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    Cultura e attrazioni nelle Dolomiti

    Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale. 

    Risultati
    Arte e cultura
    Piazza Cappuccini
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Sulla Piazza Cappuccini si affacciano due chiese.
    Una è la chiesa dei Cappuccini e l'altra la chiesa di Santo Spirito.

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Nicolò
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones
    Nicolò ad Issengo presenta a prima vista tutte le caratteristiche dello stile gotico. Ma chi getta uno sguardo all'interno può constatare come una rozza mano abbia eliminato i caratteri gotici della chiesa, trasformandola in un grossolano edificio barocco. Della cappella originaria sono rimasti ancora i muri perimetrali della navata unica. Intorno ai 1519 essi vennero ricoperti da un volta, mentre furono costruiti ex novo il coro a quattro lati e l'aguzzo campanile. Nel XVIII sec. la chiesa venne privata dei suoi caratteri gotici e oggi presenta all'interno tratti barocchi. L'altare maggiore con rialzo a colonne e porte laterali, quadri che ritraggono il patrono della chiesa S. Nicolò e i patroni diocesani S. Ingenuino e S. Alboino, statue che rappresentano i santi Nicolò, Bartolomeo, Rocco, e Antonio abate, fu eretto alla metà del sec. XVIII. Degni di nota anche l'acquasantiera di pietra e un crocifisso con spaventevoli ferite molto realistiche. Nel 1974 fu portata alla luce la chiave di volta con il busto di un angelo. Secondo testimonianze documentarie esso viene attribuito al grande pittore e scuoltore gotico Michael Pacher.
    Fortezze e castelli
    Castel Schöneck
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones
    Il castello medievale di Schoneck si trova a 958 metri sopra il livello del mare e si dice che abbia dato i natali al famoso poeta e drammaturgo Oswald von Wolkenstein (1377-1445), anche se ciò non è stato storicamente dimostrato. Si ritiene che nelle vicinanze si trovino anche le rovine del Pacherhof, luogo di nascita del famoso artista e scultore Michael Pacher. Il castello di Schöneck fu costruito a metà del XIII secolo dai duchi di Rödeneck; La prima menzione di questo complesso risale al 1155 e al 1164.

    Col tempo divenne proprietà dei conti tirolesi e in seguito Engelmar von Willlanders divenne proprietario della tenuta Schoneck. Oggi si conserva non solo la cattedrale, ma anche frammenti del palazzo, rovine della cappella e frammenti del muro storico. Nelle rovine della cappella del castello si trova anche un affresco del maestro Michael Pacher. Il castello è proprietà privata e inaccessibile. Oggi nelle vicinanze c'è un ristorante con lo stesso nome.

    Il castello è proprietà privata e non vi si può accedere.
    Fortezze e castelli
    Pietra miliare romana
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Pietra miliare dell'imperatore M. Opellio Severo Macrino (217-218) e il suo figlio Diadumeniano. Il miliario originale in fillade quarzifera (conservato nel museo Ferdinandeum di Innsbruck) venne scoperto nel corso della demolizione di un muro a Castelbadia. La pietra miliare romana fu ritrovata nell'anno 1857 a Castelbadia. La pietra oggi si trova all'ingresso del Museo Mansio Sebatum a San Lorenzo. L'iscrizione riportata fa riferimento all'ampliamento della strada romana attraverso la Val Pusteria sotto l'imperatore Macrino, nella prima metà dell anno 218 d.C., anche se viene messa in risalto la rivendicazione del potere da parte dell'imperatore e suo figlio Diaduminiano, con l'enumerazione delle cariche e dei titoli onorifici e non tanto la costruzione della strada stessa.

    Fortezze e castelli
    Castel Rafenstein
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    A nord di Bolzano all'ingresso della Val Sarentino e di fronte a Castel Roncolo, si trova la rovina di Castel Rafenstein. Palazzo e mura di cinta vennero costruiti già nel XIII secolo, mentre nel XIV secolo il castello venne ampliato con l'edificazione di serraglio, torre d'ingresso e ala sud. Nel XVI secolo il castello venne infine fortificato con serraglio e bastione circolare in base alle nuove esigenze militari in modo da poter difendere il complesso dalle armi da fuoco.

    La rovina è accessibile in occasione di eventi e manifestazioni. 

    Arte e cultura
    Passeggiata lungo Rienza
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones
    Lungo il fiume si trovano sia la ciclabile che una rilassante passeggiata al sole.
    La passeggiata è adatta anche per passeggini e sedie a rotelle.
    Fortezze e castelli
    Castello Neuhaus
    Gais, Regione dolomitica Plan de Corones

    Banchettare allegramente alla maniera dei cavalieri medioevali o addirittura soggiornare in un antico castello, sarà per molti un desiderio impagabile. Il nostro albergo si presta particolarmente per festaggiare in modo originale le più svariate ricorrenze familiari o feste tra amici.

    Guide/programmi: non sono previste visite guidate private. L'ampio programma espositivo prevede mostre d'arte, manifestazioni teatrali e musicali. Aperto tutto l'anno.

    Fortezze e castelli
    Porta Orsoline
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La Porta delle Orsoline si trova vicino alla Chiesa delle Orsoline, all'entrata ovest della Via Centrale. La porta cittadina fu rovinata nel 1758 durante il trasporto di una grande fontana. L'affresco è opera dell'artista locale Johannes di Brunico e risale al 1420.

    Architettura
    Pasticceria e negozio di fiori Acherer
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Sulla facciata di un edificio storico situato lungo la strada commerciale più importante di Brunico si apre una vetrina rettangolare che permette di gettare uno sguardo in profondità all’interno del locale. Quello che si vede è uno spazio di vendita largo ma anche molto profondo a forma di cannocchiale, che genera nel visitatore un’impressione singolare. Ad eccezione del pavimento rivestito di piastrelle nere quadrate, l’interno è infatti completamente bianco. La luce chiara e i rivestimenti delle pareti in vetro traslucido bianco retroilluminato fanno apparire molto più spazioso e luminoso questo lungo ambiente privo di finestre. Gli arredi completamente bianchi, che comprendono il bancone e gli scaffali, sottolineano i colori vivaci dei prodotti esposti: nella parte anteriore del negozio ha sede la pasticceria di Andreas Acherer, le cui creazioni sono state più volte menzionate nella guida gastronomica Il Gambero Rosso, mentre nella zona posteriore – separata dalla prima per ragioni igieniche – sono in vendita i raffinati bouquet floreali di Barbara Strondl.

    Architettura
    Libera Università di Bolzano, campus di Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    L’ex liceo scientifico nel centro storico è stato riqualificato e ampliato per accogliere il nuovo campus della Libera Università di Bolzano con il corso di laurea in Management del turismo, sport ed eventi. Il grande edificio antico a forma di L è stato risanato sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni architettonici. L’ala più corta del complesso è stata affiancata da un nuovo corpo scale in calcestruzzo, decorato da un lettering di grandi dimensioni che lo trasforma in un vero e proprio segnale urbano. Questo attraente “pannello istoriato“ genera, con i due volumi adiacenti, una piazza raccolta che aggiunge un nuovo, apprezzato spazio all’aperto tra le strette vie del centro storico. Sotto la piazza è stata ricavata la nuova aula magna, che può essere utilizzata anche per manifestazioni pubbliche. All’interno dell’università l’allestimento rende ben riconoscibile la struttura originaria dell’edificio, integrandola con elementi moderni in maniera del tutto discreta. Il piano sottotetto è anch’esso occupato da aule didattiche.

     

    Arte e cultura
    Mercatino di Natale
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Brunico unisce le caratteristiche di un borgo storico con il fascino incomparabile di un luogo di villeggiatura di montagna. Ai piedi dell'innevato Plan de Corones, passeggiando nelle stradine del centro storico si respira quest'aria caratteristica di cordialità alpina e di stile italiano. Anche per questo motivo una visita al Mercatino di Natale di Brunico è senz'altro una tappa obbligata nel periodo prenatalizio. L'atmosfera natalizia conquista l'intera città. Passeggiando tranquillamente tra le bancarelle dei prodotti di artigianato locale, di dolci natalizi e decorazioni fatte a mano, ci si può scaldare con una tazza di vin brulè per concludere così al meglio una giornata invernale.

    La musica riempie i cuori più di 1.000 parole – è per questo che il Mercatino di Natale di Brunico, quest'anno, ha deciso di mettere le melodie e le canzoni natalizie in primo piano. Suoni di Natale, nel cuore del centro storico, offre una magica atmosfera natalizia, tante canzoni di generi diversi sul tema del Natale e un ricco programma di contorno. Il piccolo ma caratteristico Mercatino di Natale di Brunico, offre qualcosa di veramente speciale, dalle tipiche specialità gastronomiche, alle dimostrazioni di artigianato tradizionale e, non da ultimo, gli stand con tante idee regalo e prodotti di qualità.

    Il Natale è la festa della gioia e della famiglia! Da sempre in Alto Adige, in questo periodo, nelle case si intonano canti natalizi. La simbolica porta d'ingresso di "Melodie natalizie Brunico", racconta come in Val Pusteria e nelle valli vicine, si celebra tradizionalmente il Natale. Scoprite le melodie e le canzoni della tradizione che sono state tramandate di generazione in generazione e sono ancora vive nel cuore delle persone.

     

    Arte e cultura
    Concordia 2000
    San Vigilio, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il rilievo panoramico in bronzo è composto da 24 segmenti per una lunghezza totale di 36 m. Nella parte anteriore vengono indicati i nomi delle più importanti montagne, visibili dal Plan de Corones con le loro altitudini e la direzione di alcune delle più importanti capitali d’Europa. 

    Fortezze e castelli
    Porta di S. Floriano
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    In precedenza chiamata "lucchetto", ha un dipinto del pittore altoatesino Rudolf Stolz (1874 - 1960), che mostra S. Floriano, lo stemma di Brunico ed il fondatore della città: l'arcivescovo Bruno. nella Via Floriani si torva S. Floriano, un opera dell'artista brunicense Josef Bachlechner (1871 - 1923).

    Fortezze e castelli
    Castello di Brunico - MMM Ripa
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il bel castello vescovile domina la città dall'alto di un colle e veglia, oggi come allora, sulle case del centro storico come se dovesse ancora proteggere i cittadini. L'ingresso principale è costituito dal portale sud, un tempo dotato di un ponte levatoio.

    Il castello di Brunico ospita il quinto museo della montagna "MMM Ripa" del noto scalatore Reinhold Messner.

    Fortezze e castelli
    Museo provinciale degli usi e costumi
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il Museo degli usi e costumi, il più antico dei Musei provinciali dell'Alto Adige, offre la possibilità di esplorare i diversi ceti sociali della società contadina sudtirolese degli ultimi secoli. Il caposaldo del museo è costituito dall'imponente residenza barocca "Mair am Hof" edificata alla fine del XVII secolo. Le sue sale padronali tipiche della nobiltà rurale sono visitabili. All'interno della residenza trovano inoltre posto le collezioni del museo. Nel museo all'aperto, su circa 3 ettari si susseguono i masi dei contadini, testimoni della varietà di tipologie costruttive d'altri tempi. Accanto a campi e orti agricoli, si trovano inoltre costruzioni ad uso artigianale in un percorso didattico che ripercorre le tappe principali della quotidianità di una vita rurale ormai passata.

    Architettura
    Biblioteca civica e universitaria di Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La biblioteca sorge su un sito poco interessante, delimitato da case unifamiliari e dal retro di alcuni edifici, e separato dalla nuova piazza del Municipio: una posizione di importanza secondaria nel tessuto urbano per un edificio culturalmente rilevante. Malgrado le premesse gli architetti sono riusciti a portare un tocco di originalità in questo contesto poco attraente realizzando un’architettura aperta, trasparente e moderna pur senza inutili concessioni alle mode, caratterizzata dalla massima flessibilità interna per soddisfare funzioni sempre mutevoli. Il risultato è una costruzione in cemento armato dall’aspetto leggero, che grazie ai pilastri sottili sembra quasi fluttuare sulla piazza coperta antistante. L’edificio è contraddistinto dalle facciate vetrate e da una copertura a sbalzo sulla terrazza superiore di fronte alle sale riunioni. Ai vari piani, se si esclude un nucleo fisso per i servizi, le piante sono libere e possono essere facilmente suddivise con scaffali, pareti vetrate e partizioni mobili. I colori scelti sono brillanti e contribuiscono a creare un’atmosfera vivace.

    Architettura
    Messner Mountain Museum Corones
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Nel Messner Mountain Museum Corones, situato sull'altopiano di Plan de Corones a 2.275 metri sul livello del mare, Reinhold Messner si concentra sull'alpinismo tradizionale. Le forme fluide dell'edificio entrano in un dialogo con le condizioni esterne. L'idea era quella di creare un luogo di silenzio, decelerazione, uno spazio per il ritiro e l'esperienza. La maggior parte dei pannelli esterni e interni del museo sono in cemento locale: nessun altro materiale può essere versato così bene in tutte le forme immaginabili. Per impattare il meno possibile sul paesaggio e per evitare un'ulteriore ostruzione della vetta, il museo è ospitato su più livelli e per lo più sotterraneo. Durante la costruzione, 4.000 metri cubi di terra e roccia sono stati scavati e distribuiti sopra o intorno alla struttura - il museo si immerge nella montagna e nelle stanze si mantiene una temperatura costante. Le scale a forma di cascata conducono dal livello superiore all'area d'ingresso su tre livelli di esposizione, fino al piano più basso. Qui, i visitatori passano due grandi vetrate fisse e raggiungono una terrazza di quasi 40 metri quadrati dalla quale possono godere di una vista panoramica a 240 gradi delle Alpi della Zillertal e delle Dolomiti.

    Architettura
    UFO Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Localizzato nel quartiere delle scuole di Brunico, il centro giovanile UFO intendeva andare incontro alle esigenze dei propri giovani utenti anche ricorrendo a un linguaggio architettonico non convenzionale. La struttura indipendente collocata sulla copertura e realizzata in lamiera di titanio e vetro, che può essere raggiunta anche salendo la leggera scala esterna, dà effettivamente l’impressione che sull’edificio a quattro livelli sia atterrato un oggetto volante non identificato. Il corpo di fabbrica sottostante, a pareti portanti intonacate, si distingue per il box di ingresso obliquo in acciaio e vetro alto due livelli, che incuriosisce e invita a entrare. All’interno le vetrate a piena parete e gli ambienti luminosi cercano di far sentire i giovani come a casa propria. Anche la terrazza coperta e i gradoni esterni utilizzabili come sedute invitano a fermarsi e chiacchierare, integrando questa architettura piacevole e stimolante.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Valentino
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones

    In mezzo ai prati verdi sorge la chiesa di S. Valentino, una costruzione tardogotica con portale a sesto acuto, finestre ogivali e volta stellata. Questo santuario di campagna fu consacrato nel 1434 e fungeva da luogo di pellegrinaggio degli abitanti di Falzes nei giorni delle rogazioni e del ringraziamento per il raccolto. Di quell'epoca però sono rimasti solo i muri della navata unica. La volta, il coro e il campanile a cuspide in bei blocchi di granito commessi furono aggiunti solo nel XVI secolo. La sacrestia, ospitata nel pianterreno del campanile, si segnala per la sua bella volta stellata e nervata. L'altare maggiore in stile barocco reca una ben proporzinata ancona a colonne, con trabeazione parziale e frontone a volute. La pala d'altare è stata dipinta dal noto pittore della Val di Fiemme Franz Unterberger. Raffigura il patrono della chiesa S. Valentino e il patrono degli animali domestici Antonio Abate. Anche le statue barocche dei santi Giovanni e Paolo, Silvestro, Martino e Michele e due angeli sono dei buoni lavori del 1752. Nel 1979/80 fu portato alla luce sulla parete nord un ciclo di affreschi di mano di Friedrich Pacher (1487). I campi pittorici della zona ovest mostrano le buone e le cattive azioni, quelli della zona est scene della Passione. Grande importanza ha una scultura lignea di S. Valentino. Essa fu realizzata alla metà del XV sec. e potrebbe essere un'opera giovanile di Michael Pacher. Alla chiave di volta i conti Künigl e il convento di Novacella hanno lasciato per sempre il loro stemma. La pittura sulla parete esterna raffigura la Crocifissione di Nostro Signore, la Visitazione di Maria ad Elisabetta, S. Valentino e la santa coppia di medici Cosma e Damiano. Il donatore di questo affresco, un certo Baumann del vicino maso, ha lasciato scritto in poche righe ai suoi successori: hans mair in veld und sein hawsfrau margret (1434).

    Visita solo su richiesta!
    Contatto: Hannes Volgger +39 340 545192

    Arte e cultura
    Abete Rosso "colonnare"
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones

    L'abete rosso pendente protetto è un monumento naturale molto raro e botanicamente interessante e si trova ai piedi di un argine accanto alla strada tra Corti e Issingo, vicino a Molini, sotto il ponte sul Rio Verde.

    Lì, un abete rosso posticcio unico nel suo genere, chiamato anche abete rosso a ghirlanda, si erge dal novellame circostante. Mentre il germoglio terminale cresce eretto, i rami laterali, lunghi circa 30 cm, pendono verticalmente e leggermente ritorti verso il basso.. L'albero, che ha circa 115 anni (nel 2021), raggiunge un'altezza di 25 m (1991) e una circonferenza di 34 cm (1991). L'abete rosso pendulo è difficile da classificare nelle numerose forme colonnari e pendenti finora conosciute. In ogni caso, è la forma di abete rosso più stretta mai trovata in Alto Adige e ben oltre.

    Architettura
    Castello di Brunico, MMM RIPA
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il Castello di Brunico fu fondato nel 1250 dal vescovo Bruno di Bressanone, che vi stabilì la propria dimora estiva. La città che prese il suo nome si sviluppò così sotto le mura del maniero. Dopo vicende storiche alterne, che lo videro utilizzato prima come carcere e poi come liceo, oggi il complesso ospita il quinto Messner Mountain Museum, che ha come tema le popolazioni di montagna. L’intervento ha riportato alla luce e risanato con grande cura le preesistenze storiche. Poiché gli spazi a disposizione non erano sufficienti per il nuovo allestimento museale, una parte dell’esposizione è stata sistemata nei sotterranei lungo le mura di cinta. Tutte le integrazioni e le nuove strutture sono realizzate con un linguaggio architettonico moderno utilizzando materiali quali il calcestruzzo, l’acciaio, il legno e il vetro. Solo gli edifici di ampliamento provvisori, per esempio le casse e gli spazi per le esposizioni temporanee, sono realizzati volutamente in legno in modo da poter essere facilmente rimossi in qualsiasi momento.

    Architettura
    Municipio di San Lorenzo di Sebato
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Caratterizzato da un linguaggio architettonico semplice, il nuovo municipio nel centro di San Lorenzo di Sebato, pur non dissimulando la propria origine recente, si inserisce perfettamente nel tessuto urbano locale come una tipica architettura moderna. Avvicinandosi ulteriormente alla piazza della chiesa rispetto al suo predecessore, la delimita spazialmente creando due settori tra loro autonomi ma comunicanti. Il volume costruito, che ospita anche la biblioteca pubblica, dialoga perfettamente nelle proporzioni con gli edifici circostanti. Osservandolo più nei dettagli l’impronta contemporanea appare evidente nella scelta dei materiali e nella composizione delle facciate. Nell’involucro portante in calcestruzzo sono ritagliate finestre di formati diversi a seconda della funzione degli ambienti retrostanti, che generano un raffinato e vivace cambiamento di scala.

     

    Architettura
    Liceo delle Orsoline
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il Liceo delle Orsoline presso la porta omonima, lungo la via principale della città, risale all’inizio del XX secolo. Di fronte al grande complesso scolastico alto tre piani, con la facciata a intonaco caratterizzata dall’articolazione verticale, è stato costruito un volume più basso con un fronte in acciaio e vetro dall’andamento nettamente orizzontale. Il nuovo edificio non solo è trasparente e molto più piccolo del vecchio – pur avendo una superficie utile maggiore – ma rispecchia anche la facciata antistante, soggetta a tutela monumentale. Il cubo trasparente che costituisce l’ingresso della scuola anticipa la struttura della nuova ala ancora prima di raggiungerla percorrendo una serie di corridoi vetrati. Questa soluzione consente di ottenere una sorta di compenetrazione tra due architetture diverse. Per gli interni del nuovo edificio l’artista Manfred Alois Mayr ha scelto una palette di colori gradevoli che si armonizzano perfettamente con le superfici bianche intonacate e con i solai in calcestruzzo a vista grigio.

    Arte e cultura
    Cimitero di guerra
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Fra le mete più suggestive della città vi è senza dubbio il Cimitero di Guerra. Durante il primo conflitto mondiale a Brunico erano ospitati diversi ospedali militari in cui morirono numerosi soldati feriti, malati e prigionieri di guerra. Poiché non era possibile seppellirli nel cimitero cittadino, il comune cedette al comando militare sul Monte Spalliera una grande superficie affinché vi realizzasse un apposito cimitero. Un ufficiale del genio che prestava servizio a Brunico, l'architetto ed ingegnere A. Bechtold di Bregenz, allestì il cimitero in modo tale che si inserisse armoniosamente nell'ambiente del bosco. Qui sono sepolti in tombe singole e fosse comuni 669 soldati dell'armata austroungarica, 103 prigionieri russi, 13 serbi e 7 rumeni. I 77 soldati italiani che vi erano stati sepolti furono trasferiti nel 1932 nell'ossario Pocòl, mentre i 45 soldati tedeschi furono traslati in un cimitero al Passo Pordoi. Qui sono sepolti anche 19 soldati tedeschi dell'ultimo conflitto mondiale che persero la vita sotto i bombardamenti, un ufficiale italiano e cinque cittadini brunicensi caduti nelle vicinanze negli ultimi giorni di guerra. Il Cimitero di Guerra è gestito da un comitato femminile che cura amorevolmente e senza distinzione ogni sepoltura.

    Architettura
    Residenza e centro di cura per anziani a Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il lotto nei pressi del centro storico era molto stretto e metteva a disposizione una superficie limitata per il giardino. Per questo motivo nel blocco compatto alto due piani sono state ricavate a ogni livello delle terrazze che offrono spazi all’aperto individuali e protetti. Impiegando materiali tradizionali si è ottenuto un edificio semplice e funzionale, contraddistinto dalle pareti continue intonacate. I balconi delle camere sono una reinterpretazione di un elemento architettonico della tradizione come il bow-window: il principio della variazione in chiave contemporanea di motivi e materiali tradizionali ricorre più volte nell’intero edificio, con l’intento esplicito di migliorare la confidenza degli anziani con il loro nuovo ambiente di vita. Particolare attenzione è dedicata alle esigenze dei malati di demenza senile, le cui camere sono raggruppate intorno a spazi comuni che favoriscono l’orientamento spaziale.

    Arte e cultura
    Messner Mountain Museum Ripa
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Si tratta del quinto museo della montagna del noto scalatore Reinhold Messner.

    Il progetto è interattivo e rappresenta un luogo d'incontro e di scambio culturale tra la popolazione rurale autoctona e gli ospiti provenienti dalle altre regioni montane del mondo.

    L'esposizione comprende opere ed oggetti d'uso quotidiano delle diverse popolazioni di montagna, tra cui sherpa, tibetani, mongoli, hunza. Il nome del museo, Ripa, significa "uomo di montagna" in lingua tibetana. 

    Reinhold Messner non vuole solo "esporre", ma invitare ad uno scambio d'esperienze con le popolazioni di montagna. Oltre all' esposizione di oggetti d' uso quotidiano delle diverse popolazioni, ogni anno trascorreranno l' estate al Messner Mountain Museum ospiti provenienti da una regione montana diversa del mondo che illustreranno le loro condizioni di vita.

    Prezzi d'ingresso:

    Adulti € 14,00, bambini (6 - 14 anni) € 6,00, studenti fino a 28 anni e senior over 65 € 12,00, biglietto famiglia (2 adulti + bambini sotto i 14 anni) € 32,00, biglietto mini famiglia (1 adulto + bambini sotto 14 anni) € 18,00, gruppi da più di 15 persone € 12,00, classi scolastiche (6 - 19 anni) € 6,00

    Architettura
    Negozio di vini e specialità gastronomiche Harpf
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La storica bottiglieria fondata nel 1919 torna nel centro di Brunico con questo nuovo negozio. L’edificio storico con i suoi elementi in stile gotico è interessato da un vincolo di tutela monumentale; pertanto la facciata sulla via Centrale è stata rinnovata con grande cautela e ha acquistato un nuovo, inconfondibile carattere con l’inserimento delle vetrine nelle arcate gotiche al piano terreno e con l’illuminazione notturna. La vitalità del negozio si percepisce già dalla strada e il bancone per la preparazione degli ordini evoca l’atmosfera della classica bottega di vicinato, qui suddivisa stilisticamente in due parti distinte: nella zona anteriore scaffali chiari e luminosi, nella zona posteriore un tocco di lusso con mobili antichi. Al piano cantinato, indipendente dal negozio, si trova la taverna privata Harpf, uno dei migliori allestimenti degli architetti Gerd Bergmeister e Michaela Wolf.

    Architettura
    Centro d'arrampicata Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La nuova palestra si inserisce nella zona scolastica di Brunico, contraddistinta dal linguaggio architettonico eterogeneo degli edifici scolastici presenti. Da qui nasce la ricerca di un gesto forte ed elementare che reagisca al tessuto urbanistico esistente. L’edificio è concepito come formazione architettonica composta da una successione di volumi che variano sia nell’altezza, sia nella profondità, raggruppandosi attorno ad una corte interna e sviluppando un’elevata qualità spaziale. Mentre la facciata verso l’esterno è chiusa , all’interno le sequenze dei vani si aprono verso la corte interna con facciate completamente vetrate. Pur mantenendo una forte riconoscibilità e autenticità, l’edificio è parte integrante del paesaggio naturale circostante. Il progetto utilizza in maniera innovativa pochi materiali e pochi dettagli. Il materiale impiegato per la struttura portante dell’involucro monolitico è un calcestruzzo bocciardato composto da inerti naturali locali di origine calcarea e realizzato senza giunti di dilatazione.

    Chiese e abbazie
    Santuario di Maria di Sares
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    La chiesetta fu eretta nel 1652. Subito dopo "Mauren" cominciano le stazioni della Via Crucis che conducono alla più amata meta di pellegrinaggi della Val Pusteria Centrale, a Maria di Sares. Il piccolo santuario di "Nostra Signora di Loreto" fu costruito alla metà del XVII° secolo ed era allora legato ad un eremitaggio. Sulla porta d'ingresso rettangolare si legge 16ERPAUT52, sopra una moderna pittura della S. Virgo Lauretana. Sull'altare della chiesa, sul timpano si notano l'Annunciazione e, sotto, la Madonna Nera col Bambino, Sant'Anna, San Gioacchino e, sopra le porte, San Giuseppe e San Silvestro.

    Architettura
    Municipio di Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Con la sua pianta curvilinea, il municipio di Brunico riprende il percorso della strada europea, che a sua volta riprende la curva dell'Ahr attorno al Castello di Brunico (Schlossberg). L'edificio rinfresca il quadro generale della città e imposta un nuovo accento architettonico urbano in uno sviluppo altrimenti piuttosto informe. L'edificio è composto da quattro parti, disposte liberamente attorno alla piazza del municipio, ma che forniscono ancora un'unità strutturale. Con i suoi 3.000 metri quadrati, la piazza crea uno spazio aperto che sottolinea l'importanza del municipio. È interamente pavimentata e priva di piante. Si trova tra la scuola e la vecchia palestra ed è dotata di stele.

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