Tante storie, tante vite. Sono donne, mogli ex mogli sorelle fidanzate ex fidanzate... Il filo rosso che le unisce unisce è il non essere state disposte a scendere a patti, con la società e con relazioni che non le soddisfacevano, a volte incastrate in quadrati reali o virtuali da cui non hanno avuto scampo. Un modo per restituire la voce a donne che sono state zittite dalla violenza e non ascoltate. Dietro le persiane chiuse delle case si nasconde infatti una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Le ferite a morte che vedremo e ascolteremo in scena non sono vittime di un destino avverso, bensì di un’eredità culturale che può e deve essere cambiata.