In ciascuna di esse è comunque possibile degustare e acquistare gli ottimi vini altoatesini andando alla scoperta di un mondo in continuo sviluppo, che ha visto negli ultimi anni la collaborazione sempre crescente tra aziende vitivinicole e architetti per la creazione di strutture architettoniche nuove ed originali che testimonino il nuovo corso di queste imprese fra tradizione e avanguardia. Scopri tutte le cantine dell'Alto Adige e le informazioni su orari di apertura e possibilità di degustazione.
"La nostra cooperativa è una grande famiglia" - sottolinea Christian Sinn, Presidente della cantina sociale di Caldaro - "che tiene unite le piccole strutture a conduzione familiare, garantisce loro qualità e sicurezza e offre ai soci la possibilità di aver parte a qualcosa di grande". Far progredire questo "grande" è un compito difficile. Si tratta infatti di coordinare l'attività di tutti i soci dalla potatura alla vendemmia, di curare la loro formazione e il loro aggiornamento e di vincolarli alla politica di qualità della Cantina.
Tutto ciò comporta la riduzione della resa per ettaro e quindi la determinazione della resa individuale di quasi 2.000 parcelle e il controllo che ne consegue. L'obiettivo è creare le condizioni migliori per produrre i vini migliori. I vitigni principali sono 5. Nessuna meraviglia se si chiamano Kalterersee, Pinot bianco, Sauvignon, Cabernet Sauvignon e Moscato giallo per il nobile dolce Passito.
Ma non cambia quale vino si produce o quale vitigno si coltiva: per la cantina sociale di Caldaro la massima priorità è la sostenibilità da perseguire in vigna e in cantina. E la cantina sociale di Caldaro è infatti la prima cantina italiana per quantità di vino prodotta e per l'attribuzione del certificato di sostenibilità FAIR'N GREEN. E con quasi 15 ettari di vite coltivati secondo le regole della biodinamica, la cantina sociale di Caldaro assume una posizione di guida anche in questo ambito.