Castelvecchio, Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
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Da uovo a larva a pupa a farfalla. Come dire: da tralcio a fiore a grappolo a vino. Armin Morandell, della tenuta omonima di Caldaro, ha intuito le similitudini tra questi due fantastici processi di trasformazione che avvengono in natura. E allora non deve sorprendere il fatto che i nomi di tutti i vini di Morandell richiamino le farfalle.
La tenuta Morandell si trova sopra il Lago di Caldaro e i suoi vigneti si estendono in diverse zone e ad altitudini comprese tra 200 e 500 m. Pur essendo tutti molto soleggiati, hanno un microclima diverso e le viti crescono su terreni che variano da ghiaioso calcareo ad argilloso rosso. "Questa varietà ci permette di coltivare vitigni specifici nelle zone più vocate e di ottenere di conseguenza vini di carattere" - commenta Armin Morandell.
Il giovane vignaiolo si concentra sul Pinot grigio, sulla Schiava, sul Merlot e sul Cabernet Sauvignon, "un pugno di vitigni" - come lui stesso ammette - "che noi produciamo seguendo tutte le regole dell'arte". E che vengono venduti. E così le farfalle sono diventate il loro marchio - i nomi dei vini ricordano quelli di diverse specie di farfalle e le loro etichette si confondono con le loro ali. "Vini e farfalle: entrambi sono il fantastico risultato di un processo di trasformazione che si è concluso" - racconta Morandell per spiegare il suo pensiero.
E poiché la farfalla è una creatura sensibile è adatta anche alla filosofia della tenuta Morandell:"Lavoriamo con un approccio olistico, ci dedichiamo con passione alla cura delle nostre viti e puntiamo ad una coltivazione sostenibile".