La tenuta Castel Rametz di Merano è una delle più ricche di tradizione dell'Alto Adige. I documenti attestano che la vite era coltivata già nel 1227 e dal 1860 anche il Pinot nero. Perché è tanto importante? Semplice: quella della tenuta Castel Rametz è stata la prima vite di Pinot nero coltivata in Alto Adige.
Se le viti vengono coltivate qui da oltre 800 anni non è un caso: il clima di Merano è ideale e i terreni morenici sui quali si estende la tenuta sono pemeabili all'acqua. Si tratta di caratteristiche che ancor oggi consentono di coltivare, sui 10 ettari della tenuta Castel Rametz, viti di Pinot nero, Riesling, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Le viti sono allevate in massima parte a Guyot, ma con una interessante peculiarità:"Utilizziamo esclusivamente pali di legno di castagno resistenti alle intemperie. Fin dall'inizio abbiamo rinunciato ai pali in cemento, tanto diffusi nel resto del comprensorio viticolo altoatesino" - racconta il direttore della tenuta Stanislaus Schmid.
Particolari sono anche le cantine, nelle quali l'uva vendemmiata dai vigneti della tenuta viene lavorata. La cantina grande risale al XVIII secolo, si tratta di un'opera unica che appartiene senza alcun dubbio alle più belle cantine della Provincia di Bolzano. "Qui conserviamo le grandi botti in rovere, mentre nella cantina più piccola - del XII secolo - lasciamo le preziose barrique" - così Schmid.
Storia e tradizione si incontrano, nella tenuta Castel Rametz di Merano. Veri pezzi da museo, qui si possono ammirare anche moltissimi strumenti e utensili utilizzati in viticoltura e in cantina, che risalgono a decine di anni fa. Vale la pena anche solo visitare questo interessantissimo museo del vino.