"Bio" può essere un trucco per vendere, ma per Karoline e Patrick Uccelli della tenuta Dornach di Salorno è una filosofia di vita. Dalla formazione di Karoline come biologa alle regole di alimentazione e alla viticoltura "naturalmente" biodinamica fino all'accordo che Patrick ha raggiunto con gli animali che popolano il bosco.
No, niente paura: Patrick Uccelli non è un dottor Doolittle, non parla con gli animali, però conosce bene l'importanza dell'equilibrio biologico, che - se messo a rischio - può anche causare danni di natura economica. "La nostra uva sembra essere di gradimento ai cervi " - dice Uccelli, che non ha eretto alcuna recinzione. "Ho preferito" - ammette sorridendo - "accordarmi con loro. Quando gli animali entrano tra i filari e vi sostano, io non faccio nulla. E sembra che anche loro lo capiscano".
Patrick Uccelli, enologo e vignaiolo, è abituato a battere nuove vie. "Sperimento diversi metodi di vinificazione, con la fermentazione in botti grandi e piccole e con diversi tempi di invecchiamento" - confessa. L'obiettivo rimane sempre lo stesso: la produzione di vini tanto naturali per quanto è possibile.
L'assortimento della tenuta Dornach è ampio: l'etichetta dei vini riporta una numerazione continua per sottolineare ulteriormente la loro unicità. Sono vini croccanti con note terrose e minerali che rimandano alla particolare composizione del terreno - argilla gialla e rossa mescolata a ossidi di ferro.