Fermati un attimo e percepisci la forza spirituale di questi luoghi, ammira l'architettura romanica e gli affreschi gotici o semplicemente evadi per qualche attimo dalla frenesia della vita quotidiana. Scopri qui tutte le particolarità delle numerose chiese, cappelle e monasteri di epoche e stili diversi.
La cappella sulla strada di Nove Case si trova in verità nel territorio comunale di Rasun, ma appartiene alla competenza della parrocchia di Valdaora.
La cappella nel borgo Obergoste si trova ad un'altitudine di 1328 m.
Ai piedi del soleggiato versante della montagna si trovano i masi Mairhöfe con la cappella Siebenter. La cappella è stato costruito nel 1736 e ristrutturato nel 1913.
La chiesa, costruita verso il 1340 grazie a una donazione del brunicense Nikolaus del Stuck, è dedicata a santa Caterina, della quale numerosi affreschi all'interno e all' esterno dell'edificio narrano la vita. Caterina, che era una facoltosa ereditiera di Alessandria, si fece battezzare dopo che la Vergine Maria le era apparsa in sogno. Un giorno giunse ad Alessandria l'imperatore Massenzio, vinse cinquanta filosofi della superiorità della fede cristiana su tutte le altre religioni. Massenzio mandò al rogo i cinquanta filosofi e fece torturare, sottoporre al supplizio della ruota e infine decapitare Caterina. Caterina (ritratta con lo strumento del suo martirio) sta fra i quattordici santi ausiliatori. La guglia a doppio bulbo che orna la torre campanaria é la piú tarda, fu apposta in seguito al grande incendio del 1724. Sotto di essa si trova un locale da cui, fino al 1972, la guardia antincendio notturna attendeva al suo compito.
Rappresentazione barocca del battesimo di Cristo di Francesco Unterberger (1707 - 1776). La chiesa dello Spirito Santo all' Ospedale sorge sulle rovine di un edificio precedente, costruito nel secolo XIV. Quella odierna è una bella chiesa barrocca del secolo XVIII.
Sante Messe in lingua italiana: Lu, Ma, Me, Ve alle ore 09.00, sabato alle ore 18.00.
Domenice e festivi alle ore 18:00, a luglio, agosto e nel periodo di Natale.
La chiesetta fu eretta nel 1652. Subito dopo "Mauren" cominciano le stazioni della Via Crucis che conducono alla più amata meta di pellegrinaggi della Val Pusteria Centrale, a Maria di Sares. Il piccolo santuario di "Nostra Signora di Loreto" fu costruito alla metà del XVII° secolo ed era allora legato ad un eremitaggio. Sulla porta d'ingresso rettangolare si legge 16ERPAUT52, sopra una moderna pittura della S. Virgo Lauretana. Sull'altare della chiesa, sul timpano si notano l'Annunciazione e, sotto, la Madonna Nera col Bambino, Sant'Anna, San Gioacchino e, sopra le porte, San Giuseppe e San Silvestro.
La cappella-edicola presso Rauther - appartiene alla parocchia di Valdaora - risale al 17° secolo. La piccola cappella fu costruita assieme dai proprietari delle fattorie Ober- e Unterrauther e assieme furono sostenuti i costi dell'arredamento.
La Cappella di Nostra Signora barocca rinnovata nel 2015/16 dedicato alla Madonna Addolorata a San Sigismondo fu costruita nel 1621 e ampliato nel 1644. La nuova costruzione è considerata uno degli spazi devozionali più affascinanti del Barocco. È stato dedicato un notevole impegno ai dettagli. La navata è coperta da una cupola, mentre lo spazio dell'altare si conclude con una volta a crociera. Le stazioni della Via Crucis sono incisioni di Franz Xaver Endres di Augusta. L'immagine miracolosa sull'altare maggiore è una Pietà in campagna aperta, affiancata da Joachim e Anna, e risale alla fine del XV secolo. Le decorazioni del soffitto sono state realizzate da Josef Anton Zoller. Sotto la cupola sono raffigurati i quattro evangelisti, mentre nella stessa si trovano scene tratte dal Libro di Ester. Nell'area dell'altare compaiono le tre virtù divine: Fede, Speranza e Carità, integrate dal Coraggio.
Una cappella dei contadini si trova presso il maso Oberraut a Rasun di Sopra.
A Rasun di Sopra l'edicola quadrangolare (Wirtherstöckl) presso Wirtherhof risale al 16° secolo. All'interno ci sono pitture murarie grezze all'incirca del 1600.
La chiesa parrocchiale di San Sigismondo é uno dei monumenti architettonici piú belli del Sudtirolo. Nominata per la prima volta nel 1363, la costruzione odierna fu eretta dal 1449 al 1489. L‘altare maggiore é uno dei piú vecchi e piú importanti trittici del Sudtirolo.
Il patrocinio di S. Pietro è tra i più antichi dell’Occidente, spesso preceduto da più antichi luoghi di culto pagano. Il maestoso e svettante campanile è considerato il simbolo di Valdaora e segna la predominio di Valdaora di Sotto per quanto riguarda l’aspetto sacrale. A differenza della chiesa di Maria Vergine a Valdaora di Sopra o della chiesa di S. Volfango a Sorafurcia, la chiesa madre ha potuto conservare in gran parte il suo aspetto barocco.
La chiesa prepositale Mariä Himmelfahrt a Casteldarne fu costruita per la prima volta nel 1370. L‘odierna costruzione barocca fu eretta dal 1698 al 1701. L’immagine miracolosa é di I. A. Mölck (1755). Nella cappella della cripta troviamo la „Kornmuttergottes“ (la Madonna del grano) e altri dipinti interessanti.
Per molto tempo la chiesa di Pieve di Marebbe è stata la parrocchia principale a curare la vita religiosa di tutta la valle. Documenti storici accertano che dal 1214 Marebbe gode di una guida spirituale fissa e che il primo parroco fu un certo Marquardus. In un documento datato 1347 si fa riferimento esplicito alla chiesa come “Parrocchia di Santa Maria di Marebbe”. L'odierna struttura in stile barocco è imponente e ha pianta a croce.
Di particolare bellezza è l'altare maggiore rinascimentale, intagliato magistralmente nel legno. L'opera risale al 1636, quando la peste imperversava in queste terre. Al centro si erge la statua miracolosa della Vergine Maria. La chiesa di Pieve di Marebbe è una meta di pellegrinaggio molto amata e ben frequentata sia dagli abitanti della Val Badia che dai fedeli della Val Pusteria.
Al 1973 risale questa cappella, costruita dal vicinato. Conserva al suo interno una statua della Madonna di Lourdes proveniente dalla chiesa parrocchiale di Rasun di Sopra.
Nella Chiesa Parrocchiale di San Martino a Corti i muri della navata sono ancora romani, arcate, coro e la torre furono costruiti nel 1473. All’interno si trova un trittico del 1520. La chiesa è chiusa a chiave, informazioni sulla chiave presso l'ufficio turistico di Chienes.
La chiesa di Santa Walburga a Anterselva di Sotto è stato costruita nel 15° secolo e ampliata nell'anno 1954.
La cappella dei contadini Pfaffinger (presso il maso Linde) è una modesta costruzione a pianta rettangolare, con un interno con volta a botte e una finestra rettangolare per lato ed è stata costruita nel 19° secolo.
La Chiesa di San Giorgio a Anterselva di Mezzo è stata ricostruita nell'anno 1798 ed è diventata la chiesa barocca di oggi. Si ritiene che esisteva già una chiesa nell'anno 1000 a Anterselva di Mezzo.
Le radici della chiesa di S. Egidio a Valdaora di Mezzo affondano nell'alto medioevo. Secondo un antico foglio in pergamena, Viktor Gatterer avrebbe scoperto all'inizio del XIX secolo nell'archivo parrocchiale di Valdaora di Sotto, la chiesa sarebbe stata consacrata il 1. settembre 1138 dal vescovo di Bressanone Rembert alla SS. Trinità, alla Croce vittoriosa e al discepolo Egidio. Uno dei quattordici santi ausiliatori, Egidio viene invocato da pastori e cacciatori e venerato come patrono del bestiame e della peste.
La chiesa parrocchiale di San Andrea a Rasun di Sopra è stata costruita nel 14° secolo, inaugurata nell'anno 1422, ampliata nel 17° secolo e costruite nuove cupole. Nel 1959 la chiesa è stata demolita per la maggior parte, per creare l'attuale struttura, costruita in uno stile contemporaneo.
Gli edifici sacri sono spesso legati a saghe e leggende. A Sorafurcia la costruzione della chiesa di S. Volfango è legata a un orso. L’animale avrebbe aggredito il contadino del maso Arndt sul Furcia, e questo avrebbe fatto voto di costruire una chiesa.
Lungo la strada ad Anterselva di Sotto si trova la cappella Meizger che è stato costruito nell'anno 1816 ed è una cappella semplicemente attrezzato.
Appartiene al distretto parrocchiale di rasun di Sotto anche il lontano Maso Imberg, la cui via d'accesso é sopra Tesido. Come in tutte le altre cappelle di Rasun la costruzione è molto semplice, finestre con vetri a tondo, porta rettangolare, altare lineare. In generale si può dire che in molte edicole c'era l'usanza che anche il vicinato prendesse parte alla visita della cappella.
La chiesa tardogotica di Valdaora di Sopra fu consacrata la prima volta nel 1446 e successivamente nel 1472. Nel 1650 assunse l´aspetto barocco. La sua ristrutturazione nel 1900 la riportó al primitivo aspetto gotico, grazie alle proposte dell´architetto Roman Pircher. Le vetrate furono prodotte dalla ditta Neuhauser di Innsbruck, su disegno di Pircher. Gli stalli del coro, i banchi e le porte sono di Jakob Veider, falegname di Rasun di Sotto. L´altare laterale di destra raffigura Sant´Antonio, insieme a San Sebastiano, invocato contro la peste. I santi Crisanto e Daria portano nelle vesti delle pietre, perché, secondo la tradizione, sarebbero stati lapidati. L´altare laterale di sinistra propone la Madonna con Bambino, affiancata dai santi Gioacchino ed Anna, suoi genitori. Sull´ancona San Giovanni Battista. Il rilievo sull´altare maggiore presenta l´Assunzione di Maria e ne ricorda il patrocinio, accanto al tabernacolo stanno i quattro evangelisti.
Nel 1815 l'attuale cappella è stata costruita e nell'anno 1949 la cappella Steinzger è stata restaurata.
Nel 1924 il contadino del maso Mitterbrugge Josef Pallhuber ha costruito la cappella "Brugger" vicino la sua casa. Fino ad oggi è la più giovane cappella nella Valle Anterselva.
In mezzo ai prati verdi sorge la chiesa di S. Valentino, una costruzione tardogotica con portale a sesto acuto, finestre ogivali e volta stellata. Questo santuario di campagna fu consacrato nel 1434 e fungeva da luogo di pellegrinaggio degli abitanti di Falzes nei giorni delle rogazioni e del ringraziamento per il raccolto. Di quell'epoca però sono rimasti solo i muri della navata unica. La volta, il coro e il campanile a cuspide in bei blocchi di granito commessi furono aggiunti solo nel XVI secolo. La sacrestia, ospitata nel pianterreno del campanile, si segnala per la sua bella volta stellata e nervata. L'altare maggiore in stile barocco reca una ben proporzinata ancona a colonne, con trabeazione parziale e frontone a volute. La pala d'altare è stata dipinta dal noto pittore della Val di Fiemme Franz Unterberger. Raffigura il patrono della chiesa S. Valentino e il patrono degli animali domestici Antonio Abate. Anche le statue barocche dei santi Giovanni e Paolo, Silvestro, Martino e Michele e due angeli sono dei buoni lavori del 1752. Nel 1979/80 fu portato alla luce sulla parete nord un ciclo di affreschi di mano di Friedrich Pacher (1487). I campi pittorici della zona ovest mostrano le buone e le cattive azioni, quelli della zona est scene della Passione. Grande importanza ha una scultura lignea di S. Valentino. Essa fu realizzata alla metà del XV sec. e potrebbe essere un'opera giovanile di Michael Pacher. Alla chiave di volta i conti Künigl e il convento di Novacella hanno lasciato per sempre il loro stemma. La pittura sulla parete esterna raffigura la Crocifissione di Nostro Signore, la Visitazione di Maria ad Elisabetta, S. Valentino e la santa coppia di medici Cosma e Damiano. Il donatore di questo affresco, un certo Baumann del vicino maso, ha lasciato scritto in poche righe ai suoi successori: hans mair in veld und sein hawsfrau margret (1434).
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