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    Tutte le esperienze ad Appiano sulla Strada del Vino

    Appiano sulla Strada del Vino offre una combinazione unica di bellezze naturali e tradizioni vinicole.
    Esplora i vigneti, visita le cantine e immergiti nella cultura locale per una vacanza indimenticabile.
    Risultati
    Cantine
    Azienda agricola Kreithof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    La tenuta Kreit è un'azienda vitivinicola con una lunga tradizione alle spalle, le cui radici affondano nel Medioevo.
    Al tempo, su una superficie a maggese disposta su una collina sopra San Michele-Appiano, c'era un maso il cui nome, storpiato spesso dagli influssi dialettali, si è trasformato in "Kreit". Anche l'aspetto è diverso da quello di allora. Nel XVIII secolo il maso è diventato una bellissima tenuta, abitata e coltivata dal 1813 dalla famiglia Raifer.

    Del tutto indipendenti dall'aspetto esterno del maso sono i suoi pilastri economici, tra i quali - da lungo tempo - c'è anche la viticoltura. Oggi Johann Raifer coltiva un vigneto di 7 ettari. "La maggior parte del vigneto si trova a poco più di 400 m s.l.m. e cresce su terreni morenici sabbioso-limosi tutt'intorno al nostro maso" - racconta Raifer. Solo una piccola vigna, anch'essa appartenente all'azienda Kreit di San Michele-Appiano, si trova nelle vicinanze del Lago di Caldaro.

    Si coltiva uno spettro varietale che comprende il Pinot bianco, il Sauvignon, il Moscato giallo, il Gewürztraminer, la Schiava, il Pinot nero e il Lagrein.
    Cantine
    Azienda Agricola Stroblhof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Lo STROBLHOF è un maso di lunga tradizione vinicola, che già prima del 1600 si trova citato in antichi documenti dell’epoca. Fin da tempi remoti qui si coltivano le viti su tenui pendii dalle condizioni ottimi e si producono vini con uve pregiate.

    Con grande impegno ed amore ci dedichiamo alla nostra attività mirata al raggiungimento di un massimo livello qualitativo, sia nel vigneto ma anche in cantina. Le quantità piuttosto limitate delle uve raccolte garantiscono un’alta qualità dei vini prodotti. Con le uve dei 5,5 ettari di vigneti, ogni anno si produce un numero massimo di 40.000 bottiglie, di cui circa la metà vini bianchi, l’altra metà rossi. L’altitudine ideale di 500 metri s.l.m. e terreni ben aerati sui declivi ai piedi della Mendola garantiscono vini dal carattere deciso, di gradevole acidità e con buona tenuta all’invecchiamento.

    Lo STROBLHOF fa oggi parte delle migliori aziende vinicole dell’Alto Adige, ed è socio fondatore dell’Associazione “VIGNAIOLI DELL’ALTO ADIGE”.
    Cantine
    Weingut Donà
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Produrre un vino tipico: sembra facile, ma è estremamente difficile. "I vini tipici devono esprimere l'unicità della vite, del terreno, del microclima, del viticoltore, della zona e dell'annata" - dice Hansjörg Donà, responsabile della tenuta di famiglia che si trova a San Paolo.

    Quindi, chi vuole produrre vini tipici non solo deve conoscere nei minimi dettagli la zona, la terra e il clima, ma deve anche sapere dove un determinato vitigno troverà le condizioni migliori per esprimere tutte le sue caratteristiche. Nella tenuta Donà, a San Paolo (Comune di Appiano), si è scelto di coltivare Chardonnay, Merlot, Pinot bianco e i vitigni autoctoni Schiava e Lagrein. "I vitigni tradizionali costituiscono la base dei nostri vini" - racconta Donà.

    Anche la vendemmia si effettua in modo tradizionale, a mano, con grande impegno, con l'aiuto dei familiari e facendo attenzione alla qualità. "Puntiamo su un'uva di qualità, su una moderna tecnologia enologica e su una programmazione sostenibile e di lungo periodo" - così il viticoltore, che in cantina mette a disposizione la sua pluriennale esperienza e tutto il suo know-how. Lo scopo di tutte le fatiche è ottenere vini autentici, con un carattere unico, affinati - sia i bianchi che i rossi - in tonneau di rovere da 500 litri.

    Anche l'affinamento contribuisce alla creazione di un vino autentico, tipico. Sembra facile, come detto, ma è davvero molto complicato.
    Cantine
    Cantina Girlan
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Qualche volte è meglio lasciar parlare le cifre. Ad esempio per la cantina Cornaiano, fondata nel 1923 come cantina sociale e alla quale oggi fanno capo 200 famiglie di viticoltori che coltivano 230 ettari di vigneti con 5 vitigni. Cifre che impressionano, ma che non raccontano tutto.

    Non sull'Oltradige, ad esempio, nè sulla Bassa Atesina, proprio dove si trovano i vigneti che conferiscono l'uva alla cantina Cornaiano. Protetto da nord e aperto verso sud, questo territorio è dominato da un clima mite. "I forti sbalzi termici tra giorno e notte, soprattutto in autunno, conferiscono ai vini un profumo raffinato e marcato e una lunga conservabilità" - racconta l'enologo Gerhard Kofler. I terreni magri, ciottolosi e limosi e l'arieggiamento dei vigneti fanno la loro parte.

    "Partendo da queste caratteristiche, ci siamo concentrati su 5 dei vitigni più importanti" - così Kofler. Tra i vini bianchi Pinot bianco, Sauvignon e Chardonnay e tra i rossi Schiava e Pinot nero. Soprattutto quest'ultimo ha reso la cantina Cornaiano famosa a livello internazionale, quotata dai principali critici enologici.

    Questo risonoscimento, la freschezza ricca di mineralità, la struttura fruttuosa e la marcata autenticità hanno favorito l'ampliamento del mercato della cantina Cornaiano i cui vini vengono commercializzati in non meno di 30 Paesi. E sono considerati vini di carattere o, come dice Kofler - "vini eccellenti legati al territorio".
    Cantine
    Strickerhof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da oltre 20 anni, Karl Kasseroller coltiva la sua azienda Strickenhof di Frangarto, nel Comune di Appiano, secondo le regole della produzione biologica. Gli effetti di vasta portata che questa modalità di coltivazione ha sull'ambiente sono confermati da uno studio dell'Università di Innsbruck, secondo il quale in nessun terreno delle aziende prese in considerazione la vita degli organismi terricoli era così dinamica come in quello dell'azienda Strickerhof.

    L'azienda di Frangarto è di proprietà della famiglia Kasseroller sin dal 1834, quando portava il nome di Schlafferhof. Solo nel 1907 fu costruito un nuovo edificio principale che prese il nome di Strickerhof e al quale fu annessa una cantina. Allora, si occupava di entrambe Josef Paul Kasseroller, le cui iniziali sono oggi impresse sulle etichette delle selezioni dei vini dell'azienda Strickerhof.

    Mentre nel 1907 vennero poste le basi per un'azienda fiorente, quasi cent'anni più tardi Karl Kasseroller fa un ulteriore e decisivo passo avanti: nel 1998 "converte" la coltivazione dell'azienda all'organico-biologico. "È stata una decisione presa per convinzione e sono orgoglioso di poter offrire ai nostri clienti prodotti di altissimo livello" - dice Kasseroller.

    L'assortimento dell'azienda Strickerhof comprende vini classici, come lo Chardonnay, la Schiava e il Lagrein, ai quali si aggiungono il Moscato giallo e il Bronner, che si ottiene da un vitigno resistente alle malattie fungine. Anche questo si "sente a casa" sui terreni argillosi, caldi, ricchi di humus e sabbiosi dell'azienda Strickerhof. Davvero "tanto" a casa, come tutti gli altri organismi terricoli che li abitano.
    E-Bike
    Bosco di Monticolo
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Trail naturali, strade sterrate a tracciati più flow – il bosco di Monticolo è un territorio sensazionale per tutti i bikers.
    Difficoltà: intermedio
    306 m di dislivello
    14.1 Km distanza
    Cantine
    K. Martini & Sohn
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Chi lavora nel settore del vino già da tempo e con passione vuole, ad un certo punto, imprimere ai propri vini il suo marchio. A proprio rischio, ma anche di proprio pugno. E la famiglia Martini ha fatto esattamente questo passo, dando vita a Cornaiano - 40 anni fa - alla cantina "K.Martini&Sohn".

    La lettera K, nella denominazione, sta per Karl - il papà - che ha fondato la cantina nel 1979 con il figlio Gabriel proprio nel centro di Cornaiano, paese a forte vocazione viticola nel Comune di Appiano. Al tempo, padre e figlio avevano già intrapreso un'attività in questo settore. Hanno così potuto attingere al necessario know-how e all'indispensabile esperienza per avere successo con il vino.

    Il passo verso il lavoro autonomo non è però facile:"Costruire la cantina è stato davvero impegnativo" - ricononosce oggi Gabriel Martini. "Le prime bottiglie sono state imbottigliate, tappate ed etichettate a mano". Consci delle limitate dimensioni, parlando della cantina "K.Martini&Sohn" di Cornaiano ci si riferisce a un'azienda piccola ma raffinata, che punta non soltanto a un servizio eccellente, ma anche e soprattutto alla qualità. "E questo, da solo, giustifica l'esistenza di una piccola azienda familiare" - così Martini.

    Una piccola azienda familiare che propone un assortimento sorprendentemente ampio di vini. Le 4 linee di produzione comprendono Pinot bianco, grigio e nero, Chardonnay, Sauvignon, Schiava, Lagrein e Moscato giallo e rosa.
    Cantine
    Josef Weger
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    L'azienda vitivinicola Josef Weger di Cornaiano-Appiano è stata fondata nel 1820 da - come c'era da aspettarsi - Josef Weger. Chiamiamolo Josef Weger I, dato che altri tre signori omonimi lo seguiranno nella gestione. Oggi tocca al pronipote del fondatore e indovinate come si chiama? No, si chiama Johannes.

    Josef Weger I è stato un pioniere della viticoltura professionale e del commercio di vino in Alto Adige e i suoi successori ne hanno seguito le orme con successo. Già prima di fine secolo il suo vino veniva spedito in Svizzera e in tutti i Paesi dell'ex-impero austroungarico e prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale fu fondata una succursale nel Tirolo orientale. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale l'azienda si allarga e l'edificio principale - quello del XII secolo - viene destinato ad ospitare i vacanzieri.

    Dall'inizio degli anni '90 Johannes Weger si occupa del vigneto, che passa a dirigere nel 2015. Si procede alla ristrutturazione della cantina e si mettono a dimora nuovi vitigni, soprattutto Pinot nero, per il quale le condizioni pedoclimatiche dell'azienda Josef Weger sono ottimali. I vigneti si trovano a 435 - 600 m s.l.m. nel paese di Cornaiano e nei suoi dintorni e producono uva bianca e rossa con cui Weger ottiene vini in purezza e con terroir marcato: con una torchiatura delicata, in contenitori di acciaio a temperatura controllata e con macerazione a freddo.

    "Nei nostri vini si deve sentire l'interazione tra paesaggio e clima e lo spirito del vignaiolo" - dice Johannes Weger. E aggiunge - ma la cosa non sorprende - "I nostri vini sono l'espressione di un'esperienza decennale trasmessa di generazione in generazione. Da Josef Weger a Josef Weger. E a Johannes Weger.
    Cantine
    Castello Englar
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Un castello, una tenuta, una dinastia nobiliare: ciò che sembra la sintesi di un romanzo d'appendice è in realtà la storia della tenuta Castel Englar di San Michele Appiano, di proprietà dei conti Khuen-Belasi sin dal 1640. Dopo una sosta di oltre 80 anni, nel 2012 è ripresa la vinificazione in proprio dell'uva prodotta nelle vigne del castello.

    Dato che Castel Englar si trova a San Michele Appiano, e quindi in una zona predestinata alla coltivazione della vite, l'uva che vi si vendemmia è da sempre un pilastro economico della tenuta. Fino al 1930, i conti Khuen-Belasi gestivano anche una cantina, ma col tempo l'attività è stata abbandonata. Per più di 80 anni l'uva è stata conferita alla cantina sociale finché, quasi 10 anni fa, il conte Johannes Khuen-Belasi ha ripreso la vinificazione in proprio.

    "Il nostro scopo è produrre vini di eccellenza. Per questo le viti devono poter crescere in modo armonico e in un territorio sano" - così Khuen-Belasi descrive la filosofia che segue nella gestione della tenuta Castel Englar a San Michele Appiano. Da essa deriva un'oculata scelta varietale che si basa sul tipo di terreno e sulle condizioni climatiche della zona, l'applicazione di metodi di coltivazione il più possibile naturali, processi di lavorazione rispettosi e una gestione equilibrata della quantità di uva da produrre. "Riduciamo volontariamente la resa per ettaro valutando ceppo per ceppo per vendemmiare uve sane e di qualità" - ammette Johann Khuen-Belasi.

    Nel complesso, sono sette gli ettari che fanno parte della proprietà. Vi si coltivano Pinot bianco e nero, Riesling, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Gewürztraminer e Schiava. Un assortimento tradizionale per una tenuta tradizionale.
    E-Bike
    Grande giro Oltradige - Bassa Atesina
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il giro conduce attraverso le località vinicole di Appiano, Caldaro, Termeno, Cortaccia fino al confine altoatesino a Salorno, per la maggior parte su strade secondarie e poco trafficate. Il giro è adatto a tutti i ciclisti, ma è particolarmente divertente con la bici da corsa o con la e-bike.

    Descrizione dell’itinerario: partenza ad Appiano. Si prosegue sulla ciclabile e sul lungolago fino al Lago di Caldaro e a Termeno, sulla nuova ciclabile. Si sale fino al paese e si prosegue per Cortaccia, dove si trova una salita. L’itinerario continua lungo la Strada del Vino fino a Magrè e Cortina. In tutti i paesi si trovano piacevoli possibilità di sosta. Poi a Salorno, al confine dell’Alto Adige, si passa all’altro lato della valle, si attraversa il pendio per una stradina pittoresca fino a Laghetti. Lì si torna sulla ciclabile e si prosegue lungo l’Adige in direzione nord, dove appena prima di Bolzano i fiumi Adige e Isarco si uniscono. Si svolta a sinistra e si segue la ciclabile sul vecchio tratto della ferrovia d’Oltradige fino al punto di partenza ad Appiano.

    Difficoltà: intermedio
    676 m di dislivello
    70.9 Km distanza
    Cantine
    Bergmannhof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da Karl a Josef a Johannes: da oltre 40 anni, alla tenuta Bergmannhof di Appiano, si passa di mano il testimone della produzione di vino. Da padre a figlio a nipote, da Pichler a Pichler. La staffetta dei Pichler dura però da molto più tempo. L'inizio risale al 1851, quando la tenuta Bergmannhof divenne di proprietà della famiglia Pichler.

    La tenuta Bergmannhof di Appiano/Riva di sotto viene citata nei documenti ufficiali per la prima volta nel XVII secolo e da 170 anni è coltivata dalla famiglia Pichler, ma solo nel 1978 Karl e suo figlio Josef decidono di andare per la loro strada e di vinificare in proprio l'uva che ricavano dal vigneto di 2,5 ettari.

    Fin dall'inizio pongono grande attenzione ad un approccio rispettoso e premuroso alle viti e all'uva, il che comporta molto lavoro a mano. "Cerchiamo di lavorare nel modo più naturale possibile, con pochi e mirati interventi" - racconta Josef Pichler - "e di trarre il meglio da ogni annata". Josef può godere del vantaggio che nella lavorazione tradizione e innovazione confluiscono - sotto forma del sapere di tre generazioni.

    L'attenzione e la premura continuano anche in cantina. "L'affinamento dei nostri vini avviene, per la maggior parte, in botti di legno, con un prolungato contatto del vino con le fecce e scarsa solfitazione, rinunciando a inutili chiarificazioni e filtrazioni" - così descrive Josef Pichler la firma della tenuta Bergmannhof. È la firma di 3 generazioni.
    Cantine
    Tenuta Romen
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Ad Appiano, la tradizione vitivinicola non ha meno di 2000 anni. Due millenni nei quali viticoltori di tutte le epoche hanno goduto della zona ottimale, del clima mite e della fertilità dei terreni della Costiera della Mendola per la coltivazione della vite e per la produzione di vino.

    Non c’è quindi da meravigliarsi se una simile, lunga tradizione è fortemente ancorata nelle aziende viticole e nelle famiglie dei viticoltori. E maso Weinberghof, gestito dalla famiglia Romen, non fa certo eccezione. È situato nella frazione di Appiano Monte, dove storia e tradizione sono realtà tangibili sotto forma di castelli, manieri e tenute in quantità che non trova eguali.

    Con lo stile tipico dell’Oltradige, maso Weinberghof segue questa tradizione: dalla terrazza lo sguardo si stende sui dintorni e sui tanti vigneti – anche su quelli della famiglia Romen. “Qui possiamo giovarci della posizione ideale e del sole che per buona parte della giornata accompagna lo sviluppo delle viti e la maturazione dei grappoli, mentre di notte il vento costante provvede ad abbassare la temperatura“, spiega Alois Romen. “È proprio questo marcato sbalzo termico tra giorno e notte a garantire la formazione di un aroma tanto pronunciato nei nostri vini“.

    Di questo ci si può convincere anche personalmente, proprio a maso Weinberghof. Qui si degustano i vini proprio come si addice – nella cantina, che con le sue vòlte in pietra naturale ricorda i tempi andati. La tradizione, questo si impara, si spinge fin nei dettagli.
    Cantine
    Cantina Sankt Pauls
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La chiesa, imponente, che è riportata anche sul nostro logo, testimonia l'importanza che il paese aveva nel Tardo Medioevo - non da ultimo per i pregiati vini prodotti nel circondario. Allora, San Paolo era il paese principale dell'Oltradige e ancor oggi storiche piccole cantine contornano i suoi pittoreschi vicoli.

    Oggi produciamo vini top, quali ad esempio il Sanctissimus (da viti ultracentenarie) o il Praeclarus Sekt, che viene affinato in un bunker della Seconda Guerra Mondiale.

    Nel complesso, sono 200 le famiglie che coltivano 185 ettari di vigneti ad altitudini comprese tra i 300 e i 700 m s.l.m. Nel 2019, il nostro assortimento è stato completamente rinnovato, provatelo!
    Cantine
    Schlosskellerei Fritz Dellago
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Vini creati in un bunker e in un rifugio antiaereo, vini serviti a banchetti di Stato, vini che portano il sigillo della Repubblica di San Marino - tutti vini della cantina di Castel Corba di Appiano, ai quali soprattutto Fritz Dallago imprime il proprio marchio.

    Tutto comincia nei vigneti di Castel Corba - in tutto 4,5 ettari - nei quali si contivano diversi vitigni: Pinot bianco, Chardonnay, Sauvignon, Gewürztraminer, Pinot grigio, Riesling, Schiava, Zweigelt, Pinot nero, Lagrein, Merlot, Cabernet Sauvigno e Petit Manseng. "Amo la diversificazione e non ho preferenza, in fatto di vitigni" - dice Dellago - "ognuno ha il suo carattere personale e tutti i vini ben riusciti mi affascinano".

    Nessuna meraviglia, quindi, se in cantina l'obiettivo è rimarcare il carattere tipico del vitigno. "Non si deve intervenire troppo, i vini devono rimanere genuini" - così il vignaiolo-enologo. Per quanto legata al territorio sia la filosofia, altrettanto creativi sono i metodi. E infatti, Fritz Dallago produce i suoi vini in un bunker di altri tempi e utilizza un rifugio antiaereo come cantina per le barrique e per i portabottiglie (pupitre) dove si procede al remuage manuale delle bottiglie di spumante (rotazione giornaliera di 1/8 di giro e leggera inclinazione del collo verso il basso). Il risultato - si potrebbe dire - trova largo consenso a livello internazionale.

    La cantina di Castel Corba è fornitrice ufficiale della Reggenza della Repubblica di San Marino. E alle cene ufficiali dei Giochi Olimpici di Pechino e di Londra sono stati serviti i vini di questa cantina.
    Cantine
    Azienda Agricola Niedrist Ignaz
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da oltre 30 anni, Ignaz eed Elisabeth coltivano la "loro" azienda a Cornaiano, nel cuore del comprensorio viticolo altoatesino, dove regnano le condizioni migliori per produrre vini di qualità. I vigneti sono distribuiti in tre zone: a Cornaiano, ad Appiano Monte e a Gries.

    Anche se da un punto di vista geografico sono aree relativamente contigue, le loro caratteristiche sono assolutamente differenti. Tra l'altro, sono proprio questo contrasto e questa varietà a conferire ai vini espressività e coinvolgimento. "Ciò che teniamo in massimo conto sono i terreni e le peculiarità delle singole zone, cerchiamo di creare una sintonia tra terreno, pianta e attività manuale del viticoltore" - dice Ignaz Niedrist - "Tutti i lavori vengono svolti con grande devozione, con consapevolezza nei confronti della natura e nel rispetto della sostenibilità".

    Ignaz Niedrist, sua moglie Elisabeth e i loro figli Maria, Franz e Johannes si tengono aggiornati e applicano la loro preparazione e il loro sapere nel modo più coscienzioso possibile. Si affidano tanto all'intuizione e alla grande esperienza in vigna. La lavorazione del terreno è il più possibile delicata. Nella cantina ristrutturata della tenuta Niedrist di Cornaiano si ottengono vini vitali, armonici, con carattere.

    L'assortimento dei vini rossi comprende Pinot nero, Lagrein, Merlot e Kalterersee, mentre i vini bianchi offerti dalla cantina della tenuta Niedrist sono Pinot bianco, Sauvignon, Chardonnay e Riesling.
    Cantine
    Tenuta WeineWolf
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    WeineWolf nasce dalla passione per la natura . “Faccio il vino con quello che mi offre madre natura”, è con questo pensiero che Wolfgang Ladurner ha deciso di iniziare a produrre il proprio vino. Un sogno coltivato negli anni, un progetto cresciuto nel tempo con l’obiettivo di arrivare ad avere la propria azienda vinicola. Fin da piccolo trascorreva le sue giornate in vigneto, dove ha imparato ad ascoltare e conoscere le viti. Nel 1990, Wolfgang Ladurner fonda la W.Ladurner Srl azienda che si occupa di importare e distribuire macchinari per il riciclaggio, sempre con il sogno di occuparsi un giorno di vino. Un sogno che non tarda a realizzare: nel 2002 acquista il primo ettaro di terreno agricolo che inizia a coltivare nel 2004. Ha fin da subito le idee chiare sui suoi vigneti: li vuole terrazzati, con coltivazioni ad alta densità, posizionati a diverse altezze per ottenere il meglio dal territorio e dalla natura.

    Anno dopo anno osserva l’area di Caldaro e decide di comprare nuovi appezzamenti che possiedano il tipo di suolo, il clima, l’esposizione e l’altitudine adatte per coltivare le diverse varietà. Il progetto si concretizza nel 2013 con la nascita di WeineWolf e dei suoi vini Grand Cru, frutto dell’amore e della passione per la natura, coltivati fin da bambino.

    Ma non finisce qui: il sogno continua con la costruzione della cantina, un progetto che unisce la famiglia Ladurner a tutti amanti del mondo del vino che scelgono WeineWolf.
    Cantine
    Josef Brigl
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Sono poche le cantine che possono contare su una tradizione di 700 anni. La cantina Josef brigl di Appiano può. Fondata all'inizio del XIV secolo, appartiene, con un maso e 50 ettari di superficie a vite, a una delle aziende leader e più grandi dell'Alto Adige. Anno di fondazione: 1309. Già solo questa indicazione lascia strada a una sorta di reverenza per questa azienda.

    "700 anni di cultura enologica hanno senza dubbio marcato il cognome Brigl" - dice l'enologo Alberto Fortarel. "La nostra filosofia rimane comunque: investire nel futuro". Tradotto in pratica significa coltivazione tradizionale delle viti, rigido controllo durante la vendemmia e vinificazione all'insegna dell'innovazione tecnica e del rispetto dell'uva. "Vogliamo che l'unicità dell'uva possa esprimersi pienamente nel bicchiere" - spiega Fortarel.

    La lavorazione delicata dell'uva è un passo in direzione dell'affinamento mirato - a seconda del vino, in acciaio o nelle botti vecchie o nuove di rovere. Dato che le viti crescono in zone vocate con condizioni ideali per tanti vitigni, anche l'assortimento proposto dalla cantina Josef Brigl di Appiano è molto ampio e comprende tutti i vitigni altoatesini più frequenti, anche se è a tre grandi classici che si presta la maggiore attenzione: Kalterersee, Schiava e Santa Maddalena. 700 anni di storia significano anche profondo radicamento nella tradizione - propria e della viticoltura altoatesina.
    Cantine
    Cantina Colterenzio
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Fondata nel 1960, la Cantina Colterenzio è una delle più giovani cooperative altoatesine. I 26 viticoltori fondatori nel 1960 fondarono la loro propria Cantina sociale per essere più indipendenti. Vignaioli che possono essere definiti ribelli ma al contempo pionieri, perché dopo la fondazione della propria cantina gettarono le basi per una viticoltura improntata alla qualità.

    Oggi i 300 viticoltori associati insieme al team di Colterenzio seguono rigorosamente questo percorso improntato alla qualità.

    I soci coltivano l’uva su 300 ettari di vigneti. I vigneti sono situati nella migliore area vitivinicola dell’Alto Adige, tra i 230 e i 650 metri. Crescono 14 diverse varietà di uve. Il 35% dei vini prodotti da quest’uva preziosa sono rossi, il restante 65% sono bianchi. La Cantina è anche molto attenta all’ambiente: la viticoltura è integrata, la raccolta avviene a mano. Gran parte dell’energia usata in cantina viene prodotta da un impianto fotovoltaico, il 100% dell’energia elettrica utilizzata è certificata “green”. Il 70% dell’energia termica viene prodotta da pannelli solari e la tecnica del recupero calore.
    Cantine
    Cantina Produttori San Michele Appiano
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Con la fondazione della Cantina San Michele-Appiano, nel 1907, ha inizio una storia coronata dal successo che continua ancor oggi con grandi vini di qualità straordinaria.

    I 320 soci lavorano i loro vigneti in sintonia con la natura - il segreto del loro successo consiste nella combinazione dell'esperienza decennale con la continua ricerca della perfezione. Il terroir unico, l'approccio rispettoso all'uva e la lavorazione delicata garantiscono la produzione di vini inconfondibili e di grande carattere. Soprattutto nelle zone situate a e intorno ad Appiano presentano caratteristiche ideali per la coltivazione del Pinot bianco, del Pinot grigio, dello Chardonnay, del Sauvignon, del Gewürztraminer, del Moscato giallo e del Pinot nero.

    I vini rossi, ben strutturati, hanno origine da uve di viti cresciute in zone più profonde e lungo la Strada del Vino, dove si trovano le cosiddette "vigne", singoli appezzamenti di dimensioni molto ridotte. Il clima mite e soleggiato rappresenta la base per ottenere una qualità unica. Oggi, la Cantina di San Michele-Appiano è una delle più famose cantine altoatesine e italiane, i cui vini hanno ricevuto premi e riconoscimenti in Italia e all'estero. Ai vini della Cantina di San Michele-Appiano, gli esperti attribuiscono grande raffinatezza ed eleganza, profondità e longevità.

    Questi "predicati" possono essere utilizzati per gran parte della produzione della cantina, per la linea "Sanct Valentin", così come per le super-selezioni (APPIUS e The Wine Collection), con le quali la cantina sociale di San Michele-Appiano si è fatta conoscere a livello internazionale.
    Cantine
    H. Lun
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Distinguersi per la continuità e per la qualità - questo è l'obiettivo che la Cantina Cornaiano persegue con il marchio H. Lun. Dopo aver rilevato la cantina tradizionale, ne prosegue l'attività omaggiando il fondatore con il marchio omonimo.

    Nel 1840, Alois H. Lun propose per la prima volta un assortimento che portava il suo nome e che riuniva l'uva vendemmiata nelle migliori zone di produzione. Da allora, H. Lun è un marchio che garantisce il rispetto dei più alti standard di qualità. L'uva viene attentamente selezionata dall'enologo Gerhard Kofler in base alla zona di provenienza e alla qualità, per far sì che il vino possa esprimere il caratteristico terroir. "L'arte consiste - oggi come nel passato - nel collegare ogni vitigno alla miglior zona di coltivazione per consolidare ancor più l'unicità dei vini H. Lun" - così Kofler.

    E così ha origine un ampio assortimento di vini: Pinot bianco, Pinot grigio e Pinot nero, Chardonnay, Müller Thurgau, Sauvignon, Gewürztraminer, Riesling, Moscato giallo, Lagrein e Schiava - uno spaccato della molteplicità di vini che si producono in Alto Adige. Tutto ciò grazie non solo al clima ottimale, ma anche ai diversi tipi di terreno. "Lo spettro varia dal porfido vulcanico al terreno derivato dalla disgregazione della roccia madre alla marna sabbiosa" - racconta l'enologo Kofler - "in questo modo ciascun vitigno può trovare il sottosuolo più adatto al suo sviluppo".

    Tutte queste caratteristiche si ritrovano nei vini H. Lun e soprattutto nella linea top del marchio, "Sandbichler", che comprende vini bianchi dall'aroma intenso e raffinato e vini rossi "maturati a lungo". Come dice Kofler, "Per tutti vale però la stessa regola: sono il risultato di una tradizione decennale".
    Cantine
    Putzenhof di Schweigkofler Anna
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Quando le agenzie immobiliari aggiungono la dicitura "con grande potenziale" si sa già che si parla di un rudere. In quest'ottica, il maso Putzenhof di Laives-San Giacomo aveva un "enorme potenziale" già negli anni '50.

    E la famiglia Schweigkofler-Mottironi l'ha sfruttato per intero. Nel vero senso della parola. Nel 1956, Viktoria e Johann Schweigkofler acquistarono il maso Putzenhof di San Giacomo/Laives. I vigneti erano poco curati e da sostituire, l'edificio fatiscente e il viale d'accesso faticoso da percorrere. Dietro questo "potenziale", gli Schweigkofler riconobbero però il "vero potenziale": "La posizione ai piedi di una parete di porfido esposta a sud-ovest e le condizioni climatiche assolutamente favorevoli per la viticoltura " - dice il nipote Roman Mottironi, che oggi gestisce l'azienda.

    I proprietari hanno sfruttato le condizioni ideali per trasformare - in tre generazioni - un rudere in un'azienda vitivinicola di successo con una superficie a vite di 5,5 ettari coltivati nel modo più naturale possibile. Già da anni, ad esempio, non si utilizzano erbicidi. In questo modo, la materia prima per un'ampia gamma di vini cresce in modo naturale e rispettoso. Secondo gli stessi principi, nella cantina del maso Putzenhof si ottiene un interessante assortimento di vini bianchi (Chardonnay, Sauvignon Blanc e Kerner) e rossi (Lagrein, Pinot nero e un Colli di Bolzano da Schiava, Lagrein e Pinot nero). La produzione annua è di 37.000 bottiglie. Il potenziale del Putzenhof può ora essere quantificato.
    Cantine
    Tenuta Abraham
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "Lavorare con la natura significa scendere a compromessi, compromessi tra l'agire e il lasciar perdere. Mantenere questo equilibrio è la sfida che affrontiamo ogni giorno". Dal 2011 Marlies e Martin Abraham cercano questo equilibrio, ma già in precedenza vinificavano la propria uva prodotta dai vigneti della tenuta Abraham a San Michele Appiano e ammettono:"Se riusciamo a stabilire e a mantenere l'equilibrio, i vini che produciamo sono eccellenti".

    Questi "vini eccellenti" si devono anche alla diversità delle caratteristiche delle vigne dislocate a un'altitudine compresa tra 450 e 700 m s.l.m., tra San Paolo, San Michele e Cornaiano.

    E date queste differenti peculiarità, gli Abraham hanno fatto in modo di coltivare solo i vitigni con esigenze corrispondenti. Nella scelta hanno tenuto conto anche della tradizione. Nella vigna sopra San Paolo, ad esempio, si coltiva da oltre 60 anni il Pinot bianco. Radici profonde hanno anche le viti di Appiano: nella vigna Weiler Weißhaus, il nonno dell'attuale proprietario piantò Pinot bianco nel 1955. E anche la Schiava ad acini piccoli dei vigneti tra Appiano e Cornaiano ha ormai più di 50 anni.

    Sembra che nella tenuta Abraham il tempo giochi un ruolo tutto suo. Si prende tempo non solo nei vigneti, ma anche in cantina. Fare grande attenzione al tempo: anche questo è importante nell'equilibro tra l'agire e il lasciar perdere.
    Downhills
    Altavia di Appiano & Forcolana
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Tour per mountainbike intenso sull'Altavia di Appiano. I bikers esperti si godranno una vista mozzafiato, ma anche dei trail impegnativi.
    Difficoltà: difficile
    736 m di dislivello
    15.7 Km distanza
    Cantine
    Hartmann Donà
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "Mi interessano i vini non convenzionali, quelli che mostrano con orgoglio o anche con ostinazione il proprio carattere". Hartmann Donà, direttore della tenuta omonima di Cornaiano, non ama i mezzi termini. E questo lo si nota prima di tutto dai suoi vini.

    La base per ottenere un buon vino si fonda su una profonda conoscenza e sulla conseguente interpretazione del terreno, del vitigno, del clima e della loro interazione. Si riferisce proprio a questo quando dice:"Solo così nascono prodotti originali, con lievi differenze da anno ad anno che contraddistinguono solo i prodotti naturali e genuini".

    Per Donà si è trattato, prima di tutto, di comprendere la sua vigna soleggiata, ventilata, situata a 450 m s.l.m. a Cornaiano, il suo terreno morenico e le sue viti contorte di 40 - 50 anni. Ha dovuto capire come, attraverso l'attenzione e la cura, si sviluppano pochi grappoli con acini piccoli e molto gustosi. E come da essi si possano ottenere 35.000 - 40.000 bottiglie di vini "eleganti e armonici, carichi di freschezza alpina e mineralità" - come li descrive Donà. Sembra proprio che il viticoltore abbia capito tutto, e anche nel dettaglio. I suoi vini di Pinot bianco, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Gewürztraminer, Pinot nero e un elegante Lagrein sono emozionanti, profondi e di lunga durata, per veri intenditori. O, come dice Donà, "vini che fanno bene".
    Cantine
    Tenuta Klaus Lentsch
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "I miei vini sono destinati a chi sa che il vino è molto più di una bevanda". La filosofia di Klaus Lentsch mostra quale sia la strada che lui percorre nella sua tenuta Klaus Lentsch di San Paolo: la strada che porta a vini cru della Valle Isarco, a freschi vini bianchi dell'Oltradige e a corposi vini rossi della Bassa Atesina.

    Klaus Lentsch nasce in una famiglia di Bronzolo (Bassa Atesina) che tradizionalmente si occupa di viticoltura. Nel 2008 si mette in proprio, con la moglie Sylvia e dà vita alla tenuta Klaus Lentsch a San Paolo. Obiettivo: intraprendere nuovi percorsi e produrre vini tipici della regione.

    La "regione" non è solo quella di San Paolo o dell'Oltradige. Sono infatti tre le zone classiche, anche se con condizioni completamente differenti, nelle quali si coltivano viti i cui frutti daranno origine a vini Klaus Lentsch. Si tratta di 5 ettari a San Paolo, 3 ettari a Campodazzo e altri 2 a Bronzolo, sui quali crescono viti di Pinot nero, Pinot grigio e Pinot bianco, Grüner Veltliner e Gewürztraminer, Moscato giallo e Lagrein.

    Indipendentemente da dove si trovano le viti, però:"La ricerca della qualità comincia già in vigna, anzi, proprio su ogni vite" - dice Klaus Lentsch - "e continua in cantina e al momento della vendita". Solo se il concetto di qualità investe tutti i pezzi della catena si ottengono vini eccezionali. Esattamente quelli che sono molto più di una semplice bevanda.
    Cantine
    Cantina Spumanti Lorenz Martini Comitissa
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    A Cornaiano, paese a vocazione tipicamente vinicola, la passione per il vino è un must - specialmente se la passione c'è già in famiglia. Ed è questo il caso di Lorenz Martini. Si è guadagnato la credibilità nella cantina di famiglia e ora ha fatto un altro passo in avanti: verso lo spumante.

    Naturalmente può servirsi dell'esperienza maturata negli anni e del fatto che ha imparato l'arte facendo tutta la gavetta. Si può rendersene conto dall'importanza che Lorenz Martini dà alla qualità. Nel suo spumantificio si lavorano uve di Cornaiano, Appiano Monte e Cologna. "Queste zone conferiscono al nostro spumante, nonostante il clima mediterraneo, una delicata freschezza e un aroma unico" - dice Martini.

    Nello spumante si trovano il 30% di Chardonnay, il 30% di Pinot bianco e il 40% di Pinot nero. La cantina a vòlte ospita 4 annate contemporaneamente. Dato che Lorenz Martini spumantizza solo seguendo il Metodo Classico, il vino rimane per 3 anni sui lieviti di fermentazione, poi affina in bottiglia, ognuna delle quali è sottoposta a remuage.

    Si ottiene così uno spumante che viene descritto dagli esperti "con profumo di crosta di pane e che ricorda il favo d'api colmo di miele con una leggera nota agrumata, pieno, corposo e armonico al gusto". Lo spumante, si può dedurre anche da questa descrizione, risveglia il poeta che è in noi.
    Cantine
    Thomas Niedermayr Hof Gandberg
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "Chi si specializza nella produzione di vini naturali deve accompagnare il vino in tutto il suo percorso". Thomas Niedermayr, gestore della tenuta omonima di Appiano, si vede proprio come un accompagnatore, come qualcuno che garantisce la purezza e che vuole sostenere la natura nel generarla. "In fondo" - questa è la sua filosofia - "la natura è la qualità nella sua forma più elevata".

    Il fatto che i vini di qualità possano derivare solo da viti che vivono in un ambiente sano è una cosa evidente, per Thomas Niedermayr. Per questo coltiva la sua vigna Gandberg secondo le regole della produzione biologica. Tra i filari c'è vita, anatre e galline ricevono gli ospiti, le piante di vite sono resistenti alle malattie, si rinuncia completamente alla chimica e a tutto ciò che di artificiale viene proposto. "Lascamo spazio alla natura" - dice Niedermayr.

    Nel caso della vigna Gandberg si tratta della natura intorno al maso. Le vigne crescono a 500 - 530 m s.l.m., il loro microclima subisce gli influssi delle buche di ghiaccio da una parte e del Gandberg dall'altra, che dietro il maso si innalza verso il cielo.

    Le particolarità naturali e la coltivazione sostenibile si ritrovano nei vini della tenuta Thomas Niedermayr di Appiano. "Tutto il mio lavoro mira a far in modo che i miei vini esprimano ciò che accompagna e guida la loro genesi" - così il vignaiolo. "Silenzio e tranquillità, profondità e forza della natura, leggerezza e il gusto del piacere".
    Cantine
    Cora
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Per la verità Lorenz San Nicolò era, a Milano, un imprenditore di successo che non ha però mai abbandonato la sua passione per il vino. Dal 2012, con la moglie Sissi, gestisce il maso Cora a San Paolo - "come consigliere" - come dice lo stesso San Nicolò.

    E infatti: la famiglia San Nicolò non ha dimenticato del tutto la vita della città. La sala principale della loro piccola cantina è illuminata da un scintillante lampadario Jugendstil, che proviene dall'eredità dell'antico hotel Bristol di Merano e che non ha niente a che vedere con il resto della mobilia, con i trattori e con le altre macchine agricole. "Il lampadario simboleggia la nostra passione per l'eleganza, la festosità e l'euforia nei confronti della vita" - racconta Lorenz San Nicolò. Anche per questo sarebbe stato scelto il lampadario come logo del maso Cora di San Paolo.

    Questo logo adorna le etichette dei vini prodotti con l'uva ottenuta da 1 ettari di superficie vitata. E che risentono dei sedimenti risalenti all'Era Glaciale, tanto particolari. "Si tratta di terreni molto fertili che, con l'esposizione a sud-est dei nostri filari e l'intensa radiazione solare delle prime ore del mattino costituiscono condizioni ottimali per ottenere vini eccellenti" - così il vignaiolo.

    Il vino del maso Cora viene ottenuto nella cantina di proprietà dove l'uva vendemmiata - di Merlot e Moscato giallo, Cabernet Franc, Sauvignon blanc e Petit Manseng - viene torchiata delicatamente, grazie alle più moderne tecniche applicate. Per la vinificazione, inoltre, si segue l'approccio minimalista dei San Nicolò, poiché:"Solo così i preziosi aromi dell'uva possono giungere genuini nella bottiglia".
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