Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale.
L´Alpe di Rasciesa è considerato il punto più panoramico delle Dolomiti, tra l´altro fa parte del Patrimonio Mondiale UNESCO Dolomiti e del parco naturale Puez-Odle. Su una superficie di 10.000 ettari gli appassionati di escursioni e amanti della natura trovano le condizioni ideali per rilassarsi.
Sia d’estate, che anche d’inverno l´Alpe di Rasciesa è una meta molto conosciuta per molti villeggianti. D’estate una marea di fiori trasforma l’altipiano in un paesaggio unico e spettacolare. Anche nei mesi invernali l´Alpe di Rasciesa offre varie attività: passeggiate invernali e ciaspolate in mezzo alla natura innevata.
Il labirinto é stato costruito con pietre fluviali nel bosco presso il Ristorante Genziana. Al centro del labirinto si trova una fonte d'acqua potabile, fonte d'energia e forza.
Maggiori informazioni Tesori d’acqua di DobbiacoCostruita con gli incassi delle vicine terme di Pian di Maia, finita nel 1732, consacrata nel 1735; l'altare maggiore è la combinazione artistica di diversi tipi di marmo, dono del principe-vescovo di Bressanone; la pala dell'altare (1732) raffigura il patrono della Chiesa Giovanni Nepomuceno con Maria e il Bambino; altari laterali con la Sacra Famiglia e la S. Madre Anna.
CAPPELLA DELL’OSPEDALE DELLA SANTA TRINITÀ: Eretta nello stesso periodo in cui fu costruito l’ospedale (1456-1473), intorno alla metà del Seicento fu ampliata fino ad assumere la sua struttura attuale, e il 30 gennaio 1655 venne finalmente consacrata dal vescovo di Bressanone Jesse Perkhofer. La chiesa si fonde in un unico corpo architettonico col vecchio ospedale, al quale è collegata da un atrio con volta a crociera. L’arredamento della cappella è in stile barocco.
Walther von der Vogelweide è il cantore medievale di maggior successo e il più citato e, secondo le ricerche storiche, è molto probabilmente il cittadino più famoso di Laion. Circa 500 strofe sono state conservate per i posteri dal Maestro del Minne in vari manoscritti. La sua vita movimentata, i suoi valori e il suo ruolo nella società medievale possono essere ricostruiti sulla base dei testi delle sue canzoni. Walther era un ammiratore delle donne, un portavoce del suo tempo e talvolta un faticoso contemporaneo a causa della sua lingua tagliente.
La mostra interattiva nel Minnehus è dedicata alla vita e all'opera della star medievale in oltre 40 stazioni interattive, creative, acustiche e visive. Il visitatore si rende conto presto che sebbene Walther sia vissuto nel XII e XIII secolo, la sua eco risuona ancora oggi.
Nel nuovo Centro Visitatori, compatto, centrale e accogliente, troverete informazioni, emozioni, divertimento e servizi su tutto ciò che riguarda la montagna e l’alpinismo, le Dolomiti di Sesto e il patrimonio UNESCO, ma anche la popolazione locale e la sua storia.
L’edificio è stato realizzato secondo criteri di sostenibilità, senza utilizzare collanti, vernici o elementi di fissaggio in plastica, impiegando esclusivamente legno non trattato di larice e abete rosso proveniente dagli alberi abbattuti nel 2018 dalla tempesta Vaja nella zona di Malga Nemes. La particolare sagoma della „Haus der Berge“ è stata scelta fra vari prestigiosi progetti nell’ambito di un concorso di architettura indetto nel 2015: si tratta di un sogno cullato da tempo dagli abitanti di Sesto che nel 2022 l’amministrazione comunale ha portato a compimento.
Siamo orgogliosi di questo straordinario biglietto da visita di Sesto e ci auguriamo che possiate gioirne anche voi!
Luogo di nascita presunta del menestrello Walther von der Vogelweide (1168 - 1230) Walther von der Vogelweide, poeta e menestrello si presume sia nato al Vogelweiderhof a Novale di Laion nel 1170, questa tesi é sostenuta dal Sig. Haller che nel 1867 pubblicó un articolo in merito. Lo stemma del Comune Laion mostra un uccello in gabbia a ricordo del poeta. Un registro degli ospiti é ancora oggi consultabile. Visite su prenotazione presso la Famiglia Mair
Le 3 Cime di Lavaredo sono uno dei simboli più famosi delle Dolomiti e dell'Alto Adige. Queste imponenti montagne, con le loro notevoli formazioni rocciose, sono sorte oltre 200 milioni di anni fa e attirano visitatori da ogni parte del mondo. Nel 2009, la loro straordinaria bellezza è valsa alle Dolomiti, con le 3 Cime di Lavaredo, l'inserimento tra i Patrimoni Mondiali UNESCO.
In Val di Landro, vicino a Dobbiaco, c'è un meraviglioso belvedere sulle pareti nord delle 3 Cime: dal fondovalle, queste sono visibili solo da qui. Il punto panoramico sulle 3 Cime si trova a 7 km di distanza da Dobbiaco ed è raggiungibile percorrendo la strada tra Dobbiaco e Cortina o la popolare ciclabile che, d'inverno, si trasforma in una pista di fondo. Anche la fermata dell'autobus non è molto lontana. Davanti all'osservatore si stagliano le impressionanti pareti nord delle 3 Cime e a sud l'imponente Gruppo del Monte Cristallo che si specchia nel vicino Lago di Landro. Anche il maestoso Monte Piana, teatro di sanguinose battaglie durante la Grande Guerra nelle Dolomiti, è visibile da questo punto.
Il belvedere sulle pareti nord delle 3 Cime:
Al belvedere si accede tramite un portale che simboleggia il corrugamento dei rilievi montuosi. Il monumento in cemento, realizzato con rocce dolomitiche, trae ispirazione dalle vicine fortezze, erette alla fine del XIX secolo dall'Austria per proteggere il confine (l'Alto Adige è stato parte dell'Austria fino al 1918). Una piattaforma di legno fornisce informazioni sulla natura e sul paesaggio, nonché sulla storia della loro esplorazione da parte degli alpinisti. Grazie a un telescopio gratuito, i visitatori possono ammirare da lontano il panorama delle 3 Cime: le bizzarre e impressionanti formazioni rocciose risultano così vicine che è possibile identificare anche gli alpinisti che le sfidano in verticale. Su un rilievo costruito successivamente sono inserite le principali vie ferrate delle pareti nord. Le persone con disabilità visiva possono scoprire gli itinerari attraverso il senso del tatto.
Fontana "ZweiWasserBrunnen" (Fontana Due Acque)
ll paese di Dobbiaco vanta il privilegio di poter attingere l’acqua potabile da due sorgenti di altissima qualità: una sorgente con acque calcaree delle Dolomiti e una sorgente con acque ferrose delle Alpi centrali. La fontana d’acqua potabile “ZweiWasserBrunnen” situata sul Belvedere, al margine del paese di Dobbiaco, permette di bere a piacere l’ottima acqua naturale.