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    Cultura e luoghi da scoprire nel sud dell'Alto Adige

    Il sud dell'Alto Adige vanta un'ampia offerta culturale e numerose attrazioni. Scopri edifici storici, piazze incantevoli e musei affascinanti che raccontano la storia e la cultura della regione. Lasciati affascinare dalla sua ricchezza culturale e vivi momenti indimenticabili.
    Risultati
    Fortezze e castelli
    Casa Pichler (albergo Tschurtschenthaler-Pichler)
    Ora, Strada del Vino
    Edificio dal carattere tardogotico e rinascimentale sito sulla piazza della Chiesa. Lungo la facciata rivolta
    verso la piazza sedile in pietra e al piano superiore finestre con grate in ferro battuto del XVII secolo.
    Verso ovest muro di recinzione del cortile coronato da merli con portale dotato di una plastica cornice
    in pietra. Pitture a racemi ne decorano le pareti e in corrispondenza dell’architrave avvolgono uno scudo
    con stemma composto da un brezel e da una macina, indizi della presenza in questo sito di un mulino
    e di un fornaio.
    L’antico feudo principesco provvisto di torchio vinario e diritti di decima apparteneva all’antistante
    castello di Ora. Dal XV al XVIII secolo fu in possesso dei Kramer, una famiglia che espresse vari sindaci
    del paese. Nel XIX e nella prima metà del XX secolo si trovava qui l‘albergo Tschurtschenthaler-Pichler.
    Dalle sue scuderie e dal rustico per la raccolta delle decime derivò negli anni Cinquanta del XX secolo
    l’Hotel Turmwirt.
    Fortezze e castelli
    Garni Amplatz
    Montagna, Strada del Vino

    Nel 1523 in questo sito si trova la locanda di Laurenz Wurnigger della Carinzia, chiamato anche Windisch, da cui molto probabilmente prende il nome il bosco Windischwald che sovrasta il paese.  La proprietaria è Juliana Puphtalerin, moglie di Wolfgang Canz cancelliere a Rottenburg am Neckar e nel 1551 ufficiale della Signoria di Bregenz. Nel 1554 la locanda "zum Payr" viene ceduta.  Fino al 1611 l'edificio viene chiamato "zum Votten", prima di essere ribattezzato "Wirthshaus An der Rote Rosen" da Georg Osterried, custode del castello di Enna per conto dei Fugger, e ceduto per debiti a Susanna Payr nel 1619. Dopo diversi passaggi di proprietà, il parrocco Alexander Giovanelli acquista l'edificio nel 1717 e nel 1725. Quando muore nel 1743, lascia tutto il suo patrimonio ai poveri, alla chiesa e alla confraternita di Montagna, nonché a un   da lui fondato nel suo paese natale di Carano. Dal 1744 al 1782, l'edificio fu proprietà della famiglia Resch e poi fino al 1908 della famiglia Zuveith. Dal 1908 invece, è di proprietà della famiglia Amplatz.

     

    Una particolarità dell'edificio è la stube gotica con un soffitto a travi riccamente scolpito, a testimonianza di ben 500 anni di cultura abitativa. Sono ancora conservate anche le cornici in arenaria della porta d'ingresso e della finestra, quest' ultima decorata con una croce solare e indicante l'anno 1565.

    Va chiarito, potrebbe essere un beneficico lasciato al paese?

    Arte e cultura
    Casa Civica Termeno
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Riunioni, corsi, convegni, corsi di formazione, esposizioni, presentazioni di prodotti, registrazioni audio, concerti, fiere, feste di Natale, feste di compleanno e ricevimenti di nozze - la Casa Civica situata al centro del paese vinicolo di Termeno offre l’ambiente ideale per ogni tipo di manifestazione privata oppure pubblica.

    Arte e cultura
    Vista panoramica Kanzel
    Egna, Strada del Vino
    Questo fantastico punto panoramico sopra Egna offre una vista spettacolare su Egna, Montagna e l'intera regione della Bassa Atesina fino a Bolzano, il Lago di Caldaro e l'intero gruppo della Mendola fino al Corno di Tres sopra Favogna. A nord, si vedono le cime dell'Ifinger e dell'Hirzer, nonché la Sarner Scharte e il Gruppo di Tessa sopra Merano.
    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Giacomo a Kastelaz
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    L'opera d'arte piú famosa della zona di Termeno e una delle piú note dell'intera regione é la piccola Chiesa di San Giacomo, posta su una collina al di sopra del paese.

    In ottimo stato di conservazione, all'interno vi si é mantenuto infatti un ciclo di affreschi romanico risalente all'epoca attorno al 1220. Figure che in genere conosciamo in forma di plastica lapidea, si possono ammirare qui nella pittura policroma: un bestiario di strani esseri per metà uomo e metá animali popola la parete del presbiterio. Uomini pesce e uomini uccello che combattono gli uni contro gi altri, un centauro, un uomo con la testa di cane, uno sciapode e altre creature scaturite dalla fantasia medievale si pongono in un contrasto apparentemente sacrilego con dignitosa schiera degli apostoli al di sopra e con la figura di Cristo nella mandorla.

    Meritano peró uno sguardo anche i dipinti che, secondo l'iscrizione, Ambrosius Gander ha realizzato nel 1441 nella parte sud della chiesa dove, tra l'altro, le immagini policrome narrano la famosa leggenda dei pellegrini.

    Fortezze e castelli
    Maso Pock
    Ora, Strada del Vino

    Complesso rurale sito nel punto in cui convergono ad angolo acuto le vie della Cascata e S. Colombano, composto da varie ali ad uso residenziale e produttivo raccolte intorno a un cortile interno. Nel punto di incrocio delle due strade è identificabile il nucleo originario del complesso, ampliato in epoca rinascimentale agli inizi del XVII secolo, come indicano il portale con cornice a bugnato, il monogramma di Hans Pock e l’anno 1626. Su una bifora era un tempo leggibile l’anno 1620. Nell’angolo sud-ovest erker poligonale e sul retro verso la strada erker rettangolare su mensole rinascimentali finemente lavorate con decori a volute.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrochiale S. Nicolò
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La chiesa di Penone fu costruita nella seconda metà del 14. secolo in stile tardo romanico e dedicata a San Nicola (6 dicembre). Elementi della costruzione denotano già forme di gotico iniziale. L`esistenza della chiesa di s. Nicola di Penone viene accennata secondo il conservatore artistico Leo Andergassen in una lettera d`indulgenza del tempo di papa Bonifacio IX del 1390. 

    L`apside ad arco del tempo tardo romanico di pietra arenaria della chiesa di Penone è stata eretta già nel 1300. Prima della chiesa odierna esisteva in questo posto già una cappella. 

    Una vera rarità è la costruzione del Sacramento in pietra arenaria alla parete a nord dell`apside, risalente al periodo intorno al 1380. Essa è la più antica costruzione in pietra del Sudtirolo.

    Durante il restauro della chiesa negli anni 1888 – 1889 sotto la regia del curatore d`anime Alfons Schmid di Innsbruck, che dimorava negli anni 1884 – 1889 a Penone in qualità di esposito, vennero distrutti gli affreschi del 14. secolo, secondo Leo Andergassen,  per incompetenza. La chiesa venne ampliata verso ovest, costruita una navata laterale e rifatta la facciata.

    Il totale restauro tra gli anni  2000 e 2002 fu realizzato in due  lotti. Il primo implicava il restauro esterno e fu eseguito dall`ottobre del 2000 all`ottobre 2001. Il  secondo lotto comprendeva il restauro interno della chiesa e fu eseguito dal luglio al dicembre del 2002.

    Lo scampanio di Penone

     Il campanile della chiesa parrocchiale di s. Nicola di Penone ancora originale. Secondo Leo Andergassen, soltanto al lato nord fu inserita una grande finestra di risonanza per la grande campana  colata nella fonderia di Termeno da Franz Löffler e che  aveva squillato già a Magrè prima di essere portata a Penone. 

    Due campane di recente data, che erano state colate negli anni 1817, rispettivamente 1836 da Michael Zach a Bolzano, furono rimosse durante la prima guerra mondiale. Le campane fornivano bramata materia prima per colare materiale bellico. Esse furono sostituite da due campane della fonderia Colbacchini di Trento. Queste “walschen“  campane di materiale scadente, condizionato probabilmente dal tempo bellico, erano oggetto per quasi cento anni di dissonanze, così che nell`anno 2001 la campana media venne sostituita.

    La nuova campana “media” di 550 kg fu colata dalla ditta Grassmayr di Innsbruck.

    Nella chiesa di San Nicola di Penone si trovano diverse opere del pittore popolare Ulrich Dignös (1900 – 1987), oriundo da Penon (Voldersberg – Austria), che troviamo riprodotto qui accanto.

    Fonte: http://amen.bz/it/penon.htm

    Arte e cultura
    La calcara ad Anterivo
    Anterivo

    La Calcara ad Anterivo aveva una forma di cilindro e serviva a produrre calce da sassi calcarei. La produzione di calce era un duro lavoro che aveva però anche i suoi lati positivi: Le persone spesso si incontravano alla Calcara a festeggiare la cottura ben riuscita.

    Arte e cultura
    Insediamento preistorico Burgstall ad Anterivo
    Anterivo

    La collina Burgstall ad Anterivo é stato und insediamento preistorico, dove forse anche c'era un castello.
    Il punto più marcato sul terrazzo di media montagna é una collina rocciosa di ca. dieci
    metri di altezza che porta il nome di Burgstall/castelliere (1.191m). É formato di por-
    fido della Val di Fiemme e si trova in cima alla forra del fiume Avisio. La sua particolare
    morfologia ne fa un ottimo e ben difeso punto di osservazione. Il centro del sito è un
    piano di ca. 15 x 15 metri presso la sommità della collina. Un muro di contenimento sul
    versante meridionale è stato costruito nella prima metà del ventesimo secolo, quando
    la località è adibita a punto panoramico per i visitatori.

    Oggi la collina è un belvedere turistico, che merita una visita.

    Arte e cultura
    Tiglio con 600 anni a Trodena
    Trodena

    Il seicentenario tiglio in prossimitá della chiesa, appartiene alla memoria collettiva del paese di Trodena. Sotto lo storico tiglio si riuniva la Comunità di Trodena ed il tribunale del paese.

     

    Fortezze e castelli
    Maso Stieler
    Ora, Strada del Vino

    Costruzione dal nucleo medievale, ristrutturata in epoca rinascimentale nel XVII secolo. Verso la strada portone d’ingresso al cortile ad arco acuto con cornice in pietra e segno identificativo della casa. Sul portale in pietra si osserva la lettera A con una freccia che l’attraversa. Sulla porta della casa stemma in pietra composto da tre linee ondulate e dalle iniziali "L. H.".

    Volte a costoloni e porte con archi a mensola degli anni intorno al 1500. Finestre rettangolari e bifore con cornici in pietra del XVII secolo e un erker sulla facciata.

    Architettura
    Spazio del Vino Kobler
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Dopo aver rilevato l’azienda vinicola del padre risalente agli anni Ottanta, il committente ha deciso di ricavare un moderno spazio di degustazione nel massiccio edificio della cantina. Il nuovo, semplice padiglione si presenta come una sorta di terrazza coperta che si protende dalla facciata della cantina e a cui si accede da una parete di vetro scorrevole. Il raffinato allestimento interno del locale, studiato con attenzione fino all’ultima fuga, può essere apprezzato solo una volta entrati. Il padiglione completamente bianco è tutto dedicato al vino, che in questo paese ha un’importanza fondamentale. Il tavolo bianco per le degustazioni, che può scorrere verso l’alto, consente di assaggiare il vino anche in piedi, come se si fosse al bar. La parete di fondo del padiglione è interamente utilizzabile per la proiezione di foto e filmati. L’impianto illuminotecnico, progettato su misura, completa in modo efficace la presentazione dei vini. Gli strumenti necessari per la degustazione possono essere riposti in una nicchia del bar.

    Fortezze e castelli
    Lisl-Peter
    Montagna, Strada del Vino

    Qui una volta esistevano due grandi unità abitative: nella parte anteriore, la casa del sarto Ulrich Leb, citata nel 1523, chiamata "am Prunnen" (alla fontana), probabilmente in riferimento alla fontana del paese, ubicata di fronte fino al primo decennio del XXI secolo; mentre nella parte posteriore della casa si trovava la "Casa sulla scala", menzionata per la prima volta nel 1526 da Conz Puphtaler. Gli abitanti di queste case erano tra l'altro calzolai, bottai, uscieri e maestri di scuola. Viene riportato persino la presenza di un forno: nell'800, quando Montagna ancora non aveva un suo panificio, qui veniva venduto il pane.

    Dal 1875 Peter, Elisabeth e Anna Terleth sono gli ultimi proprietari privati. Con una fondazione gettano le basi per la casa di riposo che sorge in questa sede dal 2010.

    Sono rimaste conservate la porta del cortile situata ad est e la stube contadina situata a sud, entrambe ben integrate nella nuova struttura.

    Fortezze e castelli
    Via Vecchia 13
    Ora, Strada del Vino
    Edificio costruito su pianta a forma di L, composto da due ali. Nella casa d’abitazione lungo la strada
    nucleo di origine medievale rivolto a nord, riconoscibile dalla posa regolare della muratura e delle pietre
    angolari. Adiacente ampliamento tardomedievale, coperto da un unico tetto a due falde insieme alla
    costruzione originaria. Al piano superiore arredi fissi d’epoca rinascimentale in forma di una Stube con
    tavolato e soffitto a riquadri, fregi dentellati e un armadietto del 1628. Verso nord-est accesso veicolare
    al cortile costituito da un portale ad arco pieno.
    Nell’ala rivolta a sud al piano terra passaggio coperto da volte a lunette e verso il cortile scala esterna
    ad angolo per il piano superiore. L’edificio è coperto da un tetto smussato a due falde.
    Architettura
    Cantina Lageder
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La Cantina Lageder sorge nel centro della località vinicola di Magrè, accanto alla tenuta storica Löwengang. I principi ispiratori del progetto sono la perfetta integrazione del manufatto nel contesto, un approccio sostenibile alla natura, il rapporto con la bioarchitettura, l’ecologia e l’arte. Pareti in muratura rivestita di intonaco, legno e vetro, un grande tetto ricoperto di moduli fotovoltaici, una serra con funzione termoregolatrice e un sistema di raffrescamento naturale che sfrutta una parete di roccia umida nel sottosuolo sono gli elementi costruttivi e i materiali impiegati. Cuore della cantina è la torre di vinificazione a pianta circolare, in cui è applicato con la massima delicatezza il “principio verticale” della vinificazione: sotto la pensilina a sbalzo le uve sono scaricate e sminuzzate, al piano sottostante sono pressate e fermentate; al piano più basso, infine, sono collocati i barrique. Allo stesso livello della zona di consegna, disposti intorno a un atrio vetrato, si trovano gli uffici.

    Architettura
    Istituto tecnico agrario Castel Baumgarten
    Ora, Strada del Vino

    Castel Baumgarten era una tenuta nobiliare composta da vari edifici del XIII secolo che nel tempo avevano subito numerose modifiche e alterazioni. L’intervento di riqualificazione in vista di una nuova destinazione era improntato al principio guida di conservare il patrimonio storico-architettonico aggiungendo nuove strutture ove necessario. Per collegare le singole ali del complesso è stato inserito un volume alto tre piani. Tutti i corpi di fabbrica aggiunti sono caratterizzati dalla struttura portante in acciaio con ampie superfici vetrate: in questo modo si differenziano chiaramente dagli edifici antichi in muratura piena intonacata senza però risultare invadenti. La corte interna è lastricata in pietra e piantumata con alberi; nella pavimentazione è incassata una guida luminosa che raggiunge gli ingressi del castello e prosegue fino all’entrata principale diventando poi un canale di scolo per l’acqua piovana. La guida a pavimento è riproposta nei corridoi interni con una successione di tonalità delicate che danno un tocco artistico all’allestimento.

    Arte e cultura
    Calcara a Trodena nel Parco Naturale
    Trodena

    La Calcara di Trodena aveva una forma di cilindro e serviva a produrre calce da sassi calcarei. La produzione di calce era un duro lavoro che aveva però anche i suoi lati positivi: Le persone spesso si incontravano alla Calcara a festeggiare la cottura ben riuscita.

    Chiese e abbazie
    Chiesa dei Quattordici Santi Ausiliatori
    Egna, Strada del Vino

    Il Convento dei Cappuccini e la sua piccola chiesa furono edificati tra il 1617 e il 1620. La chiesa si presenta modesta ed essenziale, coerente con lo stile e i dettami dell’Ordine dei Cappuccini: semplicità nell’arredo, pareti spoglie, una volta a botte e una cappella sul lato sud. L’altare maggiore, dedicato al Sacro Cuore, il pulpito e gli altari laterali sono neo-romanici e risalgono alla fine del XIX secolo. L’altare della cappella laterale ospita una statua della Madonna con Bambino della metà del ‘500, alla quale si attribuiscono doti miracolose. Tra il 1999 e il 2003 l’intero complesso è stato oggetto di un attento restauro, che nella chiesetta ha portato anche al rinnovo dei banchi, semplici e lineari in tono con l’ambiente, e delle vetrate. Oggi la luce filtra attraverso sette splendide vetrate che comunicano con i fedeli attraverso il significato simbolico dei colori e dei numeri.

    Fortezze e castelli
    Il vecchio municipio
    Montagna, Strada del Vino

     

    Un tempo qui si trovava il maso Hof beim Ziggl, menzionato per la prima volta nel 1541 come proprietà di Franz Seemann von Mangern e successivamente come proprietà dei baroni von Coreth. Nel 1798, Bartlme von Hebenstreit lo vende al cancelliere Anton Teiss. Nel 1820 Michael Rizzoll acquista il maso; la maggior parte dei beni viene staccata dallo stesso. Nel 1862 passa a Katharina Rizzolli e nel 1871 al droghiere Mathias Pfitscher. Nel 1880, egli lo vende al Comune. Dal 1889 la parte inferiore viene usata come scuola, mentre la parte superiore viene usata come municipio fino alla prima metà del XX secolo. Oggi questa struttura ospita varie strutture sociali, la scuola elementare, la biblioteca, gli appartamenti per anziani e l'ambulatorio medico.

     All'interno dell'abitazione ci sono numerose volte a crociera e la maggior parte delle porte e delle finestre hanno infissi in pietra. La pietra arenaria usata per queste aperture veniva un tempo estratta nelle immediate vicinanze, ad esempio a Doladizza.

    Fortezze e castelli
    Casa Steinkeller
    Ora, Strada del Vino

    Edificio tripartito di epoca rinascimentale su pianta estesa in senso longitudinale, risalente all’inizio del XVII secolo. All’origine dello sviluppo del complesso è un nucleo di due piani di età gotica prospiciente la piazza della Chiesa, il cui piano cantine comprende due grandi vani voltati ad uso produttivo. Rinviano all’importante ampliamento rinascimentale diverse finestre con cornici in pietra arenaria e un portale incorniciato in pietra con conci a punta di diamante e decori a rosette.

    Al piano superiore un’ampia sala funge da collegamento e da accesso alle ali nord e sud. Gli interni di carattere nobiliare comprendono una stufa tardobarocca in maiolica verde proveniente dalla Val di Non, una stube intagliata neogotica della fine del XIX secolo, un soffitto con stucchi e diversi vani dotati di volte a botte.

    Adiacente verso est alla casa si trova un ampio parco.

    Arte e cultura
    Sasso grande
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La coppella dell'età del bronzo è posta lungo l'antico sentiero per Corona; l'ubicazione originaria non è conosciuta e con le sue numerose incisioni simboliche rappresenta ancora oggi un grande enigma.

    Masso di micascisto con 53 coppelle che probabilmente serviva come oggetto di culto. Inoltre presenta due navi di cui una è associata ad una svastica. Le coppelle potrebbero risalire al età del bronzo. Le altre incisioni potrebbero essere state aggiunte anche in epoche più recenti. Il luogo originale di ritrovamento a Corona non è conosciuto.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrochiale S. Vigilio
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Parrocchia di Cortaccia

    Patrono della Chiesa: San Vigilio

    Festa del Patrono : 26 giugno

    Membri della Parrocchia : 1560

     

     

    La Chiesa di Cortaccia

     

    La Parrocchia di Cortaccia apparteneva inizialmente alla Parrocchia di Caldaro.

    Nell` anno 1517 Cortaccia venne eretta a Chiesa Parrocchiale. La Chiesa di Penone e Corona appartenevano alla Parrocchia di Cortaccia fino al 1986 quando divennero Parrocchie indipendenti.

    La chiesa fu probabilmente costruita nell` 11. secolo, il campanile probabilmente nel 14. secolo.

    Tra il 1839 e 1845 la navata della chiesa fu ampliata verso ovest.

    La sacrestia ebbe origine nel tardo gotico ed è confermato che fu ampliata nel 1677.

     Inizialmente c`era nella chiesa un altare maggiore di stile tardo gotico,  ma di esso non è rimasto nulla. L`altare maggiore odierno fu eretto nel 1850 e ripresa la pala dell`altare del pittore Orazio Giovanelli. Il dipinto mostra il martirio di s.Vigilio.

    Gli altari laterali furono edificati nel 1873. L`altare alla sinistra è consacrato al cuore di Gesù, nell`altare alla destra si trova la pala della Madonna Addolorata.

    Il Battesimale che si trova al lato sinistro del presbiterio porta l`iscrizione MXXXIII (1033). Probabilmente questo è l`anno d`origine della pietra battesimale. Con ciò essa sarebbe una delle più antiche pietre battesimali di tutto il Tirolo.

    Pregiati tesori della chiesa di San Vigilio sono un ostensorio ed un calice del tardo gotico.

    Dal 17. secolo la chiesa è munita di un organo. L`organo attuale fu eretto nel 2001 da Franz Zanin di Camino al Tagliamento (Udine)

     

    L` immagine della Madonna Addolorata.

     

    Nel 1738 iniziò il pellegrinaggio alla Madonna Addolorata di Cortaccia e in seguito il paese divenne un noto luogo di pellegrinaggio.

    Il quadro stesso risale al 17. secolo e si trovava nel "cortile alla Platten".

    Alla sera del 28 novembre 1733 un soldato imperiale notò durante la preghiera del rosario sul quadro della Madonna Addolorata gocce come lacrime e sudore. Per ben quattro anni si notavano queste gocce. Questa apparizione venne esaminata e non potè essere spiegata. Il vescovo permise il 17 luglio 1738 che il quadro venisse portato nella parrocchia ed esposto alla venerazione del pubblico. Da quel giorno non si videro più gocce o lacrime sul quadro.

    Molti quadri votivi nel retro della chiesa informano di preghiere esaudite per intercessione della Madonna Addolorata.

    Fonte: http://amen.bz/it/kurtatsch.htm

    Chiese e abbazie
    Chiesa St. Wolfgang
    Aldino
    La chiesa fu edificata nel 1400. Di questo periodo sono probabilmente il coro absidale a forma poligonale e la volta ad ombrello a sei settori con un Agnus Dei sulla chiave di volta. La volta a forma di stella della navata risale invece al 1500.
    La chiesa fu consacrata a San Volfango, vescovo di Regensburg e fondatore di diversi monasteri. Attualmente l'arredamento interno é in stile neogotico. Al periodo baocco risalgono solamente le stazioni della Via Crucis e la statua di San Volfango.
    Fortezze e castelli
    Rovine del Castel Caldiff
    Egna, Strada del Vino

    La rovina Caldiff si trova sopra Egna a Mazzon e lascia intravedere in un vecchio edificio costruito probabilmente intorno al 1200. Il castello è stato abitato tra il XVI e XVIII secolo dalla nobile famiglia di Enn e in parte è decaduto dopo un incendio. Dopo i lavori di ristrutturazione solo alcuni resti delle mura, così come anche affreschi e pitture murali sono esistenti. La rovina è raggiungibile attraverso il vecchio sentiero del castello.

    Fortezze e castelli
    "Hofkeller"
    Salorno, Strada del Vino

    The “Hofkeller” was first mentioned in documents at the beginning of the 14th century. It has a massive gable roof. It was once the seat of the feudal administration, which passed from the Lords of Salorno/Salurn to the Counts of Tyrol. On the east side of the building, on the ground floor, there is a large hall with a cross vault supported by two rows of seven slender columns made of Prun stone and by pilasters. The imposing building already impressed the first South Tyrolean chronicler Marx Sittich von Wolkenstein, as he wrote in his description of Tyrol published in 1600.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di S. Martino
    Cortina sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La chiesa parrocchiale di Cortina all'Adige è dedicata a San Martino. La costruzione gotica risale agli inizi del XV secolo e venne edificata sui resti di una vecchia cappella. La chiave di volta è decorata con l'immagine di San Martino e riporta la data 1474. Una seconda chiave di volta raffigura la Vergine Maria e viene fatta risalire alla fine del XVII secolo. Nel corso degli anni sono state effettuate anche delle modifiche all'edificio. Nel 1610 venne restaurato il campanile, nel 1996 si lavorò al mosaico di San Martino sul portone d'ingresso della chiesa e l'arredamento, l'organo e le sedute del coro vennero rinnovate. Nonostante le numerose modifiche, molti vecchi tesori sono sopravvissuti agli anni e sono visibili ancora oggi nella chiesa parrocchiale. Per esempio l'edificio sacro ospita una statua della Madonna del XV secolo e due grandi quadri d'altare del XVII secolo. I gioielli più particolari restano comunque le campane del 1449, ovvero le campane tra le più antiche dell'Alto Adige che da alcuni anni sono tornata a suonare per la Messa dal campanile.

    Negozi
    Unichhof
    Aldino

    Prodotti contadini di Qualitá del Gallo Rosso (Pane, Frutta da spalmare, Sciroppo)

    Fortezze e castelli
    Cazanhof
    Ora, Strada del Vino
    Podere sito nel rione a monte (Fuchsloch), composto da due ali di edifici collegate da un portone con
    accesso al cortile. Un tempo in possesso della famiglia comitale dei Cazan, titolari di alti incarichi, quindi
    della famiglia Malfèr. Attualmente di proprietà della Famiglia Kurt Kerschbaumer di Ora.
    Nella più antica ala nord (ex casa Anich) strutture medievali del XIII secolo, cui si è aggiunta in epoca
    rinascimentale, intorno al 1600, la più recente ala sud (casa Cazan). Sul lato del cortile scala esterna e
    sala con due bifore dotate di sedili laterali. Accesso al cortile coperto da volte e resti della decorazione
    barocca delle facciate. Nel 2003 ristrutturazione con recupero del sottotetto dell’ala nord, suddivisa in
    otto appartamenti.
    Fortezze e castelli
    Il panificio
    Montagna, Strada del Vino

    Un tempo questo edificio veniva chiamato “Wirtshaus am Steg” (la locanda sul molo). Nel 1523 vi abitava la famiglia Leb. Ulrich Leb, detto Uez, era un sarto. Nel 1568 viene menzionata per la prima volta una panetteria con il maestro panettiere Hans Taz, ubicata al piano inferiore.  Al piano superiore si trovava la locanda, presumibilmente gestita come tale fino alla prima metà dell'800. I tentativi intrapresi tra il 1670 e il 1699 di riaprire la locanda furono impediti dalle locande allora esistenti "Am Löwen" e "An der Rose" che adducevano come motivo della loro opposizione la scarsità di ospiti.  Dopo numerosi cambi di proprietà nei decenni successivi, dal 1774 vi si trasferirono uno dopo l'altro diversi medici chirurghi. Solo con l'arrivo della famiglia Wegscheider, proprietaria della casa da diverse generazioni, questo luogo ritrova la sua antica destinazione d'uso e diventa il panificio di paese e di nuovo una locanda.

    Degni di nota sono i due oculi in soffitta. Queste aperture, chiamate anche “occhio di bue”, sono ancora oggi un elemento molto diffuso nelle facciate delle abitazioni storiche di Montagna.

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