Vai ai contenuti

aggiunto ai preferiti

rimosso dai preferiti

Oops! C’è stato un problema, prova di nuovo

Il tuo account è in corso di creazione

Il tuo account è stato creato con successo e ora hai effettuato l'accesso.

L'accesso è stato effettuato con successo!

L'account è stato creato con successo, ma non è stato possibile effettuare il login automatico.

Sei stato disconnesso

Filtra
Filtri selezionati
    Livello di difficoltà
    Durata
    Distanza in Km

    Cultura e attrazioni nella regione dolomitica Alta Badia

    Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale. 

    Risultati
    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale San Cassiano
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Una chiesa del paese è menzionata già in un documento del XV secolo.

    L'edificio ricostruito risale al 1782. Di grande valore artistico e storico è la figura processionale della Madonna del tipo dell'immacolata di D. Moling.

    Architettura
    Atelier Lois Anvidalfarei
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Al posto di un piccolo laboratorio da demolire dovevano essere realizzati, accanto a un fienile preesistente, un atelier più grande e un garage. I vincoli erano precisi: la topografia del terreno non doveva subire modifiche oltre lo stretto necessario, mentre il nuovo edificio doveva completare la corte esistente e doveva avere proporzioni tali da inserirsi nell’ambiente circostante. L’accesso carrabile avviene attraverso il ponte del fienile, che si trova alla stessa quota della galleria del nuovo atelier e crea così un collegamento tra i due edifici. Il garage sottostante risulta poco visibile dalla strada così come l’intero atelier, dato che a entrambi si accede dalla corte che si trova a una quota più bassa. Le nuove costruzioni sono in calcestruzzo rivestito da una pelle esterna isolata composta da tavole di larice verticali. Il tetto è anch’esso in legno di larice e sulla falda orientata a nord sono ricavate grandi finestre per illuminare l’atelier. L’interno di quest’ultimo è bianco con finiture in legno chiaro.

    Chiese e abbazie
    Abitazione di don Enrico Videsott
    La Val, Regione dolomitica Alta Badia
    Don Enrico Videsott è nato il 3 luglio 1912 a Mantana vicino a Brunico ed è morto il 9 dicembre 1999 a La Val. Don Videsott si è distinto in particolare per il suo carisma spirituale, la sua profonda pietà e grande compassione. Ha mostrato una volontà illimitata di aiutare ed è stato un ambasciatore della bontà e dell'amore di Dio.
    Fortezze e castelli
    Oies, luogo natale di San Giuseppe Freinademetz
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia
    San Giuseppe Freinademetz, il primo Santo dell'Alto Adige, è nativo dell'Alta Badia.

    Il maso Oies, dove nacque nel 1852, è oggi un luogo di pellegrinaggio molto frequentato. San Giuseppe Freinademetz, missionario della Società del Verbo Divino di Steyl, morì in Cina nel 1908. Fu beatificato a Roma il 19 ottobre 1975 e canonizzato il 5 ottobre 2003.

    La cantina del maso Oies è stata trasformata in una cappella, abbellita con opere degli artisti Kollreider di Lienz e Lois Irsara di Badia.

    Arte e cultura
    Gastronomia stellata
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    L'Alta Badia, conosciuta anche come la Valle Gourmet delle Dolomiti, è da anni presente nelle più prestigiose guide gastronomiche.

    E, in effetti, in Alta Badia puoi trovare ben quattro stelle Michelin su soli 15 chilometri quadrati. Fatto ancora più importante, l’alta cucina e i prodotti d’eccellenza non si trovano solo nei ristoranti di livello superiore: la gastronomia di alta qualità è uno degli aspetti più importanti dell'offerta turistica dell'Alta Badia, nei ristoranti di fondovalle come nei rifugi.

    Chiese e abbazie
    Cappella di "Piceplan"
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    La cappella di Piceplan risale al 1887 ed è dedicata alla Madonna.

    La popolazione vi si reca due volte all’anno in processione.

    Arte e cultura
    Cascate del Pisciadú
    Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

    Ai piedi delle pareti rocciose del "Grup dl Sela" o Gruppo del Sella, il più imponente massiccio delle Dolomiti, si possono ammirare le suggestive “cascades de Pisciadú”. Le cascate, alle quali si giunge da Colfosco con una tranquilla passeggiata attraversando una vasta radura, sono particolarmente suggestive in primavera, quando grazie al disgelo sono ricche d’acqua.

    Arte e cultura
    Cartolina da Armentara
    La Val, Regione dolomitica Alta Badia

    Vuoi condividere la magia dei prati dell'Armentara con i tuoi cari a casa? Perché non farlo in un modo romantico ed antico, spedendo una cartolina illustrata? Abbiamo preparato una cassetta speciale nella quale raccogliamo le cartoline che saranno spedite due volte l’anno: con i primi fiocchi di neve e ad inizio estate, con la prima fioritura. Non devi nemmeno pensare al francobollo, affranchiamo noi!

    Arte e cultura
    Lech de Boé - Lago Boé
    Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

    L'idilliaco lago di montagna, situato a 2252 metri sul livello del mare, si trova in una profonda conca naturale circondata dalle aspre pareti rocciose del Gruppo del Sella. Il laghetto è raggiungibile dalla stazione a monte della funivia Boé in soli 20 minuti su un facile sentiero pedonale. Chi vuole camminare un po' più a lungo può raggiungere il rifugio Franz Kostner sul Vallon dal lago Boé sul sentiero nr. 638.

    Arte e cultura
    Cascate di ghiaccio allo Scotoni
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Lungo la pista che dal Lagazuoi porta alla Capanna Alpina, si passa davanti ad un fenomeno naturale molto particolare.
    In inverno, quando tutto gela, si formano delle bellissime cascate di ghiaccio. Particolari, perché d'estate in questo punto, si vede appena la traccia di acqua che scorre.

    Le cascate sono molto interessanti per gli scalatori.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale Badia
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Chiesa parrocchiale di San Giacomo e San Leonardo: la chiesa è stata menzionata per la prima volta in un documento del XIV secolo.

    Il suo aspetto attuale, a parte il campanile gotico, è segnato dallo stile rococò. Le pitture interne sono opera di M. Günther, eseguite nel 1778 e rendono questa chiesa il monumento in stile rococò più significativo della Ladinia.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Vigilio a Colfosco
    Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

    La chiesa tardo gotica di Colfosco con il massiccio del Sella sullo sfondo è un popolare motivo della fotografica dolomitica.

    La chiesa parrocchiale di San Vigilio fu menzionata per la prima volta nel 1419. Negli anni seguenti fu più volte restaurata e ampliata.

    Particolarmente interessanti sono il vestibolo neogotico con un portale con arco a sesto acuto, il campanile a cipolla e l'altare maggiore all'interno della chiesa. L’altare risale alla fine del XIX secolo ed è dell'artista locale Johann Valentin di Badia. Nella nicchia mediana dell'altare c'è una foto del XVIII secolo della Vergine Maria e ai lati ci sono le statue di San Vigilio e San Cassiano. Per motivi di sicurezza, la preziosa statua di San Vigilio è stata sostituita con una copia.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Caterina
    Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

    La chiesa parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria, menzionata nel 1347 e consacrata nel 1452, è la prima chiesa di Corvara. Nella piccola chiesa, costruita in stile tardo gotico, si possono ammirare alcune opere di notevole bellezza e importanza artistica.

    Ad esempio, alcuni affreschi che raffigurano, tra l'altro, Santa Caterina e un altare ad ante risalente al 1520, l'unico altare ad ante ancora ben conservato nelle chiese della Val Badia. Sul retro di una delle ante dell'altare maggiore è rappresentato il martirio di Santa Caterina. L'altare fu realizzato dalla bottega locale di Ruprecht Potsch e completamente restaurato nel 1975. La leggenda narra che i dipinti sui due pannelli dell'altare siano del famoso Tiziano, che sembra fosse stato a Corvara per un breve periodo. Gli esperti d'arte attribuiscono invece il lavoro ad un artista della cosiddetta Scuola del Danubio, Albrecht Altdorfer.

    Intorno alla chiesa vi è, come d’uso nei nostri paesi, il cimitero del paese.

    Chiese e abbazie
    Chiesa/santuario La Crusc/Santa Croce
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Molti secoli fa, quando il paese di Badia era ancora poco abitato, il Santa Croce era probabilmente un luogo di culto pagano. Le difficili condizioni di vita di quei tempi hanno probabilmente spinto i primi cristiani a costruire un santuario per chiedere la benevolenza del cielo.

    Intorno all'anno 1010 dei monaci costruirono una cappella nei prati ai piedi del Sas dla Crusc/Santa Croce. Nel XV secolo al posto della cappella fu costruita una piccola chiesa che alla fine del XVII secolo fu sconsacrata dall'allora imperatore austriaco e quindi soggetta al decadimento. I valligiani e alcuni pellegrini ristrutturarono la chiesetta salvandola dalla rovina. A metà del XVIII secolo la chiesetta fu poi ampliata e dotata di un campanile.

    Per molti anni le uniche testimonianze dell'esistenza di un luogo di pellegrinaggio al Santa Croce erano documenti risalenti al 1511. In seguito furono trovate due pergamene che recavano una datazione precedente. Sulla prima pergamena si legge della consacrazione della chiesa, sulla seconda si racconta la storia di un certo "Morellus de Caninis" che nel 1500 si recò in pellegrinaggio a Roma per chiedere il favore della Santa Chiesa.

    Nell’altare della chiesa sono conservate alcune reliquie, come quella di San Leonardo (patrono della chiesa parrocchiale di Badia/San Leonardo), di San Ippolito, San Virgilio (vescovo di Salisburgo), di Santa Maria Maddalena, di Sant’Agnese e di Santa Barbara.

    Ai giorni nostri, durante la stagione estiva, diverse processioni portano dal fondovalle alla chiesa. Particolarmente sentita dalla popolazione della Val Badia la processione della prima domenica di giugno.

    Architettura
    Ristorante di montagna Boè
    Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

    Situato ad alta quota in un’area particolarmente esposta e soggetta a tutela paesistica, il ristorante forma una corte ben protetta dai venti insieme ai due edifici preesistenti, la stazione a monte della funivia e il chiosco-pizzeria. La nuova costruzione si stacca dal suolo il meno possibile, dando origine a un volume di forma allungata a un solo piano che riesce quasi a fondersi con il paesaggio. Il linguaggio architettonico si svincola nettamente dallo stile tradizionale delle baite di montagna: una copertura piana fortemente aggettante crea un riparo per le facciate interamente vetrate, che fanno apparire l’edificio ancora più trasparente e leggero. I materiali impiegati sono tuttavia quelli tipici della tradizione: legno per le terrazze e gli arredi, pietra naturale per le murature della cucina e dei servizi. All’interno tre volumi cubici rivestiti di legno articolano la pianta libera della grande sala per gli ospiti, che assume più il carattere di una lounge che di un rifugio alpino.

    Fortezze e castelli
    Castello "Ciastel Colz"
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Il Castello di Colz o anche Residenza Rubatsch, è una costruzione poco strutturata caratterizzata da quattro torri, due rettangolari e due rotonde, nonché una cinta e numerose bombardiere.

    Le origini di questo castello risalgono al 1536, quando Hans von Rubatsch ottenne l’autorizzazione alla costruzione di una residenza a La Villa da parte dell’imperatore Ferdinando I. Al termine del Cinquecento il castello passò nelle mani della famiglia nobile dei Colz che modificò il castello. La famiglia Winkler come anche la famiglia Mayerhofer si succedettero nel corso del tempo. Pian piano cominciò ad andare in rovina, e solo alla fine degli anni '80 il castello fu soggetto a lavori di restauro.

    Il castello è fortemente legato alle avventure di Franz Wilhelm Prack zu Asch, anche chiamato "Gran Bracun“, che tra il 1573 ed il 1581 si comportò da gran signore delle valli ladine. Era considerato un cavaliere crudele ma allo stesso tempo cortese. Le avventure di Prack zu Asch sono anche illustrate nella sala dell’Hotel Cappella di Colfosco. Secondo le leggende, Prack zu Asch fu ucciso da un membro della famiglia Colz, che diede anche il nome a questo castello.

    Oggigiorno Castel Colz è privato e non visitabile.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Barbara
    La Val, Regione dolomitica Alta Badia

    La piccola chiesa di Santa Barbara, in stile tardo gotico, è stata costruita nel XV secolo su una collina panoramica poco fuori dal centro di La Val.

    Documenti storici fanno presumere che la costruzione della chiesa in onore di Santa Barbara, patrona dei minatori, sia opera dei minatori del Valparola, che lavoravano il minerale estratto dal Monte Pore.

    Di rilievo storico-artistico sono il dipinto sulla parete esterna che rappresenta la Crocifissione in aperta campagna e diverse pitture murali all’interno.

    La chiesetta è raggiungibile con poco più di mezz’ora di cammino dal centro del paese di La Val lungo un sentiero realizzato nel 2006 denominato “Memento Vivere”, composto dalle 5 stazioni “Nascita”, “Infanzia”, “Giovinezza”, “Età adulta” e “Vecchiaia”.

    Arte e cultura
    Museum Ladin Ursus ladinicus
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Nel Museum Ladin Ursus ladinicus viene raccontata la storia affascinante dell’Ursus ladinicus, un orso delle caverne vissuto oltre 50.000 anni fa nelle Dolomiti e ritrovato nella grotta delle Conturines, che è considerata il sito più alto al mondo nel quale sono stati rinvenuti i resti dell’orso e del leone delle caverne.Inoltre, si può esplorare la storia geologica delle Dolomiti raccontata attraverso fossili bellissimi.

    Il Museum Ladin Ursus ladinicus, una sede distaccata del Museum Ladin Ciastel de Tor a San Martino di Badia, è suddiviso in tre piani. Al piano superiore viene illustrata la formazione delle Dolomiti, con fossili unici e di grande interesse scientifico, tipici per l’area che circonda San Cassiano.

    Segue la sezione dedicata alla formazione della grotta, alla sua scoperta e agli scavi che hanno riportato in luce migliaia di ossa. Tutti gli aspetti essenziali della vita dell’orso delle caverne e del suo ambiente sono chiariti grazie ai reperti dell'Ursus ladinicus risalgono a oltre 50.000 anni fa.

    Al piano terra il visitatore può esplorare la ricostruzione della grotta dell’orso, dove è possibile ammirare ”la mamma orsa in letargo perenne con il suo cucciolo”.

    Accesso per disabili Il Museum Ladin Ursus ladinicus è completamente visitabile con la sedia a rotelle.

    Arte e cultura
    Fontana di acqua sulfurea a Al Bagn
    La Val, Regione dolomitica Alta Badia
    Nel 19° secolo il paese di La Val era conosciuto per i bagni termali di zolfo di Al Bagn a Rumestluns. Essi prevenivano malattie e disturbi come per esempio reumatismi, scorbuto e malattie sessualmente trasmissibili. Un cliente abituale era a quei tempi il fisico e premio Nobel Max Planck. In seguito alla ricostruzione della struttura nel 1978, i bagni termali sono stati rimossi a causa degli elevati costi di gestione ed essa è al giorno d’oggi un esercizio ricettivo. La fonte (acido silicico, acido solfidrico e altri elementi) fu risanata nel 2009 e può essere usata pubblicamente nell’oasi di quiete creata nei pressi della fonte.
    Fortezze e castelli
    Maso Ruac/Alfarëi
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    L'etimologia del toponimo "Ruac" è incerta: potrebbe derivare dal latino RIVUS+ACEUS e significare "territorio ghiaioso" oppure essere legata a una forma prelatina ROVA + ACEUS e significare "smottamento". Il nome Alfarëi, invece, non presenta problemi interpretativi e sta a indicare un luogo dove crescono i pioppi tremuli.

    In questo insediamento sorge uno dei più vecchi edifici dell'Alta Badia. Si tratta di una pregevole casa di foggia tardo romanica, con uno stile architettonico di origine medievale, la più antica tipologia abitativa riscontrabile nella vallata.

    Questo tipo di costruzione è caratterizzato da una parte inferiore in muratura e una parte superiore in legno con un ampio balcone rivolto verso valle. Le finestre sono piuttosto piccole.
    Il fienile con la stalla al piano terra, è caratterizzato da un ampio ballatoio, il "parincinch", utilizzato per l'essiccazione dei prodotti agricoli.

    Poco distante troviamo una vecchia segheria e un mulino.

    Nella casa, oggi, si preparano cene tipiche ladine su prenotazione.

    Chiese e abbazie
    Cappella di Rü
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    A "Rü" è stata eretta nel 1973 una cappella in onore della Madonna di Lourdes.

    Arte e cultura
    Gigant
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Gigant, l'opera d'arte in acciaio lucidato a specchio è stata realizzata dall’artista Daniele Basso per l’occasione del 30° anniversario della Coppa del Mondo di sci in Alta Badia. Il gigante riprende lo sciatore del logo della Coppa del Mondo e simboleggia lo sport dello sci. È poi, soprattutto, un ringraziamento a tutti i volontari che hanno contribuito al grande e unico successo della Coppa del mondo di sci in Alta Badia.

    L'opera d'arte è stata allestita presso la stazione a monte del Piz La Ila dove inizia la discesa sulla famosa pista Gran Risa.

    Fortezze e castelli
    Casa nobiliare di Coz
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Leggermente in disparte rispetto alla frazione di San Linert/San Leonardo troviamo la casa nobiliare di Coz, uno dei masi più antichi del paese.

    Il toponimo "Coz" (da Couz) sembra avere radici prelatine e derivare da una forma koltju di origine e significato sconosciuti.
    La casa nobiliare di Coz è stata ricostruita nel 1604 e interamente restaurata nel 1996/97. Qui risiedeva la famiglia nobile dei Colz, che nel 1695 vendette il maso alla famiglia Winkler di San Lorenzo in Badia, la quale, nel 1754, la cedette a sua volta alla famiglia di Giacomo Irsara, i cui eredi ne mantengono la proprietà.

    L'edificio ha una struttura rettangolare e un tetto a due falde smussate. Sono preziose le decorazioni della cappella, costruita nel 1613, che illustrano scene della Creazione, di Mosè con il serpente di rame e scene della Crocifissione. Sul muro esterno sono raffigurati San Cristoforo e San Floriano. Accanto alla casa nobiliare sono presenti altre costruzioni minoti come il fienile, il granaio, il laboratorio e il forno per il pane.

    Ad ora la casa "Coz" è privata e può essere ammirata all'esterno lungo il sentiero culturale di Badia.

    Arte e cultura
    La Roda
    Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

    “La Roda”, la bici gigante in legno, si trova nei prati adiacenti l’arrivo della Maratona dles Dolomites. L’opera, realizzata nel 2016 per il trentennale della Maratona dles Dolomites da un artista locale, è diventata il simbolo dell’amore per la bicicletta che ovunque si respira in Alta Badia.

    Gli eventi bici in Alta Badia:

    • Sellaronda Bike Day - 07.06.2025 e 13.09.2025
    • Dolomites Bike Day - 21.06.2025 
    • Maratona dles Dolomites - 06.07.2025
    Chiese e abbazie
    Cappella ai piedi del Sas Dlacia
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Nel 1993 venne edificata questa cappella dedicata alla Madonna di Lourdes ai piedi del “Sas Dlacia”, in mezzo ad uno spiazzo verde lungo la passeggiata oltre il campeggio.

    Le donazioni dei visitatori sono state utilizzate per costruire un pozzo di estrazione in Africa.

    Fortezze e castelli
    Casa nobiliare di Sompunt
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Sompunt si trova a metà strada fra Badia e La Villa e si tratta di uno dei masi più antichi di Badia. Sul portale della pittoresca residenza signorile, con stipiti ed arco tondo in pietra, si legge la data 1598; sulla facciata rivolta al Sasso della Croce troviamo decorazioni del XVI secolo e nelle cantine travi e colonne in legno del periodo tardogotico.

    Sompunt fu proprietà dei nobili "Mayrhofen zu Koburg und Anger" dal 1700 fino a quando si estinsero nel 1859.
    Nel 1913 il maso Sompunt fu acquistato dalla famiglia Castlunger che vi risiede tuttora.

    Durante la prima guerra mondiale il maso Sompunt si trasformò in un lazzaretto, destinato ad ospitare i soldati asburgici feriti. La casa nobiliare è costruita su tre piani. Degni da menzionare sono i soffitti che impreziosiscono le cantine e il piano terra, così come i rivestimenti lignei delle stanze e la cappella.
    Sul muro vi è riconoscibile il segno del livello raggiunto dall'acqua nel 1821, in seguito ad una frana che bloccò il corso dell'acqua del torrente Gadera.

    Accanto alla casa si trovano come di consueto le costruzioni tipiche delle viles: il fienile, la legnaia, il forno, l'arnia e il mulino.

    Ad oggi la casa è privata e abitata.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale La Villa
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Chiesa parrocchiale di "Nostra Signora": la chiesa attuale fu consacrata nel 1516.

    A partire dal XIX secolo l'arredamento interno fu adattato al gusto dell'epoca. L'aspetto esterno si presenta sobrio e semplice. I dipinti interni sono opera degli artisti Pescoller, eseguiti negli anni 1897 e 1949. Gli altari laterali presentano uno stile marcato del gotico toscano.

    1 2