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    Chiese e monasteri nelle Dolomiti

    Fermati un attimo e percepisci la forza spirituale di questi luoghi, ammira l'architettura romanica e gli affreschi gotici o semplicemente evadi per qualche attimo dalla frenesia della vita quotidiana. Scopri qui tutte le particolarità delle numerose chiese, cappelle e monasteri di epoche e stili diversi.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    La parrocchiale di S. Ciriaco
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones
    La chiesa parrocchiale di Falzes è dedicata a S. Ciriaco, il santo che era diacono a Roma e che soffrì il martirio e la morte sotto l'imperatore Diocleziano. La costruzione gotica originaria risale al XV secolo. Nel 1851 l'antica chiesa, trannte la torre, venne demolita e negli anni successivi (consacrazione nel 1854) la nuova chiesa fu ricostruita con direzione nord-sud. L'accesso alla chiesa è molto suggestivo. Due imponenti ippocastani fiancheggiano la scalinata di pietra. La facciata ospita in una nicchia una Madonna gotica di un ignoto pittore. Nell'interno della chiesa, a destra e a sinistra del portale, delle scale di legno portano alla cantoria e al coro. I dipinti del soffitto e sull'arco trionfale sono firmati dal pittore Christian Holzinger e portano la data del 1853. Essi raffigurano l'Ascensione di Maria, l'adorazione di figure allegoriche che rappresentano i continenti, scene della vita di S. Ciriaco e i quattro padri della chiesa. Sull'arco trionfale viene rappresentata la vittoria del cristianesimo sul paganesimo. Presso l'accesso destro al vano dell'altare c'è un'acquasantiera o un fonte battesimale di granito, recante il contrassegno dello scalpellino e la data 1578. L'altare maggiore di stile barocco con la semplice ancona a colonne porta le statue di S. Agostino, S. Sebastiano, S. Floriano e S. Cassiano. La pala dell'altare maggiore, un'opera di Karl von Henrici, raffigura il martirio di S. Ciriaco, che colpisce per le sapienti sfumature dei colori e per la ben riuscita composizione d'insieme. La capella del cimitero, eretta nel XVII sec,. presenta un originale impianto con coro rotondo e navata con volta a botte disposta trasversalmente; essa fu ingrandita nel 1994 e trasformata in cappella mortuaria. Pregevoli statue del secolo scorso furono rubate negli anni settanta.
    Fortezze e castelli
    Capella San Sebastiano
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Cappella San Sebastiano

    La cappella votiva di San Sebastiano, eretta a ricordo della peste, sorge isolata ed appartata in una radura idilliaca, nel cosiddetto "terreno consacrato" ed invita alla meditazione.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Maria Ausiliatrice
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Il modesto edificio al centro del paese è una costruzione tipica dell’incipiente barocco, consacrata nel 1657. Un altare ed una campana proverebbero dalle rovine di Castel Salegg presso Siusi. Le quattordici stazioni della Via Crucis sono un’opera pregevole del XVIII secolo e meritano una menzione particolare per gli strumenti della Passione (arma Cristi) applicati alle cornici. Di notevole interesse è anche il tettuccio del pulpito con S. Michele

    Chiese e abbazie
    Cappella "Klosterwald"
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Cappella nel bosco del convento, sacrario dedicato ai caduti delle guerre 1809 e 1813.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrochiale di San Giorgio
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Della chiesa del 1332 è rimasta solo la parte inferiore del campanile romano. La cupola rossa a forma di cipolla fu eretta nel 1739. La chiesa ha subito varie ristrutturazioni. L’ultima trasformazione della parte interna risale alla seconda metà del 19esimo secolo. Nel 1772 l’artista Karl Hernrici ha dipinto tre magnifici affreschi.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di Castelrotto
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Il campanile di Castelrotto, eccezionalmente imponente e indipendente, accoglie i visitatori da lontano. Campanile e chiesa formano assieme al municipio e alle case dei borghiagini che fiancheggiano la piazza della chiesa, un attraente complesso architettonico. Non per nulla il nucleo strorico del luogo fu scelto come uno dei piú belli d´Italia.
    La parrocchia di Castelrotto, sede di decanato, risale certamente ai secoli del primo Medioevo. Lo si arguisce dal fatto che la chiesa è dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo. 
    Aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 18:00.
    Messa: tutto l´anno la domenica alle ore 10:00 (tedesco) domenica: ore 11.15 (italiano) solo metá Luglio-agosto 
    Durante il giorno, tutto l'anno, si può entrare nella chiesa.

    Chiese e abbazie
    Cappella S. Anna a Ploj
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    La cappella di S. Anna fu eretta su una lastra di roccia a sud del centro di Castelrotto. L´edifico barocco fu consacrato net 1724 dal vescovo-principe di Bressanone Kaspar Ignaz von Künigl. Non é chiaro chi sia il costruttore, ma ci sono somiglianze con edifici sacri di membri della famiglia Dalai di Bolzano.
    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale a Gais
    Gais, Regione dolomitica Plan de Corones

    La mancanza di documenti rende impossibile l´esatta datazione della nostra chiesa, una basilica spoglia. Secondo la testimonianza degli esperti doverebbe essere stata costruita intorno al 1180.

    SS. Messe: domenica alle ore 8.30 (in lingua tedesca). Sante Messe straordinarie in tutte le giornate di festa cattolica.

    Chiese e abbazie
    Il toro di San Valentino
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Un tempo, su una collina intorno a San Valentino, un toro iniziò a scavare, continuando senza sosta per un'intera giornata. Quando la gente, avvicinandosi alla buca, vi scorse l'anello di un'enorme campana, decise di riportarla alla luce e appenderla nella chiesa di San Valentino. Ancora oggi, questa campana, che in passato è stata molto odiata e temuta dalle streghe poiché il suo rintocco scacciava il brutto tempo, viene chiamata "Il toro di San Valentino". Tutti, a Lazfons, nell'area est dell'alta Valle Isarco, conoscono questa leggenda: in tempi remoti, si fece strada la volontà di portare da San Paolo a Castelrotto una campana di straordinaria bellezza e dalle eccezionali dimensioni. Nonostante 40 forti coppie di buoi fossero impegnate nel tentativo di spostarla, questa era inamovibile e d'un tratto iniziò a parlare e disse: Mi chiamo Maria Anna, governo il tempo, allontanando le intemperie, e intendo restare a San Paolo. E ancora oggi, infatti, la si può trovare là!

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Nicola Tisana
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Ad ovest di Castelrotto, su un pendio rivolto a sud, si stende la borgata di Tisana. La chiesa di S. Nicola sta nel mezzo della localitá e caratterizza con il suo campanile aguzzo l´immagine complessiva del luogo. Tisana é documentata per la prima volta attorno al 1280 nell`elenco dei beni del conte Mainardo II del Tirolo. La sua chiesa fu ricordata per istritto per la prima volta nell´anno 1353 assieme ad altre chiese dipendenti della parrocchia di Castelrotto, in relazione alla concessione di un´indulgenza. Nel XVI secolo la chiesa fu ampliata e coperta da volta. L´armatura del tetto secondo un´iscrizione sul frontone ovest subí modifiche nel 1712 e un restauro dell`arredo con integrazioni avvenne verso il 1880 sotto il decano Alois Bamhackl. Nel 2019 fu rinnovata la copertura con scandole di legno.
    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Valentino
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones

    In mezzo ai prati verdi sorge la chiesa di S. Valentino, una costruzione tardogotica con portale a sesto acuto, finestre ogivali e volta stellata. Questo santuario di campagna fu consacrato nel 1434 e fungeva da luogo di pellegrinaggio degli abitanti di Falzes nei giorni delle rogazioni e del ringraziamento per il raccolto. Di quell'epoca però sono rimasti solo i muri della navata unica. La volta, il coro e il campanile a cuspide in bei blocchi di granito commessi furono aggiunti solo nel XVI secolo. La sacrestia, ospitata nel pianterreno del campanile, si segnala per la sua bella volta stellata e nervata. L'altare maggiore in stile barocco reca una ben proporzinata ancona a colonne, con trabeazione parziale e frontone a volute. La pala d'altare è stata dipinta dal noto pittore della Val di Fiemme Franz Unterberger. Raffigura il patrono della chiesa S. Valentino e il patrono degli animali domestici Antonio Abate. Anche le statue barocche dei santi Giovanni e Paolo, Silvestro, Martino e Michele e due angeli sono dei buoni lavori del 1752. Nel 1979/80 fu portato alla luce sulla parete nord un ciclo di affreschi di mano di Friedrich Pacher (1487). I campi pittorici della zona ovest mostrano le buone e le cattive azioni, quelli della zona est scene della Passione. Grande importanza ha una scultura lignea di S. Valentino. Essa fu realizzata alla metà del XV sec. e potrebbe essere un'opera giovanile di Michael Pacher. Alla chiave di volta i conti Künigl e il convento di Novacella hanno lasciato per sempre il loro stemma. La pittura sulla parete esterna raffigura la Crocifissione di Nostro Signore, la Visitazione di Maria ad Elisabetta, S. Valentino e la santa coppia di medici Cosma e Damiano. Il donatore di questo affresco, un certo Baumann del vicino maso, ha lasciato scritto in poche righe ai suoi successori: hans mair in veld und sein hawsfrau margret (1434).

    Visita solo su richiesta!
    Contatto: Hannes Volgger +39 340 545192

    Chiese e abbazie
    Santuario di Maria di Sares
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    La chiesetta fu eretta nel 1652. Subito dopo "Mauren" cominciano le stazioni della Via Crucis che conducono alla più amata meta di pellegrinaggi della Val Pusteria Centrale, a Maria di Sares. Il piccolo santuario di "Nostra Signora di Loreto" fu costruito alla metà del XVII° secolo ed era allora legato ad un eremitaggio. Sulla porta d'ingresso rettangolare si legge 16ERPAUT52, sopra una moderna pittura della S. Virgo Lauretana. Sull'altare della chiesa, sul timpano si notano l'Annunciazione e, sotto, la Madonna Nera col Bambino, Sant'Anna, San Gioacchino e, sopra le porte, San Giuseppe e San Silvestro.

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Spirito
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Rappresentazione barocca del battesimo di Cristo di Francesco Unterberger (1707 - 1776). La chiesa dello Spirito Santo all' Ospedale sorge sulle rovine di un edificio precedente, costruito nel secolo XIV. Quella odierna è una bella chiesa barrocca del secolo XVIII.

    Sante Messe in lingua italiana: Lu, Ma, Me, Ve alle ore 09.00, sabato alle ore 18.00.
    Domenice e festivi alle ore 18:00, a luglio, agosto e nel periodo di Natale.

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Michele
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La chiesa ha origine romanica e anche il patrocinio dell´arcangelo indica la sua antichitá. In ogni casa la chiesa di San Michele é documentata solo in un attestato d´indulgenza del 1353. Sia nel campanile che nella chiesa stessa parti della muratura sono ancora di epoca romanica. Una ricostruzione in stile gotico avvene dopo il 1465. Solo nel XVII secolo la navata fu provvista di una volta.

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Oswaldo
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    A sudovest di Castelrotto, sotto il bosco di Laranza, sta la località di S. Oswaldo, cosiddetta dal patrono della chiesa. Un punto di riferimento visibile da lontano è l’alta torre dell’edificio. La chiesa è ricordata per la prima volta in un documento dell’anno 1234, redatto in occasione di uno scambio di beni fra il convento benedettino di Georgenberg e il conte Alberto III del Tirolo. Tuttavia l’erezione della chiesa dovrebbe essere avvenuta già nell´XI secolo. Un’indicazione al riguardo è il patrocino, perché il culto di S. Osvaldo di Northumbria (Inghilterra di nordest) di diffuse in Europa prima e durante il periodo delle crociate.

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Nicolò
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones
    Nicolò ad Issengo presenta a prima vista tutte le caratteristiche dello stile gotico. Ma chi getta uno sguardo all'interno può constatare come una rozza mano abbia eliminato i caratteri gotici della chiesa, trasformandola in un grossolano edificio barocco. Della cappella originaria sono rimasti ancora i muri perimetrali della navata unica. Intorno ai 1519 essi vennero ricoperti da un volta, mentre furono costruiti ex novo il coro a quattro lati e l'aguzzo campanile. Nel XVIII sec. la chiesa venne privata dei suoi caratteri gotici e oggi presenta all'interno tratti barocchi. L'altare maggiore con rialzo a colonne e porte laterali, quadri che ritraggono il patrono della chiesa S. Nicolò e i patroni diocesani S. Ingenuino e S. Alboino, statue che rappresentano i santi Nicolò, Bartolomeo, Rocco, e Antonio abate, fu eretto alla metà del sec. XVIII. Degni di nota anche l'acquasantiera di pietra e un crocifisso con spaventevoli ferite molto realistiche. Nel 1974 fu portata alla luce la chiave di volta con il busto di un angelo. Secondo testimonianze documentarie esso viene attribuito al grande pittore e scuoltore gotico Michael Pacher.
    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Vigilio
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Al di sopra delle cime degli alberi nella conca che separa Siusi da San Constantino, svetta – con grande sorpresa dei più – il campanile della chiesa di San Vigilio. La sua insolita ubicazione non solo solleva più di una domanda, ma offre lo spunto perfetto per numerosi miti e leggende. Citata per la prima volta nel 1260, la chiesetta fu costruita durante la cristianizzazione della zona in un antico luogo di culto. Un dettaglio interessante: ogni anno il 21 marzo, giusto all’inizio della primavera, l’ombra dello Sciliar si posa per un’ultima volta sul tetto della chiesa e non torna a toccarlo se non il 23 settembre, primo giorno d’autunno.

    La chiesa è stata dedicata a S. Vigilio, patrono della diocesi di Trento. L'edificio sacro, per quanto piccolo, ha tutte le caratteristiche di un edificio tardogotico stilisticamente puro e di pregevole qualità, il che fa pensare a dei fondatori molto ricchi e di alto rango. All'esterno l'edificio presenta una raffinata zoccolatura, un cornicione del tetto, una porta ad arco acuto ad ovest sotto un atrio per pellegrini, finestre a sesto acuto e graziosi trafori nel campanile. Il gioiello della chiesa é l'altare a portelle con lo scrigno, la graziosa ancona e la predella tutta d'un pezzo, la base dell'altare stesso. Lo stipite murato proviene ancora dalla fine del XV secolo.

    Fortezze e castelli
    Cappella di Santa Caterina a Tesimo
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Qui troverete presto ulteriori informazioni sulla Capella di Santa Caterina e il fabbricato agricolo della casa nobiliare Gurten a Tesimo.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Chiesa parrocchiale con prezioso crocifisso della bottega di Michael Pacher ed un organo "Mathis" realizzato nel 1983, il più grande in Alto Adige. In origine qui sorgeva una cappella dedicata alla Vergine Maria, costruita nel secolo XIII dagli abitanti del villaggio di Ragen.

    L'edificio attuale é l'ultimo di una serie di quattro succedutisi nei secoli nello stesso luogo.

    Orario SS. Messe: Lunedì e venerdì ore 08.00 e prefestivi ore 18.00. Domeniche e festivi ore 09.00, ore 11.00 (in italiano) e ore 18.00. Tutte le messe si tengono in lingua tedesca, tranne dove indicato diversamente.

    Chiese e abbazie
    Campanile di Castelrotto
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Dopo l’incendio del 1753, in cui la vecchia chiesa gotica andò parzialmente distrutta, si rese necessario provvedere ad una ricostruzione. Sorse così, al suo posto (1756-58) il monumentale campanile divenuto ormai simbolo del paese. Il disegno è opera del capomastro Simon Rieder di Bressanone. Il campanile è alto 82 metri.
    Le visite al campanile della chiesa sono offerte in estate e in inverno. Le date sono riportate nella sezione Experience - Eventi.
    La cappella nel campanile della chiesa è aperta tutti i giorni dalle 08:00 alle 18:00.

    Fortezze e castelli
    Chiesa S. Caterina
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    S. Caterina in Aica di Fiè La chiesa, citata già nel 1293, fu originariamente dedicata a S. Michele – l‘adiacente maso si chiama appunto „Michaeler“. Verso la fi ne del 15° secolo l‘abside romanica fu sostituita da un coro gotico al quale venne aggiunto, sul versante nord, il campanile ed il soffi tto della navata venne decorato con una volta stellata. Particolare attenzione meritano gli aff reschi risalenti all‘incirca al 1420, riccamente policromatici e mai ritoccati, presenti sulla parete esterna rivolta a sud. Dotati di notevole espressione e mimica, essi narrano la storia di Caterina, fi glia del re di Alessandria che a causa della distruzione dell‘immagine idolatrica (1a fi la superiore) viene processata dall‘imperatore Massimino (2), frustata (3) e rinchiusa in una torre dove viene consolata dagli angeli (fi g. 5, sopra alla crocifi ssione sopra alla porta), per avere rifi utato di idolatrare l‘immagine pagana imposta. L‘imperatore la obbliga a discutere anche con alcuni fi losofi pagani (fi g. 6), ma lei riesce addirittura a convertire alcuni di loro al cristianesimo. Questi vengono messi al rogo da Massimino (1a fi la inferiore). Anche l‘imperatrice venuta a visitarla nella notte (2), si lascia convertire e viene per questa ragione decapitata (3). Allora l‘imperatore decide di condannare la santa alla ruota, ma alcuni angeli distruggono la stessa (4, a destra dell‘ingresso). Infi ne anche la santa muore decapitata (5) e viene sepolta sul Sinai, dove l‘imperatore Giustiniano erige nel 557 il famoso Convento di S. Caterina (6).

    Chiese e abbazie
    Chiesa a Haselried
    Chienes, Regione dolomitica Plan de Corones
    Una delle passeggiate più belle attraverso i prati del luogo è il cosiddetto "sentiero del parroco", che ad ovest del paese lungo muri a secco e siepi porta ad Haselried. La chiesa, citata nel 1436, ottenne intorno al 1500 la forma odierna in semplice stile tardogotico. Attraverso due porte ad arco a tutto sesto con cornice in pietra si raggiunge l'interno. Esso è caratterizzato da una volta reticolata con ricche costolature. Purtroppo, nonostante la sorveglianza, nel 1979 le opere d'arte più pregiate sono state vittima di profanatori. A ovest, pochi metri più in basso, si trova la Brunnenkapelle (la cappella della fonte). Secondo un'immagine votiva ivi conservata, essa fu eretta da Jakob Kofler, del maso Huber sul Jörgenberg, in ricordo della sua fortunata salvazione da sotto un carro di fieno precipitato sopra di lui. Al posto dell'altare occupa tutto il vano del coro una grotta tripartita eseguita in tufo e guarnita di figure ispirate alla vita di Giovanni il Battista. Davanti si trova una vasca scavata in un blocco di granito. L'afflusso d'acqua in questa vasca è fonrito da una fonte che si trova nei pressi. Nei tempi andati Haselried era un luogo di pellegrinaggio molto frequentato. Si attribuiva infatti alla sorgente una particolare virtù curativa, che una volta doveva essere stata particolarmente efficace contro le malatie degli occhi. In ogni tempo, ma specialmente il lunedì della Trinità e nel giorno del patrono (24 giugno), la gente veniva in pellegrinaggio ad Haselried con i suoi affanni e le sue richieste, per trovare sollievo alle sue sofferenze ed esaudimento delle sue preghiere.
    Chiese e abbazie
    Parrocchia Santa Croce di Siusi
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Nel 1973 si diede inizio alla costruzione e fu consacrata nel 1950 alla Santa Croce. La marcata articolazione delle pareti danno pensare alle forme severe di antiche basiliche. Nel 1962 il campanile fu dotato di cinque campane nuove. Le quattro piccole finestre rotonde rimandano ai sacramenti della Cresima, della Confessione, dell’Unzione degli Infermi e dell’ Ordine Sacro.

    Chiese e abbazie
    Capella San Cipriano
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Capella San Cipriano

    Le pitture murali sulla parete esterna del 17° secolo rappresentano lo stupendo salvataggio del prato "Platzliner":  Dio padre è raffigurato mentre scaglia fulmini dalle nuvole, Cipriano e Giustina stendono i loro mantelli sul prato con il gregge al pascolo. Questo dipinto racconta che la colonizzazione di Tires alle sue origini non fu iniziata nell'odierno centro, ma bensì a San Cipriano.

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Valentino
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    La chiesetta di San Valentino campeggia tra verdi prati in fiore sopra il paese di Siusi e offre una vista spettacolare sul massiccio dello Sciliar. Eretta nel XII secolo, presenta affreschi ben conservati di indiscutibile interesse storico-artistico.
    Chiese e abbazie
    Chiesa delle Orsoline
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Costruita agli inizi del XV secolo, in stile gotico. L'affresco della crocifissione di "Hans von Bruneck" sulla vicina porta cittadina fu rovinato nel 1758 quando la porta fu alzata per trasportare in Via Centrale una grande fontana. La Cripta delle Ursuline é la parte più vecchia di tutto l'edificio del convento, risale all 1410 ca.; il locale della cripta è quasi vuoto, ma pieno d'atmosfera - santificata dal silenzio secolare della quiete dei defunti.

    Orario SS Messe: Lunedì - Venerdì ore 17.30, Domeniche e festivi ore 10.30.

    Le SS Messe vengono celebrate in lingua tedesca.

    Chiese e abbazie
    Antica Cappella Mortuaria
    Gais, Regione dolomitica Plan de Corones
    Gais possiede un gioiello storico-culturale: l'antica cappella mortuaria, la cosiddetta “Beinhaus”, è stata trasformata in un piccolo museo. Il fulcro del museo è un ciclo di affreschi del periodo tardo-gotico che raffigura il Giudizio Universale. Accanto ad esso si trovano le opere sulla redenzione delle povere anime, una sorta di catechismo per i credenti che all'epoca non sapevano ancora leggere. Inoltre, si possono ammirare i paramenti di Sonnenburg (diverse casule preziose) in una teca di vetro e San Costantino II (uno scheletro a corpo intero) in un reliquiario.
    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Sebato
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, una struttura irregolare che testimonia che la chiesa fu eretta in varie fasi fra il XIII° ed il XVI° secolo. Famosa "Madonna col bambino e l'uva" di Michael Pacher. Nell'adiacente cappella Egerer affreschi della bottega di Pacher.

    Chiese e abbazie
    Chiesa dei Cappuccini
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Consacrato nel 1628, il convento dei Cappuccini provvede alla cura delle anime della città. Il giardino dietro la chiesa è stato ampliato e trasformato in un' oasi di pace e in un parco giochi per bambini. Proseguendo sulla Via Dante al Bivio per Teodone, si trova uno dei più belli ed antichi Capitelli del Tirolo.


    Sante Messe: domeniche e festivi alle ore 08.00 in lingua tedesca e alle ore 09:15 in lingua italiana.
    Giorni feriali alle ore 09.00 in lingua tedesca.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Caterina
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La chiesa, costruita verso il 1340 grazie a una donazione del brunicense Nikolaus del Stuck, è dedicata a santa Caterina, della quale numerosi affreschi all'interno e all' esterno dell'edificio narrano la vita. Caterina, che era una facoltosa ereditiera di Alessandria, si fece battezzare dopo che la Vergine Maria le era apparsa in sogno. Un giorno giunse ad Alessandria l'imperatore Massenzio, vinse cinquanta filosofi della superiorità della fede cristiana su tutte le altre religioni. Massenzio mandò al rogo i cinquanta filosofi e fece torturare, sottoporre al supplizio della ruota e infine decapitare Caterina. Caterina (ritratta con lo strumento del suo martirio) sta fra i quattordici santi ausiliatori. La guglia a doppio bulbo che orna la torre campanaria é la piú tarda, fu apposta in seguito al grande incendio del 1724. Sotto di essa si trova un locale da cui, fino al 1972, la guardia antincendio notturna attendeva al suo compito.

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