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    Chiese e monasteri nelle Dolomiti

    Fermati un attimo e percepisci la forza spirituale di questi luoghi, ammira l'architettura romanica e gli affreschi gotici o semplicemente evadi per qualche attimo dalla frenesia della vita quotidiana. Scopri qui tutte le particolarità delle numerose chiese, cappelle e monasteri di epoche e stili diversi.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    Cappella di San Sebastiano
    Nova Levante, Regione dolomitica Val d'Ega

    La Cappella è dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano, e deve la sua erezione ad un voto pronunciato dagli abitanti del luogo durante la pestilenza del 1635/36. La realizzazione tuttavia risale appena al 1662-1666, e la consacrazione soltanto al 1697. Il lungo intervallo di tempo trascorso tra il voto e l'ultimazione dell'opera si deve ai disaccordi sull'ubicazione della cappella. Si tratta di una struttura con abside rotonda, volta a botte e finestrature ad arco ribassato. Per quanto riguarda gli interni, gli altari e il pulpito, le sculture e le pitture sono opere barocche risalenti al XVII secolo.

    La cappella non è aperta al pubblico. La chiave della cappella è disponibile accanto ad essa presso il Romantikhotel Post Cavallino Bianco di Nova Levante.

    Chiese e abbazie
    Santuario Basilica di Pietralba
    Nova Ponente, Regione dolomitica Val d'Ega

    Il santuario è uno dei principali santuari dell’Alto Adige, sorto nel XVI sec. nel luogo di ritrovamento di una statuetta miracolosa della Madonna. Nella chiesa si possono ammirare centinaia di ex voto lasciati dai pellegrini, che per penitenza salivano con i sassi nelle scarpe.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di Nova Levante
    Nova Levante, Regione dolomitica Val d'Ega

    L'attuale chiesa parrocchiale fu consacrata nel maggio 1967, dopo due anni di lavori. Si tratta di una costruzione moderna, caratterizzata dalla bassa navata laterale e dal tetto a falde assai spioventi. Il campanile parrocchiale, alto 37 metri, è la struttura architettonica più antica del luogo. La parte inferiore risale al XIII secolo, mentre quella superiore - dalla cella campanaria in su - è stata ristrutturata nel 1741. Allo stesso anno risalgono l'ottagono e la cupola a bulbo.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di Sant'Agata
    Nova Ponente, Regione dolomitica Val d'Ega
    Su un’altura completamente isolata dal resto del paese e immersa nel silenzio del bosco sorge una cappella dedicata a Sant’Agata. Fino ad oggi non è dato sapersi perché questa chiesetta sia stata costruita in un luogo talmente appartato. Si suppone che in questo punto fosse già presente un insediamento preistorico. Di fatto nelle immediate vicinanze vi sono anche il leggendario Kegelberg e miniere antiche.
    La chiesa è stata edificata in stile romanico. Una successiva accurata ristrutturazione le conferì elementi architettonici dallo stile chiaramente gotico. Allo stesso periodo risale anche lo splendido portale con arco a punta ornato di pietre e con una scanalatura decorata con immagini sante, una vite e un nastro a serpentina. Inoltre, un astragalo termina a sinistra in una radice, a destra in una pala.
    Gli interni della chiesetta vennero completamente ristrutturati nel XVII secolo, periodo nel quale furono aggiunti anche un semplice pulpito in arenaria ed un altare dagli intarsi preziosi. Purtroppo dei ladri d’arte trafugarono le statue non fissate al suolo dello stesso altare. La pala d’altare che raffigura Sant’Agata e Sant’Anna con Gesù e Maria, risale al 1619 ed è opera di Orazio Giovanelli. Sulla facciata troviamo degli accenni di antichi affreschi, come l’immagine di San Cristoforo con Gesù Bambino e raffigurazioni della vita di Sant’Agata. All’interno della chiesa è possibile ammirare particolari della nascita di Gesù Cristo.
    Luogo: Nova Ponente
    Orari d’apertura: La chiesa è chiusa a chiave. È possibile ritirare la chiave del portone presso il maso Unterkofel.
    Fortezze e castelli
    Chiesa S. Caterina
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    S. Caterina in Aica di Fiè La chiesa, citata già nel 1293, fu originariamente dedicata a S. Michele – l‘adiacente maso si chiama appunto „Michaeler“. Verso la fi ne del 15° secolo l‘abside romanica fu sostituita da un coro gotico al quale venne aggiunto, sul versante nord, il campanile ed il soffi tto della navata venne decorato con una volta stellata. Particolare attenzione meritano gli aff reschi risalenti all‘incirca al 1420, riccamente policromatici e mai ritoccati, presenti sulla parete esterna rivolta a sud. Dotati di notevole espressione e mimica, essi narrano la storia di Caterina, fi glia del re di Alessandria che a causa della distruzione dell‘immagine idolatrica (1a fi la superiore) viene processata dall‘imperatore Massimino (2), frustata (3) e rinchiusa in una torre dove viene consolata dagli angeli (fi g. 5, sopra alla crocifi ssione sopra alla porta), per avere rifi utato di idolatrare l‘immagine pagana imposta. L‘imperatore la obbliga a discutere anche con alcuni fi losofi pagani (fi g. 6), ma lei riesce addirittura a convertire alcuni di loro al cristianesimo. Questi vengono messi al rogo da Massimino (1a fi la inferiore). Anche l‘imperatrice venuta a visitarla nella notte (2), si lascia convertire e viene per questa ragione decapitata (3). Allora l‘imperatore decide di condannare la santa alla ruota, ma alcuni angeli distruggono la stessa (4, a destra dell‘ingresso). Infi ne anche la santa muore decapitata (5) e viene sepolta sul Sinai, dove l‘imperatore Giustiniano erige nel 557 il famoso Convento di S. Caterina (6).

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale S. Cristina
    Santa Cristina Val Gardena, Regione dolomitica Val Gardena

    Una cappella dedicata a S. Cristina sorgeva probabilmente già alla fine des XII secolo nel più antico centro pastorale della valle. Della chiesa romanica - citata in una bolla papale del 1342 - resta solo la parte inferiore del campanile, fino alla base del tetto. I lavori di ampliamento e ristrutturazione ne hanno modificato radicalmente l'aspetto. In epoca gotica fu realizzato ad esempio il coro, cui fu aggiunto nel XVI secolo un ossario poligonale. Pregevole l'altare maggiore, realizzato intorno ai 1690 dalla dinastia dei Vinazer. La statua in bronzo di Santa Filomena, un'opera classicisticadi Dominik Mahlknecht, si trova attualmente in Piazza Municipio.

    Chiese e abbazie
    Cappella degli Alpini al Passo Gardena
    Corvara, Regione dolomitica Val Gardena

    Costruita dal Gruppo Alpini gardenese, è stata inaugurata nella primavera del 2004. È dedicata a S.Maurizio, portettore degli Alpini. Aperta da metà maggio a metà ottobre.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di S. Giuseppe
    Nova Levante, Regione dolomitica Val d'Ega

    La chiesetta di S. Giuseppe sull'alpe di "Moartal" fu costruita nel 1897 dall' "Associazione degli alberghi delle Alpi". Negli anni precedenti la I Guerra Mondiale nella chiesetta di S. Giuseppe, nei mesi estivi, il cappellano del "Grand Hotel Carezza" celebrava ogni giorno la Santa Messa. Nel 1976 la parrocchia di Nova Levante acquistò la chiesetta che in seguito fu restaurata e ampliata. Oggi vi trovano posto 200 persone. La chiesetta rinnovata fu inaugurata il 18 giugno 1983.

    Fortezze e castelli
    Capella San Sebastiano
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Cappella San Sebastiano

    La cappella votiva di San Sebastiano, eretta a ricordo della peste, sorge isolata ed appartata in una radura idilliaca, nel cosiddetto "terreno consacrato" ed invita alla meditazione.

    Chiese e abbazie
    Cappella "Zum Weißen Bild"
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    La cappella “Maria Hilf” di Collepietra, nota come “Zum Weißen Bild”, è un luogo di contemplazione e un simbolo della tradizione della regione. Il suo soprannome deriva da una preziosa colonna votiva in marmo bianco che si trova proprio di fronte alla cappella.

    La cappella fu costruita alla fine del XVIII secolo e fu probabilmente eretta in onore della Madonna come ringraziamento per il felice esito di una battaglia combattuta qui contro i francesi.
     È un edificio semplice con una facciata bianca che colpisce per la sua armoniosa integrazione nel paesaggio circostante. L'interno è caratterizzato da un altare progettato con cura e da un rilievo artistico della Madonna con il Bambino Gesù.

    La cappella non è solo una destinazione popolare per i credenti, ma anche per chiunque cerchi pace e un momento di contemplazione. La sua posizione, circondata da una natura idilliaca e con vista sulle Dolomiti, la rende un luogo speciale a Collepietra.
    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale Nova Ponente
    Nova Ponente, Regione dolomitica Val d'Ega

    La Chiesa Parrocchiale di Nova Ponente, un edificio gotico risalente al XV secolo, ammalia i visitatori per il suo splendido rivestimento in pietra arenaria. La data di edificazione è incisa sulla volta corale: la prima pietra fu posata il 5 luglio 1455 per volere del sacerdote Johannes Steel. Sotto all’incisione è visibile un’aquila, stemma della Diocesi di Trento. Accanto è raffigurato un ramo privo di foglie, blasone dell’allora vescovo Georg Hack. Recentemente questo emblema è stato scelto dal comune di Nova Ponente come stemma ufficiale del paese.

    I lavori di costruzione furono eseguiti in diverse fasi, ciò è riscon-trabile anche nelle differenze delle varie parti del basamento e del rivestimento in pietra arenaria. La chiesa fu completata nel 1498 e il 16 settembre dello stesso anno venne consacrata ed aperta ai fedeli. Per poter immaginare la chiesa parrocchiale nella sua forma originale è necessario eliminare visivamente la nuova sagrestia posta al lato nord-est e il soppalco dell’organo con la sua scalinata esterna. Gli ultimi lavori di ristrutturazione, eseguiti durante l’estate del 1975, hanno migliorato notevolmente gli interni della chiesa. I due altari neogotici risalgono al 1900, mentre l’organo è stato introdotto solo nel 1976.

    La chiesa conserva vari tesori d’arte, tra i quali spiccano in particolar modo le quattro tavole con i bassorilievi posti sull’altare centrale. I pannelli raffigurano la Natività, l’Adorazione dei Magi, la Presentazione di Gesù al Tempio e l’Assunzione di Maria. I pannelli facevano parte di una famosa pala d’altare realizzata attorno al 1420 dal maestro austriaco Hans von Judenburg per la Chiesa Parrocchiale di Bolzano. Il gruppo della Visitazione della Beata Vergine Maria nell’abside vanta la medesima origine. Le figure principali dell’altare centrale, la Madonna del Rosario e i due patroni della chiesa, sono opera dello scultore austriaco di Innsbruck Dominikus Trenkwalder e risalgono al 1900 circa. I bassorilievi raffiguranti Santa Barbara e Santa Caterina e il pannello della Visitazione della Beata Vergine Maria presenti nell’abside risalgono al 1500. Il pulpito in arenaria degli inizi del XVI secolo, secondo l’opera di Karl Atz “Storia dell’arte del Tirolo e del Vorarlberg” (titolo originale “Kunstgeschichte von Tirol und Vorarlberg”), è uno dei più stupefacenti di tutto il territorio.
    Nella struttura neogotica sull’Altare del Rosario sono stati inseriti gli antichi medaglioni in bassorilievo dei Misteri del Rosario. La pala d’altare è opera di Franz Unterberger. Su questo altare, durante l’avvento, si possono ammirare le più belle statuette del presepio di Haider. Franz Haider, le cui statuette del presepio e statue raffiguranti santi sono diffuse in tutto l’altopiano del Reggelberg, ha risieduto per lungo tempo a Monte San Pietro. La torre campanaria è molto più antica rispetto alla chiesa stessa. Essa risale infatti all’epoca dello stile architettonico romanico. All’interno della chiesa sono ben visibili due file di finestre accoppiate ad arco pieno, che vennero successivamente murate. Il campanile apparteneva un tempo alla vecchia Chiesa Parrocchiale di San Benedetto, apparsa per la prima volta nei registri del 1265. L’attuale cupola fu introdotta nel 1793 dopo che un fulmine aveva danneggiato gravemente il campanile e il tetto della chiesa.
    Un’ulteriore particolarità di questa chiesa è rappresentata dalle placche in ottone poste sugli inginocchiatoi. Molti di essi, oltre a presentare il nome del proprietario, contengono anche un simbolo runico. Questi stemmi indicano gli antichi domini fondiari e signorili di Nova Ponente. L’esemplare monumento ai caduti (1967) presente sul lato settentrionale del muro del cimitero è opera del celebre scultore altoatesino Martin Rainer, che nel 1976 ha vinto il premio Walther von der Vogelweide.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di S. Elena
    Nova Ponente, Regione dolomitica Val d'Ega
    La chiesetta di Sant’Elena cela al suo interno sfarzosi affreschi, ca-polavori della scuola pittorica quattrocentesca di Bolzano. Gli storici d’arte  attribuiscono al vasto complesso di affreschi gotici uno stretto legame con gli affreschi della Chiesa Parrocchiale di Terlano e di S. Caterina ad Aica di Fiè. Lo stemma della casata dei Niederthor, presente sull’arco trionfale, permette di affermare che le pitture della chiesetta di Sant’Elena, esattamente come a Terlano, siano state commissionate dalla nobile famiglia dei Niederthor. Il blasone, che per lungo tempo fu ricoperto con della tinteggiatura bianca, venne riportato alla luce nel 1885 e durante il restauro del 1938 ritornò al suo splendore e ai suoi colori originali.
    Le facciate esterne della chiesetta raffigurano Sant’Elena, San Cristoforo e la crocifissione di Gesù. La parete meridionale opposta all’abside è ornata da un affresco ritraente la Madonna con Gesù Bambino e le tre vergini Caterina, Barbara e Margareta.

    All’interno gli affreschi delle volte del piedicroce raffigurano i quattro evangelisti con i loro simboli e rispettivamente un passo del loro Vangelo. Nell’abside troneggia Cristo, che ricopre le vesti di Giudice, contornato dai simboli degli evangelisti. La fila sottostante, rappresentante i dodici apostoli, è stata parzialmente rovinata dalla successiva modifica delle finestre. Sul lato della navata dell’arco trionfale è raffigurato il sacrificio di Caino e Abele. Scene della Genesi decorano l’intradosso. Alle pareti laterali del piedicroce sono dipinti passi della vita della Madonna e dell’infanzia di Gesù: l’Annunciazione, la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta, Maria e Giuseppe, l’Adorazione dei Re Magi, la presentazione di Gesù al tempio, la fuga in Egitto. La parete ovest, di fronte all’altare, raffigura Sant’Elena, San Sebastiano, un’annunciazione e i vescovi Ulrich e Wolfgang.
    La chiesa è da attribuire allo stile romanico e risale molto probabilmente al XII secolo. Il piccolo bassorilievo in pietra grezza presente sul lato destro della facciata esterna è riconducibile al XIV secolo. Nel 1410, dopo essere stata completamente affrescata, la chiesa venne nuovamente inaugurata. Attorno al 1500 il campanile venne dotato di due ampie monofore ad ogiva, mentre le finestre accoppiate ad arco pieno posizionate in basso vennero murate. L’altare venne costruito nella prima metà del XVII secolo; nella pala d’altare è incisa la data di realizzazione “J. G. Plazer 1723”.

    La leggenda narra che Sant’Elena fosse sita su una scalinata d’argento e in effetti, secondo antiche tradizioni, pare che nei dintorni della chiesa si effettuassero scavi minerari. Secondo G. Innerebner gli insediamenti preistorici ritrovati ai piedi della collina su cui è situata la Chiesa di Sant’Elena sono la dimostrazione del fatto che questo fosse un possibile luogo di culto e un punto di orientamento.

    Nella guida d’arte e del colore SB 21 (M. Frei) “Sant’Elena di Nova Po-nente” è contenuta una descrizione dettagliata e un’interpretazione degli affreschi.
    Chiese e abbazie
    Capella San Cipriano
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Capella San Cipriano

    Le pitture murali sulla parete esterna del 17° secolo rappresentano lo stupendo salvataggio del prato "Platzliner":  Dio padre è raffigurato mentre scaglia fulmini dalle nuvole, Cipriano e Giustina stendono i loro mantelli sul prato con il gregge al pascolo. Questo dipinto racconta che la colonizzazione di Tires alle sue origini non fu iniziata nell'odierno centro, ma bensì a San Cipriano.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrochiale di San Giorgio
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Della chiesa del 1332 è rimasta solo la parte inferiore del campanile romano. La cupola rossa a forma di cipolla fu eretta nel 1739. La chiesa ha subito varie ristrutturazioni. L’ultima trasformazione della parte interna risale alla seconda metà del 19esimo secolo. Nel 1772 l’artista Karl Hernrici ha dipinto tre magnifici affreschi.

    Chiese e abbazie
    Cappella "Sießl" - Anterselva di Sotto
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    Tra Anterselva di Sotto e di Mezzo vicino la strada si trova la cappella barocca "Sießl". Secondo un' iscrizione la cappella Sießl è stata costruita nell'anno 1820 e rinnovata nell'anno 1886.

    Chiese e abbazie
    Cappella di S. Silvestro in Vallunga
    Merano, Regione dolomitica Val Gardena

    Piccola ma graziosa, la cappella dedicata al patrono del bestiame è un luogo di silenzio e raccoglimento. I restauri del 1993 hanno portato alla luce degli affreschi raffiguranti la vita di Gesù risalenti a 300 anni fa.

    Chiese e abbazie
    Cappella "Kaserer Bild"
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    La cappella “Kaserer Bild”, che prende il nome dal vicino maso "Kaserer Hof", è un tradizionale luogo di pellegrinaggio a Collepietra. La cappella si trova direttamente sulla strada Riedl, sul crinale del monte Riedl, un'area che è uno degli insediamenti più antichi dell'Alto Adige. Nella sua forma attuale, la cappella neoromanica risale al 1871, con l'aggiunta della torretta sul crinale nel 1874.

    All'interno della cappella si trova un altare neogotico, realizzato con amore, con un'immagine della Madonna, la cosiddetta "Kaserer Mutter". Secondo la leggenda, questa immagine della Vergine Maria era originariamente appesa a un imponente larice che un tempo si trovava esattamente nel punto in cui oggi è costruita la cappella. Le storie e le leggende che circondano l'immagine e la costruzione della cappella raccontano la profonda fede e la convinzione della gente nel potere prodigioso della “Kaserer Mutter”.

    La cappella è stata recentemente ristrutturata ed è ora in ottime condizioni. Le sante messe vengono celebrate regolarmente nei mesi estivi, riportando in vita questo luogo speciale. 
    La chiesetta viene aperta solo in queste occasioni speciali. Altrimenti, può essere visitata solo dall'esterno.
    Tuttavia, vale sicuramente la pena visitarla, non solo per il suo significato religioso, ma anche per la posizione idilliaca e l'affascinante storia che circonda questa cappella.
    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di Monte San Pietro
    Nova Ponente, Regione dolomitica Val d'Ega

    A Monte San Pietro la Chiesa Parrocchiale é stata costruita intorno al 1186 nell’etá romana. Nel 17 secolo la chiesa é stata rinnovata e soltanto la torre risale al 1180. La chiesa si trova su una collina con una vista panoramica sulle Dolomiti. La chiesa é molto semplice, ma curata. La chiesa é aperta ogni giorno dalle ore 8.00-18.00.

    Chiese e abbazie
    Cappella "Pfaffinger" - Rasun di Sotto
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    La cappella dei contadini Pfaffinger (presso il maso Linde) è una modesta costruzione a pianta rettangolare, con un interno con volta a botte e una finestra rettangolare per lato ed è stata costruita nel 19° secolo.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di S. Maria ad Nives
    Merano, Regione dolomitica Val Gardena

    La navata neogotica del 19° secolo è stata abbattuta nel 1988 e sostituita da un edificio moderno di forma ottagonale. Risalgono al 1670 l'altare principale con il quadro che è una fedele copia di Madonna con Bambino di Lucas Cranach (l'originale è custodito a Innsbruck, nella chiesa di S. Giacomo). Nel 1503 Wilhelm von Wolkenstein fece costruire qui una cappella dedicata a S. Maria dell'Aiuto che era in passato ed è tuttoggi una meta preferita di pellegrinaggio, non da ultimo per lo splendido panorama che la circonda. Sul muro esterno della sacrestia, che si è quasi perfettamente conservato, è possibile vedere lo stemma della famiglia von Wolkenstein.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di Collepietra
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    La chiesa parrocchiale di Collepietra è un luogo speciale dove arte, storia e spiritualità si fondono in modo impressionante. 
    Menzionata per la prima volta nel 1322, la chiesa, con le sue pareti e le sue opere d'arte, racconta di tempi passati e di tradizioni vive. Originariamente dedicata a San Pietro e a San Giacomo, in seguito solo a San Pietro e oggi a San Pietro e a San Paolo, la storia dei santi patroni riflette lo sviluppo di questo edificio sacro.

    Entrando nella chiesa, salta all'occhio il portale principale a forma di arco a sesto acuto, con la sua volta a stella risalente alla prima metà del XV secolo. Il coro, come lo si vede oggi, fu costruito intorno al 1664 e colpisce per la sua abside a tre lati. Nel coro si trova un'attrazione particolare: una piccola statua artistica di San Pietro in pietra arenaria.

    Il campanile del XV secolo, alto 35 metri, ospita sei campane che portano il suono della fede fino a valle. All'interno della chiesa c'è molto da scoprire: Le preziose stazioni della Via Crucis risalgono al 1747, mentre i colorati affreschi, realizzati da Karl Joh. Henrici nel 1794, raccontano storie della Bibbia e invitano a soffermarsi.

    Anche le opere d'arte moderne si inseriscono armoniosamente nella storia: Lo scultore Friedrich Gurschler ha realizzato l'altare, il fonte battesimale e il leggio, mentre H. Peter Fellin ha dipinto l'imponente pala d'altare che raffigura la Santissima Trinità - con la Vergine protettrice, inserita nel paesaggio montano del Catinaccio, dello Sciliar e di Collepietra.

    Un altro punto di attrazione sono le coloratissime vetrate, progettate dal Prof. Widmoser e magistralmente realizzate dall'artista Ulrike Peer Huber. Le stazioni della Via Crucis sono state scolpite da Jakob Oberhollenzer e i patroni della chiesa, San Pietro e San Paolo, sono stati creati da Matthias Resch di Collepietra.

    Nel seminterrato della chiesa si trovano il Museo di Collepietra e la Cappella della Resurrezione, un luogo tranquillo per la contemplazione. Il cimitero, uno dei più belli dell'Alto Adige, colpisce per le sue croci forgiate ad arte e irradia una pace particolare.

    Informazioni utili:
    La chiesa è sempre aperta durante il giorno ed è priva di barriere architettoniche.
    Le messe si tengono sempre il sabato alle 19.30 e la domenica alle 7.00 e alle 10.00.
    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di S. Nicolò a Ega
    Nova Ponente, Regione dolomitica Val d'Ega

    Dal centro di Ega è possibile ammirare la splendida vista sul Corno d'Ega. La chiesa parrocchiale di San Nicolò, con il suo campanile in stile gotico, rappresenta uno dei simboli del paese.

    La chiesa é aperta ogni giorno per visite fino alle ore 18.00.

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