Durante la secondaguerra di coalizione i francesi vanzarono sul Tirolo attraverso il Cantone Grigioni. Sotto il comando di Hofer anche 5 compagnie dei distretti della Val Passiria, San Genesio e Cornedo si misero in marcia verso Innsbruck.
Come un nido d'aquila i fragili resti delle mura della rovina Greifenstein - anche chiamato Castel del Porco - abbracciano la rosseggiante roccia di porfiria. Documentata per la prima volta nel 1159 e distrutta più volte a causa di incendi o battaglie, successivamente ricostruite. Secondo una leggenda famosa le rovine ricevettero un secondo nome: Castel del Porco.
Le rovine sono raggiungibili facilmente da Cologna a San Genesio: parcheggiate davanti al ristorante Noafer e camminate per 15 miunuti verso le rovine.
La leggenda del Castel del Porco
Tanto tempo fa il principe Federico “dalla tasca vuota”, assediava con il suo esercito il castello Greifenstein.
Lui arrivò fino alla porta del castello, però questa era protetta molto bene e gli abitanti difendevano il castello Greifenstein con tutti i mezzi.
Il principe non poteva conquistare il castello. Allora rifletté sul da farsi. Egli decise di prendere per fame gli abitanti del castello. E così successe. Nessuno poteva lasciare la fortezza per la paura di essere ucciso. L’assedio durava da parecchie settimane e i viveri nel castello stavano per finire.
Il principe di Greifenstein decise allora di buttare il suo ultimo maiale dalle mura del castello all’accampamento dei suoi nemici. Egli sperava di far credere ai cavalieri nemici che ci fossero scorte di viveri in abbondanza.Quando i paggi e il castellano apparvero sulla mura del castello, Federico “dalla tasca vuota” credette che loro gli volessero consegnare il castello.
Però che cosa successe?
Gli abitanti gettarono il loro ultimo maiale nell’accampamento nemico. Di conseguenza il principe Federico credette che i Greifensteiner avessero ancora molti viveri e diede ai suoi cavalieri l’ordine di andarsene.
Grazie a questa furbizia il castello e i suoi abitanti furono salvi.
Da quel giorno il castello Greifenstein viene anche chiamato “castel del porco.”
La fossa di calce è stata costruita di pietra e ricorda alla forma di un pozzo. In precedenza il calce è stato prodotto per costruire le case.
Basato su alcune storie sono stati catturati anche dei lupi.
Formazioni geologiche dell'ultima era glaciale Sono formazioni geologiche dell'ultima era glaciale. Il terreno argilloso di colore rosso si stacca franando al di sotto dei prati e dei boschi e si formano le piramidi di terra. Lo smottamento proviene dal rio Margherita, che scorre nella Val d'Adige verso Settequercie.
Il campo giochi é aperto tutto l`anno e si trova vicino la piazza della festa di San Genesio, dopo la piscina e di fronte al Hotel Belvedere.
L’albero si trova sul Salto di Malgorer.
È il piú vecchio larice del Salto ma l’età esatta non può essere definita.
Forma a candelabro dei piú forti rami inferiore. La chioma ha potuto svilupparsi liberamente in assenza di concorrenza.
Il larice é indicato come particolaritá estetica nel mezzo del grande bosco di larici del Salto.
Il meraviglioso passato di questo albero ha subito un danno irreparabile dalle masse di neve durante l’inverno di 2008/2009, numerosi rami sono stati spinti verso il basso.
Altezza dell‘albero: 24m
Diametro: 2,03m
Circonferenza: 6,40m
Località: Montoppio
Altezza s.l.m.: 1435 m
All'incrocio per l'albergo Edelweiss (Stella Alpina). Nel campo da calcio si gioca da primavera fino a tardo autunno. Il circolo calcistico e numerose associazioni del tempo libero invitano ogni anno a tornei amichevoli anche con squadre straniere.