Il Föranerhof ad Auna di Sotto, sul Renon, si trova a 800 metri di quota. Il fatto che vi si produca vino, data l’altitudine, è perciò tutt’altro che scontato; eppure, ormai da generazioni il Föranerhof è (anche) un’azienda vinicola. “Il nostro maso si trova all’altitudine massima per le zone vinicole, ecco perché non possiamo coltivare qualsiasi varietà di vitigno”, spiegano Verena Plattner e Toni Mittelberger, che mandano avanti l’attività del maso insieme alla figlia Cecilia e alla famiglia di quest’ultima.
Sugli 8.000 metri quadrati di vigneti di proprietà del maso vengono quindi coltivate quattro selezionate varietà di vitigno, due rosse e due bianche, in grado di adattarsi bene alle condizioni del Föranerhof. Il Sylvaner, per esempio, è considerato particolarmente resistente. L’altro bianco è il Müller Thurgau che qui non si limita solo a sopravvivere: “Grazie all’altitudine, gli aromi risultano straordinariamente pronunciati”, assicura Cecilia che insieme al compagno trasforma in vino i grappoli di famiglia. Una grande passione ereditata dai genitori.
I vini rossi sono varietà assai tipiche dell’Alto Adige: Schiava e Zweigelt. “Quest’ultimo vitigno, sviluppato in Austria, è uno dei pochi vini rossi corposi in grado di attecchire anche a 800 metri di altitudine”, spiega Mittelberger.
Tuttavia, il vino è solo uno dei capisaldi dell’azienda agricola Föranerhof. Da oltre trent’anni, infatti, al maso è presente anche un piccolo vivaio nel quale vengono coltivati fiori per giardini e balconi. A esso si aggiunge anche la coltivazione di frutta, dalla quale, al Föranerhof si ricavano sciroppi, confetture e frutta essiccata.
Da Soprabolzano al Monte del Lago Nero e al Corno del Renon
Dalla stazione a monte della funivia del Renon a Soprabolzano si sale attraversando boschi e prati fino a Tre Vie. Con la cabinovia si raggiunge il Monte del Lago Nero (2.069 m). Suggestivi scorci e grandi panorami ci accompagnano sulla stradina, che sale sul Corno del Renon a 2.260m con il ononimo rifugio.
Questo itinerario in MTB parte da Soprabolzano presso la stazione a monte della funivia del Renon (1.221 m) e segue la stradina asfaltata in direzione ovest (cartello e segnavia n. 2). Al bivio presso i negozi si sale fino a Zagglermoos e a sinistra attraverso la piccola zona commerciale fino all'inizio del "sentiero selvaggio delle meraviglie". Qui si imbocca la stradina denominate “Via della Diga” alla sinistra (sul sentiero escursionistico per famiglie la bici viene spinta a mano) fino al maso "Lobis". Ora si prosegue lungo la mulattiera (segnavia 18 A) fino al maso "Bacherle" e maso "Moser" fino all’innesto con la strada provincial SP 135 (prestare attenzione all'incrocio). Qui girate a destra e seguite la strada per circa 100 m fino alla fermata dell'autobus di Riggermoos. Attraversate ora la strada a sinistra e pedalate in leggera salita (segnavia n. 6) attraversando la selva "Gunggelwald" fino alla Tann. Presso la fermata dell'autobus "Tann", seguite la strada poco trafficata o il sentiero pedonale che la fiancheggia (segnavia n. 1) la strada fino al parcheggio e la stazione della cabinovia a Pemmern. La cabinovia, la quale trasporta anche biciclette, supera circa 500 metri di dislivello fino al Monte del Lago Nero. Qui si apre un magnifico panorama, dalle Dolomiti occidentali, ai gruppi del Brenta e dell'Ortles, fino alle Alpi Venoste.
Da qui si segue la mulattiera (segnavia n. 19) pianeggiante fino all’incrocio con il sentiero n. 1, che porta ai rifugi "Unterhorn" e "Feltuner". La stradina sterrata (segnavia n. 2) prosegue fino a un cancello (utilizzare la grata per ciclisti - tenere chiuso il cancello!) e presso il bivio successivo mantenete la destra (oltrepassando un’altro cancello) fino al bivio nei pressi di un’ovile. Qui si segue il la stradina che porta all’antenna parabolica sulla cima del Corno del Renon con l’ononimo rifugio a quota 2.260 m, il punto più alto dell’itinerario.
La discesa segue il percorso di salita. Prego viaggiate con velocità moderata e rispettosa verso gli altri.