Scopri la ricca offerta culturale dell'Alto Adige.
L'Osservatorio Max Valier di San Valentino in Campo, situato vicino al capoluogo di provincia Bolzano, è una porta verso le stelle e un luogo dove il fascino dell'universo prende vita. La struttura, che prende il nome dall'astronomo altoatesino e pioniere dello spazio Max Valier, invita i visitatori a esplorare le profondità dell'universo. Il fulcro dell'osservatorio è un impressionante telescopio riflettore da 80 cm, che offre una visione dettagliata di galassie lontane, stelle brillanti e pianeti del nostro sistema solare.
Durante una visita guidata con gli astrofili dell'associazione “Max Valier”, potrete sfuggire alla frenesia della vita quotidiana e scoprire l'infinita vastità del cosmo. Sia che abbiate appena scoperto la vostra passione per l'astronomia o che siate già esperti osservatori delle stelle, l'osservatorio vi offrirà spunti emozionanti e un'esperienza indimenticabile sotto il cielo limpido dell'Alto Adige.
Informazioni importanti:
La visita o il tour dell'osservatorio è possibile solo nell'ambito di una visita guidata. Le visite guidate si svolgono ogni giovedì e venerdì.
È necessaria la prenotazione!
Telefono: 0039 371 6761428 (nei giorni feriali dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00)
E-mail: info@sternwarte.it
Costo della visita guidata:
Adulti (a partire dai 14 anni): € 8,00
Bambini (da 6 a 14 anni): 4,00 €.
È possibile fermarsi a rifocillarsi presso il vicino ristoro Untereggerhof
Ecco una breve presentazione del nostro osservatorio:
Video Osservatorio Max Valier
A Tagusa presso Castelrotto, esiste dal 2005 un Museo della scuola. Una singolare raccolta di ogetti di arredo e di documenti didiattici, ritrovate e mantenute nei loughi dórigine attende i visitatori. Nel 1993 questa picccola scuola pruiclasse fu definitavamente chiusa. Negli anni50 del secolo scorso fu raggiunta il maggior numero di scolari con ben 46 bambini, nella Tagusa del Temponon permetteva incontri con il mondo esterno. Tutti i bambini si conoscevano e solo i maestri variavano di anno in anno. Pur dotati di uná certa autorita´ed estranei a quella societa´essi di adeguarono agli usi locali, cosi´da far distigere Tagusa dai grandi centri scolastici dellá citta. Anche le suppellettili ed il materiale dittatico vennero utilizzati diversamente che in altre scuole e conservati percio´amorevolmente. Cosi´possono essere ammirati dai visitatori nel pccolo Museo al giorno di oggi, degli oggetti che risvegliano non solo sentimenti di nostalgia, ma che destano línteresse dei turisti e degli estimatori della scuola e della sua funzione educatrice.
Nuovo 2022!
Al 1. piano del Museo della scuola di Tagusa, dopo l‘avvenuta installazione a cura del Museumsverein Kastelruth, e` possibile visitare l‘antico laboratorio di calzoleria risalente agli anni `50, del maestro calzolaio „Peterlunger Gustl „ di Siusi allo Sciliar.
Museum Gröden - Museum Gherdëina
Inaugurato nel 1960, con sede nella Cësa di Ladins, il Museo della Val Gardena di Ortisei, costituisce uno dei principali musei delle Valli Ladine. E’ organizzato in diverse sezioni e le sue collezioni coprono un arco cronologico eccezionale, dalla formazione delle montagne dolomitiche oltre 200 milioni di anni fa sino alla documentazione artistica dell’alpinista e cineasta di fama internazionale Luis Trenker (1892-1990).
Tra reparti geologici, paleontologici, archeologici, pitture, sculture, flora e fauna, il Museo possiede un numero sorprendente di oggetti d’inestimabile valore, tra cui, vale la pena di menzionare il grande ittiosauro del Monte Seceda, la Tela Quaresimale di San Giacomo del 1620 e i rarissimi disegni a sanguigna del 1490 del maso Bierjun. Accanto a tutto questo, offrono una testimonianza ricca e completa della storia e della cultura della valle, i dipinti del maestro ladino Josef Moroder-Lusenberg (1846-1939) e una copiosa collezione di giocattoli in legno e di sculture d’ordine sacro e profano dell’arte gardenese dell’intaglio dal XVII secolo ai nostri giorni.
Categorie: Geologia, Ladinia, Animali, Minerali, Archeologia, Arte sacra, Intaglio, Contadino, Barocco, Farfalle, Cultura, Presepi, Giocattoli, Medioevo, Etnografia
chiuso il 24, 25 e 31 dicembre e l´1 gennaio
Il Museo Civico di Chiusa si trova nell'ex convento dei Cappuccini. La parte più importante del Museo è costituita dal famoso Tesoro di Loreto al quale è dedicato il primo piano. La donazione di questa collezione di opere d'arte d'inestimabile valore, unica nel suo genere, sia per valore artistico che per valore storico, e la fondazione del convento dei Cappuccini di Chiusa (1699), si devono alla generosità della regina di Spagna Maria Anna (1667-1740).
Di notevole interesse inoltre la sezione dedicata alla Colonia Artistica di Chiusa (1874-1914) con il suo rappresentante Alexander Koester.
Una visita del museo comprende anche la Chiesa dei Cappuccini, raggiungibile attraverso il chiostro.
Mostre temporanee
“LA REGIONE FUORI DAI VETRI”
IL CAMMINO DELL’ARTE
Come gli artisti hanno rappresentato il lavoro
Inaugurazione: venerdì 22.3.2024
Durata della mostra: 23.3. – 17.8.2024
ART THAT WALKS
L'arte che cammina
Quando l’artigianato incontra l’arte e viceversa
Inaugurazione: venerdí 30.8.2024
Durata della mostra: 31.8. – 2.11.2024
Ulteriori informazioni sul museo civico: https://www.museumklausenchiusa.it/it/
Il maso Plattner a Costalovara vanta una storia lunga 600 anni. La famiglia di commercianti Gramm, di Bolzano, si è fatta carico, in collaborazione con la Sovrintendenza provinciale ai beni culturali, di un accurato restauro, restituendo all'originario splendore uno dei masi più suggestivi della regione. Oggi la struttura, che sorge in una posizione assolutamente unica, ospita il Museo dell’apicoltura, che illustra in modo chiaro e divertente la dolce arte della produzione del miele. Il maso Plattner è sede della più grande collezione privata di apicoltura dell’Alto Adige e, contemporaneamente, un monumento all’arte del vivere e all’architettura tipica del mondo contadino. Il sentiero didattico che si snoda all’esterno, sulla pittoresca collina che sorge alle spalle dell’edificio, guida i visitatori alla scoperta del mondo delle api.
Il Plattner Bienenhof offre in vendita diversi prodotti degli api e del miele.
L’acqua rappresenta l'elemento conduttore del centro visite. Il visitatore se ne accorge subito: l’acqua è ovunque! Attraverso una grande finestra panoramica con vista nella profondità del lago si può fare conoscenza con il mondo dei pesci oppure in altri 13 acquari si possono vedere circa 30 specie di pesci che vivono nelle acque dell'Alto Adige. Un modo unico e suggestivo di conoscere le differenti specie ittiche che vivono nei ruscelli di montagna, nei torrenti, nei laghi e negli stagni.
L'edificio gotico a Blockbau della vecchia casera è uno dei più antichi fabbricati in legno conservati in Alto Adige; dal 1982 la malga è sottoposta a tutela storico-artistica. La cucina ha il focolare aperto tipico delle zone di montagna. Nel 2000 il MuseoPassiria ha inserito in questa baita un piccolo locale espositivo che illustra la vita e lo sfruttamento della malga in epoche passate e la cultura abitativa medievale. Nei mesi estivi è liberamente accessibile.
Non lontano dallo stabbio per gli animali si trova Sant'Anna, una cappella tardobarocca risalente al 1796.
Come arrivare: dal centro di San Leonardo, passando davanti alla chiesa, prendere il sentiero n. 13 o seguire le indicazioni per Sant'Anna. La salita, prevalentemente su strada forestale in moderata pendenza (dislivello 650 m), dura circa 2,5 ore; è adatta anche ai rampichini (mountain bike).
La malga è in una posizione pittoresca a nord-est di San Leonardo, a 1350 m di altitudine, in una valle laterale; in estate è in attività.
Il termine "Maranatha" deriva dall’arameo, la lingua madre di Gesù, e significa "Arrivi il nostro Signore"; tuttavia non si riferisce solamente all’arrivo di Gesù 2000 anni fa, ma vuole valorizzare un significato più profondo che non dovrebbe essere percepito solo a Natale.
Vivete un’emozionante passeggiata attraverso il mondo mistico dei presepi. Lungo il percorso potete ammirare i tradizionali presepi tirolesi, l’antica natività orientale fino alle rappresentazioni contemporanee d’arte moderna. Ammirate le statue di legno in grandezza naturale, i culmini dell’arte tradizionale d’intaglio e d’artigianato in un’atmosfera caratterizzata da giochi di luci e suoni.
Nel nuovo Centro Visitatori, compatto, centrale e accogliente, troverete informazioni, emozioni, divertimento e servizi su tutto ciò che riguarda la montagna e l’alpinismo, le Dolomiti di Sesto e il patrimonio UNESCO, ma anche la popolazione locale e la sua storia.
L’edificio è stato realizzato secondo criteri di sostenibilità, senza utilizzare collanti, vernici o elementi di fissaggio in plastica, impiegando esclusivamente legno non trattato di larice e abete rosso proveniente dagli alberi abbattuti nel 2018 dalla tempesta Vaja nella zona di Malga Nemes. La particolare sagoma della „Haus der Berge“ è stata scelta fra vari prestigiosi progetti nell’ambito di un concorso di architettura indetto nel 2015: si tratta di un sogno cullato da tempo dagli abitanti di Sesto che nel 2022 l’amministrazione comunale ha portato a compimento.
Siamo orgogliosi di questo straordinario biglietto da visita di Sesto e ci auguriamo che possiate gioirne anche voi!
Il Centro visite Monte Corno si trova nell’ edificio del “Vecchio mulino” a 5 minuti dal centro paese di Trodena. Sotto il motto “Il mondo visibile e quello sommerso!” si presenta la biodiversità del Parco naturale Monte Corno. Inoltre, il visitatore troverá informazioni sulle particolarità geologiche, sulla fauna e flora tipica locale, paesaggi di siepi, torbiere e prati di larice. L’attrazione più spettacolare di sicuro è il vecchio mulino costruito nel anno 1948-49. È alto tre piani e l’unico mulino elevatore ancora funzionante in tutto Alto Adige. Viene messo in funzione durante l'estate per macinare il grano dei contadini di Trodena e d'intorni.
Nel 2020 il parco naturale Monte Corno festeggia 40 anni, mettendo al centro la biodiversitá.
Nei mesi di luglio, agosto e settembre il Centro visite rimane aperto anche la domenica.
Il Museo della Farmacia conduce nell’interno di un’abitazione dell’antica borghesia brissinese con i suoi sontuosi rivestimenti lignei, gli affreschi unici e le originali stufe ad olle. In casa della Farmacia Peer si è conservato un prezioso tesoro di rari oggetti, che narrano con la loro molteplicità e fantasia «L’arte di curare». Allo stesso tempo questo piccolo gioiello museale rappresenta una perla di rara bellezza per gli amanti dell’architettura e dell’arte moderna.
Il Museo di Collepietra offre un'indimenticabile escursione nella storia del Tirolo. La vita rurale, le sue radici nella religione, i vari mestieri quasi dimenticati e i ricordi dolorosi delle guerre sono solo alcuni dei reperti raccolti con amore. Durante la visita guidata attraverso le stube, le camere e le stanze da lavoro accuratamente ricostruite, è possibile percepire in prima persona lo spirito della vita semplice e rimanere affascinati da abitudini di vita e di lavoro quasi dimenticate.
Una mostra di specie animali autoctone farà battere il cuore dei bambini.
Una novità è la possibilità di sentire direttamente dai testimoni contemporanei come si viveva nei tempi passati. Queste emozionanti interviste possono essere proiettate su diversi schermi.
Informazioni importanti:
Il museo apre la Domenica delle Palme e rimane aperto fino alla fine di ottobre.
È possibile visitarlo solo con una visita guidata. Queste si svolgono dal martedì al venerdì alle 10.10 e alle 11.10 e il sabato, la domenica e i giorni festivi alle 17.00.
È necessaria la prenotazione: +39 0471 619560 o steinegg@eggental.com.
Nei giorni feriali la prenotazione deve essere effettuata entro le ore 12.00 del giorno precedente, nei fine settimana entro le ore 17.00 del giovedì e con 48 ore di anticipo nei giorni festivi.
Su prenotazione è possibile effettuare visite guidate speciali per gruppi di almeno 10 persone.
Purtroppo non è possibile visitare il museo senza barriere architettoniche.
Ecco una breve presentazione:
Video Museo di Collepietra
Tra fine Ottocento e lo scoppio della seconda guerra mondiale, la comunità ebraica meranese fu tra le più significative dell’arco mitteleuropeo. I percorsi del museo ripercorrono quegli anni di splendore e quelli tragici della Shoah. All'interno del museo è disponibile la chiave per accedere al cimitero ebraico in via San Giuseppe.
Prego suonare.
Immergetevi nelle stupefacenti trasformazioni del latte e gustatene i deliziosi risultati. Capriz è molto più di un formaggio artigianale di altissima qualità dell'Alto Adige. Capriz è un mondo unico, che combina sapientemente caseificio, museo del formaggio, shop e bistro, per regalarvi un’esperienza indimenticabile, da vivere con tutti i sensi.
Nella galleria d’arte „Art Galaria“ troverete le opere di ben 11 artisti locali (scultori del legno, pittori, artisti, sculture in bronzo...).
Le opere sono realizzate a mano dai singoli artisti.
È anche possibile trovare uno degli artisti direttamente in loco durante gli orari di apertura.
Nel Museum Ladin Ursus ladinicus viene raccontata la storia affascinante dell’Ursus ladinicus, un orso delle caverne vissuto oltre 50.000 anni fa nelle Dolomiti e ritrovato nella grotta delle Conturines, che è considerata il sito più alto al mondo nel quale sono stati rinvenuti i resti dell’orso e del leone delle caverne.Inoltre, si può esplorare la storia geologica delle Dolomiti raccontata attraverso fossili bellissimi.
Il Museum Ladin Ursus ladinicus, una sede distaccata del Museum Ladin Ciastel de Tor a San Martino di Badia, è suddiviso in tre piani. Al piano superiore viene illustrata la formazione delle Dolomiti, con fossili unici e di grande interesse scientifico, tipici per l’area che circonda San Cassiano.
Segue la sezione dedicata alla formazione della grotta, alla sua scoperta e agli scavi che hanno riportato in luce migliaia di ossa. Tutti gli aspetti essenziali della vita dell’orso delle caverne e del suo ambiente sono chiariti grazie ai reperti dell'Ursus ladinicus risalgono a oltre 50.000 anni fa.
Al piano terra il visitatore può esplorare la ricostruzione della grotta dell’orso, dove è possibile ammirare ”la mamma orsa in letargo perenne con il suo cucciolo”.
Accesso per disabili Il Museum Ladin Ursus ladinicus è completamente visitabile con la sedia a rotelle.
Lana locale piu' attuale che mai ... Un tempo, quando i contadini erano completamente autosufficienti, dovevano anche preoccuparsi di farsi da sé i loro vestiti. Di conseguenza la produzione e la lavorazione della lana acquistarono una grande importanza. A Caminata di Tures una signora si è impadronita dellantica tecnica ed è anche disposta a lasciare che gli altri guardino quando lei dalla lana di pecora ricava loden e filati e li confeziona in capi di abbigliamento, che oggi vanno molto di moda. Naturalmente è possibile acquistare i suoi prodotti.
Martedì: visita guidata con la magia di farsi una cosa in feltro alle 17:00 (iscrizione possibile il martedì dalle 13:00 alle 16:00).
Costo: 8€
Un’esperienza per tutta la famiglia!
Il Museo Mineralogico di Tiso è dedicato alle famose Geodi di Tiso che si sono formate a causa di attività vulcaniche più di 290 milioni anni fa. Oltre alle Geodi di Tiso sono anche esposti altri minerali alpini (cristalli di rocca, quarzo fumé, granati ecc.). La collezione è nata grazie alla passione del collezionista Paul Fischnaller che ha dedicato la sua vita ai minerali.
Un breve film introduttivo spiega la formazione delle Alpi e dei minerali. Nel negozio del museo ben provvisto potete acquistare libri, souvenir, gioielli e pietre curative.
Andate anche voi alla ricerca delle Geodi di Tiso insieme al signor Paul Fischnaller! Ogni giovedì, prenotazione necessaria.
Il Centro Visite „naturatrafoi“ si trova a Trafoi, lungo la strada che porta al Passo dello Stelvio
L’esposizione offre uno scorcio straordinario nella geologia della zona del massiccio dell’Ortles e spiega le diverse strategie adottate da fauna e flora per sopravvivere alle condizioni atmosferiche spesso molto dure in alta montagna.
Inaugurato nel 2001, il museo Ladin Ciastel de Tor avvicina il visitatore alla storia, lingua, cultura, archeologia, geologia, al mondo leggendario, artigianato e sviluppo turistico delle valli ladine nelle Dolomiti.
Nelle sale e nel cortile interno del castello eretto nel XIII secolo si tengono mostre, concerti e seminari oltre ad incontri su diversi temi e aspetti legati alla lingua e alla cultura ladina.
La visita al museo fa conoscere situazioni significative della vita passata e in parte attuale delle popolazioni ladine, evidenziando le influenze significative degli eventi extra-regionali sulla loro vita.
Il Museum Ladin Ciastel de Tor si trova all'interno di una struttura medievale e per tale ragione solo alcune sale espositive sono accessibili con la sedia a rotelle. La mostra temporanea, invece, è comodamente accessibile per tutti.
La stazione ferroviaria d’intrattenimento offre ai visitatori le seguenti attrazioni:
un giro con la draisina ferroviaria su binari a scartamento normale, un giro con una ferrovia da giardino, due vecchi vagoni della ferrovia retica su un'area ricreativa di 9.000 m², situata nell'ex area merci della stazione ferroviaria Senales (l’attuale fermata di Stava). Il funzionamento della stazione è assicurato dai membri dell'associazione su base volontaria.
LA FERROVIA da GIARDINO, la cui carreggiata misura uno scartamento di 7 1/4 pollici (ca. 18 cm), invita in particolare i giovani ospiti a fare un giro divertente sull’intera area. Lungo il tragitto di una rete ferroviaria di oltre 800 metri il trenino nel suo percorso attraversa un parco molto bello. Anche due locomotive a vapore, la "Waldenburg" e la "Franziska", sono in funzione lungo il tragitto ferroviario. La prima locomotiva è di origine svizzera, la seconda di origine tedesca. Entrambe le locomotive sono alimentate con carbone di antracite pregiata. Inoltre, sono disponibili due locomotive a diesel con un totale di quattro convogli. Il signor Walter Pixner è il coordinatore dei macchinisti.
Tramite un giro in DRAISINA potete godervi un viaggio in treno molto speciale, lungo un binario ferroviario dismesso della lunghezza di più di 500 metri. Due piattaforme girevoli permettono alla draisina di svoltare.
Centro Visite del Parco naturale Sciliar-Catinaccio: L'area del Parco naturale Sciliar-Catinaccio ha una storia variegata, non solo nella sua origine primordiale. La flora e fauna che ne sono derivate, così come la coltivazione da parte dell'uomo con le sue usanze e i suoi miti, hanno lasciato le loro tracce. La mostra nel centro visite del Parco naturale cerca di riflettere tutti gli aspetti di questo territorio: la geologia unica, che ha principalmente contribuito alla nomina delle Dolomiti a Patrimonio Mondiale UNESCO, così come la flora e fauna, che hanno sempre attratto e ispirato molti scienziati e amanti della natura. Gli abitanti di questa zona hanno contribuito in modo significativo alla conservazione di questo prezioso paesaggio culturale e naturale.