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    Castelli e fortezze a Bolzano e dintorni

    Un tempo prestigiose dimore di nobili dame e gentiluomini o castelli destinati a duelli e difesa, oggi, grazie a un'accurata ristrutturazione puoi vivere questi luoghi come emozionanti musei, hotel dall’atmosfera unica, ristoranti fiabeschi o location per eventi. Anche se di alcuni castelli o fortezze rimangono ormai solo delle rovine, tutte queste mura accessibili al pubblico raccontano una storia unica.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    Castel Roncolo, il maniero illustrato
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Situato all'imbocco della Val Sarentina, a nord della città, il castello è comodamente raggiungibile a piedi percorrendo la verde passeggiata del Lungo Talvera oppure in bicicletta lungo la pista ciclabile. Collegamenti anche con il bus di linea n° 12 (festivi nr. 14), e con lo shuttle gratuito da Piazza Walther (per informazioni rivolgersi all'Azienda di Soggiorno di Bolzano). Alla base del castello si trova il parcheggio per automobili e biciclette. Edificato nel 1237 su uno spuntone di roccia, il castello è stato più volte ampliato e restaurato e conserva splendidi affreschi che narrano scene di vita cortese, episodi di caccia, tornei cavallereschi e momenti di vita quotidiana. Non mancano gli spunti letterari come la rappresentazione delle avventure di Tristano e Isotta e quelle di Artù con i suoi Cavalieri della Tavola Rotonda. Trattasi del ciclo di affreschi a soggetto profano più grande e meglio conservato del Medioevo. Molto interessanti anche le manifestazioni culturali e le mostre che animano periodicamente la corte e le sale del castello. All'interno un servizio di ristorazione offre la possibilità di degustare gastronomia tipica locale in un ambiente medievale.

     

    http:/www.roncolo.info

    Fortezze e castelli
    Rudere Greifenstein - Castel del Porco
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Come un nido d'aquila i fragili resti delle mura della rovina Greifenstein - anche chiamato Castel del Porco - abbracciano la rosseggiante roccia di porfiria. Documentata per la prima volta nel 1159 e distrutta più volte a causa di incendi o battaglie, successivamente ricostruite. Secondo una leggenda famosa le rovine ricevettero un secondo nome: Castel del Porco. 

    Le rovine sono raggiungibili facilmente da Cologna a San Genesio: parcheggiate davanti al ristorante Noafer e camminate per 15 miunuti verso le rovine. 

    La leggenda del Castel del Porco

    Tanto tempo fa il principe Federico “dalla tasca vuota”, assediava con il suo esercito il castello Greifenstein.

    Lui arrivò fino alla porta del castello, però questa era protetta molto bene e gli abitanti difendevano il castello Greifenstein con tutti i mezzi.

    Il principe non poteva conquistare il castello. Allora rifletté sul da farsi. Egli decise di prendere per fame gli abitanti del castello. E così successe. Nessuno poteva lasciare la fortezza per la  paura  di essere ucciso. L’assedio durava da parecchie settimane e i viveri nel castello stavano per finire.

    Il principe di Greifenstein decise allora di buttare il suo ultimo maiale dalle mura del castello all’accampamento dei suoi nemici. Egli sperava di far credere ai cavalieri nemici che ci fossero scorte di viveri in abbondanza.Quando i paggi e il castellano apparvero sulla mura del castello, Federico “dalla tasca vuota” credette che loro gli volessero consegnare il castello.

    Però che cosa successe?

    Gli abitanti gettarono il loro ultimo maiale nell’accampamento nemico. Di conseguenza il principe Federico credette che i Greifensteiner avessero ancora molti viveri e diede ai suoi cavalieri l’ordine di andarsene.

    Grazie a questa furbizia il castello e i suoi abitanti furono salvi.

    Da quel giorno il castello Greifenstein viene anche chiamato “castel del porco.”

     

     

     

    Fortezze e castelli
    Rovine di Laimburg
    Caldaro sulla Strada del Vino, Bolzano e dintorni

    Laimburg si trova sulla via che fin dai tempi antichi congiungeva la Val d’Adige con il lago di Caldaro. C’è la possibilità di accesso dalla parte dell’insellatura verso il Monte di Mezzo. Il Castello Laimburg fu costruito nel duecento come appostamento e prestava servizio alla sicurezza del passaggio fino al cosidetto “Kreithersattel”, il quale connette la Val d’Adige con l’Oltradige attraverso il Monte di Mezzo. Inizialmente il castello fu costruito in stile romanico, dopo la rinnovazione Laimburg fu ampliato in stile gotico. Fino nel seicento il castello rimase una rovina, finché nel 2002 fu ristrutturato totalmente e fino ad ora è un luogo aperto al pubblico.

    Fortezze e castelli
    Commenda di Longomoso
    Renon, Bolzano e dintorni

    La storia della Commenda di Longomoso, sede provinciale dell'Ordine teutonico, è strettamente correlata all'ospizio costruito nel 1200, quando la strada che attraversava le Alpi passava ancora per il Renon. L'ospizio, che fungeva da ricovero per i viandanti, veniva utilizzato anche per il cambio dei cavalli e la cura dei malati. L'attuale struttura dell'edificio, un imponente cubo in muratura con tetto piramidale, risale al 1650 circa. Se le splendide "stufe dei cavalieri" nei saloni di gala danno prova delle abilità artistiche dei fumisti locali, altrettanto ammirevoli sono gli stucchi sui soffitti e la tappezzeria con scene bibliche ed eventi della storia dell'Ordine teutonico. Oggi, la Commenda di Longomoso è la perla culturale dell'intero Renon, sede dei numerosi e variegati eventi organizzati dal comitato che la gestisce.

    Fortezze e castelli
    Monumento alla Vittoria Bolzano
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Il percorso espositivo "BZ '18–'45. Un monumento, una città, due dittature", aperto al pubblico nel luglio del 2014, illustra la storia del Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918–1945), legate in particolare modo all’avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista) e vengono illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti. Il percorso espositivo affronta, infine, il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell’epoca fascista con il territorio, nel mutato quadro politico e sociale della seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.

    Fortezze e castelli
    Palais Campofranco
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Palais Campofranco fu costruito nella seconda metà del XVIII secolo. Durante il secolo successivo fu residenza dell'arciduca Ranieri Giuseppe d'Austria e di sua moglie, la principessa Elisabetta di Savoia. L'emblema del palazzo è il suo monumentale albero di ginko biloba, un regalo per l'imperatrice Elisabetta d'Austria, più comunemente conosciuta come la principessa Sissi, da suo zio Heinrich.

    Un cambiamento che preserva sia l'ambiente che il passato del palazzo. Questa è la visione che ha alimentato la rinascita del Palais Campofranco, costruito dalle sue fondamenta storiche in un omaggio al territorio attraverso l'uso creativo di tecnologie intelligenti e fonti di energia naturale.

    La corte interna del Palazzo, con il suo imponente albero di ginkgo come fulcro è aperta tutto l'anno per dare al Palazzo un ruolo centrale nella vita cittadina di Bolzano.

    Fortezze e castelli
    Rovina St. Valentino
    Meltina, Bolzano e dintorni

    L'edificio ligneo del VII secolo sul cui sito venne realizzata, in epoca carolingia, era una chiesa in pietra. Quest’ultima, più volte rimaneggiata nel tempo, venne poi definitivamente sostituita dalla costruzione della nuova chiesa in stile barocco, realizzata al centro del paese nel 1770.

    Fortezze e castelli
    Piattaforma panoramica "Klapf"
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Una magnifica perla è rappresentata dalla piattaforma panoramica "Klapf" situata a pochi passi dal centro del paese di San Genesio, da cui è possibile ammirare una vista mozzafiato fino al principale crinale alpino.

    Fortezze e castelli
    Castel Pietra di Renon
    Renon, Bolzano e dintorni

    Castel Pietra è un castello che si trova nelle vicinanze della frazione di Collalbo (in località Siffiano). Si tratta di rovine, visibili sono ancora le mura sud e ovest del palazzo, mentre la corte e le mura risultano in gran parte distrutte.

    Il castello risale alla prima metà del XIII secolo, quando il principe-vescovo di Trento lo concesse al proprio gastaldo, Hugo "de Lapide", da cui il nome: pietra. Poi il castello passò a Mainardo II, che il 23 settembre 1256 strappò il possedimento al vescovo di Trento, Egnone di Appiano. Da allora e fino al XVI secolo sarà sede del giudice di Renon. Nel 1417 è attestato Ingenuino di Weineck quale "phleger auf dem Stein", funzionario giuridico del distretto di Stein. 

    Il castello fu abbandonato nel XVII secolo, quando era proprietà dei signori di Villanders. 

    Fortezze e castelli
    Castel Rafenstein
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    A nord di Bolzano all'ingresso della Val Sarentino e di fronte a Castel Roncolo, si trova la rovina di Castel Rafenstein. Palazzo e mura di cinta vennero costruiti già nel XIII secolo, mentre nel XIV secolo il castello venne ampliato con l'edificazione di serraglio, torre d'ingresso e ala sud. Nel XVI secolo il castello venne infine fortificato con serraglio e bastione circolare in base alle nuove esigenze militari in modo da poter difendere il complesso dalle armi da fuoco.

    La rovina è accessibile in occasione di eventi e manifestazioni. 

     

    Fortezze e castelli
    Castel Flavon
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Castel Flavon è aperto al pubblico solo come ristorante e in occasione di feste e ricevimenti privati (vedasi orario di apertura ristorante). Per raggiungerlo si deve attraversare il rione Aslago. La strada si inerpica fino al promontorio roccioso su cui si trova il castello (parcheggio). Bella vista sulla pianura dell'Adige e sulla città di Bolzano in direzione nord (altipiano del Salto, Val Sarentina, Renon). Contiene pregevoli affreschi del 1500.

     

     

    Fortezze e castelli
    Casa della Pesa
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Bell'edificio del 1634 sul cui fianco s'intravede parte dell'antica muratura, sede della pesa pubblica fino al 1780. Di fronte una targa ricorda la chiesa di Sant'Andrea (demolita nel 1785) e davanti si può ammirare la pittoresca Piazza del Grano, impreziosita da bei negozi e locali, una volta sede del mercato del grano e altri prodotti agricoli. Si tratta del primo nucleo urbano di Bolzano con il castello dei principi vescovi di Trento, fondatori della città; il castello è stato probabilmente demolito da Mainardo II di Tirolo nel corso di una delle sue incursioni per ottenere il controllo dell'importante borgo commerciale (1277).

    Fortezze e castelli
    Castel Mareccio
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Sito a ridosso del centro storico cittadino, immerso in un vigneto di pregiate uve Lagrein, con un incantevole vista sul Catinaccio-Rosengarten, il castello del XIII secolo è stato ristrutturato negli anni ’80 e adibito a centro congressuale con sale espositive. È sicuramente una delle strutture più interessanti ed esclusive per ospitare convegni, seminari, banchetti, concerti, serate culturali e mostre. Le sue sale, impreziosite da affreschi, dispongono di un’attrezzatura congressuale moderna e funzionale. Particolarmente suggestiva la veduta del castello dall’attigua passeggiata Lungotalvera. Parcheggio Adiacente.

    Castel Mareccio è un centro congressi. È accessibile in occasione di mostre e manifestazioni. Da non perdere la vista sul castello e sul Catinaccio dalla Passeggiata Lungotalvera. 

    Fortezze e castelli
    Messner Mountain Museum Firmian
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Situato al margine sud-occidentale di Bolzano, il castello è considerato uno degli emblemi dell'Alto Adige. Il nome originario "Formigar" deriva dal latino "formicaria". Dal X secolo d.C. il castello era di proprietà dei principi vescovi di Trento. Nella seconda metà del Quattrocento fu acquistato dal duca Sigismondo il Danaroso, conte di Tirolo, che lo trasformò nel più grande e prestigioso dei suoi castelli dandogli il nome di "Sigmundskron" (corona di Sigismondo). Oggi è sede del museo della montagna di Reinhold Messner MMM Firmian.

    Fortezze e castelli
    Torre al maso Steifler
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Al maso Steifler fu pagate le tasse in forma di materiali di natura durante il 13° secolo. Durante il 17° secolo una parte di queste consegne fu convertita in soldi. Oggi si può visitare questa torre da fuori. 

    Fortezze e castelli
    Il municipio di San Genesio
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Vecchia canonica con campanile gotico I merli, le feritoie e i volti scolpiti ornano il campanile gotico della scuola e canonica che si trovava là dove oggi è situato il municipio di San Genesio.

    Fortezze e castelli
    Fossa della calce
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    La fossa di calce è stata costruita di pietra e ricorda alla forma di un pozzo. In precedenza il calce è stato prodotto per costruire le case.
    Basato su alcune storie sono stati catturati anche dei lupi. 

    Fortezze e castelli
    Via Cassa di Risparmio
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Negli anni sul finire del 1800 Bolzano visse un importante momento di fioritura: l'avvento dell'energia elettrica, il collegamento ferroviario e la salda guida del sindaco Julius Perathoner (dal 1895 al 1922) portò la cittadina rurale e piccolo borghese a scoprire una nuova dimensione urbana.A questo rinnovo contribuirono numerosi interventi pubblici realizzati dai bravi architetti dell'area tedesca che occuparono il posto di responsabile comunale all'edilizia: Sebastian Altmann, Wilhelm Kürscher, Gustav Nolte, Walter Norden.Il 4 novembre del 1900 sarebbe stato inaugurato l'attuale ponte sulla Talvera (ing. Wagner Birò, Graz) le cui ampie carreggiate carozzabili anticipavano di cinque anni la prima macchina di proprietà di un bolzanino. Tra gli edifici più importanti della nuova strada: il Museo Civico realizzato in stile castellano (disegno Alois Delug, esecutivi di Musch & Lun) al posto dell'abbattuto Palazzo Hurlach, quello della Banca Nazionale Austroungarica (poi Banca d'Italia e oggi Museo Archeologico dell'Alto Adige) e lo stesso edificio della Cassa di Risparmio (arch. Wilhelm Kürscher) pensato in forme neo-barocche.

    Fortezze e castelli
    Maso Campitello - Steger
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Documentato per la prima volta nel 1180, fu utilizzato dal 1600 come luogo di villeggiatura dei monaci agostiniani del convento Muri Gries. Intorno alla chiesetta di Santa Maddalena sono raccolti la casa padronale di un tempo, la casa vescovile, il "Stegerhof" con i suoi fabbricati rurali e l'attuale residenza estiva dei monaci benedettini di Muri Gries.

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