A Santa Maddalena il termine tradizione si scrive maiuscolo e l'azienda vitivinicola Plonerhof di Bolzano non fa eccezione. Al contrario: la costruzione del maso risale al XIII secolo e le viti che Simon Geier coltiva hanno più di 70 anni. Con tanta storia alle spalle, un approccio attento e rispettoso si dà quasi per scontato.
Nel vigneto dell'azienda Plonerhof a Santa Maddalena di Sotto si addicono quindi la prudenza e una coltivazione il più possibile naturale, il che significa tantissimo lavoro manuale. È vero, si fa tanta fatica, ma il risultato lo si verifica poi nella qualità dell'uva. "Se lavoriamo con le mani, abbiamo il massimo controllo della situazione perché "viviamo" le viti con tutti e 5 i sensi" - racconta Geier.
Al lavoro manuale bisogna aggiungere l'assenza assoluta di erbicidi e quasi completa di insetticidi. "Dobbiamo intervenire chimicamente solo contro il moscerino dei piccoli frutti, la Drosophila suzukii, che altrimenti può distruggere tutto il raccolto" - così il vignaiolo.
Una volta in cantina, dall'uva di Schiava e di Lagrein si ottengono vini classici Santa Maddalena, un Lagrein fruttato e un cuvée di Moscato giallo e Pinot bianco. Con i suoi vini, l'azienda Plonerhof ha già raccolto numerosi premi e riconoscimenti. Chi sa come trattare le viti molto vecchie viene ricompensato con un prodotto di altissima qualità. Sembra che i veri Matusalemme siano di animo generoso.