Lei e suo fratello Roland hanno ereditato la tradizionale attività artigianale, insieme al sapere, dei loro genitori, e questi dagli zii. Anche oggi i genitori continuano a dare una mano.
Da bambini hanno imparato molte cose sul lavoro in macelleria. Era scontato dare una mano. Karoline sarebbe dovuta diventare commessa. “Ma non mi interessava. C’era una ragazza che frequentava la scuola di macelleria con mio fratello. È lì che volevo andare anch’io.” Ha imparato il mestiere e sa di cosa sta parlando. Non si lascia imbrogliare facilmente. La macelleria, ci si rende conto presto, è una scienza in sé e di per sé. I due hanno ampliato e modernizzato l’attività. Gestiscono anche quattro piccoli negozi per la fornitura locale nell’alta Val Venosta. “Anche mio figlio”, racconta Karoline, “vuole frequentare la scuola di macelleria”. La tradizione di famiglia continua, quindi.