Vai ai contenuti

aggiunto ai preferiti

rimosso dai preferiti

Oops! C’è stato un problema, prova di nuovo

Il tuo account è in corso di creazione

Il tuo account è stato creato con successo e ora hai effettuato l'accesso.

L'accesso è stato effettuato con successo!

L'account è stato creato con successo, ma non è stato possibile effettuare il login automatico.

Sei stato disconnesso

Filtra
Filtri selezionati
    Livello di difficoltà
    Durata
    Distanza in Km
    Luoghi di interesse
    Negozi
    Golf

    Attività e offerte culturali in Alto Adige 

    Scopri la ricca offerta culturale dell'Alto Adige.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    Convento a Casignano
    Montagna, Strada del Vino

    Durante l‘estate i cappuccini passavano dal convento di Egna al convento di Casignano, a 1000 metri d’altezza. Oggi il convento di Casignano, situato nel parco naturale del Monte Corno, viene utilizzato per esercitazioni in mezzo alla natura. Ogni anno a settembre, i cappuccini tedeschi invitano uomini fino ai 50 anni al convento di Casignano per diverse attività escursionistiche in montagna, organizzare delle messe e pregare insieme.

    Chiese e abbazie
    La collina della chiesa di Scena
    Scena, Merano e dintorni

    La caratteristica principale di Scena è la collina della chiesa, ovvero il centro della comunità. La più antica delle tre chiese è quella di San Martino, al centro del cimitero. Risale al XII secolo, quindi, all’età carolingia. La chiesa è a due navate, ciascuna con un’abside rotonda e due pilastri centrali ottagonali. Oggi serve da cappella mortuaria. A est della piccola chiesa di San Martino, è situata la cosiddetta "vecchia chiesa parrocchiale" di Maria Assunta, costruita nel XIII secolo. L’edificio, in stile romanico e completamente ristrutturato nel XVI secolo, oggi serve da luogo di culto per celebrazioni e devozioni in circoli minori e per la celebrazione dei matrimoni. Tra il 1914 e il 1931, anche la chiesa parrocchiale neogotica di Scena fu costruita sulla collina della chiesa. Tra il 1860 e il 1869, accanto alla chiesa parrocchiale, fu costruito il mausoleo come sepolcro dell'arciduca Giovanni d’Asburgo-Lorena e di sua moglie.

    Luoghi da vedere
    Cappella Kasererbild
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega

    La chiesetta "Kaserer Bild" è una cappella neogotica ed è stata costruita nel 1871. La piccola torre con un'unica campana è stata aggiunta tre anni dopo. La cappella fa parte del maso "Oberkaserer" dal quale la piccola chiesetta ha preso il suo nome. I due masi "Kaserer" sono tra i più antichi di Collepietra ed il loro proprietario è il custode del "Kaserer Bild". La cappella è un frequentato posto di pellegrinaggio.

    Chiese e abbazie
    Cappella di S. Silvestro in Vallunga
    Merano, Regione dolomitica Val Gardena

    Piccola ma graziosa, la cappella dedicata al patrono del bestiame è un luogo di silenzio e raccoglimento. I restauri del 1993 hanno portato alla luce degli affreschi raffiguranti la vita di Gesù risalenti a 300 anni fa.

    Chiese e abbazie
    Prepositale Mariä Himmelfahrt
    Chienes, Regione dolomitica Plan de Corones

    La chiesa prepositale Mariä Himmelfahrt a Casteldarne fu costruita per la prima volta nel 1370. L‘odierna costruzione barocca fu eretta dal 1698 al 1701. L’immagine miracolosa é di I. A. Mölck (1755). Nella cappella della cripta troviamo la „Kornmuttergottes“ (la Madonna del grano) e altri dipinti interessanti.

    Chiese e abbazie
    L’antica chiesa parrocchiale di Scena
    Scena, Merano e dintorni

    Questa piccola chiesa è stata costruita nel XII/XIII sec. in stile romanico e da allora poco modificata. L'altare maggiore barocco con le statue dei Santi Saverio e Johann Nepomuk fu realizzato attorno al 1730 e modificato nel 1819. Oltre ai quattro altari nella chiesa si trovano anche preziose sculture singole, come la statua tardogotica di San Sebastiano e quella barocca di Giovanbattista. I capitelli della via crucis sono della metà del XVIII secolo. Durante i lavori di restauro nel 1975 vennero alla luce antichi affreschi bellissimi e le statue furono restaurate con arte. Nella cappella di San Giovanni annessa a sudest sono stati scoperti durante i successivi restauri negli anni ottanta affreschi conservati molto bene del XIV secolo; essi mostrano scene della leggenda di San Giovanni e San Pancrazio e le vergini folli, gli evangelisti, cori di angeli e altre immagini di santi. Dall'ultimazione della nuova chiesa parrocchiale nel 1931 questa chiesa fu usata per scopi diversi e servì da magazzino e sala prove per il coro. Nel marzo del 1981 fu riaperta e nuovamente consacrata. Ora costituisce una cornice degna per celebrazioni religiose e funzioni in cerchie ristrette e matrimoni. Di fronte alla sagrestia è incastonato un rilievo in marmo raffigurante l'incoronazione di Maria e un'opera dal XIV secolo.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Ippolito a Glaiten/Le Coste
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    La chiesa di S. Ippolito a Glaiten sovrasta il paese di S. Leonardo offrendo una vista spettacolare sull’intera valle.
    La collina su cui posa la chiesa è uno dei siti archeologici più importanti della valle per i ritrovamenti di antichi insediamenti. Alla fine degli anni cinquanta vennero rinvenuti dei cocci di ceramica e negli anni a seguire nelle vicinanze della chiesa emersero pezzi in argilla cotta. Mancando tuttavia dei ritrovamenti preistorici chiaramente attribuibili non è possibile stabilire una data precisa sulla nascita della chiesa. L’ipotesi più accreditata dagli archeologi è che si tratti di un rogo votivo della cultura di Luco-Meluno (tarda età del bronzo, 1100 - 900 a. Cr. circa).
    Certo è invece che nell’alto medioevo le zone circostanti furono abitate da agricoltori in quanto tutti i nomi delle località e dei masi sono di origine tedesca.
    La chiesa stessa risale al Trecento sebbene si presuma che le sue origini siano ancora più antiche come suggerisce anche il nome di S. Ippolito.
    Di maggiore importanza archeologica è la Silberhütt-Höhe nei pressi di Stulles. Sulla collina ben visibile considerata un luogo di culto pagano, a partire dal 1937 gli archeologi fecero numerosi ritrovamenti come cocci di argilla, un frammento di un mulino e diversi altri piccoli ritrovamenti. Durante un disboscamento fu rinvenuta la pietra perfettamente conservata di una macina a leva. Tali reperti suggeriscono che dal terzo secolo quei luoghi ospitassero un insediamento dell’età di ferro che durò fino alla fine di quell’epoca storica. Ai margini esterni della collina scoscesa si trova una parete di roccia con delle misteriose coppelle.
    Accanto ai siti dei ritrovamenti preistorici e all’antico insediamento di agricoltori che costeggia il sentiero, vi è un’altra particolarità degna di nota, tuttavia raramente visibili: la chiesa di S. Ippolito ospita l’unico ciclo di affreschi della valle. Durante dei piccoli lavori di restauro vennero alla luce dei resti di affreschi raffiguranti delle scene di vita di S. Ippolito. Essendo una vera rarità tali affreschi vantano un’importanza sovraregionale e dimostrano la diffusione del nuovo stile pittorico di Giotto nell’area del Tirolo. Risalenti al 1380 sono attribuiti alla Scuola di Bolzano. Il laovor potrebbero essere stato commissionato dal giovane signore Hiltprant von Passeier (morto nel 1418). A causa dei danni subiti durante ripetuti lavori nel XIX secolo, oggi gli affreschi sono conservati solo in parte. Sulla facciata esterna meridionale è raffigurato San Cristoforo. L’opera potrebbe essere del giovane artista che realizzò anche gli affreschi interni. I signori von Passeier si sono fatti immortalare nello stemma dando dunque ulteriore importanza a S. Ippolito.

    La chiesa può essere visitata solo all’esterno.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Nostra Signora a Sabiona
    Chiusa, Bressanone e dintorni

    Chiesa di Nostra Signora Questa chiesa a pianta ottangonale è stata costruita da Martin Dellai tra il 1652 e il 1658. Al suo interno si trovano affreschi in stile barocco di Stefan Kessler, maestosi stucchi di Francesco Carlone e Simon Delai nonchè un altare del 1612. Risale all'epoca paleocristiana (2. metà del 4. secolo) il fonte battesimale che si trova in un locale attiguo raggiungibile dall'interno della chiesa.

    La chiesa è aperta da luglio a settembre ogni martedì, venerdì e sabato dalle ore 14.00-17.00. Da ottobre a metà novembre è aperta solo venerdì e sabato dalle ore 14.00-17.00.

    Chiese e abbazie
    La chiesa di San Giorgio
    Scena, Merano e dintorni

    La chiesa di San Giorgio nella frazione omonima è del XII/XIII secolo. Questa originale chiesa rotonda era anticamente la cappella della fortezza di San Giorgio o Antica Schenna. Quando nel 1591 un fulmine distrusse interamente metà della chiesetta, il locale fu rinforzato con un pilastro centrale. Gli affreschi del XIV secolo sono conservati molto bene e rappresentano tra l'altro il martirio di San Giorgio, il giudizio universale e la leggenda di San Nicola. L'altare gotico a portelli riproduce San Giorgio a cavallo in lotta con il drago. Degna di nota la rappresentazione ancora rara della S. Afflizione del XVII secolo. Secondo la leggenda, la figlia di un re della penisola iberica aveva prestato giuramento di rimanere vergine. Il padre però volle che si sposasse e così lei nel suo dolore pregò che le crescesse una barba che la sfigurasse. La sua preghiera fu esaudita ma il padre la fece incarcerare e crocifiggere. Dell'antica fortezza di San Giorgio è rimasto solo il battifredo, chiamato oggi "torre della civetta".

    Chiese e abbazie
    Mausoleo
    Scena, Merano e dintorni

    La chiesa poggia su una terrazza artificiale sul lato ovest della collina ed è da annoverare tra gli edifici sacrali più antichi e indubbiamente più riusciti dello stile neogotico. Il mausoleo fu costruito negli anni dal 1860 al 1869 secondo progetti del costruttore viennese Prof. Moritz Wappler come sepolcro per l'arciduca Giovanni d'Austria e la sua famiglia. La costruzione è in pietra arenaria rossa e granito dalla zona del Monte Ivigna. Nella cripta con le pesanti volte con le nervature a croce si può ammirare il sarcofago marmoreo dell'arciduca Giovanni e della sua consorte.

    Chiese e abbazie
    Parrocchiale di San Sigismondo
    Chienes, Regione dolomitica Plan de Corones

    La chiesa parrocchiale di San Sigismondo é uno dei monumenti architettonici piú belli del Sudtirolo. Nominata per la prima volta nel 1363, la costruzione odierna fu eretta dal 1449 al 1489. L‘altare maggiore é uno dei piú vecchi e piú importanti trittici del Sudtirolo. La chiesa „Unsere liebe Frau im Stöckl“ fu costruita nel 1621 e ampliata nel 1644. Nel 1680 seguí una ricostruzione.

    Chiese e abbazie
    Nostra Signora in Villa
    Egna, Strada del Vino

    Testimonianze della presenza di una chiesa in questo sito si hanno sin dalla metà del Duecento, ma la costruzione dell’edificio, così come lo vediamo oggi, iniziò nel 1412 con l’edificazione del coro e terminò agli inizi del ‘500 con l’ultimazione della volta. La facciata della chiesa è dominata dalla torre campanaria che sovrasta l’ingresso creando un atrio che introduce al portale d’accesso. Accanto ad esso, una nicchia per le offerte affrescata con l’immagine della Madonna con Bambino. Sulla facciata ovest del campanile un tettuccio di legno protegge un affresco di S. Cristoforo con Gesù. L’interno della chiesa risulta leggero ed elegante; la luce è garantita da 8 finestre, 4 delle quali appartengono al coro. Di particolare pregio il tabernacolo gotico e la base del pulpito. I pochi affreschi conservatisi all’interno sono degli inizi del ‘500 e attribuibili al pittore Konrad Waider. Nel 1767 la chiesa fu sconsacrata in seguito alla piena del Rio Trodena che la travolse e ne distrusse gran parte degli interni; da allora fu adibita a magazzino e stalla. A metà del secolo scorso ci si accorse del valore artistico dell’edificio, si procedette al restauro e alla sua riconsacrazione. Oggi la chiesa “Nostra Signora in Villa”è considerata una delle più belle chiese tardogotiche della regione.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di S. Antonio
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Semplice ed essenziale, questa chiesa costruita nel 1673 nella piazza omonima, è un soggetto molto amato dai fotografi. Da vedere la pala dell'altare in stile nazareno, raffigurante S. Antonio da Padova, dell'artista svizzero Melchior Deschwanden.

    Chiese e abbazie
    Cappella di Santa Croce
    Tesimo, Merano e dintorni

    Quella che una volta era la cappella più frequentata della zona, sorge ad un quarto d'ora di cammino dal centro del paese, sopra il maso Nalserbach, sulla strada che conduce a Prissiano e che una volta portava anche lungo un cosiddetto calvario. La cappella di Nalser-Bach è citata nell’archivio parrocchiale di Tesimo già nel 1713. Probabilmente, però, è molto più antica.

    Chiese e abbazie
    Chiesa dei Quattordici Santi Ausiliatori
    Egna, Strada del Vino

    Il Convento dei Cappuccini e la sua piccola chiesa furono edificati tra il 1617 e il 1620. La chiesa si presenta modesta ed essenziale, coerente con lo stile e i dettami dell’Ordine dei Cappuccini: semplicità nell’arredo, pareti spoglie, una volta a botte e una cappella sul lato sud. L’altare maggiore, dedicato al Sacro Cuore, il pulpito e gli altari laterali sono neo-romanici e risalgono alla fine del XIX secolo. L’altare della cappella laterale ospita una statua della Madonna con Bambino della metà del ‘500, alla quale si attribuiscono doti miracolose. Tra il 1999 e il 2003 l’intero complesso è stato oggetto di un attento restauro, che nella chiesetta ha portato anche al rinnovo dei banchi, semplici e lineari in tono con l’ambiente, e delle vetrate. Oggi la luce filtra attraverso sette splendide vetrate che comunicano con i fedeli attraverso il significato simbolico dei colori e dei numeri.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di San Procolo
    Naturno, Merano e dintorni

    La Chiesetta di S. Procolo sul limitare di Naturno è il monumento più spesso decantato dell´Alto Adige. Costruita nel VII secolo in commemorazione di San Procolo, vescovo di Verona e poi acclamato patrono degli animali e protettore delle acque, i suoi affreschi preromanici sono fra i più importanti tesori artistici dell´Europa centrale. Degni di nota sono anche gli affreschi del XIV secolo, riproducenti la storia della creazione.

    Biglietti d'ingresso visita museo e chiesa, sono a disposizione nel museo. Ingresso libero con la museumobil card e la museumcard. www.prokulus.

    Orari d'apertura 2024: 19.03. - 31.10.

    Aperto ogni martedi, giovedi e domenica dalle ore 10.00 - 12.30 / 14.30 – 17.30

    Chiuso: 01.04.2024, 01.05.2024 e 20.05.2024





    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Giacomo (la “dlieja da Sacun”)
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    La chiesa di S. Giacomo si trova sopra Ortisei, lungo l'antica via Troi Paian, ed è raggiungibile soltanto a piedi, con un bel sentiero che parte da S. Cristina (Plesdinaz). Si racconta che qui sia stato battezzato S. Giacomo, patrono dei camminatori e dei pellegrini. Secondo le fonti, è la chiesa più antica della valle. Risale infatti al XII secolo, anche se l'aspetto esterno attuale è gotico; la decorazione interna è gotica e barocca. Di grande valore artistico sono gli affreschi gotici del presbiterio (fine del XV secolo) e le pitture murarie accanto al pulpito, che raccontano la vita di S. Giacomo e l'altare maggiore in legno intagliato con le sue colonne lavorate e le figure dorate di Principi della Chiesa, Apostoli e Angeli, pregiata testimonianza dell'arte locale della lavorazione del legno (fratelli Vinazer-Pescosta, 1750 circa). Le sculture collocate oggi nella chiesa e molti oggetti dell'altare maggiore sono ottime copie eseguite da artigiani locali del legno. Gli originali, di grande pregio, possono essere ammirati nel Museo della Val Gardena a Ortisei.

    VISITE GUIDATE: Sia d'inverno che d'estate vengono organizzate settimanalmente visite guidate alla chiesa. Prenotazione ed informazioni dettagliate presso l'Associazione Turistica di Ortisei.

     

    Chiese e abbazie
    Centro Parrocchiale ad Egna
    Egna, Strada del Vino

    Al numero 17 di Via Portici si trova un edificio di grande interesse storico e artistico, il cui lungo restauro ha permesso di ricostruirne le fasi costruttive e decorative. La prima fase di edificazione dello stabile risale alla fine del XV secolo, e di questa è possibile scorgere le originali tre volte ad arco acuto del portico e il profilo delle finestre tardogotiche della facciata, chiuse e sostituite nelle epoche successive. Risale alla prima metà del ‘500 il soffitto dipinto della grande sala centrale, considerata tra le più belle di tutta la regione. Questa sala è compresa tra il cavedio e il cortile posteriore, misura 17 x 6 m ed è illuminata da due trifore tardogotiche. Il soffitto è a travi con fregi dipinti nel quale sono inserite tavolette in legno dipinto rappresentanti motivi allegorici, busti maschili e femminili, stemmi nobiliari e di famiglie borghesi della zona - tra cui quello dei proprietari Öler-Terzago, quello di Egna e della città imperiale di Augusta. A metà del ‘500 fu terminato il cavedio d’ispirazione rinascimentale, caratterizzato da decorazioni a graffito e da un loggiato con archi a tutto sesto su tre lati del secondo piano. Alla fine del XVI secolo risale la ricca decorazione pittorica dell’atrio al primo piano, mentre gli affreschi della facciata risalgono al 1600. L’edificio fu acquistato dal comune nel 1889 e donato alla parrocchia nel 1978; oggi è sede del Centro Parrocchiale di Egna.

     

    Chiese e abbazie
    Cappella Santa Croce del Resciesa
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Anche la Cappella Santa Croce del Resciesa, costruita nel 1755 a oltre 2200 m di altitudine, merita una visita. Nell'estate 2012 la cappella é stata restaurata.
    La cappella si trova al Resciesa ed è raggiungibile solamente a piedi in circa 45 minuti, partendo dalla stazione a monte della funicolare del Resciesa. Si tratta di un sentiero pianeggiante e facilmente percorribile, adatto a tutta la famiglia.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Giacomo a Rio Bianco
    Valle Aurina, Valle Aurina

    L'orgoglio del paese è la chiesa di San Giacomo, menzionata la prima volta nel 1413, ricostruita nel 1479 e benedetta nel 1480. La chiesa del XVI sec. ha un bell'altare (1516) ed è stata rinnovata così come il cimitero. All'interno: un prezioso trittico del 1516 rinnovato nel 1884.

    Chiese e abbazie
    Capella di Loreto a Doladizza
    Montagna, Strada del Vino

    La cappella di Loreto si trova a Doladizza, sopra Montagna, e appartiene al maso Rothen. Il 22 settembre 1702 la cappella fu consacrata dal vescovo principe Michele Spaur. La sagra di Doladizza si svolge ogni anno durante la prima domenica dopo il 21 settembre. L’immagine sopra l’altare maggiore è un’opera d’arte creata dall’artista Giuseppe Alberti. L’epigrafe, localizzata sul tetto della chiesa, mostra un monogramma mariano.

    Chiese e abbazie
    Cappella Lourdes a Proves
    Proves, Merano e dintorni
    Questo edificio sacro in stile gotico fu eretto in onore dell'apparizione della Vergine a Lourdes nel 1858 a Bernadette poi santificata. In seguito alla forte affluenza di visitatori in quello che ormai è divenuto uno dei luoghi di pellegrinaggio più conosciuti al mondo, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo in molti luoghi numerose chiese e cappelle furono consacrate alla Madonna di Lourdes.
    Chiese e abbazie
    Cappella di S. Cosma e Damiano a Gleno
    Montagna, Strada del Vino

    La cappella dei Santi Cosma e Damiano fu costruita nel XVII secolo e mostra un carattere architettonico piuttosto semplice. All’interno si trovano numerosi opere d’arte, tra cui un’immagine votiva con la data “1691”. La data mostrata indica l’anno di costruzione della cappella.

    Chiese e abbazie
    Cappella Lodner (Cima Fiammante)
    Parcines, Merano e dintorni

    Nel cuore della Valle Zieltal (Val di Tel), a 2.259 m s.l.m., nelle immediate vicinanze del Rifugio Cima Fiammante - in tedesco Lodnerhütte -, sorge l'omonima cappella, consacrata il 16 agosto 1933 dal coadiutore di Parcines, Gasser. Per l'occasione, la messa fu officiata da padre Schulien, missionario tedesco inviato da Roma, e accompagnata dalle note della banda musicale di Parcines.

    La cappella fu costruita da Toni Raffeiner, gestore del Rifugio Cima Fiammante originario di Certosa, in Val Senales, su progetto dell'architetto meranese Torggler. Lunga 5 m, larga 3 m e alta 5 m, è edificata interamente in pietra. Sul tetto in legno si erge una torretta in cui trova posto la campana dell'antica cappella di Oberhaus, distrutta nel 1917 da una frana. Con le porte chiuse, la struttura può accogliere una trentina di persone.

    Il legno fu tagliato presso la malga Nasereit e trasportato a monte, trave a trave, fino al Rifugio Cima Fiammante. Le assi furono prese dal vecchio Rifugio Petrarca e portate in loco attraverso la forcella Giovanni. I lavori di carpenteria furono affidati a Josef Hueber, mastro carpentiere originario di Parcines. La statua di San Giuseppe sull'altare fu donata dal parroco di Certosa. 

    In occasione della consacrazione della cappella Lodner, il cardinale Eugenio Pacelli inviò un telegramma e un dipinto in dono. Il cardinale Pacelli fu eletto papa il 2 marzo 1939, con il nome di Pio XII.

    Ogni anno in agosto, la sezione di Parcines del club alpino altoatesino (AVS) organizza in collaborazione con l'interessenza per la cura delle malghe della Val di Tel (Alminteressentschaft Ziel) la tradizionale messa degli alpinisti nella cappella Lodner. È consuetudine che l'accompagnamento musicale sia a cura della banda di Parcines. 

    Chiese e abbazie
    Nuova chiesa parrocchiale di Scena
    Scena, Merano e dintorni

    Tra il 1914 e il 1931 è stata costruita la chiesa parrocchiale neogotica di Scena. Con il passare del tempo la vecchia chiesa si dimostrò sempre più piccola, rendendo così necessaria la costruzione di una dimora più spaziosa. La vicinanza a scuola, casa per anziani e sagrestia e podere della pieve hanno dato il colpo decisivo per la posizione centrale. Dopo varie discussioni su progettazione e sito fu accolto e approvato il progetto dell'architetto viennese Eduard Hütter. Lo scoppio della guerra condusse ad un'interruzione dei lavori nel 1915 e a causa dei mutamenti politici della regione si poté continuare solo nel 1926. L'altare è decorato con statue dei 12 apostoli; molto suggestivi i 14 capitelli della via crucis intagliati da Johann Muhry. Le vetrate provengono dalla Tiroler Glasmalereianstalt di Innsbruck. Lungo le pareti laterali della navata centrale si possono vedere su basamenti le statue di San Virgilio, vescovo di Trento, del Bambin Gesù, di Sant'Enrico di Bolzano, San Nicola di von der Flüe, dell'apostolo Filippo, dell'evangelista Giovanni, del vescovo Valentino e del beato Josef Freinademetz. Sul retro spicca la raffigurazione barocca di San Michele, sotto forma di giovane cavaliere con spada infuocata. Questa statua si trovava nella vecchia cappella di San Michele che dovette cedere il posto alla nuova parrocchia. Il nuovo organo fu realizzato nel 1993 da Franz Zanin di Udine e l'allestimento artistico di Herbert Schönweger - Merano. E' composto da 32 registri, corpo principale, retropositivo e pedale e ha 2.744 canne. Entrambe le chiese sono consacrate a Maria Madre di Dio, la festa del patrono viene quindi festeggiata il 15 agosto. Nella torre alta 35 m pendono sette campane. La più piccola è la campana a morto, che suona dopo un decesso. Nelle domeniche e nelle altre festività ecclesiali ma anche in altre occasioni (Avemaria, campana di mezzogiorno, campana della sera, campane per il maltempo, nozze, battesimi eccetera) risuonano le campane della chiesa (quella piccola, la seconda, la terza, l'undicesima, la dodicesima e quella grande). Tutte le sei campane vengono fatte suonare però solo nelle giornate di festa importanti. La chiesa è circondata da fossati curati e decorati con fiori. Le dimensioni delle tombe sono state uniformate nel 1972 e il cimitero è stato rinnovato; qui i defunti trovano un degno luogo di riposo. Al centro un sobrio monumento ricorda i 108 caduti di entrambe le guerre mondiali.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta San Vigilio
    Marlengo, Merano e dintorni

    La Chiesetta San Vigilio viene ufficialmente ricordata in un documento storico del XII secolo, ed è da sempre soprannominata "la chiesetta del beltempo" dagli abitanti di questi luoghi, perchè in essa pregano oggi come allora per scongiurare il cattivo tempo.

    I muri longitudinali della chiesa sono di epoca protoromanica, mentre all'interno è custodito un prezioso ciclo di affreschi del Trecento, raffigurante gli apostoli e la Crocifissione. Visite per gruppi su prenotazione.

    S.Vigilio
    Che San Vigilio sia un luogo ricco di particolari energie ne è prova non solo la presenza delle fonti di acqua termale di Bagno dell'Orso. L'energia di questi luoghi era conosciuta fin da tempi preistorici. Un po' come a S. Ippolito, sul Monte S. Vigilio sono state ritrovate tracce che provano l'esistenza di luoghi di culto preistorici in quest'area. Anche la Chiesetta San Vigilio, una delle chiese più „alte" dell'Alto Adige a 1793 metri sul livello del mare, è stata eretta su un luogo di culto preistorico.

    Santa Messa 
    9 giugno ore 21.30 Domenica del Sacro Cuore Accensione del fuoco con devozione al Sacro Cuore - presso la Chiesa di Vigilio
    26 giugno alle ore 9.00 Chiostro di Patrocinium partenza della stazione a monte della funivia, funzione religiosa, vangeli e benedizione del tempo
     (da luglio a fine agosto) la domenica alle 11.00.
    15 agosto alle ore 11.00 funzione religiosa con benedizione delle erbe aromatiche
    6 ottobre alle 11.00 Festa del raccolto
    3 novembre alle 11.00 Festa di Hubertus
    25 dicembre alle 17.30 Messa di Natale

    La messa sarà celebrata in lingua tedesca

    Per la domenica del Sacro Cuore e il 25 dicembre è previsto un orario speciale della funivia. Ultima corsa alle 23.30

    Chiese e abbazie
    Santuario di Maria Trens
    Campo di Trens, Vipiteno e dintorni

    Il santuario di Maria Trens, nel comune di Campo di Trens, a sud di Vipiteno, risale all'anno 1498. Dopo il santuario di Pietralba, anch'esso dedicato alla Madonna, quello tardogotico di Campo di Trens è la meta di pellegrinaggio più famosa di tutta l'Alto Adige. La raffigurazione della Pietà (una statua lignea della Madonna in piedi con il Bambino) risale all'anno 1470. Un ulteriore motivo d'interesse storico artistico è costituito dai numerosi ex-voto e da un dipinto che raffigura il trasferimento della Pietà lignea dalla vecchia chiesa alla nuova cappella.
    La chiesa è aperta tutti i giorni. 

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di San Pietro e Paolo
    Chienes, Regione dolomitica Plan de Corones

    La Chiesa Parrocchiale di San Pietro e Paolo a Chienes fu costruita dal 1835 al 1838. Solo la torre risale al XVI° secolo. Da nominare sono le pitture sul soffitto.

    Chiese e abbazie
    Cappella di Lourdes
    Egna, Strada del Vino

    Cappella di Lourdes ad Egna. La costruzione della piccola Cappella Mariana si attribuisce alla volontà del parroco Johann Giuliani che alla fine dell’800 la volle a completamento dell’Istituto per la protezione dell’infanzia da lui fondato. All’interno della cappella troviamo una riproduzione della grotta di Lourdes realizzata con il tufo del Rio Trodena, dentro la grotta le statue della Madonna e di Bernadette. Il soffitto è decorato da 5 medaglioni raffiguranti i 4 evangelisti con le loro insegne ed al centro un’Annunciazione della Madonna. La cappella è ancora oggi parte della fondazione “Asilo infantile di Egna”. Nel 2014 è terminato il restauro ad opera della restauratrice locale Lucia Giacomozzi.

    Chiese e abbazie
    Chiesa comunità evangelica
    Merano, Merano e dintorni

    Affacciata sul Lungopassirio, la chiesa e la casa del pastore, immerse in un bel giardino all'inglese, costituiscono un angolo suggestivo, un vivo ricordo della Merano cosmopolita di fine secolo. La chiesa progettata dal berlinese Hans Vollmer è a pianta longitudinale con abside poligonale, con l'alzato mosso da contrafforti. I lavori, iniziati nel 1883, furono eseguiti da maestranze locali ed ultimati due anni più tardi. Oggi la chiesa è frequentata durante le funzioni religiose, ma funge anche da scenario per concerti d'organo o di musica sacra.