito intorno al 1180. I castellani erano con ogni probabilità i conti del Tirolo. L'ultimo riferimento scritto a Helfenberg risale al 1353.

    Fortezze e castelli
    Zeilheim
    Campo Tures, Valle Aurina

    La residenza Zeilheim prende il nome dalla famiglia von Zeiller, i cui membri erano stati nominati curatori di Tures dai conti Ferrari. Venne costruita al tempo della Guerra dei trent‘anni.
    Dal 1977 la residenza è sede del municipio di Tures.
    In un moderno annesso sono ospitati la Biblioteca pubblica di Campo Tures e il Centro visite parco naturale.

    Fortezze e castelli
    Castel Stachelburg
    Merano e dintorni

    Il castello si presenta come una costruzione tipica del Primo Rinascimento del XVI secolo. Il castello che da molte generazioni appartiene alla stessa famiglia è stato trasformato negli ultimi anni in un'accogliente cantina tradizionale. La residenza é caratterizzata da erker, una scala aperta con loggia, soffitti in legno e pitture decorative. La residenza si presenta come costruzione molto imponente e bella. Una volta la residenza era protetta dal lato della strada da un'imponente muro con torri.

    Fortezze e castelli
    Castello Forst
    Merano e dintorni

    Sulla riva destra dell'Adige, a Lagundo, sorge su di una piccola rocca Castel Foresta. Fu costruito nel XIII secolo e documentato per la prima volta nell'anno 1302. Nel XVI secolo la costruzione fu ampliata. Nel 1880 fu restaurata per la seconda volta dai Signori di Vorst, nobili funzionari del Tirolo. Gli attuali proprietari del castello sono gli stessi della birreria Forst, che si trova a soli pochi metri di distanza. Il castello può essere solo ammirato dall'esterno, non è aperto alle visite.

    Fortezze e castelli
    Rudere di Castel Greifenstein a Settequerce
    Terlano, Strada del Vino

    In posizione dominante sopra Settequerce si scorgono le rovine del castello di „Greifenstein“. Nominato per la prima volta nel 1159 fu coinvolto nella lotta fra il conte del Tirolo ed il vescovo di Trento nel 1275/1276 e distrutto. La sua ricostruzione nel 1334 è dovuta ai signorotti di Greifenstein, ma nel 1348 Greifenstein fu ancora distrutto da un incendio. In seguito, ricostruito nel 1363, passò ai signori di Starkenberg.
    Nel 1420, quando una parte della nobiltà tirolese si oppose al duca Federico d’Austria questo ordinò l’assedio del castello e l’affamamento. Fra i nemici del duca vi fu anche il trovatore Oswald von Wolkenstein. Questo compose agli assediatori un inno alla battaglia, nel quale si burlò di loro.
    Le forze del duca non riuscirono a conquistare il castello di Greifenstein, ma intanto la lotta della nobiltà e del castellano Wilhelm von Starkenberg aveva perso ogni significato e così lo Starkenberg scomparve uscendo probabilmente dalla crepa a sud ovest del castello. Avuta l’assicurazione del salvacondotto, i 18 servi non resistettero oltre.
    Ora il castello di Greifenstein è in degrado.
    Il castello è denominato anche castello del porco, che deriva dalla leggenda dell’assedio durante il quale i diffensori hanno sofferto grande pena e ristrettezza perché le scorte erano tutte esaurite. In cantina era rimasta una sola bestia bella grassa. Uno degli uomini ebbe l’idea di non uccidere il poderoso animale, ma di gettarlo dall’alto con atteggiamento ironico e compiacente ai piedi degli assediatori. Quando questi videro una tale dimostrazione di fiducia, perdettero ogni coraggio, certi che le forze a difesa del castello potessero resistere grazie all’ingente scorta di provviste. Si ritirarono dall’assedio e Greifenstein si salvò.
    Dal centro di Settequerce si può arrivare a piedi al castello in 1,5 ora ca., dislivello 520 m.

     

    Fortezze e castelli
    Rocca di Festenstein (Castelforte)
    Strada del Vino
    L'emblema di Andriano sono senz'altro le rovine di Castelforte che si ergono su un ripido spuntone roccioso della Gola del Rio Gaido. La rocca che troneggia su Andriano é raggiungibile solo percorrendo un ripido sentiero. Era senza dubbio nelle intenzioni del costruttore dell'epoca rendere il maniero inaccessibile alle armi del nemico.
    Al contempo, dalla spettacolare posizione del castello, si schiude un ampio panorama sulla sottostante Valle dell'Adige. Castelforte viene per la prima volta menzionato nei documenti a metá del 13° secolo, quando si presume sia stato edificato o sottoposto a significativo ampliamento.

    Il castello era sotto il dominio dei Signori di Appiano, che probabilmente lo diedero in gestione ad uno dei loro vassalli. La gestione di un tale maniero includeva l'incasso dei tributi dovuti dai contadini dei masi, la costante preoccupazione per l'approvvigionamento di acqua, di viveri e di legna da ardere, i lavori di manutenzione e gli incessanti turni di guardia.
    Tutto questo , considerate le difficoltá di accesso al castello, rappesentava una fatica immane. 
    Si presume che tra il 13° e 14° secolo il castello sia stato coinvolto in conflitti e di conseguenza danneggiato e che nel 1383 sia passato nelle mani dei Signori di Villandro con l'obbligo di risanare la desolata fortificazione. Questi dati sono la prova che alla fine del  14° secolo il castello adempiva ancora alla proprio funzione. Succcessiavamente, il castello cambió piú volte proprietario: nel 15° secolo ne entrarono in possesso prima i nobili Sparrenberger e, poi dal 1654 al 1818 i Signori Lanser di Appiano. 

    Nel 2008 la proprietá passa al Conte Meinhard Khuen von Belasi, il quale attua in collaborazione con i Beni culturali della Provincia una serie di musure di restauro per mettere in sicurezza le opere murarie e proteggere il maniero da un ulteriore decadimento.

    Aperture straordinarie di Castelforte:

    Dopo lunghi lavori di restauro le rovine di Castelforte sono di nuovo a disposizione degli interessati. L’Associazione turistica di Andriano organizza delle aperture straordinarie del castello nelle seguenti date:

     

    domenica, 02.04.2023
    venerdí, 07.04.2023
    domenica, 16.04.2023
    venerdí, 21.04.2023 disdetta
    domenica, 30.04.2023
    venerdí, 05.05.2023
    venerdí, 12.05.2023 disdetta
    venerdí, 19.05.2023
    lunedí, 29.05.2023
    venerdí, 02.06.2023
    sabato, 10.06.2023
    domenica, 11.06.2023
    venerdí, 16.06.2023
    venerdí, 23.06.2023
    venerdí, 07.07.2023
    venerdí, 21.07.2023
    venerdí, 11.08.2023
    venerdí, 25.08.2023
    domenica, 03.09.2023
    venerdí, 08.09.2023
    venerdí, 15.09.2023
    venerdí, 22.09.2023
    domenica, 01.10.2023
    venerdí, 06.10.2023
    domenica, 15.10.2023

     

    aperto dalle ore 10.00 alle ore 15.00

    In caso di maltempo il castello rimane chiuso!

    Fortezze e castelli
    Mostra di Menhir
    Silandro, Val Venosta
    Nel corso di lavori di ristrutturazione di una giardineria, nel 2013 a Vezzano presso Silandro sono stati rinvenuti due menhir di marmo della Val Venosta. Da marzo 2017 sono esposti presso il Castello di Silandro all’interno di un’ampia mostra dedicati ai megaliti. Accanto a questi due reperti originali si possono ammirare anche diciotto statue stele astratte di metallo raffiguranti gli altrettanti menhir rinvenuti nel corso degli ultimi decenni in Alto Adige e in Trentino.

    I due singolari megaliti risalenti all’Età del Bronzo offrono uno scorcio sulla vita in epoca preistorica. Uno dei due Menhir presenta attributi maschili, l’altro connotazioni femminili. Il primo è alto oltre 3 m e porta una cintura al di sopra della quale si trova il manico di un pugnale. Il secondo è caratterizzato da un petto, una veste e uno scialle. Non è possibile stabilire la loro posizione originale ma con molta probabilità, i due megaliti facevano parte di un più ampio gruppo di figure.
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      Le rocche sono inoltre la testimonianza di un’economia prospera e della cultura di un paese, che da sempre rappresenta un importante collegamento tra il nord e il sud. Molte di esse risalgono all’XI e XII secolo, quando i regnanti dell’epoca le fecero costruire per sorvegliare i loro territori. Venite a scoprire la storia delle loro vecchie mura, che, grazie a restauri accurati, offrono oggi una cornice unica a musei, alberghi, ristoranti o luoghi per eventi.