La chiesa S. Giacomo si trova in prossimità del rogo votivo precristiano di Tschaufis. Le mura della navata risalgono al XII secolo e il campanile è costruito in stile gotico. Il polittico gotico dell’anno 1517 è il pezzo più prezioso della chiesa.
Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale.
La chiesa S. Giacomo si trova in prossimità del rogo votivo precristiano di Tschaufis. Le mura della navata risalgono al XII secolo e il campanile è costruito in stile gotico. Il polittico gotico dell’anno 1517 è il pezzo più prezioso della chiesa.
La chiesa di S. Maddalena è menzionata per la prima volta nel 1394. L’attuale edificio tardo-gotico risale al 1492 e l’interno è caratterizzato da elementi barocchi. I dipinti dell’artista ladino Johann M. Pescoller del 1928 nella volta del coro sono notevoli.
Informazioni importanti su come arrivare:
La strada di accesso alla chiesa è chiusa per macchine (sbarra) e accessibile solo ai residenti. Parcheggiate al parcheggio "Putzen" poco dopo S. Maddalena e raggiungete la chiesa a piedi (circa 30 minuti).
Gli architetti hanno voluto creare un nuovo dialogo tra il paese e il nuovo edificio della scuola elementare di San Pietro in Val di Funes. Il complesso è costituito da diverse parti interconnesse di edifici di diverse altezze, che creano una sorta di semicerchio attorno ad un cortile. Gli edifici in questo modo racchiudono e proteggono il cortile, utilizzato dai bambini come parco giochi. La scuola confina direttamente con i prati circostanti, le pareti dell'edificio sono intonacate di bianco, le finestre e le porte hanno dimensioni e forme diverse. I dettagli strutturali di questo progetto sono adatti ai bambini e progettati in modo semplice. Il paesaggio circostante penetra all'interno della scuola grazie all’orientamento e all'apertura delle finestre.
Già nel XIII secolo si ergeva una chiesa di Santa Maria a Tiso che però fu distrutta dal terribile terremoto nel 1471. L’attuale navata in stile neogotico fu completata nel 1890 e fu consacrata al Sacro Cuore di Gesù. Il campanile risale circa all’anno 1500 e la grande campana “Annemarie” fu costruita a Innsbruck nel 1734.
Il Centro visite del Parco naturale Puez-Odle a S. Maddalena di Funes ha il compito di avvicinare il visitatore alla natura e di invitarlo a soffermarvisi. Una fotografia aerea del Parco naturale Puez-Odle sulla quale si può camminare invita il visitatore ad osservare il parco dalla prospettiva a volo d’uccello (maggio e giugno). Lo spazio espositivo “Toccare le montagne” tratta l’argomento principale del Parco naturale, ovvero la geologia delle Dolomiti. Il parco naturale Puez-Odle, nel cuore delle Dolomiti, è un'area naturale che si estende in parti delle valli: Val Badia, Val Gardena e Val di Funes. Racchiude principalmente due gruppi montuosi: il gruppo del Puez e quello delle Odle. Il Parco naturale Puez-Odle è talvolta definito “la miniera a cielo aperto” delle Dolomiti: quí si possono infatti, ammirare le variopinte successioni stratigrafiche delle rocce depositatesi nel corso del tempo. Nello spazio espositivo “Meraviglie della natura” c’è molto da scoprire: pellicce di animali, uova e penne d’uccello, calchi delle orme, tracce, palchi, reperti vari ed erbe medicinali … tutto questo può essere ammirato ed, in parte, addirittura toccato con mano. La sala “Conquistare le montagne” è dedicata soprattutto all’alpinismo: uno degli alpinisti più famosi in tutto il mondo infatti, Reinhold Messner, è originario proprio della Val di Funes. In un breve filmato egli ci racconta le sue esperienze in montagna. Nel “Cinema della montagna” invece sarà proiettato il film sul Parco naturale Puez-Odle.
La chiesa S. Valentino risale al 1303 e la navata e il campanile sono costruiti in stile romanico. Probabilmente una prima chiesa si ergeva a questo posto già intorno al 1090. La maggior parte degli affreschi all’interno della chiesa risale al XV secolo e i più antichi al XIV secolo. Particolarmente notevole è il polittico gotico, un’opera di Hans Klocker del 1500.
Il Colle del Santo Sepolcro o Calvario è il più bel punto panoramico di Tiso. La Cappella del Santo Sepolcro è stata costruita in forma barocca verso la fine del 17° secolo. Al suo interno sono venerati i sacrifici e la morte di Gesù Cristo. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, nel maggio 1915 qui furono erette fortificazioni su disposizione dell’esercito austroungarico. Dovevano servire da difesa contro un possibile ingresso delle truppe italiane nella Valle dell’Isarco qualora dovesse cadere il fronte delle Dolomiti. Prigionieri russi realizzarono le trincee e un bunker. Tuttavia le difese non ebbero nessun utilizzo nella I Guerra Mondiale. Però il bunker servì agli abitanti del paese da rifugio contro gli attacchi aerei e i bombardamenti negli ultimi mesi della II Guerra Mondiale.
La Val di Funes è stata finora risparmiata dall’urbanizzazione moderna. Per questo il progetto per un edificio che riunisce il Centro visite del parco naturale e la scuola elementare, vincitore di un concorso internazionale, all’inizio è stato molto contestato per il suo linguaggio architettonico moderno. La qualità del risultato, in ogni caso, ha messo fine a ogni polemica. I due nuovi edifici a copertura piana situati a Santa Maddalena, appena più in alto del Rio Funes, si integrano perfettamente nel paesaggio con la loro forma parallelepipeda: questo sia per quanto riguarda la scala che per i colori e i materiali scelti. Dal parcheggio si attraversa il torrente su un ponte leggero ed estremamente elegante e si sale ai due edifici accostati tra loro con grande delicatezza. Il complesso è ben differenziato funzionalmente, con la vivace scuola elementare da un lato e il più tranquillo Centro visite dall’altro. Gli interni in legno perfettamente levigato e dai dettagli studiati con cura accolgono il visitatore che si trova di fronte a un allestimento di grande raffinatezza.
Particolarmente interessante è il tabernacolo: la Croce di Gesù è stata ricavata da un tralcio di vite. La chiave della cappella è disponibile presso l'adiacente Albergo Lamm.
La chiesa parrocchiale di S. Pietro fu eretta nel 18° secolo secondo i piani di Matthäus Wachter ed è consacrata ai Santi Pietro e Paolo. Gli affreschi del periodo tardo barocco sul soffitto sono opere di Josef Schöpf, uno dei pittori tirolesi più autorevoli. Il campanile risale al 1897.
Il Capitello in muratura, sulla strada verso S. Maddalena è sata costruita nel 1636.
Nel Infopoint Dolomiti UNESCO Zannes viene rappresentata la lunga storia delle Dolomiti, unica nel suo genere, in una sequenza accelerata.
Gli ammassi rocciosi, che costituivano un tempo il fondo marino, si stagliano ora come imponenti cime, talvolta inclinate, compresse o piegate. Questo si riflette nel concetto architettonico dell'Infopoint.
Il laghetto artificiale a Tiso è ideale per rilassarsi. Si trova immerso nei prati e un sentiero (percorribile con carrozzelle e passeggini) corre tutt’attorno allo stagno. Panchine e una fontana con acqua potabile invitano a soffermarsi e alcuni frammenti di roccia raccontano la storia geologica del territorio.
La Chiesa di S. Bartolomeo a Nave fu menzionata per la prima volta nel 1307 e l’edificio in stile tardo gotico fu eretto nel 1489. Gli affreschi all’interno della chiesa risalgono dal XV al XVII secolo. Notevole è il polittico del XVI secolo. Grazie alla rappresentazione del “Volto Santo” sul retro dell’altare, la chiesa è stata considerata a lungo come meta di pellegrinaggio per i pazienti odontoiatrici.
Nel terreno attorno a Tiso, collocate su dieci alture tra la valle e la montagna fino all´altitudine di 1260 slm, si possono trovare vecchi muri, fosse e caverne, in parte dissotterrate o nascoste. Sono testmoni di una vasta linea di fortificazioni campali.
In previsione dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale l’impero Austro-Ungarico fece costruire o rinforzare strutture difensive non solo vicino al confine, ma anche in diversi punti strategicamente importanti dell’entroterra. Una di queste “2° linea di difesa” era lo “Sbarramento di Chiusa“: Questo aveva lo scopo di rallentare o addirittura fermare qualsiasi avanzata delle truppe italiane nella Valle d’Isarco dalla zona di Bolzano o dalle Dolomiti. Al centenario della Grande Guerra si è costituito il “Gruppo di lavoro delle trincee di Tiso” con lo scopo di studiare la storia di queste trincee e di far partecipare gli interessati alle nuove, a volte sorprendenti scoperte.
Nel 1744 la chiesetta di San Giovanni in Ranui fu commissionata da Michael Jenner. La costruzione barocca si trova in ambiente grazioso con il paesaggio alpino imposante del Gruppo delle Odle in sfondo. L'altare è fatto di legno marmorizzato ed è considerato il gioiello della chiesa. San Giovanni di Nepomuceno è il patrono, al quale sono dedicati una serie di pitture sulle pareti laterali dell'altare. La chiesetta è di proprietà privata. L'accesso è a pagamento. Tuttavia, la chiesa rimane chiusa.
Per favore non entrare nei prati.
Un’esperienza per tutta la famiglia!
Il Museo Mineralogico di Tiso è dedicato alle famose Geodi di Tiso che si sono formate a causa di attività vulcaniche più di 290 milioni anni fa. Oltre alle Geodi di Tiso sono anche esposti altri minerali alpini (cristalli di rocca, quarzo fumé, granati ecc.). La collezione è nata grazie alla passione del collezionista Paul Fischnaller che ha dedicato la sua vita ai minerali.
Un breve film introduttivo spiega la formazione delle Alpi e dei minerali. Nel negozio del museo ben provvisto potete acquistare libri, souvenir, gioielli e pietre curative.
Andate anche voi alla ricerca delle Geodi di Tiso insieme al signor Paul Fischnaller! Ogni giovedì, prenotazione necessaria.
È così chiamato il massiccio blocco calcaero a nord-est di S. Maddalena, raggiungibile attraverso un sentiero che inizia preso la chiesa. In questo luogo, a quanto pare, si riunivano segretamente i seguaci della dottrina luteriana (i battisti) per celebreare le loro messe.