No facebook, no twitter, just wine. Peter Dipoli descrive con poche parole la filosofia dell'azienda vitivinicola di Egna che porta il suo nome. In concreto: il vino non si può pianificare negli anni, è un prodotto naturale sempre diverso. Seguire una moda è irrazionale.
E non rende giustizia nemmeno al vino. Le stagioni vegetative possono essere più calde o più fredde, più siccitose o più umide. Sarebbe un miracolo se l'uva avesse lo stesso gusto e le stesse caratteristiche ogni anno. "I viticoltori, come gli intenditori, dovrebbero semplicemente accettare questo aspetto" - Dipoli ne è convinto. Come vignaiolo bisognerebbe conservare il potenziale naturale del vino, così come l'unicità del terroir. "Il produttore ha il compito di ottenere dall'uva - così come gli è stata fornita dalla vigna - un vino che esprima il suo terroir, l'habitat e l'annata" - così il vignaiolo di Egna.
Peter Dipoli confessa di lavorare l'uva proveniente da zone molto diverse tra loro. I suoi vigneti sono distribuiti tra Egna, Magré, Termeno e Cortaccia, si trovano ad altitudini comprese tra i 300 e i 600 m s.l.m., sono esposti a sud o a est e crescono su terreni dolomitici sabbiosi o calcarei e limosi.
Qui prosperano viti di Sauvignon Blanc, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon - ognuno nelle zone più adatte per ciascun vitigno, coltivati con grande attenzione e vinificati delicatamente. No nonsense, appunto, just wine.
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