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    Rocche & castelli dell’Alto Adige

    Costruiti su pendii rocciosi, visibili in lontananza e risalenti fino a 900 anni fa: questi imponenti edifici del passato colpiscono ancora oggi! È una vista ricca di fascino quella che si apre sui numerosi manieri, castelli e residenze d’epoca, edificati a suo tempo per difesa oppure come residenza di nobili e cittadini benestanti o ancora per ragioni di rappresentanza.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    Rovina S. Pietro a Castelvecchio
    Strada del Vino

    Festa di patrocinio: 29 giugno. 

    La sua fondazione risale al V secolo, e fa di questa chiesa una delle più antiche di tutto il Tirolo meridionale. La pianta della chiesa ricorda i modelli d’Aquilea e Milano. Gli scavi archeologici hanno reso visibile il luogo dove era posto l’altare ed il repositorio delle reliquie. Il suo abbandono, iniziato nel 1782, dette inizio alla decadenza dell’edificio, sino al suo crollo definitivo.

    Fonte: uff. parrocchiale Caldaro

    Fortezze e castelli
    Museo Castello Moos-Schulthaus
    Strada del Vino

    Verso la metà del XIII secolo la casata dei Rottenburger costruì una torre abitativa in stile romanico sopra Appiano in località Pigenò.Intorno alla metà del XIV secolo la torre fu ampliata e trasformata in una residenza di caccia gotica. Dopo l’estinzione dei Rottenburg nel 1410, il complesso passò prima nelle mani dei principi e più tardi, come feudo ereditario, ai signori di Firmiano e intorno al 1500 ai Conti Spaur che lo trasformarono ulteriormente. Fino alla metà del XIX secolo rimase nelle mani dei nobili di Schulthaus. Questo intenso cambio di proprietà e con esso di misure architettoniche causa una speciale fusione di elementi costruttivi collegati fra di loro, di intricati locali situati su livelli diversi e non per ultimo di caratteri stilistici di epoche diverse. Nel 1958 Walther Amonn, commerciante bolzanino e mecenate, comprò il complesso, utilizzato fino ad allora per fini agricoli. Lo fece restaurare con grande dispendio di denaro e lo arredò con oggetti artistici di epoche diverse, artigianato artistico folcloristico e anche con una collezione di quadri di artisti tirolesi contemporanei. Infine rese accessibile al pubblico il complesso nell’ ambito della” Fondazione Walther Amonn”.

    Degni di attenzione sono soprattutto gli affreschi dei locali che formano un esempio unico di pittura murale profana gotica e danno un’idea della vita e della filosofia dell’epoca: viticci, melagrane e un unicorno nell’appartamento della padrona del castello; il cosiddetto “mondo alla rovescia” con la guerra dei gatti e dei topi, un albero fallico, giocolieri, giullari nel salone di ricevimento; scene di caccia o rappresentazioni farsesche per i partecipanti, per lo più maschi, a una battuta di caccia.

    Per avere una vista d’insieme più appropriata sulla zona intorno a castel Moos-Schulthaus, con i castelli Englar e Gandegg insieme alle residenze di Piganò, si consigliano i sentieri escursionistici segnati e le piste ciclabili.

    Fortezze e castelli
    Porta cittadina "Porta Passiria"
    Merano e dintorni

    Delle quattro porte che davano accesso al borgo, tre sono tutt'oggi conservate. Ai lati della porta Passiria, la più importante, è ancora visibile un breve tratto di quella che fu un tempo la cinta muraria, eretta intorno alla fine del XII secolo. Le mura, probabilmente merlate, racchiudevano il centro cittadino che si era sviluppato in senso longitudinale lungo l'asse dei Portici. Le porte, dalla tipica architettura a torre, prendevano il nome delle vallate o città verso le quali erano rivolte, quindi porta Venosta, Bolzano, Passiria, e Ultimo. Questa si trovava nell'attuale piazza Teatro e fu abbattuta nella seconda metà dell'Ottocento, durante i lavori di riassetto urbanistico.

    Fortezze e castelli
    Maso Kiechelberg
    Strada del Vino

    Podere vinicolo medievale sul Kiechelberg, come la vicina chiesa di S. Daniele proprietà fino al 1785 del convento delle Benedettine di Castel Badia in Val Pusteria. Le radici medievali della casa d’abitazione sono state documentate in occasione delle opere di risanamento degli anni 1998-2004 in base alla muratura delle cantine, caratterizzata dalla posa su letti regolari (XIII secolo). Il rustico a se stante risale al tardo Medioevo e al Gotico del XV secolo.

    Una leggenda narra di un tesoro nascosto sul Kiechelberg. Secondo la leggenda si trovava qui anticamente un convento di suore che in tempi di guerra avrebbero nascosto i loro tesori in una volta sotterranea e a seguito del trasferimento a Castel Badia avrebbero ceduto il maso a un contadino. Il tesoro non venne più trovato e il contadino insediatosi sul maso sarebbe finito in miseria al pari dei suoi successori. Solo in certe notti tre piccole luci su una vicina parete rocciosa indicherebbero l’accesso al tesoro.

    Fortezze e castelli
    Molino Formermühle
    Merano e dintorni

    19 mulini erano in funzione nel anno 1553 a Parcines. La Formermühle in via Cascata è stata costruita in 1920 ed è stata rinnovata nel 2009.

    Fortezze e castelli
    Forno per la calce di Untermühlbach
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Un introito secondario da non sottovalutare per i contadini era costituito un tempo dalla produzione della calce. Con la vendita della calce venivano rimesse in sesto anche le finanze del Comune. Valdaora e specialmente Sorafurcia erano note per la loro calce. La qualità della calce variava a seconda del sito del forno. La materia prima, ciottoli calcarei di fiume grandi in genere come un pugno, era trattata prevalentemente dai materiali detritici del torrente. I forni si incontrano pertanto generalmente in prossimità di corsi d'acqua. Le cave valdaorine lavorarono a ritmo serrato dopo l'incendio del paese di Valdaora di Mezzo del 1904, dovendo mettere a disposizione ingenti quantità di calce nel giorno di pochi mesi per le necessità della ricostruzione. Con l'avvento della produzione industriale e la caduta dei prezzi all'inizio degli anni '60 del XX secolo venne a cessare la cottura della calce. In seguito molte calcare decaddero, altre vennero trascinate via dalle acque dei torrenti o vennero sostituite da nuove costruzioni. Solamente il forno di Untermühlbach mantiene vivo il ricordo di questa attività un tempo fiorente.

    Fortezze e castelli
    Stazione Dobbiaco
    Regione dolomitica 3 Cime

    La stazione, progettata da Wilhelm von Flattich, fu messa in funzione nel 1871 insieme alla Ferrovia della Pusteria, che era guidata dalla compagnia Südbahn. Dal 1921 serviva anche come stazione di separazione tra la corsa in direzione est-ovest in direzione della Ferrovia della Pusteria e la Ferrovia delle Dolomiti, che si diramava da Dobbiaco a sud fino a Val di Landro. Tuttavia, nel 1962, quando fu chiuso il ramo settentrionale della Ferrovia delle Dolomiti, la stazione di Dobbiaco perse di nuovo questa funzione.

    Nell'ambito di un rinnovamento totale della Ferrovia della Val Pusteria, nel 2009 sono state eseguite anche ristrutturazioni a Dobbiaco: le misure di costruzione realizzate includevano piattaforme adattate, un sottopasso e un nuovo accesso.

    Fortezze e castelli
    I portici
    Merano e dintorni

    La via dei Portici, che congiunge la piazza Duomo alla piazza del Grano, secondo la tradizione fu creata nella metà del XIII secolo per volere di Mainardo II, conte di Tirolo. I Portici costituivano il centro dei commerci e dell'artigianato. Fin dal XIV secolo presero il nome, che si conserva tutt'oggi, di "Portici del Fiume", verso le acque del Passirio e "Portici della Montagna" verso Monte Benedetto.

    Fortezze e castelli
    Castel Summersberg a Gudon
    Bressanone e dintorni

    Summersberg (Sommersberg), indicante una località posta sul versante orientale della località di Gudon, viene nominato per la prima volta in un documento del 1202. Nel 1329 il duca Enrico di Carinzia consentì a Georg von Vilanders di costruire un castello sul monte "Summersberg". Successivamente, Castel Summersberg e la signoria del giudizio di Gudon passarono nelle mani dei signori di Gufidaun e dei conti Thun e infine, nel 1619, in quelle dei Wolkenstein-Trostburg. Fino al 1828 Summersberg fu anche sede del giudizio di Gudon. Nel 1857 il castello fu venduto a Michael Kasseroler e in seguito a Ignaz Zingerle.

    Fortezze e castelli
    Dimora Kreit
    Strada del Vino
    Una delle più belle tenute su una collina coperta di viti. Luogo popolare per le riprese. Un tempo semplice azienda vinicola medievale, è stata trasformata in una nobile casa padronale
    intorno al 1600 dal proprietario Elias Leis (capomastro Luca d'Allio): due torri angolari sull'ala residenziale, scala aperta, loggia, sale centrali a volta con finestre a doppio arco. A causa del sovraindebitamento, la proprietà fu presto venduta. Nel corso dei secoli ci furono diversi cambiamenti di proprietà, tra gli altri Johann Anton Zeffer, che fu nobilitato con "von Zephyris" nel 1641. Dall'inizio del XIX secolo è stata di proprietà di agricoltori.
    La cappella con una torre in facciata è dedicata al santo patrono del bestiame, Sant'Antonio Abate, ed è stata costruita su un nucleo medievale, ampliato nel XVII secolo. Il dipinto del soffitto, scene di Sant'Antonio, è di Lukas Plazer (1664).
    Fortezze e castelli
    Podere Gaudententurm
    Merano e dintorni

    Questa residenza nobiliare è stata costruita nel 1348 da Meinhard, nobile di Gaudenz. Nel corso del tempo, soprattutto durante il periodo barocco, ha subito diverse ristrutturazioni. L'aspetto odierno con l'Erker, le finestre ovali, la meridiana e lo stemma d'alleanza, risale al 17° secolo.

    Casate vengono e vanno, come dimostra questa sequenza di proprietari:
    1348-1402: Edle von Gaudenz; 1402-1586: Edle von Hendl;1586-1600: Herren von Stachlburg;1600-1619: Cyriac von Waltenhofen; 1619-1638: Edle von Roladin; 1638-1657: Edle Aichner von Aichberg; 1657-1680: Johann Edler von Kreutzer di Innsbruck; 1680-1730: Edle von Bauer; 1740-1794: Edle von Wiesenegg.

    Nel 1792 la residenza è stata acquistata dal cronista meranese Anton Simon von Isser, che nel 1798 è diventato nobile con il nome di „von Gaudententurm“. Attraverso il nipote, il medico e neurologo viennese Dr. Friedrich von Sölder und zu Prackenstein (1767-1843), la residenza è passata agli eredi che la abitano ancora oggi.

    Fin da quasi due decenni ormai, Christine Schönweger coltiva con estrema cura e passione le terre che le appartengono. Grazie alla dedizione verso la frutticoltura e la viticoltura, Christine ha potuto scoprire il suo estro per i distillati e, infatti, nel 2007 ha fondato all'interno della tenuta Gaudententurm, la distilleria artigianale Gaudenz, ovvero la distilleria del podere, col beneficio soprattutto di effettuare innesti di numerose varietà di frutta e di viti che crescono nelle terre del podere. Alla distilleria fu dato il nome di Gaudenz (dal latino: gioire, godere) e proprio l'appagamento dei sensi e la soddisfazione di poter innestare i frutti della terra offerti da una natura autentica, sono il fulcro della filosofia della distilleria Gaudenz.

    L'interno non è visitabile.

    Fortezze e castelli
    Sepolcro Sig.ra Emma Hellensteiner
    Regione dolomitica 3 Cime
    Emma Hellensteiner, pioniera del turismo alpino di fine ottocento ( Sankt Johann in Tirol, 23 aprile 1817 - Merano, 9 marzo 1904)

    Emma Hellenstainer fu una carismatica albergatrice e un’eccellente cuoca. Questa donna rese celebre l’Hotel Emma che all’epoca si chiamava Schwarzer Adler. La sua fama e il suo fascino si spinsero ben oltre i confini del paese attirando clienti da tutto il mondo. Ospiti tedeschi, italiani, inglesi – vennero a Villabassa non solo per il meraviglioso paesaggio, ma soprattutto per il fascino della Signora Emma.
    Fortezze e castelli
    Via S. Colombano 3
    Strada del Vino

    Chiesa tardogotica soppressa nel 1785 sotto l’imperatore Giuseppe II, consacrata all’abate e monaco itinerante irlandese Colombano († 615). La costruzione, menzionata per la prima volta nel 1460, venne trasformata alla metà del XIX secolo in una casa d’abitazione. Risanata da ultimo nel 1997, ha assunto allora le forme odierne. Ricordano l’antico edificio di culto un portone ad arco ogivale dai bordi smussati incorniciato in pietra arenaria al primo piano della facciata ovest, finestre rettangolari con cornici in pietra, nonché i conci angolari in grandi blocchi di pietra arenaria del XV secolo. All’interno si sono conservate le imposte degli antichi costoloni delle volte oltre a finestre ogivali murate.

    Luoghi da vedere
    Stufles, rione più antico di Bressanone
    Bressanone e dintorni

    Stufles è il gioiello nascosto di Bressanone: Abitata in epoca neolitica e romana, è considerata uno dei quartieri più affascinanti della città episcopale. Situato tra i fiumi Isarco e Rienz, Stufles ha un pittoresco patrimonio edilizio. Con la  chiesa dell'angelo custode, i negozi attraenti e le attrazioni artistiche, Stufles invita a passeggiare e a fare una rilassante passeggiata lungo il fiume. Chi visita Stufles si avvicina al vero cuore di Bressanone: la qualità della vita nella sua forma più bella.

    Fortezze e castelli
    Casetta sul masso
    Merano e dintorni

    La casetta sul masso "Häusl am Stoan" è una vera curiosità che pare uscita dalle favole. Si racconta che la casetta si trovasse su un prato nella località di San Pancrazio, assieme ad altre casette. Nel 1882, il Rio Valsura esondò e distrusse tutte le casette tranne questa, che fortunatamente era stata costruita proprio sulla roccia. Ancora oggi, la casetta „Häusl am Stein“ svetta fiera sulla roccia che l’ha salvata.

    Fortezze e castelli
    Vicolo F.-v.-Defregger
    Bressanone e dintorni

    L'antico centro storico del paese, i vicoli stretti e le due torri gotiche sono il simbolo inconfondibile del paese di Villandro e servirono come sfondo per la pittura "Das letzte Aufgebot".

    Fortezze e castelli
    Castello Eschenlohe
    Merano e dintorni

    Nei tempi antichi, il castello era residenza dei Signori di Ultimo e sorge a un paio di chilometri da S. Pancrazio. Il castello si può ammirare solo dal'esterno!

    Luoghi da vedere
    Scavi della stazione romana di Sebatum
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Scavi della Stazione romana di Sebatum, dalla collina antistante la chiesa di Santa Croce (Schraffl Bühel) si estendeva per un lungo tratto verso valle su entrambe le rive del Rienza (di tanto in tanto vengono ancora condotti degli scavi). Si tratta dei resti di case d'abitazione con riscaldamento nel pavimento e bagni, di magazzini e di alloggiamenti per le truppe.

    Fortezze e castelli
    Castello Braunsberg
    Merano e dintorni

    I signori di Braunsberg vengono nominati nel 1231 per la prima volta, dal 1492 il castello è di proprietà die Conti Trapp. La costruzione comprene l'abitazione, una torre e una cappella (San Biagio). Il castello è di proprietà privata e non visitabile.

    Il maniero che sorge alto sulla Gola di Lana è divenuto uno degli emblemi di questo centro della Media Val d'Adige. Originariamente sede dei signori di Braunsberg, citati nel 1213, appartenne ai conti Trapp dal 1492 al 1969 è ora proprietà di Christopher Hamilton-Strachwitz.

    Il piccolo e semplice maniero, una cui porzione precipitò nel 1510 nella gola sottostante, si compone di muro di cinta, tratto abitativo, edificio di servizio a forma di torre e cappella dedicata a San Biagio. Quest'ultima, situata in origine esternamente al muro di cinta, viene citata per la prima volta nel 1323, anche se lo stile romanico ne palesa una più antica origine.

    Diversi stili s'intersecano peraltro nella cappella: il portale è d'epoca tardogotica, il pulpito è datato 1538, il Gruppo della Crocifissione e le statute dei santi Vigilio e Biagio sono del 1592, con cornici del 1669, infine l'altare barocco è del 1690. Né il castello né la cappella sono attualmente visitabili.

    Tour virtuale castello Braunsberg

    Fortezze e castelli
    Teatro Puccini
    Merano e dintorni

    Progettato nel 1899 dall'architetto Martin Dülfer, sorse sul perimetro del preesistente parco Rufin. Dopo anni di attesa e di discussioni di giunta il 25 novembre 1900 fu possibile inaugurare il teatro cittadino. Nonostante le numerose modifiche in corso d'opera del progetto originario, l'edificio rispecchia lo stile eclettico in voga in quegli anni a Monaco di Baviera, città dove l'architetto si era formato. Decorazioni in marmo e in stucco ingentiliscono tanto l'esterno quanto l'interno. Oggi è dedicato a Giacomo Puccini.

    Fortezze e castelli
    Ponte Romano
    Merano e dintorni

    È il passaggio più antico sul Passirio, costruito nel XVII secolo al posto di un ponte di legno, che collega il centro storico con Maia Alta. Il ponte Romano – il passaggio più antico sul Passirio – fu costruito nel 1616. Il ponte ad arco fu progettato dall`architetto brissinese Andrä Tanner. Il ponte viene impropriamente chiamato “romano” per il suo stile architettonico, che richiama appunto quello delle costruzioni di epoca romana.

    Fortezze e castelli
    Porta cittadina "Porta Venosta"
    Merano e dintorni

    Porta Venosta conserva ancora l'immagine originale della costruzione, modificata solo dai due passaggi pedonali ricavati a lato della porta centrale lo scorso secolo. L'edifico fu anticamente anche sede del carcere. A fianco sorgono il convento e la chiesa dei Cappuccini, che venne consacrata nel 1617 e che conserva tipici altari "alla cappuccina" risalenti al XVII e al XIX secolo.

    Fortezze e castelli
    Castel Leonburg
    Merano e dintorni

    Castello composto da due torri a tre piani, il reparto adibito ad abitazione è stato restaurato; da 800 anni proprietà dei Conti di Brandis. Proprietà privata chiusa al pubblico.

    Fortezze e castelli
    Chiesa S. Caterina
    Regione dolomitica Alpe di Siusi

    S. Caterina in Aica di Fiè La chiesa, citata già nel 1293, fu originariamente dedicata a S. Michele – l‘adiacente maso si chiama appunto „Michaeler“. Verso la fi ne del 15° secolo l‘abside romanica fu sostituita da un coro gotico al quale venne aggiunto, sul versante nord, il campanile ed il soffi tto della navata venne decorato con una volta stellata. Particolare attenzione meritano gli aff reschi risalenti all‘incirca al 1420, riccamente policromatici e mai ritoccati, presenti sulla parete esterna rivolta a sud. Dotati di notevole espressione e mimica, essi narrano la storia di Caterina, fi glia del re di Alessandria che a causa della distruzione dell‘immagine idolatrica (1a fi la superiore) viene processata dall‘imperatore Massimino (2), frustata (3) e rinchiusa in una torre dove viene consolata dagli angeli (fi g. 5, sopra alla crocifi ssione sopra alla porta), per avere rifi utato di idolatrare l‘immagine pagana imposta. L‘imperatore la obbliga a discutere anche con alcuni fi losofi pagani (fi g. 6), ma lei riesce addirittura a convertire alcuni di loro al cristianesimo. Questi vengono messi al rogo da Massimino (1a fi la inferiore). Anche l‘imperatrice venuta a visitarla nella notte (2), si lascia convertire e viene per questa ragione decapitata (3). Allora l‘imperatore decide di condannare la santa alla ruota, ma alcuni angeli distruggono la stessa (4, a destra dell‘ingresso). Infi ne anche la santa muore decapitata (5) e viene sepolta sul Sinai, dove l‘imperatore Giustiniano erige nel 557 il famoso Convento di S. Caterina (6).

    Fortezze e castelli
    Porta cittadina "Porta Bolzano"
    Merano e dintorni

    Assieme alle altre due porte cittadine appartiene alle vecchie mura della città. Alle mura cittadine si lavorò tra il XIV e il XVII secolo, ma dovettero essere ricostruite in più occasioni a seguito delle disastrose inondazioni del Passirio. Al servizio di vigilanza e difesa erano chiamati tutti i cittadini il cui diritto era ereditario. All'imbrunier le porte venivano chiuse, isolando così completamente la città. Le mura circondavano il nucleo centrale della città e almeno parzialmente il quartiere di Steinach. Delle quattre porte della città ne sono rimaste tre: Porta Bolzano, Porta Venosta e Porta Passiria. Una quarta porta, Porta d'Ultimo, che si trovava inizialmente lungo l'attuale Corso Libertà, fu ricostruita più ad ovest ed infine abbattuta nel 1884.

    Fortezze e castelli
    Casa della Pesa
    Bolzano e dintorni

    Bell'edificio del 1634 sul cui fianco s'intravede parte dell'antica muratura, sede della pesa pubblica fino al 1780. Di fronte una targa ricorda la chiesa di Sant'Andrea (demolita nel 1785) e davanti si può ammirare la pittoresca Piazza del Grano, impreziosita da bei negozi e locali, una volta sede del mercato del grano e altri prodotti agricoli. Si tratta del primo nucleo urbano di Bolzano con il castello dei principi vescovi di Trento, fondatori della città; il castello è stato probabilmente demolito da Mainardo II di Tirolo nel corso di una delle sue incursioni per ottenere il controllo dell'importante borgo commerciale (1277).

    Fortezze e castelli
    Ansitz Freienfeld
    Strada del Vino

    Freienfeld è stato costruito nel 1521 dal Conte di Indermauer. (Cortile circondato da mura merlate.) Nelle grandi finestre del Trinkstube bellissimi affreschi.

    Fortezze e castelli
    Castello Mayenburg
    Merano e dintorni

    Nel 1241 proprietà dei Conti di Appiano; nel 1650 Veit Benno Conte Brandis fece ampliare tutto il castello. Il muro di cinta circonda due cortili, il reparto di abitazione e altre costruzioni della cappella del castello. Nei reparti abitati sono visibili tracce di affreschi del 15° secolo. Proprietà privata e non visitabile.

    Fortezze e castelli
    Torre Kröll e cascata
    Merano e dintorni

    Torre medievale, nel frattempo restaurata, che servivaal controllo dei confini di un tempo. Sopra l'arco di entrata si distingue lo stemma dei Trautson. La torre fu dunque presumibilmente costruita da Berthold Chrello-Trautson, il cui nome appare in alcuni scritti del 1237.

    La torre Kröll si erge dal bosco sul pendio del Monzoccolo, subito sopra il paese di Gargazzone. La torre senza timpani della rocca, del XIII° secolo, è raggiungibile lungo facili sentieri escursionistici.

    La torre fortificata, la cui immagine orna lo stemma di Gargazzone, fungeva probabilmente da torre di guardia posta lungo il confine. La torre Kröll viene vista non come parte di un castello o fortezza ma come singola costruzione. Da questa torre era possibile controllare il confine e l'unica strada esistente che attraversava la Val d'Adige e quindi avvisare l'arrivo di eventuali nemici.

    Sorprendente fu la scoperta di un contadino che, nel settembre del 1905, trovò nella torre antiche e preziose monete romane.

    Fortezze e castelli
    Castello degli Herbst
    Regione dolomitica 3 Cime

    Fu acquistato nel 1500 dagli fratelli Kaspar e Christoph Herbst. Nel 1511 fu usato dall'imperatore Massimiliano I d'Asburgo come quartiere generale.

    Il Castello degli Herbst é visitabile soltanto dall'esterno.

    Il complesso fu acquistato nel 1500 dai fratelli Kaspar e Christoph Herbst zu Herbstenburg e ricostruito in un complesso fortificato. Era il centro di un complesso fortificato che si estendeva attraverso passaggi sotterranei fino alla cosiddetta "Torre Rossa" nella parte nord-occidentale del paese. Le cantine del castello ospitavano le prigioni della corte di Dobbiaco.
    Negli anni dal 1508 al 1511 il castello fu sede del quartiere di corte dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo. Qui fu presa la decisione di muovere guerra alla Repubblica di Venezia nel 1511.

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      Le rocche sono inoltre la testimonianza di un’economia prospera e della cultura di un paese, che da sempre rappresenta un importante collegamento tra il nord e il sud. Molte di esse risalgono all’XI e XII secolo, quando i regnanti dell’epoca le fecero costruire per sorvegliare i loro territori. Venite a scoprire la storia delle loro vecchie mura, che, grazie a restauri accurati, offrono oggi una cornice unica a musei, alberghi, ristoranti o luoghi per eventi.