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    Rocche & castelli dell’Alto Adige

    Costruiti su pendii rocciosi, visibili in lontananza e risalenti fino a 900 anni fa: questi imponenti edifici del passato colpiscono ancora oggi! È una vista ricca di fascino quella che si apre sui numerosi manieri, castelli e residenze d’epoca, edificati a suo tempo per difesa oppure come residenza di nobili e cittadini benestanti o ancora per ragioni di rappresentanza.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    Stazione della Vecchia Ferrovia della Val di Fiemme
    Strada del Vino

    La stazione di Ora-Val di Fiemme fu il punto di partenza della vecchia ferrovia che portava da Ora a Predazzo, passando per Montagna, Trodena e Fontanefredde. Già nel 1894 venne presa in considerazione la realizzazione di una linea ferroviaria in Val di Fiemme e in seguito, a causa della prima guerra mondiale, fu progettata la linea definitiva. Il comando militare austriaco iniziò nel 1916 con la costruzione della linea ferroviaria che fu un importante metodo di trasporto di rifornimenti per il fronte delle dolomiti. Per la costruzione, durata due anni circa, furono impiegati prigionieri di guerra russi e serbi. Nel 1917 vennero eseguiti i primi trasporti di rifornimenti per il fronte delle dolomiti. Dal 1918 in poi, la ferrovia venne usata anche per il trasporto di persone. Nel 1930 la ferrovia, originariamente trainata da una locomotiva da vapore, fu elettrificata e la durata del viaggio si accorciò da 4 a 2 ore. A causa dell’incremento del traffico motorizzato e l’attivazione di un collegamento autobus per la Val di Fiemme, la ferrovia perse via via la sua importanza. Nel 1963 la ferrovia fece il suo ultimo viaggio. Oggi il tracciato della Vecchia Ferrovia è un famoso sentiero per escursioni a piedi o in bici. La storica stazione di Ora-Val di Fiemme viene usata per manifestazioni culturali o concerti.

    Fortezze e castelli
    Les viles
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Les viles sono insediamenti rurali diffusi sui versanti della Val Badia a una quota fra i 1200 e i 1700 metri.
    Si differenziano nettamente dai masi sparsi, tipici dell'Alto Adige, sia per la loro forma fortemente accentrata che per la struttura fondiaria e organizzativa del territorio.

    Le piazzette interne e i percorsi di collegamento con i fondi agricoli sono di proprietà collettiva. I terreni circostanti le viles sono frazionati e distribuiti secondo criteri di equità fra i vari masi.

    Le viles erano costituite esclusivamente da abitazioni rurali in stretta connessione tra di loro, con la presenza inoltre di piccole costruzioni di servizio, spesso di uso comune, quali forni, granai, essiccatoi per cereali, legnaie e abbeveratoi.

    Fortezze e castelli
    Maso Stieler
    Strada del Vino

    Costruzione dal nucleo medievale, ristrutturata in epoca rinascimentale nel XVII secolo. Verso la strada portone d’ingresso al cortile ad arco acuto con cornice in pietra e segno identificativo della casa. Sul portale in pietra si osserva la lettera A con una freccia che l’attraversa. Sulla porta della casa stemma in pietra composto da tre linee ondulate e dalle iniziali "L. H.".

    Volte a costoloni e porte con archi a mensola degli anni intorno al 1500. Finestre rettangolari e bifore con cornici in pietra del XVII secolo e un erker sulla facciata.

    Fortezze e castelli
    Castel Lebenberg
    Merano e dintorni

    Castel Lebenberg, uno dei gioielli storici e culturali dl Burgraviato. Edificato nel 1260 dai Conti di Marlengo. Complesso vasto ed armonioso con cappella a tre piani del XIV secolo. Pittoreschi cortili interni, giardino in stile francese, "sala degli specchi" in stile rococò, mobili antichi e sala d'armi. Nella sala dei cavalieri si trova l'albero genealogico di 12 generazioni, con 264 ritratti degli antenati della famiglia Fuchs. Tutti gli interni sono completamente arredati e conservato.

    Sopra l'abitato di Cermes si affaccia uno dei castelli più belli della zona: Castel Lebenberg è un imponente complesso che risale al XIII secolo. Il castello completamente arredato si è conservato fino ad oggi e può essere visitato.

    L'impianto del castello, ottimamente conservatosi, offre ai visitatori amanti dell'arte e della storia molti spunti e interessanti percorsi di visita: una cappella a tre piani del XIV secolo, romantici e discreti cortili interni, un giardino in stile francese, la sala degli specchi in stile rococò, una sala d'armi, varie sale completamente arredate in stili diversi e una stanza contadina arredata con mobili gotici in stile rustico.

    Gli appassionati conoscitori della pittura medioevale troveranno sicuramente interessanti i preziosi affreschi gotici di recente scoperta.

    Il castello fu eretto dai Signori di Marlengo, che mutarono poi il nome in Signori di Lebenberg. Successivamente il castello divenne proprietà dei Signori Fuchs von Fuchsberg, che nel XVII secolo furono elevati al titolo di conti e ne mantennero il possesso per quasi 400 anni.

    Oggi il castello è un possedimento privato, ma il patrimonio architettonico resta accessibile ai visitatori che possono compiere un autentico viaggio attraverso i secoli passati. Il Castel Lebenberg, visibile da lontano, è l'emblema di Cermes e troneggia su una collina di origine morenica da cui si gode un'incantevole vista sulla valle dell'Adige.

    Luoghi da vedere
    Castel Taufers
    Campo Tures, Valle Aurina
    Il particolare carattere abitativo di Castel Taufers (anche noto come castel Tures o castello di Tures), già rocca dinastiale dell'omonima schiatta baronale, attira annualmente circa 75.000 visitatori. Castel Taufers può essere visitato con guida e d’estate anche senza guida.
    La visita del castello senza guida, illustrata solo dai pannelli esplicativi, comprende:
    - zona del cortile con fucina e giardino
    - mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee)
    - ghiacciaia,
    - spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)
    - mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee)
    - ghiacciaia,
    - spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)Cappella con affreschi di Friedrich Pacher
    - zona del cortile con fucina e giardino
    Più oltre 20 ambienti ammobiliati, fra cui
    - biblioteca, Camera del Cardinale e le camere degli ospiti
    - sala dei Cavalieri ed Armeria
    - stube dell’Economo, Sala del Giudizio, Camera della Tortura e Prigioni
    - camera degli Infermi (con la collezione dei ritratti degli scolari della scuola per nobili che fu attiva a castel Taufers nel corso del XVI secolo)
    - stanza degli Spiriti (camera di Margarethe von Taufers)

    Visite guidate ITALIANO
    • 29.03-06.07. e 01.09.-03.11.2024: Tutti i giorni alle ore 10, 12, 14 e 16
    • 07.07.-31.08.2024: ogni giorno alle ore 10.00, 10.30, 11.10, 11.40, 12.20, 13.15, 13.55, 14.25, 15.05, 15.35, 16.15, 16.45 & Martedì e Giovedì anche alle ore 21 (guida notturna)
    • 04.11.2024-05.12.2024: Tutti i giorni alle ore 12 06.12.2024-17.04.2025: Tutti i giorni alle ore 12 e alle ore 16

    Eccezioni: Il 24 il castello rimane chiuso il pomeriggio, il 25 dicembre e 1° gennaio rimane chiusa la mattina.

    Prezzi:
    Adulti:
    10€
    13€ (29.03.2024 - 03.11.2024 inclusa la mostra)

    Studenti/Pensionati (olte 65 anni):
    7€
    9€/Person (29.03.2024 - 03.11.2024 inclusa la mostra)

    Bambini (6-16 anni):
    5€
    6€ (29.03.2024 - 03.11.2024 inclusa la mostra)

    Con il Guest Pass Museum -50% di sconto sull'ingresso.

    Tutte le informazioni senza garanzia

    La nostra nuova mostra aprirà il 29 marzo e siamo lieti di poterVi finalmente presentare il tema della mostra di quest'anno: Le credenze popolari - forze segrete della vita quotidiana! La mostra sarà esposta nel nostro castello fino al 3 novembre.



    Luoghi da vedere
    Pietra miliare romana
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Pietra miliare dell'imperatore M. Opellio Severo Macrino (217-218) e il suo figlio Diadumeniano. Il miliario originale in fillade quarzifera (conservato nel museo Ferdinandeum di Innsbruck) venne scoperto nel corso della demolizione di un muro a Castelbadia. La pietra miliare romana fu ritrovata nell'anno 1857 a Castelbadia. La pietra oggi si trova all'ingresso del Museo Mansio Sebatum a San Lorenzo. L'iscrizione riportata fa riferimento all'ampliamento della strada romana attraverso la Val Pusteria sotto l'imperatore Macrino, nella prima metà dell anno 218 d.C., anche se viene messa in risalto la rivendicazione del potere da parte dell'imperatore e suo figlio Diaduminiano, con l'enumerazione delle cariche e dei titoli onorifici e non tanto la costruzione della strada stessa.

    Fortezze e castelli
    Castel Palù e Palazzo Wiesenheim a Prati
    Vipiteno e dintorni

    Si ha notizia scritta di Castel Palù a Prati per la prima volta nel 1325. Nel 1950 l'associazione vignaioli dell'Alto Adige acquistò il castello ristrutturandolo senza falsarne il carattere originale, da allora è adibito a ricovero per anziani. Si ha notizia scritta di Castel Palù a Prati per la prima volta nel 1325. Si trovava allora in possesso della famiglia Trautson, anche se in seguito fu oggetto di molti passaggi di proprietà. La forma attuale è dovuta alla ristrutturazione di Christoph Geizkofler intorno al 1600. Castel Palù non è un classico castello d'altura del Tirolo, esso era piuttosto ampiamente difeso dalla Palude di Vipiteno che si estendeva a est fi no a Prati. Nel 19° secolo le condizioni dell'edificio erano preoccupanti. Nel 1950 l'associazione vignaioli dell'Alto Adige acquistò il castello ristrutturandolo senza falsarne il carattere originale, da allora è adibito a ricovero per anziani. Proprio accanto al castello si trova il civico Palazzo Wiesenheim con la sua particolare torre angolare ad erker. Nei dintorni si trovano numerosi di questi palazzi di antiche corporazioni e possessori di dogana.

    Fortezze e castelli
    Castello Stachlburg
    Merano e dintorni

    Costruita prima del 1300, fu residenza dei Signori di Parcines. Oggi è un'azienda vinicola di proprietà del barone Sigmund von Kripp.
    È possibile visitare la cantina vinicola e la corte interna durante la settimanale degustazione di vini che si tiene ogni giovedì.

    La sala dei cavalieri può essere visitata durante i concerti.

    Interni non aperti al pubblico!

    Fortezze e castelli
    Castel San Michele
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Fortezza eretta intorno all'anno 1000, la cui storia è strettamente legata a quella di San Lorenzo e della Val Pusteria centrale.

    Il Castello di S. Michele oggi è di proprietà privata. 

    Fortezze e castelli
    Schlerihaus
    Merano e dintorni

    La casa Schleri fa parte di Castel Stachlburg, ma fu trascurata fino al 2000. Per anni il pianterreno fu utilizzato come porcilaia mentre il piano superiore ospitava i braccianti agricoli. Ora, dopo un impeccabile restauro, sono visibili i meravigliosi affreschi che ne decorano la facciata. Verso il ‘700 è stata costruita il splendido "Rittersaal" (la Sala dei Paladini) per le feste private dei padroni.

    Dal 2009 il padrone di casa attuale, il Barone von Kripp, in autunno, apre una volta all'anno per tenere un concerto in memoria del suo antenato Johann von Stachl: si eseguono pezzi con strumenti dell'epoca per un concerto degno di nota, organizzato in collaborazione con l'Associazione dei Beni Culturali, l'Associazione amici di Castel Stachlburg e l'associazione turistica Parcines-Rablà.

    Gli interni non possono essere visitati!

    Fortezze e castelli
    Peter Mitterhofer casa e tomba di pietra
    Merano e dintorni

    La casa e la lapide di Peter Mitterhofer

    Le prime testimonianze scritte riguardo alla casa di Peter Mitterhofer risalgono al 1431. Peter Mitterhofer (1822-1893) visse qui per 31 anni e sviluppò nel suo laboratorio ben sei modelli di macchine da scrivere, il primo nel 1864 assicurandosi la primogenitura dell’apparecchio. È certo che tra il 1864 e il 1869, Peter Mitterhofer costruì sei modelli di macchine da scrivere. Il primo, risalente al 1864 e soprannominato La fallita è esposto presso il Museo della Tecnica di Vienna. Il secondo modello fu ritrovato per caso nel 1911 in uno scomparto segreto nella soffitta della sua casa natale a Parcines. Il terzo, che Mitterhofer portò a Vienna a piedi nel 1866, non fu mai ritrovato. Il quarto denominato Merano nacque nel 1866, grazie ai mezzi finanziari ottenuti, al ritorno da Vienna ed è esposto presso il Palais Mamming Museum di Merano. Il quinto e ultimo modello fu costruito nel 1869 e fu denominato Vienna. Mitterhofer ambiva a costruire una macchina da scrivere perfettamente funzionante. I tempi di costruzione per questo modello superarono di gran lunga quelli indicati nella domanda per il contributo finanziario presentata a Vienna nel 1866.

    A dicembre del 1869 Mitterhofer tornò una seconda volta a Vienna a piedi. Certo è che per il modello Merano l'inventore di Parcines ottenne 150 fiorini dall'imperatore Francesco Giuseppe. Questa macchina da scrivere fu collocata al politecnico e finì nell'oblio. Il 21 giugno 1910 al Museo della Tecnica di Vienna fu consegnata, tra numerosi altri oggetti, una macchina da scrivere recante la dicitura Vecchia macchina da scrivere di origini sconosciute, apparentemente austriache.

    Una lettera di Mitterhofer al cavaliere Franz Ferdinand von und zu Goldegg und Lindenburg (1798-1874) fu la prova che si trattava effettivamente della sua macchina. Un’analisi dei caratteri e il confronto delle lettere di questo documento scritto a macchina fugarono ogni dubbio.

    I locali interni della a casa di Mitterhofer non sono aperti al pubblico. La tomba e la lapide dell'inventore si trovano nel vecchio cimitero presso la parete orientale della chiesa parrocchiale di Parcines.

    Fortezze e castelli
    Castel Spauregg
    Merano e dintorni

    La residenza risale al XII secolo ed è di proprietà dei discendenti del cavaliere Franz Ferdinand von und zu Goldegg. Nel giardino del castello di possono ammirare alberi provenienti dall'area mediterranea, come un tasso, un cedro ed una sequoia di 140 anni, alta 45 metri.

    Gli spazi interni non sono visitabili.

    Fortezze e castelli
    La scuola montana di Lana di Gais
    Regione dolomitica Plan de Corones

    La scuola montana di Lana di Gais è unica nel suo genere ed è una delle ultime scuole montaneperfettamente conservate dell'intero arco alpino.È composta da un'unica aula e da un "appartamento" annesso per l’insegnante. Situata a più di 1.500 m di altitudine, è una delle scuole di montagna poste più in alto della zona.
    Per le sue piccole dimensioni viene anche definita come "scuola nana".Numerosi scritti, documenti e testimonianze degli ultimi 100 anni, così come i racconti di testimoni, scolari e insegnanti svelano in questo museo scolastico come si svolgevano le lezioni e come si riusciva a sopravvivere in questa scuola di montagna.
    Visite guidate devono essere prenotate in anticipo: Tel. +39 348 7735477 - Signor Hochgruber

    Luoghi da vedere
    Le trincee di Tiso
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Nel terreno attorno a Tiso, collocate su dieci alture tra la valle e la montagna fino all´altitudine di 1260 slm, si possono trovare vecchi muri, fosse e caverne, in parte dissotterrate o nascoste. Sono testmoni di una vasta linea di fortificazioni campali.

    In previsione dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale l’impero Austro-Ungarico fece costruire o rinforzare strutture difensive non solo vicino al confine, ma anche in diversi punti strategicamente importanti dell’entroterra. Una di queste “2° linea di difesa” era lo “Sbarramento di Chiusa“: Questo aveva lo scopo di rallentare o addirittura fermare qualsiasi avanzata delle truppe italiane nella Valle d’Isarco dalla zona di Bolzano o dalle Dolomiti. Al centenario della Grande Guerra si è costituito il “Gruppo di lavoro delle trincee di Tiso” con lo scopo di studiare la storia di queste trincee e di far partecipare gli interessati alle nuove, a volte sorprendenti scoperte.

    Fortezze e castelli
    Museo/galleria del Lagazuoi

    La partenza della suggestiva escursione attraverso il tunnel di roccia al Lagazuoi è raggiungibile in 10 minuti di facile camminata dalla stazione a monte della funivia Lagazuoi. Il sentiero è facile e ben segnalato.

    Nel 1996 sono stati ripristinati il tunnel principale che si snoda nella roccia per ca. 3 km e di seguito anche diverse gallerie laterali. Al restauro hanno collaborato le forze dell'esercito italiano ed austriaco. Commenti sonori e pannelli informativi nelle postazioni restaurate raccontano le tragiche vicende della I. guerra mondiale.

    Fortezze e castelli
    Castel Fontana
    Merano e dintorni

    Castel Fontana si erge su un cono detritico di origine glaciale tra Tirolo e l’omonimo castello. Questa singolare struttura fortificata prende il nome presumibilmente da una sorgente situata nelle vicinanze.
    La costruzione delle strutture difensive di Castel Fontana risale al periodo tra il 1241 e il 1253. I resti di tali elementi furono utilizzati come base per gli interventi di restauro. Castel Fontana fu restaurato all’inizio del XX secolo in modo assai particolare. Oggi ospita un museo agricolo ed è un centro di studi e di incontri culturali.

    Fortezze e castelli
    Rovina Castelchiaro
    Strada del Vino

    Pur trovandosi al di fuori del comune di Caldaro, la leggendaria rovina di Castelchiaro, oltre a essere una meta raggiungibile con una tranquilla passeggiata, è parte integrante della zona. Eretto nel 1250 dai Signori di Rottenburg, il castello veniva protetto dalla sua collocazione e da imponenti mura di cinta. Molti castelli dei Rottenburg furono distrutti nei conflitti col duca del Tirolo Federico IV del 1410, ma Castelchiaro passò intatto di proprietà al sovrano che lo mise a disposizione dei capitani di Caldaro. Per lungo tempo Castelchiaro fu sede del tribunale di Caldaro. Nel XVII secolo la struttura fu dimessa e da lì ebbe iniziò il suo decadimento. Sono rimaste conservate parti delle mura di cinta e la porzione con gli affreschi del XV secolo. Suggestiva la vista che si offre dall’alto sul Lago di Caldaro, la Strada del Vino e la Valle dell’Adige. Ideale anche per un picknick.

    Fortezze e castelli
    Torre Rossa
    Regione dolomitica 3 Cime

    Il suo nome deriva dal colore rosso dipinto sui muri esterni. La Torre Rossa é stata costruita nel 1430 e viene chiamata anche la Torre Horenberger.                                                                

    Fortezze e castelli
    Gru e pompa d'acqua stazione ferroviaria di Tel
    Merano e dintorni

    Il museo reale e imperiale all'aperto Bad Egart di Tel ospita l'ultima gru per l'acqua ancora funzionante e perfettamente conservata dal periodo asburgico. La torre e la relativa gru furono erette nel 1910. Nel XIX secolo questo tipo di gru veniva utilizzato per l'approvvigionamento di grandi quantità d'acqua alle locomotive a vapore.

    Il museo acquistò la gru presso la storica stazione di Tel dalle Ferrovie dello Stato italiane negli anni ottanta. Di recente, la Provincia Autonoma di Bolzano ha effettuato ingenti lavori di ristrutturazione rimettendo a nuovo la gru e la relativa torre. La gru pesa 2000 chili, è alta quattro metri e si compone di un tubo in ghisa verticale con decorazioni Art Nouveau e un braccio mobile roteabile di lato per raggiungere le locomotive sul binario. All'estremità della gru è fissata una lanterna alta 80 centimetri e alimentata a gas. In futuro si auspica di poterla appendere nuovamente alla torre. All'ultimo piano di quest'ultima si trova una cisterna in ferro in cui l'acqua viene pompata dalla secchia adiacente. La torre e la cisterna integrata permettevano di regolare la quantità e la pressione d'acqua necessarie.

    Nel XIX secolo lungo la tratta ferroviaria c’erano degli impianti simili ogni 25 – 30 km, sul Monte di Mezzo anche a distanze minori.

    Fortezze e castelli
    Castello Schlandersberg
    Silandro, Val Venosta

    Il Castello Schlandersberg si trova su una roccia spoglia sopra il paese di Silandro. L’edificio risale nel suo aspetto attuale al 16° secolo. Castello Schlandersberg è la sede originaria dei signori di Schlandersberg, una delle famiglie più influenti nell’Alto Adige del Quattrocento. La famiglia si estinse nel 1813. Il castello è stato venduto a un contadino. Ancora oggi il castello è privato e non può essere visitato.

    Fortezze e castelli
    Via Vecchia 13
    Strada del Vino
    Edificio costruito su pianta a forma di L, composto da due ali. Nella casa d’abitazione lungo la strada
    nucleo di origine medievale rivolto a nord, riconoscibile dalla posa regolare della muratura e delle pietre
    angolari. Adiacente ampliamento tardomedievale, coperto da un unico tetto a due falde insieme alla
    costruzione originaria. Al piano superiore arredi fissi d’epoca rinascimentale in forma di una Stube con
    tavolato e soffitto a riquadri, fregi dentellati e un armadietto del 1628. Verso nord-est accesso veicolare
    al cortile costituito da un portale ad arco pieno.
    Nell’ala rivolta a sud al piano terra passaggio coperto da volte a lunette e verso il cortile scala esterna
    ad angolo per il piano superiore. L’edificio è coperto da un tetto smussato a due falde.
    Fortezze e castelli
    Castello Neuhaus
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Banchettare allegramente alla maniera dei cavalieri medioevali o addirittura soggiornare in un antico castello, sarà per molti un desiderio impagabile. Il nostro albergo si presta particolarmente per festaggiare in modo originale le più svariate ricorrenze familiari o feste tra amici.

    Guide/programmi: non sono previste visite guidate private. L'ampio programma espositivo prevede mostre d'arte, manifestazioni teatrali e musicali. Aperto tutto l'anno.

    Fortezze e castelli
    La leggenda di Re Laurino
    Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La leggenda di Re Laurino

     

    Narra una leggenda che fra i massicci rocciosi del Catinaccio ci fosse un immenso giardino di rose, governato da Re Laurino.

    Re Laurino a sua volta regnava su un popolo di nani che scavava nelle viscere della montagna alla ricerca di cristalli, argento ed oro e possedeva altre sì due armi magiche: una cintura che gli forniva una forza pari a quella di 12 uomini ed una cappa che lo rendeva invisibile.

    Un giorno il re dell’Adige decise di sposare la bella fanciulla Similde. Per questo motivo invitò tutti i nobili del regno ad una gita di maggio, tutti tranne Re Laurino. Ma questo decise di partecipare comunque: come ospite invisibile. Quando Laurino sul campo del torneo cavalleresco vide Similde e, colpito dalla sua stupenda apparenza, se ne innamorò sperdutamente, la rapì e la portò con sé.

    Hartwig, il promesso sposo della principessa, chiese aiuto al re dei Goti ed assieme ai suoi guerrieri salì sul Catinaccio. Re Laurino allora indossò la cintura, che gli dava la forza di dodici uomini e si gettò nella lotta. Quando si rese conto che nonostante tutto stava per soccombere, indossò la cappa e si mise a saltellare qua e là nel giardino, convinto di non essere visto. Ma i cavalieri riuscirono ad individuarlo osservando il movimento delle rose sotto le quali Laurino cercava di nascondersi. Lo afferrarono, tagliarono la cintura magica e lo imprigionarono.

    Laurino irritato per il destino avverso, si girò verso il Rosengarten, che lo aveva tradito e gli lanciò una maledizione: ne di giorno, ne di notte alcun occhio umano avrebbe potuto più ammirarlo. Laurino però dimenticò il tramonto e così da allora accade che il Catinaccio, sia al tramonto sia all’alba, si colori tingendosi di un magnifico rosa…

    Fortezze e castelli
    Albergo alla Rosa
    Strada del Vino
    Locanda storica sul lato nord-est della piazza Principale, già nota anche come Albergo Posta, presso il
    quale avevano luogo i cambi dei cavalli. L’edificio rinascimentale di tre piani risale nelle sue forme
    odierne all’inizio del XVI secolo. Ne sono testimonianza una scala esterna, una bifora con decorazione
    a rosette, finestre rettangolari con cornici in pietra e soffitti con stucchi. I locali per gli ospiti e la sala da
    pranzo si trovavano fino al dopoguerra nel piano superiore. Negli anni 90 i locali per gli ospiti furono
    trasferiti nei vani voltati di passaggio del piano terra già destinati a cantine.
    Fortezze e castelli
    Tetti di paglia
    Merano e dintorni

    Caratteristico per le località di Avelengo e Verano sull'Altopiano del Salto sono i tetti realizzati in paglia che ricoprono i fienili dei masi.

    Ancor oggi esistono ancora pochissimi esempi di tale arcaico sistema di costruzione, ad esempio a Verano, nei masi Spitzegger e Tötnmoarhof e a Eschio.

    La copertura con la paglia richiede elevata maestria e grande capacità da parte dell’artigiano addetto a tale lavorazione, denominato in tedesco "Strohdecker". La paglia viene legata in mazzi grossi quanto un braccio in giorni miti durante l’inverno. Ogni anno deve essere sostituita una parte del tetto.

    Richard Furggler nel libro da lui dedicato all'Altopiano del Salto scrive: "La caratteristica architettonica peculiare dell'Altopiano del Salto sono i maestosi tetti in paglia dei fienili."

    Fortezze e castelli
    Castello Oris
    Lasa, Val Venosta

    Il castello, parte del vicariato di Corzes, è stato assegnato come feudo dalla diocesi di Frisinga ai conti bavaresi di Moosburg. Oggi, di Castello Oris, è rimasta ancora una torre con affreschi.

    Fortezze e castelli
    Castel Hochnaturns
    Naturno, Merano e dintorni

    Castel Naturno si trova sopra il paese di Naturno. Nel tredicesimo secolo la “Torre di Osvaldo” è stata costruita e da quel momento Castel Hochnaturns diventava la sede dei Signori von Naturns (Naturno). Dopo vari proprietari il castello è stato ristrutturato diverse volte, ma dopo cadeva in rovina. Franz Ritter von Goldegg ristrutturava il castello e anche i proprietari dopo di lui si prendevano cura del castello con opere d’arte e pitture preziose. Il castello veniva trasformato in un albergo ma dopo il 1950, riconosciuto come monumento storico, Castel Naturno oggi è di proprietà privata e non può essere visitato.

    Fortezze e castelli
    Castello Montani di Sotto (Rovina)
    Laces, Val Venosta

    La fortezza Untermontani del 14 ° secolo appartenne ai conti di Annenberg. Ha ancora dettagli interessanti come Zugbrückenanlage, il cancello e un piccolo allevamento. Il castello Untermontani ha perso nel corso degli anni in importanza e fu abbandonato al degrado. All'inizio del 19 ° secolo crollato parte del cortina occidentale e il Palas, perché la scorre lungo qui Plima aveva minato il terrapieno. Nel 1945, le parti del mastio crollato, in modo che il castello è completamente rovinosa oggi. Visita solo all'esterno.

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      Le rocche sono inoltre la testimonianza di un’economia prospera e della cultura di un paese, che da sempre rappresenta un importante collegamento tra il nord e il sud. Molte di esse risalgono all’XI e XII secolo, quando i regnanti dell’epoca le fecero costruire per sorvegliare i loro territori. Venite a scoprire la storia delle loro vecchie mura, che, grazie a restauri accurati, offrono oggi una cornice unica a musei, alberghi, ristoranti o luoghi per eventi.