La gita panoramica Ahrtour „Brunico-Casere“ può essere iniziata da Brunico oppure da Campo Tures. In seguito Vi presentiamo la gita in modo dettagliato iniziando da Brunico
Adrenalina pura accompagnata da magnifici panorami di montagna. L’ Alto Adige offre favolosi tour per gli amanti della MTB. Scoprite ad esempio i tracciati della Val Venosta, dell’Alpe di Siusi, il più vasto alpeggio d’Europa o quelli di Plan de Corones.
La gita panoramica Ahrtour „Brunico-Casere“ può essere iniziata da Brunico oppure da Campo Tures. In seguito Vi presentiamo la gita in modo dettagliato iniziando da Brunico
Sulla ciclabile della Val Pusteria a Dobbiaco e poi in direzione Cortina fino al Lago di Dobbiaco.
Un tour che permette di esplorare l’area ciclistica di Caldaro su un circuito di circa 20 chilometri. Il giro si snoda su sentieri forestali scorrevoli, belli e intervallati da punti panoramici da cui gustare la vista sui vigneti e sul Lago di Caldaro. Già il nome “Alta Via” indica che il percorso inizia in salita partendo da Caldaro: la parte più faticosa dei 500 metri di dislivello del tour, si snoda proprio all'inizio. Da Piazza Principale si sale attraverso le frazioni più alte di Caldaro, Pozzo e San Nicolò, fino all’Alta Via di Caldaro, da dove la Strada della Mendola prosegue fino al passo. Ma questa strada principale la si attraversa solo due volte prima che, nel bosco, l’Alta Via di Caldaro sia all'altezza del suo nome e continui a guadagnare quota fino a passare per la funicolare della Mendola. Ora inizia la parte più divertente scendendo lungo i sentieri boschivi fino a raggiungere la stazione forestale “Ziegelstadel”. Il bosco è frequentemente intervallato da punti panoramici che meritano una sosta. Da “Ziegelstadel”, un sentiero scende a Castelvecchio, la frazione più tranquilla di Caldaro, nascosta dietro il bosco su un altopiano soleggiato sopra il lago. Una sosta alla locanda Hofschank Waldschenke sarà l’occasione per scoprire uno dei più bei punti panoramici sul Lago di Caldaro. Da Castelvecchio la strada riporta a Caldaro, passando per la zona sportiva di Sant’Antonio con la sua palestra di roccia. Volendo è possibile includere nel tour una divertente arrampicata; in alternativa si scendere in velocità fino a Piazza Principale dove fermarsi per un caffè o un calice di Kalterersee, il vino dei vigneti ammirati dall’alto durante la pedalata.
Varianti: questo tour può essere combinato con il "Tour panoramico", che segue in parte lo stesso percorso nella zona dell’Alta Via di Caldaro offrendo così varie opzioni.
Sulla ciclabile della Val Pusteria dalla Valle Anterselva fino a Brunico, poi in direzione Valle Aurina fino a Campo Tures / punto di partenza per le cascate di Riva di Tures. Da lì è possibile visitare le cascate a piedi.
È difficile da credere, ma Monte di Mezzo, dosso boscoso di forma allungata tra la valle dell'Adige e il lago di Caldaro, è attraversato da oltre 600 chilometri di intricati sentieri. Quella che porta il nome di “Grosses Steintal” è in realtà una conca pianeggiante situata sul punto più alto di Monte di Mezzo, a circa 650 metri sul livello del mare, e “coronata” da un grande sistema di antenne. Per raggiungerla si parte dapprima in discesa da Caldaro sulla pista ciclabile in direzione del lago, ma già dopo pochi metri si svolta a sinistra su una strada forestale, che nel tratto finale è asfaltata. All'inizio la salita è dolce, ma dall’altopiano di Monticolo diventa piuttosto ripida. Poco più in alto inizia un sentiero sterrato che sale solo di poco e conduce all'ingresso della “Grosses Steintal”. Il sentiero che la attraversa è agevole e pressoché pianeggiante, per cui anche qui non si incontrano difficoltà tecniche. Un'attrazione sono i grandi massi ricoperti di muschio. All’inizio si sale di poco, ma dall’altopiano di Monticolo la salita diventa piuttosto decisa. Raggiunto l'altro versante, ci sono due possibilità per scendere: qui è descritta la discesa asfaltata, ma chiusa al traffico, tecnicamente non impegnativa. Dopo la discesa, si percorre la strada pianeggiante a ovest dei laghi di Monticolo fino ad Appiano, si prende la pista ciclabile sulla vecchia linea ferroviaria e si torna a Caldaro. In estate, i laghi di Monticolo sono un chiaro invito a fare una bella nuotata e a gustare le torte fatte in casa in uno dei caffè della spiaggia.
Ma attenzione: nelle giornate di bel tempo, passeggiatori ed escursionisti affollano la strada di accesso al lago grande. Nel complesso, questo è un tour facile, consigliato soprattutto per allenarsi nelle giornate calde, in quanto si pedala principalmente nel bosco.
Varianti: il giro può essere combinato al tour “Cornaiano”
Da non perdere: il grande e il piccolo Lago di Monticolo.
Questo tour superlativo è la promessa di uno straordinario panorama sul sud dell'Alto Adige.
Per scalare il Monte Roen, si devono superare senza sosta circa 1800 metri di dislivello. La prima meta intermedia è il Passo della Mendola. Da Caldaro, la strada della Mendola si snoda prima attraverso il bosco, poi su uno stretto tratto di strada ricavata in modo piuttosto ardito nella roccia, fino a raggiungere il passo a 1363 metri di altitudine. Qui si può godere della prima vista spettacolare su Caldaro, la Valle dell'Adige e il Lago di Caldaro.
Chi vuole evitare la strada della Mendola può anche prendere la funicolare fino al passo, evitandosi 850 metri di dislivello. (Informazioni su prezzi e orari su kaltern.com/de/die-mendelbahn-in-kaltern.html)
Giunti al Passo della Mendola, si lascia la strada e con il panorama aumenta anche il fattore avventura. Una strada sterrata conduce dapprima al Rifugio Mezzavia. In seguito, i sentieri diventano più impervi. Il percorso fino a Malga Romeno, in parte segnato da radici affioranti, metterà le gambe a dura prova. Chi vuole arrivare in cima avrà bisogno di una potente bici elettrica e di una tecnica perfetta. In alternativa, dopo essersi rifocillati sull'alpeggio, si può spingere. In ogni caso, il consiglio è di non stressarsi: meglio fare una sosta ogni tanto e godersi la maestosità della natura. Più ci si avvicina alla vetta, più il sentiero svela il panorama a 360 gradi che ci aspetta in cima. Alla croce di vetta, la vista è travolgente: l'intera catena dolomitica con lo Sciliar, il Catinaccio e il Latemar a oriente, le Dolomiti di Brenta e la regione dei ghiacciai dell'Ortles a occidente. E una vista su Bolzano come quella che si gode in sorvolo. E poi una dolce discesa lungo la cresta di confine tra la Val d'Adige e la Val di Non, che inizia dai prati alpini sulla cima per proseguire su un comodo sentiero fino a Passo Curon.
A questo punto si lascia la Val di Non. Il sentiero forestale scende fino alla strada per Castelvecchio. Una volta arrivati, vale la pena fare una breve sosta alla cappella e al punto panoramico per godere della meravigliosa vista sul Lago di Caldaro. Il percorso conduce ora attraverso il bosco fino alla zona sportiva di Sant’Antonio. La ciliegina sulla torta di questo grandioso tour è un divertente percorso nel bosco fino a superare le prime case. Giunti finalmente nel centro di Caldaro, a coronamento di questa epica avventura, è ora di un meritato calice di vino in Piazza Principale.
Varianti: la funicolare della Mendola permette di risparmiare 850 metri di dislivello. Chi raggiunge il passo in funicolare può considerare le combinazioni con i tour "Penegal" o "Malga Romeno".
Anterselva di Sotto > Redensberg > Aschbach > Nessano > Valle Anterselva
Un altro itinerario superlativo nei dintorni di Caldaro si snoda su un percorso di 80 chilometri e richiede una buona condizione fisica. Si parte dalla pista ciclabile di Caldaro e passando per Egna lungo la vecchia linea ferroviaria per Fontanefredde si arriva a Trodena. Procedendo sul tracciato dell'ex ferrovia della Val di Fiemme, si superano gli 800 metri di dislivello con una pendenza massima del 6%. Questa linea ferroviaria che collegava Ora a Predazzo fu costruita dai prigionieri di guerra russi durante la Prima Guerra Mondiale per trasportare truppe e materiali dalla Valle dell'Adige alla Val di Fiemme verso il fronte. Dopo la guerra, la piccola ferrovia trasportava principalmente legname e passeggeri, finché non fu dismessa negli anni Sessanta a causa della sua scarsa redditività. Ciò che rimase fu il percorso perfettamente sviluppato, che oggi è una strada sterrata chiamata "ex ferrovia della Val di Fiemme" o semplicemente "ex ferrovia". Poiché le ferrovie non sono in grado di superare il 5-6% di pendenza, oggi il percorso è assolutamente adatto ai ciclisti e il dislivello lo si affronta molto agevolmente. Le vecchie gallerie della linea ferroviaria, che al primo impatto possono sembrare lugubri cunicoli, in realtà non devono spaventare perché i rilevatori di movimento attivano automaticamente le luci. A Fontanefredde si lascia la linea ferroviaria e si sale per un breve tratto sulla strada per Trodena. La sterrata, facile da percorrere e non troppo ripida, conduce a Passo Cisa, il passante per Anterivo. Si continua a salire fino a quando, poco prima della Malga Monte Corno, verso est si apre una vista fantastica sull'intera Val di Fiemme e le possenti torri di roccia delle Pale di San Martino dietro Passo Rolle. La Malga Monte Corno, a circa 1700 metri di altitudine, è una meta molto frequentata in estate dai ciclisti di Bolzano e dintorni. Da qui, prima di scendere si affronta un'altra piccola salita passando per il Lago Nero e il Lago Bianco, su una strada sterrata fino a Cauria/Gfrill. Questa piccola località montana domina la Valle dell'Adige offrendo una vista mozzafiato sulle Dolomiti di Brenta. Inizialmente si percorrono le vecchie strade agricole, in parte asfaltate, attraverso i prati alpini, poi si imbocca il sentiero forestale numero 7, un tracciato tecnicamente piuttosto impegnativo che scende a quasi 1.000 metri di quota fino a Laghetti. In caso di bel tempo, il ritorno a Caldaro nel pomeriggio è particolarmente piacevole perché nella Valle dell'Adige soffia un forte vento da sud (chiamato Ora) che favorisce la pedalata e consente di raggiungere facilmente una velocità media di 40 km/h. Nel complesso, quello di Monte Corno è un tour straordinario che offre un panorama grandioso e richiede una moderata preparazione tecnica e una buona forma fisica.
Varianti: a Trodena si può decidere se scegliere percorsi più brevi e meno impegnativi come quelli verso Malga Cislon o Kanzel.
Da non perdere: l'ex linea ferroviaria della Val di Fiemme, il Lago Bianco e il Lago Nero, le località di Trodena e Cauria/Gfrill.
Sulla ciclabile della Val Pusteria a Monguelfo.
La Malga Romeno, una bellissima malga appena sopra la ripida parete rocciosa occidentale direttamente sopra il lago di Caldaro, non solo offre deliziose specialità trentine, ma anche una splendida vista sulle Dolomiti e sulle montagne della Val di Non. La salita al passo può avvenire attraverso la Strada della Mendola, oppure con la funicolare della Mendola risparmiando ben 600 metri di dislivello! Giunti all’altro lato del passo, dopo un breve passaggio su strada forestale, si scende su un sentiero lungo il pendio, assicurato su un lato da una ringhiera, facile e scorrevole in tutta la sua lunghezza. Il sentiero conduce in discesa fino al piccolo paese di Cavareno, prosegue in leggera pendenza e infine, superando gli 800 metri di altitudine, porta a Malga Romeno. Questa salita si snoda su una strada asfaltata stretta e poco trafficata nella parte bassa, ma più in alto si trasforma in un sentiero sterrato. È un percorso piacevole da percorrere in tutta la sua lunghezza. Infine, si raggiunge Malga Romeno. Dopo la sosta per il ristoro, passando per il Rifugio Mezzavia, un sentiero non troppo impegnativo conduce a Passo Mendola da dove si scende sulla strada. La discesa a tutta velocità attraverso la Strada della Mendola ha in serbo una piccola sorpresa: il nuovo Sentiero della Mendola (Mendelsteig) di recente realizzazione. Il sentiero forestale abbastanza largo e ghiaioso, facile da percorrere per tutti, che scende con alcune serpentine fino alla strada forestale Boos. In corrispondenza della strada forestale si scende imboccando la strada Hohlweg fino ai margini di Caldaro, una vera chicca per i virtuosi della tecnica. Anche in questo caso si può decidere se prendere la deviazione passando per attraverso la zona sportiva di Caldaro su appaganti percorsi e sentieri ghiaiosi. Se dopo questo itinerario fisicamente impegnativo non volete affrontare altri metri di dislivello, potete semplicemente proseguire fino a San Nicolò e scendere a Caldaro lungo Via Europa. Nel complesso, il tour di Malga Romeno piacerà ai ciclisti in buone condizioni fisiche. Grazie ai sentieri morbidi e scorrevoli, la tecnica non rappresenta una sfida esagerata.
Varianti: il tour può essere combinato con il tour “Penegal”.
Da non perdere: il centro di Cavareno, i bellissimi punti panoramici sulle Dolomiti e sulle montagne della Val di Non.
Rasun > Valdaora > Passo Furcia > Pieve di Marebbe > Sares > Riscone > Novale > Rasun
La pista da freeride a Selva di Val Gardena è unica in tutta la Val Gardena. La pista si estende dalla stazione a monte della Ciampinoi fino a fondo alla baita Pra Valentina. La pista è stata ideata nel bosco e scendere per questa pista è per chiunque un'avventura.
"State cercando una varietà al ciclismo? La vera avventura in bicicletta inizia alla nuova area MTB nella Valle Anterselva!"
Entrambi i bambini e gli adulti trovano tanto divertimento presso la nuova area di MTB che si trova vicino il laghetto di pesca ad Anterselva di Sotto. 3 varianti di discesa in MTB con diversi gradi di difficoltà e un pumptrack per bambini vi aspettano.
L'Alta Via di Appiano è un sentiero senza grandi salite o discese che si snoda a un'altitudine media di 1.000 metri offrendo una vista spettacolare su Bolzano, la Bassa Atesina e le Dolomiti. Dopo la partenza da Caldaro, si percorre la pista ciclabile fino ad Appiano per poi imboccare una strada sterrata piuttosto ripida fino a Masaccio (Matschatsch). Seguire la Strada della Mendola a destra per un breve tratto e in corrispondenza del tornante di San Michele (tornante 6) svoltare su un sentiero forestale che, inizialmente pianeggiante e poi ripido, conduce alla gola della Forcolana, un ripido burrone situato tra il Penegal e il Macaion in direzione di Appiano. Dopo un breve passaggio a spinta, si raggiunge la gola, da cui ci si può disimpegnare solo percorrendo un altro sentiero sterrato, breve ma molto ripido.L’Alta Via di Appiano sale dapprima dolcemente fino a un'altitudine di circa 1050 metri. Dopo una leggera discesa su ghiaia, si raggiunge il punto culminante del tour: l’ex albergo Buchwald con la sua sensazionale vista panoramica su Bolzano. Il percorso prosegue su ghiaia fino a Predonico. Il ritorno avviene su un sentiero sotto l'Alta Via di Appiano, in parte su asfalto, in parte su fondo sterrato nel bosco fino all’uscita dalla Gola della Forcolana, passando per varie locande, attraversando il paese di Appiano e continuando sulla pista ciclabile fino a Caldaro.
Varianti: proseguire sulla Strada della Mendola da dove intraprendere i tour “Penegal” o “Malga Romeno”.
Da non perdere: lo splendido panorama su Bolzano e le Dolomiti.
Sulla ciclabile della Val Pusteria fino a Dobbiaco ed avanti in direzione Cortina fino alla Vista delle 3 Cime.
Per Novale e passando il Castel Lamberto fino a Brunico. Ritorno lungo la ciclabile della Val Pusteria.
Oltre ad offrire eccezionali scorci panoramici su Caldaro e sui vigneti circostanti, questo è un fantastico tour nel bosco. Probabilmente però, presi dalla tecnica di guida e dal divertimento, resterà poco tempo per gustare il panorama. Dopo la salita da Caldaro, per un breve tratto lungo la Strada della Mendola e poi su un lungo sentiero di ghiaia, inizia il lungo tratto di trail: dapprima si scende lungo un segmento accidentato e pietroso che richiede la massima concentrazione anche ai ciclisti più preparati. Dopo poco meno di 300 metri si supera questo ripido passaggio per svoltare con decisione a destra imboccando un sentiero stretto e scorrevole che si snoda nel bosco, in parte con serpentine piuttosto serrate. Questo sentiero è quello che i biker definiscono "flow trail": si scorre velocemente lungo il tracciato per lo più coperto di foglie, infilandosi nelle curve e affrontando piccoli dossi. È un po’ come andare sulle montagne russe, forse più divertente. Dopo questo fantastico tratto si arriva finalmente a un sentiero di ghiaia che, attraversato il tunnel della funicolare della Mendola, si riallaccia a un sentiero. Si procede in piano o in leggera salita lungo il pendio fino a raggiungere un'altra strada sterrata che conduce a Ziegelstadel ed è segnalata come Alta Via di Caldaro. Da qui si snodano meravigliosi sentieri forestali in salita e in discesa. Una breve capatina a Termeno e poi via verso il Lago di Caldaro, in estate un chiaro invito a fare un tuffo. Dopo esservi rifocillati, dovrete obbligatoriamente affrontare un dislivello di 180 metri sulla pista ciclabile fino a Caldaro, dove concludere il tour con un calice di vino nella piazza del paese.
Varianti: seguire la strada della Mendola e scegliere il tour "Penegal" o "Malga Romeno".
Da non perdere: la funicolare della Mendola, il Lago di Caldaro, il bellissimo panorama sui vigneti e sui frutteti.
Questo straordinario tour nelle Dolomiti è il più lungo, ma con oltre 2400 di dislivello in piano, in termini di resistenza fisica non è certo quello più difficile nella zona di Caldaro. Il tracciato combina una facile ma lunga salita sulla vecchia linea ferroviaria con uno spettacolare panorama dolomitico sul Latemar e il Catinaccio e una meravigliosa discesa in velocità, fluida e relativamente facile. Le difficoltà tecniche sono minime e non ci sono tratti da affrontare a spinta. Chi è ben allenato e parte presto, riuscirà indubbiamente a gestire questa maratona di 90 km, soprattutto perché sia all'andata che al ritorno si percorrono quasi 40 km a ritmo sostenuto sulla pista ciclabile. Dalla partenza presso il parcheggio di Via delle Cantine, si procede seguendo pista ciclabile fino ad Ora e poi fino a Egna. Dopo una breve salita piuttosto ripida attraverso i vigneti fino a Montagna, il percorso segue la vecchia linea ferroviaria della Val di Fiemme. Si sale per circa 800 metri con una pendenza massima del 6%. Poco dopo Fontanefredde, si superano alcuni gradini di legno, si gira a sinistra e si imbocca la strada stretta e poco trafficata fino a Redagno e da lì la strada sterrata larga e non troppo ripida fino a Passo Oclini. All’Hotel Jochgrimm, a 2000 metri di altitudine, si apre un panorama mozzafiato sulle Dolomiti: le imponenti catene montuose del Latemar e del Catinaccio con le torri del Vajolet offrono uno spettacolo indimenticabile. Lungo questa imponente parete rocciosa, un sentiero bellissimo, leggermente più largo, si snoda per una decina di chilometri in leggera discesa attraverso prati alpini e conduce al santuario di Pietralba. Questa discesa è divertimento allo stato puro, priva di grosse difficoltà tecniche. Arrivati al santuario di Pietralba, nota meta di pellegrinaggio, si snoda una strada sterrata inizialmente in discesa piuttosto ripida. Prima di raggiungere Nova Ponente, si deve affrontare una breve controascensione prima di arrivare nell'imponente Vallarsa (Brantental). Il sentiero ghiaioso scende dapprima ripidamente, in parte su canali di drenaggio dell'acqua in pietrame irregolare (attenzione a non bucare!) in una stretta gola con pareti rocciose in parte verticali, che conduce a Laives nella Valle dell'Adige. Un'esperienza da non perdere, non solo per le imponenti pareti rocciose, ma anche perché in questa valle è sempre piacevolmente fresco, anche nelle giornate di caldo estivo. Una volta arrivati a Laives, ci sono due possibilità per tornare a Caldaro: seguendo la pista ciclabile verso sud circumnavigando il Monte di Mezzo e passando per il Lago di Caldaro, oppure verso nord in direzione di Bolzano imboccando infine la pista ciclabile verso Merano e Caldaro. La decisione dipende dal vento, che nel pomeriggio soffia piuttosto forte da sud, soprattutto in caso di bel tempo. Il percorso verso Bolzano è un po' più lungo, ma più rapido grazie al vento che favorisce la pedalata. I ciclisti più ambiziosi sceglieranno il "Passo del Coyote", che aggiunge altri 150 metri di dislivello in salita.
Varianti: passando per Trodena si raggiungono i punti di partenza delle escursioni "Malga Cislon", "Kanzel" e "Monte Corno".
Da non perdere: l'ex linea ferroviaria della Val di Fiemme, il santuario di Pietralba, la località di Nova Ponente, il suggestivo panorama sul Corno Bianco e sul Corno Naro, sul Latemar, il Catinaccio e lo Sciliar.
L'altopiano panoramico della Malga Cislon offre una vista mozzafiato sulla Bassa Atesina e sulle Dolomiti di Brenta: solo per questo motivo, questo itinerario non può mancare nel programma di ogni vacanza in bicicletta a Caldaro. Ma c’è di più! Prima c'è la salita lungo il tracciato dell'ex ferrovia della Val di Fiemme: i circa 800 metri di dislivello si superano con una pendenza massima del sei per cento. Questa linea ferroviaria da Ora a Predazzo fu costruita durante la Prima Guerra Mondiale dai prigionieri di guerra russi per trasportare truppe e materiali dalla Valle dell'Adige alla Val di Fiemme verso il fronte. Dopo la guerra, la piccola ferrovia trasportò principalmente legna e persone, fino a quando fu definitivamente dismessa negli anni Sessanta per la sua scarsa redditività. Ciò che rimaneva era il tracciato perfetto, che oggi è una strada sterrata chiamata "ex ferrovia della Val di Fiemme" o semplicemente "ex ferrovia". E poiché le ferrovie non sono in grado di affrontare pendenze superiori al 5-6%, oggi questo percorso è perfetto per la bicicletta: il dislivello lo si supera molto dolcemente, cosa che rende la salita un vero piacere. A Fontanefredde si lascia la linea ferroviaria e si sale per un breve tratto sulla strada che porta a Trodena. Poi si procede sulla breve e ripida salita in parte asfaltata fino alla Malga Cislon. Il sentiero riporta a Trodena poi scende nella stretta valle laterale attraverso la quale il Rio Trodena scende verso il fiume Adige, fino ai villaggi storici e vigneti fino a Egna, con una splendida vista sulla valle dell'Adige. A Pinzano si attraversa nuovamente il tracciato ferroviario e, passando sotto il viadotto, si raggiunge la cittadina medievale di Egna con il suo centro storico. Il ritorno a Caldaro avviene lungo la pista ciclabile. Nel pomeriggio, spesso soffia un forte vento da sud, che rende il rientro gradevolmente facile.
Varianti: si può anche seguire il tracciato ferroviario e intraprendere il tour “Passo Oclini”. A Trodena si può svoltare a sinistra per i tour "Kanzel" o "Monte Corno".
Da non perdere: l'ex linea ferroviaria della Val di Fiemme, il villaggio montano di Trodena, le ampie viste panoramiche sulla Bassa Atesina, Caldaro, il Monte Roen, la Mendola e il Monte Penegal.
Sulla ciclabile della Val Pusteria dalla Valle Anterselva fino a Brunico.
Il freeride è tra i modi più adrenalinici di praticare la bici. Con la mountain bike scendi sentieri di montagna con gobbe, salti e vari ostacoli naturali come radici, sassi, cespugli.
Immersi nella pace della natura gli unici suoni saranno il cinguettio degli uccelli, lo scorrere dell’acqua e lo stridio delle tue ruote: un’emozione senza uguali.
Nel bike park Freeride Gardenaccia, con partenza dalla stazione a monte della seggiovia Gardenaccia a quota 1.750 m, sono stati realizzati due percorsi:
La partenza del bike park raggiungi salendo da La Villa con la seggiovia Gardenaccia.
Presso l'impianto Gardenaccia c'è la possibilità di noleggiare bici da freeride.
Da Rasun di Sotto a Valdaora di Sopra e poi alla Malga Brunst (gestita)
I ghiacciai risalenti all'era glaciale hanno generato sul versante occidentale della Valle dell'Adige una parete rocciosa pressoché verticale alta fino a 600 metri, delimitata dal Macaion a nord e dal Roen a sud. Al centro si erge il rilievo del Penegal con il ripetitore visibile da lontano. Da Caldaro, l’unico modo per raggiungerlo facilmente in bicicletta è lungo la strada della Mendola e richiede una buona ora. La pendenza media è lieve, del 6-8%, quindi consente di acquisire un ritmo costante. Tuttavia, questo primo tratto in salita può anche essere superato molto più agevolmente con la funicolare della Mendola: una volta arrivati al passo, si continua per una buona mezz’ora sulla strada stretta e poco trafficata che porta alla cima. Ma poi ecco la meritata ricompensa per la fatica: un panorama mozzafiato sul Lago di Caldaro e su tutto il sud dell’Alto Adige! Infine, l’impegnativa discesa verso il Bait del Prinz. Il sentiero n. 500, in parte accidentato, sassoso e con radici affioranti, si snoda prevalentemente in discesa, ma è caratterizzato anche da alcuni brevi tratti in salita. Al rifugio Prinzhütte si raggiunge un sentiero di ghiaia che si segue in discesa verso sinistra fino a raggiungere le Regole di Malosco, una malga dove si servono specialità trentine. Dopo una breve salita su ghiaia, si scende nuovamente all'Hotel Paradiso, da dove si risale al Passo della Mendola su strada. Dopo una breve discesa, si imbocca il Nuovo Sentiero della Mendola, appositamente concepito per i ciclisti. Questo sentiero forestale ghiaioso piuttosto largo, facile da percorrere per tutti, scende con alcune serpentine fino alla strada forestale Boos. Arrivati in fondo si imbocca il sentiero forestale Hohlweg, leggermente più largo e in discesa che conduce alle porte di Caldaro: una sfida per i ciclisti esperti. Qui si segue il circuito su splendidi sentieri e sterrati attraverso la zona sportiva di Caldaro e il sentiero Kardatsch fino al lago da dove, per arrivare al punto di partenza dell’escursione, rimangono altri 180 metri di dislivello. Ma lo sforzo vale sicuramente la pena. I sentieri che scendono al lago sono perfettamente scorrevoli. Nel complesso, il tour verso la cima del Penegal è un'attrazione per i biker in buona forma e offre un panorama da sogno. Grazie alla fluidità dei sentieri la tecnica di guida non risulta troppo impegnativa.
Varianti: questo tour può essere combinato con il tour a Malga Romeno.
Da non perdere: il trasmettitore sul Monte Penegal, la malga "Regole di Malosco", il fantastico panorama su Caldaro e l’omonimo lago, la Bassa Atesina, le Dolomiti e le montagne della Val di Non.
Il tour di Cornaiano è un percorso facile adatto ai principianti della mountain bike e ai meno allenati con la voglia di cimentarsi in un’impresa un po’ più impegnativa. Cornaiano è un piccolo villaggio vitivinicolo appartenente al vicino comune di Appiano, situato nella parte settentrionale del Monte di Mezzo. Da qui si gode di una splendida vista su Bolzano e, in alcuni punti, sulla Valle dell'Adige. L’escursione in bicicletta a Cornaiano è caratterizzata dalla vista panoramica sulla Bassa Atesina con i suoi vigneti ben curati. Partendo da Caldaro si percorre la pista ciclabile asfaltata fino ad Appiano, quella che si snoda lungo la vecchia linea ferroviaria che conduceva da Bolzano a Caldaro. Poiché i treni non potevano affrontare pendenze superiori al sei per cento, questi tracciati ferroviari assicurano salite e discese molto dolci. Oggi, a testimonianza di quell’epoca, rimane la locomotiva a vapore alle porte di Caldaro. Soprattutto nei fine settimana di bel tempo, la pista ciclabile è molto frequentata da ciclisti, famiglie, bambini, cani, quindi si raccomanda la massima prudenza. Dopo circa cinque chilometri si arriva ad Appiano e si imbocca lo stretto sentiero asfaltato sulla destra in salita fino a Cornaiano. Il percorso prosegue poi su facili e ombreggiati sentieri ghiaiosi e forestali sopra il Monte di Mezzo, passando per l'incrocio dei biotopi Purzelmoos e Monticolo. In estate è impossibile resistere alla tentazione di un bel bagno rinfrescante prima di ridiscendere a Caldaro attraverso l’abitato e la pianura di Monticolo.
Varianti: seguire la pista ciclabile in direzione di Bolzano e seguire il tour "Monte di Mezzo" in direzione opposta.
Da non perdere: la pista ciclabile sull'ex linea ferroviaria da Caldaro a Castel Firmiano, il bosco di Monticolo, il grande e il piccolo Lago di Monticolo
Da Rasun di Sotto sempre lungo il fiume fino ad Anterselva do Sotto > si passa il paese di Anterselva di Mezzo > lungo la strada principale fino al Lago di Anterselva.
Dalla Valle Anterselva a Valdaora di Sotto e Valdaora di Mezzo.
Il 15 luglio 2017 apre il Cir flow trail. Una sequenza di dossi, paraboliche e north shore, il cui ritmo, insieme ad una pendenza media del 8% permette di non usare quasi mai i freni. Particolare cura è stata riservata al fondo tutto ricoperto da uno strato di ghiaino legante. Alcune varianti permettono ai più arditi di effettuare qualche bel salto. Il percorso si snoda da Dantercepies monte 2300 mt, raggiungibile sia con la cabinovia da Selva che dalla seggiovia dal Passo Gardena (e quindi da Corvara con l'impianto Plans Frara), al Passo Gardena a 2120 mt.
Il tranquillo tour in MTB, chiamato "Roda de Armentara", attraversa i prati dell'Armentara ai piedi del maestoso Sasso Croce. Questo percorso molto panoramico offre un'esperienza di pedalata piacevole e, grazie al ridotto dislivello, è adatto anche ai principianti e alle famiglie con bambini.
Questo punto panoramico domina la valle offrendo una vista maestosa. Il tour per raggiungere la piattaforma panoramica collocata ad un’altitudine di 970 metri, conduce dal villaggio di Caldaro all’omonimo lago, dapprima in discesa lungo la pista ciclabile e poi completamente in piano fino a Egna sulla pista ciclabile Valle dell’Adige. Segue la grande salita sulla vecchia linea ferroviaria della Val di Fiemme per coprire un dislivello di circa 800 metri senza però mai affrontare una pendenza superiore al 6%. Questa linea ferroviaria da Ora a Predazzo fu costruita durante la Prima Guerra Mondiale dai prigionieri di guerra russi per trasportare truppe e materiali dalla Valle dell'Adige alla Val di Fiemme verso il fronte. Dopo la guerra, la piccola ferrovia trasportò principalmente legna e persone, fino a quando fu definitivamente abbandonata negli anni '60 per la sua scarsa redditività. Ciò che rimaneva era il tracciato perfetto, che oggi è una strada sterrata chiamata "ex ferrovia della Val di Fiemme" o semplicemente "ex ferrovia". E poiché le ferrovie non sono in grado di affrontare pendenze superiori al 5-6%, oggi questo percorso è perfetto per la bicicletta: il dislivello lo si supera molto dolcemente, cosa che rende la salita un vero piacere. A Fontanefredde si lascia la linea ferroviaria e si sale per un breve tratto sulla strada che porta a Trodena. Già qui sarebbe possibile fermarsi per una piacevole pausa e un rinfrescante succo di mela, ma in realtà ha più senso continuare nella stretta valle laterale, attraverso la quale il Rio Trodena scende verso l'Adige, fino a Molini e qui girare a sinistra in direzione di Casignano. Anche questa piccola località offre una bella vista panoramica. Subito dopo Casignano l'asfalto finisce e si continua su un sentiero di ghiaia fino al Kanzel dove, sotto la grande croce di legno, si può fare una sosta gustando il panorama. Ciò che segue metterà a dura prova sia i muscoli delle braccia che le pastiglie dei freni: il ripido sentiero sterrato nel bosco richiede una frenata decisa e continua, che oltre a far venire i crampi alle dita, fa anche brillare i dischi dei freni. È qui che diventa fondamentale la "frenata alternata": usare alternativamente il freno anteriore e quello posteriore per evitare di surriscaldarne il liquido. Durante la breve sosta all'incrocio tra Laghetti e Mazzon, non potrete non sentire la puzza di bruciato dei freni: per evitare segni permanenti fate attenzione a non toccare assolutamente i dischi col polpaccio. Il percorso prevede infine una breve discesa attraverso i vigneti sotto Mazzon prima di entrare nel centro storico di Egna e fare ritorno a Caldaro. Nel complesso, l’escursione a Kanzel è piuttosto impegnativa in termini di resistenza fisica, ma facile a livello di tecnica di guida per i ciclisti normalmente allenati, con il massimo della panoramicità e tanti accoglienti punti di ristoro lungo il percorso: un must di ogni vacanza in bicicletta nella zona di Caldaro.
Varianti: questa escursione circolare può essere combinato con i tour “Monte Corno” o “Passo Oclini”.
Da non perdere: la croce di Kanzel, il villaggio montano di Trodena, il magnifico panorama sulla Bassa Atesina, Caldaro, Bolzano, il Monte Roen, la Mendola, il Penegal.