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    Cultura e attrazioni in Alto Adige

    L'offerta artistica e culturale in Alto Adige è estremamente ricca, ma è soprattutto l'osservazione della vita quotidiana che permette di capire la vera essenza di questa regione fatta di contrasti e armonie, dove mondo tedesco, italiano e ladino si fondono per dar vita a un connubio unico. Cosa fare? Dove andare? Quali sono le cose da non perdere assolutamente? Scoprilo insieme a noi.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    Sepolcro Sig.ra Emma Hellensteiner
    Villabassa, Regione dolomitica 3 Cime
    Emma Hellensteiner, pioniera del turismo alpino di fine ottocento ( Sankt Johann in Tirol, 23 aprile 1817 - Merano, 9 marzo 1904)

    Emma Hellenstainer fu una carismatica albergatrice e un’eccellente cuoca. Questa donna rese celebre l’Hotel Emma che all’epoca si chiamava Schwarzer Adler. La sua fama e il suo fascino si spinsero ben oltre i confini del paese attirando clienti da tutto il mondo. Ospiti tedeschi, italiani, inglesi – vennero a Villabassa non solo per il meraviglioso paesaggio, ma soprattutto per il fascino della Signora Emma.
    Fortezze e castelli
    Rifornitore della Ferrovia del Sud (Fortezza/Lienz)
    Monguelfo-Tesido

    La torre ottagonale del rifornitore d’acqua per locomotive, il fabbricato viaggiatori, il magazzino con rampa, tutte opere del periodo austroungarico, e le case per ferrovieri sul lato est dell’areale della stazione progettate da Angiolo Mazzoni nel 1926, formano un insieme di gioielli della tecnica ferroviaria. Il rifornitore, esempio singolare della tecnica progettato come anche le restanti opere ferroviarie da Wilhelm von Flattich, era stato inaugurato nel 1871 e messo sotto vincolo architettonico nel 2004. Nel 2010 l’immobile fu acquistato dal Comune di Monguelfo. Nell’era delle locomotive a vapore il rifornitore era una vera e propria area di servizio, un distributore d’acqua, alimentato da sorgenti collocate a sud del tracciato in quota e collegate tramite una condotta secondo il principio gravitazionale dei vasi comunicanti dato dalla naturale inclinazione del territorio. Per il rifornimento la locomotiva doveva fermarsi almeno per 15 minuti in stazione, lasso di tempo durante il quale veniva svuotato il cassone con la cenere e ricaricato il carbone.

    Fortezze e castelli
    Castello di Castelbello
    Castelbello-Ciardes, Val Venosta
    Il Castello di Castelbello, menzionato per la prima volta nel 1238 fu costruito dai signori di Montalban. In seguito a numerosi passaggi di proprietà, nel 1531 il castello fu acquisito dalla famiglia Hendl come feudo in pegno. Gli Hendl apportarono notevoli ampliamenti e modifiche, conferendo a Castello Castelbello la sua odierna struttura.
    Gli incendi del 1813 e del 1824 causarono enormi danni al castello. I Conti Hendl ricostruirono solo una piccola parte per scopi abitativi, lasciando il resto del castello al triste destino di cadere in rovina. Nel 1956 l’intero complesso fu acquistato dallo Stato. All’epoca il castello si trovava in condizioni desolanti. Sotto la competente guida della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Verona si diede il via a notevoli lavori di restauro, conclusi nel 1995, che conferirono al castello una nuova fruibilità. Dal 1999 il Comune di Castelbello-Ciardes affidò il castello, dapprima di proprietà dello Stato e in seguito della Provincia, alla direzione e amministrazione del “Curatorio Castello di Castelbello Società Cooperativa”.
    L'erezione della cappella cade nel tardo XIII secolo o all'inizio del XIV.. Alle pareti si trovano un fregio con i dodici Apostoli ed inoltre testi del Credo. Nel freggio gli apostoli si volgono a coppie l'un verso l'altro, perchè le citazioni sono riprodotte alternatamente in modo normale e speculare.
    Arte e cultura
    Parco Naturale Puez-Odle
    Funes, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il parco naturale Puez-Odle, nel cuore delle Dolomiti, è un'area naturale che si estende in parti delle valli: Val Badia, Val Gardena e Val d'Isarco. Racchiude principalmente due gruppi montuosi: il gruppo del Puez e quello delle Odle.

    In diversi posti nel parco naturale si possono osservare bene le sedimentazioni stratificate, che documentano la formazione delle nostre montagne ed offrono una varietà geologica eccezionale. Questo parco offre tutto l'anno diverse possibilitá per gli amanti della flora e fauna, non dimenticano le varie attivitá sportive.

     

    Fortezze e castelli
    Sorgente di Zolfo
    Valdaora, Regione dolomitica Plan de Corones

    Nel cuore della natura incontaminata di Bad Bergfall, a pochi chilometri dal centro, si trova uno dei fenomeni naturali più affascinanti della regione – la sorgente solforosa. Conosciuta per le sue proprietà curative, la sorgente era apprezzata già nel XVI secolo. L'acqua minerale che sgorga dalla sorgente è ricca di zolfo, tradizionalmente utilizzato per trattare problemi della pelle e migliorare il benessere generale. 

    Arte e cultura
    Dolomiti senza confini
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime
    “DOLOMITI SENZA CONFINI” è un’alta via unica nel suo genere, il cui percorso di 108 km, suddiviso in nove tappe a tratti molto impegnative, si sviluppa a cavallo tra due Paesi, passa per dodici vie ferrate e tocca diciassette rifugi alpini. Un itinerario fortemente simbolico, dal punto di vista non solo alpinistico ma anche storico, giacché si snoda in parte lungo trincee e gallerie che sono state scenario della Grande Guerra, tra il Cadore e le Dolomiti di Sesto, dalle Tre Cime di Lavaredo alla valle di Gail, in Austria. L’alta via è accessibile da più punti: in Tirolo Orientale dai paesi di Kartitsch e Obertilliach – entrambi appartenenti alla rete internazionale di Bergsteigerdörfer (villaggi degli alpinisti) –, a Sesto dal Passo Monte Croce, dai prati di Croda Rossa o dal Rifugio Fondovalle e a Belluno dal Rifugio Auronzo, da Misurina o da Valgrande, presso Padola. Un’avvincente avventura per gli scalatori del XXI secolo.
    Fortezze e castelli
    Weiberbödele
    Stelvio, Val Venosta
    Il Weiberbödele è un sito risalente all’Età del Bronzo (circa 2000-1800 a.C) dove si consumavano roghi votivi. Vicino si sono ritrovate numerose scorie di metalli e un’accetta in bronzo, il che fa supporre l’esistenza di una fucina. Il minerale non doveva fare difetto se si pensa che Stelvio – a cui si accede dopo 15 minuti di salita rispettando il segnavia 9 (alt. 1302 )– fu costruito e abitato da minatori impiegati nelle miniere della zona.
    Fortezze e castelli
    Sorgenti delle steghe
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Sorgenti delle streghe: all'insegna dell'avventura con la strega Curadina passando le sorgenti sulfuree

    Fortezze e castelli
    Cappella S. Katharina (Hocheppan)
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La capella del maniero di Hocheppan con i preziosi affreschi è una delle più importanti testimonianze dell' periodo romanico in Alto Adige. Gli affreschi della capella, per vari secoli quasi interamente inbiancati tornano alla luce nel 1926. Oltre i motivi religiosi è di particolare interesse una scena di caccia, rarità nel Tirolo di un tempo. Gli affreschi risalgono al primo decennio del tredicesimo secolo, e riportano la storia biblica e le rinomate vergini "saggie" e "stolte", cosi come la mangiatrice di canederli - testimonianza della cultura culinaria dei canederli in Alto Adige.

    Fortezze e castelli
    Castel Taufers
    Campo Tures, Valle Aurina
    Il particolare carattere abitativo di Castel Taufers (anche noto come castel Tures o castello di Tures), già rocca dinastiale dell'omonima schiatta baronale, attira annualmente circa 75.000 visitatori. Castel Taufers può essere visitato con guida e d’estate anche senza guida.
    La visita del castello senza guida, illustrata solo dai pannelli esplicativi, comprende:
    - zona del cortile con fucina e giardino
    - mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee)
    - ghiacciaia,
    - spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)
    - mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee)
    - ghiacciaia,
    - spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)Cappella con affreschi di Friedrich Pacher
    - zona del cortile con fucina e giardino
    Più oltre 20 ambienti ammobiliati, fra cui
    - biblioteca, Camera del Cardinale e le camere degli ospiti
    - sala dei Cavalieri ed Armeria
    - stube dell’Economo, Sala del Giudizio, Camera della Tortura e Prigioni
    - camera degli Infermi (con la collezione dei ritratti degli scolari della scuola per nobili che fu attiva a castel Taufers nel corso del XVI secolo)
    - stanza degli Spiriti (camera di Margarethe von Taufers)

    Visite guidate ITALIANO
    • 06/12/2024-17/04/2025: tutti i giorni alle ore 12 e alle ore 16
    • 18/04-05/07: tutti i giorni alle ore 10, 12, 14 e 16
    • 06/07/-31/08/2025: ogni giorno alle ore 10.00, 10.30, 11.10, 11.40, 12.20, 13.15, 13.55, 14.25, 15.05, 15.35, 16.15, 16.45 & martedì e giovedì anche alle ore 21 (guida notturna)
    • 01/09-02/11/2025: tutti i giorni alle ore 10, 12, 14 e 16

    Eccezioni: il 24/12 il castello rimane chiuso il pomeriggio; il 25/12 e 01/01 rimane chiuso la mattina.

    Prezzi:
    Adulti:
    10€
    13€ (18/04/2025 - 02/11/2025 inclusa la mostra)

    Studenti/Pensionati (olte 65 anni):
    7€
    9€/Person (18/04/2025 - 02/11/2025 inclusa la mostra)

    Bambini (6-16 anni):
    5€
    6€ (18/04/2025 - 02/11/2025 inclusa la mostra)

    Mostra speciale: “Le guerre dei contadini - una ricerca di libertà 500 anni fa"
    18.04. - 02.11.2025

    Festa dei cavalieri al castello: 29.06.2025

    Tutte le informazioni senza garanzia.



    Fortezze e castelli
    Rudere Greifenstein - Castel del Porco
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Come un nido d'aquila i fragili resti delle mura della rovina Greifenstein - anche chiamato Castel del Porco - abbracciano la rosseggiante roccia di porfiria. Documentata per la prima volta nel 1159 e distrutta più volte a causa di incendi o battaglie, successivamente ricostruite. Secondo una leggenda famosa le rovine ricevettero un secondo nome: Castel del Porco. 

    Le rovine sono raggiungibili facilmente da Cologna a San Genesio: parcheggiate davanti al ristorante Noafer e camminate per 15 miunuti verso le rovine. 

    La leggenda del Castel del Porco

    Tanto tempo fa il principe Federico “dalla tasca vuota”, assediava con il suo esercito il castello Greifenstein.

    Lui arrivò fino alla porta del castello, però questa era protetta molto bene e gli abitanti difendevano il castello Greifenstein con tutti i mezzi.

    Il principe non poteva conquistare il castello. Allora rifletté sul da farsi. Egli decise di prendere per fame gli abitanti del castello. E così successe. Nessuno poteva lasciare la fortezza per la  paura  di essere ucciso. L’assedio durava da parecchie settimane e i viveri nel castello stavano per finire.

    Il principe di Greifenstein decise allora di buttare il suo ultimo maiale dalle mura del castello all’accampamento dei suoi nemici. Egli sperava di far credere ai cavalieri nemici che ci fossero scorte di viveri in abbondanza.Quando i paggi e il castellano apparvero sulla mura del castello, Federico “dalla tasca vuota” credette che loro gli volessero consegnare il castello.

    Però che cosa successe?

    Gli abitanti gettarono il loro ultimo maiale nell’accampamento nemico. Di conseguenza il principe Federico credette che i Greifensteiner avessero ancora molti viveri e diede ai suoi cavalieri l’ordine di andarsene.

    Grazie a questa furbizia il castello e i suoi abitanti furono salvi.

    Da quel giorno il castello Greifenstein viene anche chiamato “castel del porco.”

     

     

     

    Architettura
    Centro visite Casere
    Predoi, Valle Aurina

    Al termine della strada della Valle Aurina, dove inizia il Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina, è stato realizzato un centro visite per gli escursionisti che partono da qui per le loro camminate. Dall’interno, guardando attraverso la grande vetrata sulla parete posteriore, è possibile individuare la meta della propria escursione come se ci si trovasse di fronte a un gigantesco schermo. Il basso edificio a copertura piana è realizzato in semplici tronchi di legno sovrapposti. Il rivestimento esterno e interno in tavole di legno verticali, le finestre e le porte ben distribuite e il bancone di legno caratterizzano l’unico ambiente, in fondo al quale, scendendo tre gradini, si raggiunge la vetrata panoramica fiancheggiata da riproduzioni fotografiche a tutta parete del mondo dei ghiacciai. Nel piano interrato, in calcestruzzo chiaro a vista, spiccano alcune vetrine nere con informazioni storiche sull’architettura di montagna della Valle Aurina. L’edificio è semplice ma piacevole.

    Fortezze e castelli
    Castel d'Appiano
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Dopo una breve escursione attraverso il bosco misto fino a Castel d'Appiano, i visitatori vengono accolti da un panorama unico: sopra il capoluogo Bolzano si erge uno dei gruppi montuosi più famosi dell'Alto Adige, il massiccio dello Sciliar e il leggendario Catinaccio. Spingendo lo sguardo oltre il paesaggio, si possono ammirare le Alpi Venoste a nord e la catena del Lagorai nel Trentino a sud.

    Storia:

    Il castello fu costruito dal conte Ulrico II intorno al 1130 ed era già allora una delle fortezze più potenti della regione. Nel 1158 fu distrutto, ma poco dopo venne ricostruito. Nel 1315 passò ai principi territoriali del Tirolo e da allora cambiò più volte proprietario. Dal 1911 Castel d'Appiano appartiene ai conti Enzenberg. Tra i numerosi castelli conservati in Alto Adige, Castel d'Appiano è senza dubbio uno dei più impressionanti grazie alla sua posizione particolare.

    Stile architettonico e particolarità:

    Castel d'Appiano unisce la bellezza del paesaggio al fascino romantico di una fortezza medievale. Particolarmente suggestivo è il mastio con la sua forma pentagonale, risalente in parte al XVI secolo. Il punto culminante dal punto di vista storico-artistico è la cappella del castello con il suo ciclo di affreschi.

    Visite guidate:

    Castel d'Appiano e la sua cappella possono essere visitati nell'ambito di visite guidate ogni 30 minuti dalle 11:00 alle 16:00 nei seguenti giorni:

    • Aprile – luglio: da giovedì a domenica
    • Agosto: da giovedì a lunedì
    • Settembre – novembre: da giovedì a martedì

    Per maggiori informazioni sulle visite guidate, è possibile contattare l'Associazione Turistica di Appiano all'indirizzo info@eppan.com o telefonicamente al numero +39 0471 662206.

    Percorso di tiro con l'arco Castel d'Appiano:

    Il percorso di tiro con l'arco accanto a Castel d'Appiano è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì e offre ai visitatori emozioni e un'atmosfera medievale durante la "caccia" con arco e frecce.. L'intero percorso richiede circa 3 ore.

    Escursioni:

    L'escursione a Castel d'Appiano è una delle tappe del percorso delle Tre Castelli, che comprende anche le rovine del castello di Boymont e il castello di Korb.


     

    Fortezze e castelli
    Casetta di composizione di Gustav Mahler
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    "Qui è meraviglioso e rinvigorisce sicuramente l'anima ed il corpo...." così scrisse Mahler durante il suo soggiorno estivo a Dobbiaco. Dal 1908 al 1910 il famoso compositore boemo trascorse le estati a Dobbiaco presso il Maso Trenker, a Carbonin Vecchia. Qui compose la "Nona Sinfonia", la "Decima Sinfonia" (rimasta incompiuta) e il celebre Canto della terra "Das Lied von der Erde".

    "Che la gente pensi sempre", esclamò Mahler, "la natura è in superficie! Per quanto riguarda le cose più esterne di lei, sì! Ma non l'hanno ancora rintracciata, non tutti i brividi di un mistero infinito, la divinità che coglie la natura che possiamo solo sospettare, non comprendere e penetrare. [...] E una traccia di questa natura infinita deve trovarsi in ogni opera d'arte che dovrebbe rispecchiare una copia di essa. "     

    Maggiori informazioni sulla casetta di composizione  
    https://youtu.be/E82lce0YJIM

    Informazioni e richieste per visitare La Casetta di Composizione: mahlertoblach@gmail.com         

    Nell'ambito delle Settimane Musicali Gustav Mahler, dedicate al grande compositore, sono eseguite le opere più belle del compositore!

    Fortezze e castelli
    Chiusa di Rio Pusteria
    Rio di Pusteria, Bressanone e dintorni

    La Chiusa di Rio Pusteria è situata tra i paesi Rio Pusteria e Vandoies all’imbocco della Val Pusteria. Si trova direttamente alla strada statale, anche la Ciclabile Val Pusteria, chiamata Pusterbike, passa per la chiusa imponente. Quì correva nel 1271 il confine tra le contee di Tirolo e Gorizia e proprio per questa ragione Mainardo II fece costruire uno sbarramento, la Chiusa di Rio Pusteria.

    La chiusa antica di una volta si trovava 600 m a ovest della struttura conservatasi sino ad oggi. Questa vecchia chiusa consisteva di un lungo muso di sbarramento e due torri. La struttura fu costruita conformemente al modello corrente delle dighe di sbarramento di quell’epoca. Pietre fluviali lavorate solo in minima parte fungevano come materiale di costruzione, e furono posate regolarmente. Purtroppo a partire dal 1340 le fonti scritte sulla struttura vecchia si esauriscono.

    Il committente della nuova chiusa, che si è conservata fino a oggi, fu il Sigismondo d’Austria detto il danaroso. Questa nuova struttura è dotata di torri circolari, ed un muro di sbarramento risale il dorso boscoso. La Chiusa di Rio Pusteria non aveva solo scopi difensivi, ma fungeva anche come residenza e dogana. Oggi la chiusa può essere visitata con guida.

     

    Fortezze e castelli
    Mansio Endidae
    Egna, Strada del Vino

    A seguito di alcuni scavi condotti in località “Kahn” a partire dal 1983 sono stati portati alla luce i resti di una grande struttura di epoca romana, che con grande probabilità sono da attribuire alla “Endidae Mansio” segnalata sulla mappa “Itinerarium Antonini”. Il grande edificio, di 737 mq di superficie, aveva forma rettangolare ed era caratterizzato da un vasto portico d’ingresso e da una corte centrale in parte coperta, intorno alla quale erano disposti una serie di ambienti più piccoli, probabilmente stanze per il riposo (cubicola) e una cucina.

    Arte e cultura
    Resciesa: parte del Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena
    L' Alpe Resciesa fa parte del Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO ed é meta molto amata da tutti. Sia escursionisti, famiglie, amanti di fotografia, così come appassionati di mountainbike colgono l'occasione di visitare questo spazio unico nel bel mezzo del parco naturale Puez-Odle. Questo ha una superficie di ca. 10.000 ettari ed é delimitato a nord dal Passo delle Erbe e a sud dal Passo Gardena, a est il parco si estende fino alla Val Badia, ad ovest fino alle valli di Funes e Gardena. La parte settentrionale è dominata dal complesso delle Odle di Eores di Funes e dal Sas da Pütia, la parte meridionale dagli altipiani della Gherdenacia, del Sassongher, dal Gruppo del Puez con la Vallunga e dal Gruppo del Cir.


     

    Fortezze e castelli
    Piazza della Libertá
    Egna, Strada del Vino

    Il nucleo storico dell’abitato di Laghetti una frazione di Egna si è sviluppato attorno a Piazza della Libertà, la quale dopo essere stata per anni adibita a parcheggio, è stata protagonista di un’importante attività di riqualificazione che ha portato al ripristino dell’antico pozzo e alla ricollocazione del “Sas dal poz”, un monolite calcareo probabilmente legato ad antiche consuetudini giuridiche germaniche.

    Fortezze e castelli
    Ganglegg
    Sluderno, Val Venosta

    Ganglegg, uno degli insediamenti in quota meglio esplorati risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro di tutto l’arco alpino.

    Arte e cultura
    Centro visite Puez-Odle
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il Centro visite del Parco naturale Puez-Odle a S. Maddalena di Funes ha il compito di avvicinare il visitatore alla natura e di invitarlo a soffermarvisi. Una fotografia aerea del Parco naturale Puez-Odle sulla quale si può camminare invita il visitatore ad osservare il parco dalla prospettiva a volo d’uccello (maggio e giugno). Lo spazio espositivo “Toccare le montagne” tratta l’argomento principale del Parco naturale, ovvero la geologia delle Dolomiti. Il parco naturale Puez-Odle, nel cuore delle Dolomiti, è un'area naturale che si estende in parti delle valli: Val Badia, Val Gardena e Val di Funes. Racchiude principalmente due gruppi montuosi: il gruppo del Puez e quello delle Odle. Il Parco naturale Puez-Odle è talvolta definito “la miniera a cielo aperto” delle Dolomiti: quí si possono infatti, ammirare le variopinte successioni stratigrafiche delle rocce depositatesi nel corso del tempo. Nello spazio espositivo “Meraviglie della natura” c’è molto da scoprire: pellicce di animali, uova e penne d’uccello, calchi delle orme, tracce, palchi, reperti vari ed erbe medicinali … tutto questo può essere ammirato ed, in parte, addirittura toccato con mano. La sala “Conquistare le montagne” è dedicata soprattutto all’alpinismo: uno degli alpinisti più famosi in tutto il mondo infatti, Reinhold Messner, è originario proprio della Val di Funes. In un breve filmato egli ci racconta le sue esperienze in montagna. Nel “Cinema della montagna” invece sarà proiettato il film sul Parco naturale Puez-Odle.

    Fortezze e castelli
    Rovina "Hochgalsaun"
    Castelbello-Ciardes, Val Venosta
    Le rovine del castello di Hochgalsaun si trovano in una vertiginosa altezza su uno sperone roccioso in forte pendenza sopra la frazione Galsaun, località Kastelbell-Tschars.Sie fu costruita nel corso del XIII secolo dall'importante famiglia nobile tirolese Montalban. Dopo la distruzione e la ricostruzione, nel 1300, andò dai Signori di Schlandersberg prima che fosse distrutta di nuovo nel 1423 e poi definitivamente distrutta. Dal castello, sono rimasti solo pochi resti delle mura conservate, fornendo informazioni difficilmente vincolanti sul loro aspetto originario. Per un piccolo cortile verso gli edifici residenziali laterali della valle e la direzione di attacco sul lato montuoso del mastio sul punto più alto della piazza del castello avrebbe dovuto essere. Sul versante della valle, molto più in basso, si trovano i resti dell'ex cappella del castello.
    Fortezze e castelli
    Porta di S. Floriano
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    In precedenza chiamata "lucchetto", ha un dipinto del pittore altoatesino Rudolf Stolz (1874 - 1960), che mostra S. Floriano, lo stemma di Brunico ed il fondatore della città: l'arcivescovo Bruno. nella Via Floriani si torva S. Floriano, un opera dell'artista brunicense Josef Bachlechner (1871 - 1923).

    Fortezze e castelli
    Castello Heufler
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    Ansitz Heufler by Norbert Niederkofler

    L'Ansitz Heufler, situato nell'incantevole Valle di Anterselva in Alto Adige, è una storica residenza nobiliare risalente al 1580. Costruita dalla famiglia aristocratica Hohenbühel zu Heufler, la residenza è considerata uno straordinario esempio di architettura rinascimentale, conservata con grande cura per preservarne il valore storico.

    Le “Stuben” rivestite in legno al primo piano sono tra gli ambienti più suggestivi dell’intera regione. In particolare la storica “Hearnstube”, impreziosita da una stufa in maiolica decorata con lo stemma della famiglia Heufler. Considerata una delle più belle stube di tutto il Tirolo, unisce magistralmente maestria artigianale e tradizione viva.

    Sulla porta della Hearnstube si distingue, in finissime incisioni, la facciata sud dell’Ansitz Heufler: un edificio quadrato a tre piani, circondato da quattro torri d’angolo disposte in diagonale, ciascuna con tetto a falde.

    L’antica “Rauchkuchl”, oggi trasformata in un’elegante lounge-bar, era in origine una cucina tradizionale a fuoco aperto, dove i cibi venivano cotti e affumicati su fiamma viva o all’interno di un canale di fumo – un metodo che arricchiva i sapori e garantiva lunga conservazione.

    Tra gli elementi architettonici più caratteristici spiccano le finestre a bovindo e le torri stesse, anch’esse con tetti spioventi. Le ampie finestre al primo piano sono ornate da grate in ferro battuto finemente lavorate, con motivi floreali di grande eleganza.

    Oggi, Ansitz Heufler si presenta come una residenza raffinata, dedicata all’ospitalità di lusso e all’eccellenza culinaria. Gli ospiti vivono un’esperienza unica, dove il fascino della storia incontra il comfort contemporaneo – un autentico viaggio nel tempo all’interno di una dimora nobiliare, impreziosita da elementi originali e dettagli sapientemente conservati.

    Dal maggio 2025, l’Ansitz Heufler è gestito dallo chef altoatesino Norbert Niederkofler, tre stelle Michelin, che dona nuova vita alla struttura integrando la sua filosofia “Cook the Mountain”. La dimora dispone di 10 camere, un ristorante aperto al pubblico e un bar con terrazza.

    Fortezze e castelli
    Rovine di Rasun
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    Intorno al 1200 il Castello di Rasun Vecchia (Rasun di Sotto) fu già residenza a vita e sede del giudizio dei signori di Rasun; oggi sono rimasti solo la torre quadrata, resti di muri con pietre squadrate, il cortile circondato dalle mura perimetrali ed i piani d`abitazione con le finestre di varie forme e feritoie.

    Il Castello di Rasun Nuova è di proprietà privata e appartiene al maso Burgfrieder.

    Fortezze e castelli
    Castello di Salorno
    Salorno, Strada del Vino

    Il maestoso castello costruito nel medioevo troneggia su una ripida roccia, sopra il paese di Salorno. L'imponente rovina è uno dei monumenti più importanti dell'Alto Adige. L'edificio originale è stato ricostruito e ampliato più volte nel corso degli anni ed era in possesso di diverse famiglie nobili. Nel XVII secolo il castello è diventato proprietà dei discendenti del conte veneziano Zenobio – Albrizzi. La Haderburg è stata ristrutturata grazie all’intervento della famiglia. Dal 2003 è aperto al pubblico. Attraverso il sentiero “Via delle visioni” il castello è facile da raggiungere da Salorno. L’estate è luogo di rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali e banchetti medievali. Il castello ospita ora una mescita.

    Fortezze e castelli
    Municipio di Vipiteno
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    Il municipio della città di Vipiteno è un vero gioiello dei palazzi civici del Tirolo. Fu costruito negli anni 1468 - 1473, il particolare "erker" ad angolo fu introdotto nel 1524 nel corso di una ristrutturazione. La sala del consiglio in stile gotico, con le sue pareti rivestite in legno e il soffitto con travi a vista, è considerata la più bella di tutto il Tirolo. Gli ampi spazi aperti del municipio furono utilizzati più volte in passato per degli importanti incontri: nel 1525 si riunì il consiglio di emergenza durante la rivolta dei contadini, dal XIV al XVII secolo si tennero diverse riunioni del Parlamento del Tirolo e furono ricevuti i membri della famiglia imperiale (Massimiliano I d'Asburgo, Filippo II di Spagna , Ferdinando II d'Austria, Maria Teresa d'Austria, etc.).  

    Nell‘atrio, dove si aprono le finestre ad arco sulla parete sud, sono esposti i vari oggetti del museo sulla storia locale. Il municipio è collegato tramite un ampio cortile interno ad una sala civica intitolata a Vigil Raber, il primo editore teatrale dell'area di lingua tedesca.

    Nel cortile, alla fine della galleria al piano terra, ci sono reperti di storia dell’insediamento romano. Una copia della Stele del Dio Mitra testimonia il famoso culto misterico che veniva praticato da molti soldati romani. La pietra miliare adiacente (del 200 d.C.) testimonia l‘ampliamento della strada romana lungo la linea del Brennero sotto Settimio Severo.

    La sala storica e il cortile interno sono visitabili durante gli orari di apertura del Municipio. 

    Fortezze e castelli
    Pietra miliare romana
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Pietra miliare dell'imperatore M. Opellio Severo Macrino (217-218) e il suo figlio Diadumeniano. Il miliario originale in fillade quarzifera (conservato nel museo Ferdinandeum di Innsbruck) venne scoperto nel corso della demolizione di un muro a Castelbadia. La pietra miliare romana fu ritrovata nell'anno 1857 a Castelbadia. La pietra oggi si trova all'ingresso del Museo Mansio Sebatum a San Lorenzo. L'iscrizione riportata fa riferimento all'ampliamento della strada romana attraverso la Val Pusteria sotto l'imperatore Macrino, nella prima metà dell anno 218 d.C., anche se viene messa in risalto la rivendicazione del potere da parte dell'imperatore e suo figlio Diaduminiano, con l'enumerazione delle cariche e dei titoli onorifici e non tanto la costruzione della strada stessa.

    Fortezze e castelli
    Bunker Malles
    Malles, Val Venosta

    Come luogo di passaggio sulle Alpi, l'Alta Val Venosta ha sempre avuto un interesse militare. Non solo i Romani, gli Asburgo e Napoleone sono passati di qui, ma anche la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato le sue tracce. La maggior parte di queste tracce, tuttavia, non sono visibili a occhio nudo, in quanto si tratta di monumentali bunker sotterranei che erano stati progettati come installazioni difensive e luoghi di rifugio. Le fortezze nascoste facevano parte del Vallo Alpino, ma non furono mai utilizzate per scopi militari.
    Oggi, le reliquie architettoniche del periodo tra le due guerre sono incastonate tra i frutteti e i pascoli dell'area circostante.
    È necessaria una visita guidata agli interessanti bunker. Chi è interessato alla storia non dovrebbe perdersela. La conoscenza di un capitolo oscuro del XX secolo è garantita.

    Visita guidata di un bunker: ogni giovedì da giugno a ottobre. Iscrizioni e informazioni al +39 0473 831 190

    Arte e cultura
    Il Salto - L'Altopiano più grande dei larici d'Europa
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Paradiso per escursioni con estesi prati di larici!  Il Salto è un'altopiano sopra San Genesio a ca. 1300 - 1400 metri e meta ideale per tutta la famiglia. A piedi, in passeggino, in bici o in sella di un Haflinger ... il Salto vi aspetta! 

      Da una mummia del ghiacciaio di 5000 anni fa chiamata Ötzi al più grande ciclo di affreschi secolari del Medioevo a Castel Roncolo a Bolzano. Da imponenti castelli sulla Strada del Vino dell'Alto Adige a capolavori contemporanei di architetti famosi a Plan de Corones. Dalla strada alpina romanica in Val Venosta ai parchi naturali.