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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Luoghi da vedere
    La chiesa luterana
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    È così chiamato il massiccio blocco calcaero a nord-est di S. Maddalena, raggiungibile attraverso un sentiero che inizia preso la chiesa. In questo luogo, a quanto pare, si riunivano segretamente i seguaci della dottrina luteriana (i battisti) per celebreare le loro messe.

     

    Bevande
    Lago balneabile Luson
    Luson, Bressanone e dintorni

    ll lago balneabile naturale di Luson è un piccolo tranquillo lago di montagna in Alto Adige. Una volta rientrati a casa dopo una meravigliosa e colorata escursione panoramica – oppure un’indimenticabile gita nel parco naturale, una sosta al lago balneabile naturale si trasforma in grande divertimento: i bambini sfrecciano lungo gli scivoli, i genitori si immergono nell’acqua sorgiva dell’alpeggio di Luson, mentre i contadini lavorano i campi e le mucche, quasi immobili, si concedono una pausa al fresco.

    Laghi, cascate
    Cascata Egger
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    La cascata Egger nella vicinanza dell'agriturismo Eggerhöfe ad Anterselva di Mezzo adesso è accessibile al pubblico. Un'opportunità unica per vivere da vicino una cascata. Per l'escursione (andata e ritorno) servono complessivamente circa 45 minuti.

    Luoghi da vedere
    Centro visite Puez-Odle
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il Centro visite del Parco naturale Puez-Odle a S. Maddalena di Funes ha il compito di avvicinare il visitatore alla natura e di invitarlo a soffermarvisi. Una fotografia aerea del Parco naturale Puez-Odle sulla quale si può camminare invita il visitatore ad osservare il parco dalla prospettiva a volo d’uccello (maggio e giugno). Lo spazio espositivo “Toccare le montagne” tratta l’argomento principale del Parco naturale, ovvero la geologia delle Dolomiti. Il parco naturale Puez-Odle, nel cuore delle Dolomiti, è un'area naturale che si estende in parti delle valli: Val Badia, Val Gardena e Val di Funes. Racchiude principalmente due gruppi montuosi: il gruppo del Puez e quello delle Odle. Il Parco naturale Puez-Odle è talvolta definito “la miniera a cielo aperto” delle Dolomiti: quí si possono infatti, ammirare le variopinte successioni stratigrafiche delle rocce depositatesi nel corso del tempo. Nello spazio espositivo “Meraviglie della natura” c’è molto da scoprire: pellicce di animali, uova e penne d’uccello, calchi delle orme, tracce, palchi, reperti vari ed erbe medicinali … tutto questo può essere ammirato ed, in parte, addirittura toccato con mano. La sala “Conquistare le montagne” è dedicata soprattutto all’alpinismo: uno degli alpinisti più famosi in tutto il mondo infatti, Reinhold Messner, è originario proprio della Val di Funes. In un breve filmato egli ci racconta le sue esperienze in montagna. Nel “Cinema della montagna” invece sarà proiettato il film sul Parco naturale Puez-Odle.

    Luoghi da vedere
    Fosse Calce presso Sciaves
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni
    Tra e su due colline nelle vicinanze dell'area di Servizio Lanz a Sciaves, troviamo complessivamente quattro fosse i calce.

    Come fossa di calce (o bagnolo) si intende una vasca con sponde murata nella quale si spegneva o si spegne la calce. La pietra calcarea proveniva solitamente dalle valli dolomitiche, nelle quali si provvedeva anche alla sua cottura usando forni appositamente costruiti. Una volta finita la cottura, le pietre intere o sbriciolate venivano trasportate nei songoli cantieri dove era già pronto il bagnolo. In genere la calce viva fu prenotata e poi trasportata con carri trainati da cavalli o buoi per venderla in tutto il territorio.
    Giardini pubblici
    Cascate di ghiaccio allo Scotoni
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Lungo la pista che dal Lagazuoi porta alla Capanna Alpina, si passa davanti ad un fenomeno naturale molto particolare.
    In inverno, quando tutto gela, si formano delle bellissime cascate di ghiaccio. Particolari, perché d'estate in questo punto, si vede appena la traccia di acqua che scorre.

    Le cascate sono molto interessanti per gli scalatori.

    Luoghi da vedere
    Biotopo Laugen a Naz
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Per coltivare un sostenibile rapporto con la natura e l’ambiente, contano non solo le protezioni, ma anche la cura della preziosa cultura naturale. Zone umide come il biotopo Laugen corrispondono ai vari requisiti ecologici. Tali aumentano la ricchezza del paesaggio e creano spazi vitali per una moltitudine di animali e piante a rischio. Uccelli migratori trovano luoghi di sosta adatti nel biotopo.

    Altri biotopi nel comune di Naz-Sciaves: Raiermoos (Palù Raier) a Rasa, Sommersürs, Zussis e "Hairer" a Naz.

     

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Giacomo a Söles vicino Glorenza
    Glorenza, Val Venosta

    Il maso e la chiesa di Söles vengono menzionati per la prima volta nel 1220 e nel 1249. Nel 1499, la chiesa fu incendiata dopo la battaglia di Calven, per essere poi ricostruita in stile gotico fra il 1570 e il 1580. Recenti scavi archeologici hanno scoperto tracce di un edificio, sempre dedicato alla liturgia, risalenti al 6°, 7° e 8° secolo. Il Patrocinio ha invece le sue origini nel 9° secolo. Inoltre, sono state rinvenute parti di affreschi risalenti all'epoca precedente alle prime annotazioni, che si sono rivelate decorazioni pittoriche della chiesa romanica precedente e di eccezionale qualità artistica.

    Luoghi da vedere
    Chiesetta di San Giovanni a Ranui
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Nel 1744 la chiesetta di San Giovanni in Ranui fu commissionata da Michael Jenner. La costruzione barocca si trova in ambiente grazioso con il paesaggio alpino imposante del Gruppo delle Odle in sfondo. L'altare è fatto di legno marmorizzato ed è considerato il gioiello della chiesa. San Giovanni di Nepomuceno è il patrono, al quale sono dedicati una serie di pitture sulle pareti laterali dell'altare. La chiesetta è di proprietà privata. L'accesso è a pagamento. Tuttavia, la chiesa rimane chiusa.

    Per favore non entrare nei prati.

    Luoghi da vedere
    Il larice più antico sull'Altipiano del Salto
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    L’albero si trova sul Salto di Malgorer.

    È il piú vecchio larice del Salto ma l’età esatta non può essere definita.

    Forma a candelabro dei piú forti rami inferiore. La chioma ha potuto svilupparsi liberamente in assenza di concorrenza.

    Il larice é indicato come particolaritá estetica nel mezzo del grande bosco di larici del Salto.

    Il meraviglioso passato di questo albero ha subito un danno irreparabile dalle masse di neve durante l’inverno di 2008/2009, numerosi rami sono stati spinti verso il basso.

    Altezza dell‘albero: 24m

    Diametro: 2,03m

    Circonferenza: 6,40m

    Località: Montoppio

    Altezza s.l.m.: 1435 m

    Luoghi da vedere
    Il castagneto nel “Köstental” ad Aica
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Il castagneto “Köstental” è situato nella parte est di Aica. Gli alberi sono sotto protezione. Nell’epoca medioevale la castagna era un alimento di base ed era chiamato anche “il pane dei poveri”. Al giorno d’oggi questo frutto è una rarità pregiata nella cucina sudtirolese.

    Laghi, cascate
    Lago di Vernago - allenamento ad alta quota
    Senales, Merano e dintorni

    Kanu & Kajak: Allenamento ad alta quota sul lago di Vernago

    Il lago fra i Tremila si contraddistingue soprattutto d’estate per la sua straordinaria colorazione verde smeraldo, provocata dalla levigatura glaciale nell’acqua.

    Non è un caso che sul lago di Vernago si allenino già da anni le nazionali sportive. Un nostro gradito ospite è ad esempio Antonio Rossi, canoista tre volte campione olimpico e più volte campione mondiale. Con la sua posizione a 1700 m s.l.m e piste di canottaggio segnate e di diverse lunghezze, il lago offre le condizioni ideali per un allenamento ad alta quota.
    Il motivo per cui l’allenamento ad alta quota è efficace nel migliorare le prestazioniè presto detto: l’organismo è costretto ad adattarsi alla minore concentrazione di ossigeno nell’aria tipica dell’elevata altitudine. Ne sono interessati in primo luogo la respirazione, il sistema cardiovascolare e il sangue.

    Luoghi da vedere
    Colle del Santo Sepolcro a Tiso
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il Colle del Santo Sepolcro o Calvario è il più bel punto panoramico di Tiso. La Cappella del Santo Sepolcro è stata costruita in forma barocca verso la fine del 17° secolo. Al suo interno sono venerati i sacrifici e la morte di Gesù Cristo. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, nel maggio 1915 qui furono erette fortificazioni su disposizione dell’esercito austroungarico. Dovevano servire da difesa contro un possibile ingresso delle truppe italiane nella Valle dell’Isarco qualora dovesse cadere il fronte delle Dolomiti. Prigionieri russi realizzarono le trincee e un bunker. Tuttavia le difese non ebbero nessun utilizzo nella I Guerra Mondiale. Però il bunker servì agli abitanti del paese da rifugio contro gli attacchi aerei e i bombardamenti negli ultimi mesi della II Guerra Mondiale.

    Luoghi da vedere
    Biotop Ragglmoos
    Chienes, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il Rgglmoos è situato in un avvallamento sul pendio a nord del Kienberg, a ca. 1 km a est della stazione ferroviaria di Casteldarne. La cetraria viene nutrita con l’acqua di penetrazione del pendio e l’efflusso principale si trova a ovest. Questa zona umida è ben situata, si tratta di una cetraria bassa che sui bordi è popolata in parte da pini, abeti e betulle. Sotto l’aspetto della vegetazione si possono differenziare tre aree: nella parte est dominano carici e torbiere, nella parte centrale, meno umida, sono presenti carici unite a molina coerulea e torbiere. La parte ovest infine è coperta da canne palustri, sono presenti anche torbiere e sui bordi crescono ontani. Nonostante si trovi in mezzo al bosco, questa cetraria bassa merita di essere protetta proprio per la sua collocazione particolare e il suo manto vegetale ancora relativamente intatto.

    Luoghi da vedere
    Sentiero del Castagno / Tappa 5
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni
    Questo tratto del Sentiero del Castagno porta dal Castel Roncolo nella città di Bolzano attraverso i vigneti soleggiati, passando per le bellissime aziende tenute, lungo i pendii fino agli imponenti castagni di Cologna/Glaning e oltre la bassa montagna sopra la Val d'Adige fino a Terlano e Vilpiano.

    Lunghezza del tracciato: 27,5 km
    Salita: 1.446 m
    Discesa: 1.511 m
    Percorrenza media: 9:40 h

    Percorso:
    L'escursione inizia dal parcheggio o dalla fermata dell'autobus sotto il castel Roncolo. Da lì si cammina su un ponte e si gira a sinistra, passando accanto a giardini di lotti, fino a raggiungere la stazione a valle della funivia di San Genesio (attualmente chiusa). Proseguite sul sentiero n. 2, che conduce molto ripidamente sulla strada di accesso alle rovine del castel Rafenstein, passate davanti al maso Sandner e dopo circa 80 m svoltate sul sentiero n. 1 B. Il sentiero porta alla strada di accesso alla fattoria sopra la chiesetta di S. Giacomo.
    Il sentiero 1A conduce in modo moderatamente ripido sopra S. Giorgio. Ora seguite la stretta strada di accesso alla fattoria a destra e dopo circa 100 m il sentiero escursionistico 5 A si dirama a sinistra in direzione di “Fagenbach” e raggiungete il maso “Winterle”. Ora seguite il sentiero n. 5, attraversate la strada di campagna e salite un tratto più ripido fino la strada di Cologna. Poi si prosegue fino all'incrocio con il sentiero n. 9. In pochi minuti si raggiunge la chiesetta di S. Martino.
    Da Cologna si cammina ora in direzione ovest, si dirama a destra (n. 11), si attraversa il torrente “Mauritius” e da lì si scende di nuovo sulla strada asfaltata. Sopra la locanda Noafer, seguire il sentiero n. 9 fino al maso “Schmalz” e poi seguire il sentiero a sinistra. Dopo un'altra breve salita, si raggiunge di nuovo la strada principale e la si segue in salita per un breve tratto fino alla fattoria "Moar in Rumsein". Poi seguire il sentiero n. 9 e dopo circa 200 m di discesa, sempre seguendo la strada asfaltata di accesso alla fattoria, girare a destra e scendere per alcuni tornanti fino a un ponte. Poi si arriva al maso “Lanzoner”. Seguire la strada a sinistra per circa 500 m fino a raggiungere la fattoria “Wegscheider”. Il sentiero ora conduce prima a destra a un serbatoio d'acqua recintato, poi brevemente in salita fino a un sentiero sulla sinistra (indicazione Terlano). Seguire il cartello n. 8 B in direzione di Frassineto. Poi girare a sinistra sul sentiero n. 4 A in direzione ovest fino a raggiungere la strada per Meltina.

    Nota: se non volete scendere a Terlano, potete scegliere qui il sentiero n. 4 A in direzione ovest fino a "Ober-Tschirggl", che poi continua fino a Vilpiano.

    Ora inizia la discesa verso Terlano. Seguite la strada di Meltina a sinistra e poi il sentiero n. 4 a destra. Passato il podere “Liebeneich” dei conti di “Enzenberg”, il sentiero prosegue a sinistra verso il podere “Köstenholz” e raggiungete il centro di Terlano.
    L'ultimo tratto del Sentiero del Castagno conduce ora dal centro di Terlano a Vilpiano. Dalla chiesa parrocchiale di Terlano, seguire il vicolo della chiesa sulla destra e girare a sinistra fino alle vecchie miniere sulla “Silberleiten” (n. 4A). Si supera rapidamente il dislivello e poi si cerca il segnavia n. 1 A, che prosegue a sinistra in direzione ovest. Ora si cammina lungo la strada da “Vorberg” fino a raggiungere il maso “Scholer”. Da lì, seguire il sentiero n. 1 A per un breve tratto e girare a sinistra sul sentiero n. 1. Questo porta a un bivio, dove si può prendere la ripida discesa a sinistra fino alla scuola provinciale dei vigili del fuoco (solo per escursionisti esperti) o prendere il facile sentiero n. 1 fino alla stazione a valle della funivia di Vilpiano. Entrambi i percorsi ti portano al centro di Vilpiano.

    Luoghi da vedere
    Vecchio tiglio-monumento naturale ad Aica
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Vicino alle mura del cimitero, che circondano la chiesa di San Nicolò, cresce un vecchio tiglio. L’albero esalta questo posto idillico, perché la sua altezza è di 22 m, la circonferenza del tronco è di 6,25 m ed il diametro della cima misura 17 m. L’età dell’albero purtroppo non è più definibile, perché il tronco è spezzato, si deduce che abbia alcune centinaia d’anni. È tenuto unito con dei pilastri di ferro.

    Luoghi da vedere
    Grotta Conturines
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Il monte Conturines, nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies uno dei siti delle Dolomiti patrimonio mondiale dell'UNESCO, è la cima più alta del gruppo Fanes di cui è anche una delle più rappresentative. Ai piedi del Conturines fu fatta alla fine degli anni '80 una scoperta sensazionale: una grotta con resti fossili di un orso delle caverne preistorico. L’orso apparteneva ad una specie mai studiata prima e fu chiamata dagli scienziati Ursus ladinicus, in onore alla valle ladina dove venne ritrovato.

    L’accesso alla grotta è consentito solo in occasione delle escursioni guidate organizzate dalla Cooperativa Turistica Alta Badia.

    I resti fossili sono esposti al Museo Ladino Ursus ladinicus di San Cassiano.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Nicolò a Burgusio
    Malles, Val Venosta

    Un’iscrizione indica la prima consacrazione nel 1199. La navata centrale presenta un soffitto piatto e delle feritoie. Il coro culmina in un’abside con una raffigurazione della Majestas Domini e due simboli degli evangelisti ancora in buono stato. Ciò che rimane degli affreschi risale al 13° secolo. A sud rispetto all’arco trionfale vediamo il sacrificio di Caino e il torso di una sirena con coda di pesce. La testa con i capelli lunghi, lo sguardo pensieroso e la gestualità delle braccia danno a quest’immagine un carattere melanconico unico, che si distingue dalla rappresentazione del demoniaco in altri dipinti.

    La chiesa di S. Nicolò è aperta dal 14.04.2023 - 13.10.2023 ogni venerdì alle ore 14 per le visite guidate (Prezzo: € 3,00 a persona). Prenotazione non necessaria.

    Laghi, cascate
    Lago di Anterselva
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    Boschi di conifere dal verde lussureggiante, il paesaggio alpino mozzafiato del Gruppo delle Vedrette di Ries e, al centro di tutto questo, un’acqua scintillante dal color turchese. Questo è lo scenario incantevole del Lago di Anterselva, uno dei laghi più belli delle Alpi! Con 44 ettari ed una profondità di 38 metri, questa magica perla della nostra Valle Blu è anche il terzo lago di montagna più grande dell'Alto Adige e si trova alla fine della Valle di Anterselva, nelle vicinanze del noto Passo Stalle, al confine con l'Austria. Qui, a un'altitudine di circa 1.640 m, le famiglie, gli amanti della natura e gli appassionati di outdoor troveranno in ogni periodo dell'anno innumerevoli opportunità per tante attività all'aperto, nel Parco Naturale delle Vedrette di Ries-Aurina.

    Laghi, cascate
    Cascata Stieber a Moso
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    Da Moso fino alla chiesa e lungo la strada principale in direzione Plan fino al ponte. 50 m più avanti inizia a sinistra della strada il sentiero che vi porta direttamente alle cascate Stieber. Il Rio Plan precipita 19 m e poi 18 m nella gola e si getta nel Passirio.

    Luoghi da vedere
    Fontana di acqua sulfurea a Al Bagn
    La Val, Regione dolomitica Alta Badia
    Nel 19° secolo il paese di La Val era conosciuto per i bagni termali di zolfo di Al Bagn a
    Rumestluns. Essi prevenivano malattie e disturbi come per esempio reumatismi, scorbuto e malattie sessualmente trasmissibili. Un cliente abituale era a quei tempi il fisico e premio Nobel Max Planck. In seguito alla ricostruzione della struttura nel 1978, i bagni termali sono stati rimossi a causa degli elevati costi di gestione ed essa è al giorno d’oggi un esercizio ricettivo. La fonte (acido silicico, acido solfidrico e altri elementi) fu risanata nel 2009 e può essere usata pubblicamente nell’oasi di quiete creata nei pressi della fonte.
    Luoghi da vedere
    Mulino glaciale a Plata
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    A Plata si trova un mulino glaciale del diametro di 1,4 m e di una profondità di 3,6 m. Questo fenomeno naturale è un prodotto delle acque dei ghiacciai che assieme a dei sassi hanno formato queste buche enormi nelle rocce.

    Da Plata il sentiero nr. 6 verso “Pianlargo” conduce fino ad una cappella, e da lì il sentiero nr. 5 porta in pochi minuti alla marmitta. Tempo di percorrenza: 30 minuti.

    Laghi, cascate
    Entrata Alta Via di Merano a Monte S. Caterina
    Senales, Merano e dintorni

    Da Monte S. Caterina al Maso Gelato

    Descrizione cammino

    L’Alta Via di Merano attraversa il pendio boscoso sopra Monte Santa Caterina, paesino di montagna che è possibile raggiungere in bus e in auto: la fermata del mezzo pubblico si trova proprio in paese e c’è anche un parcheggio gratuito non custodito. Da lì si segue l’indicazione per l’Alta Via di Merano. Si procede lungo la strada in salita fino al Maso Montferthof (1471 m s.l.m.). Passato il maso, seguendo un sentiero ripido, si attraversano pendii con vegetazione steppica. Attraversando pascoli tra lievi salite e discese si arriva ben presto alla biforcazione a destra per la Val di Fosse. Il sentiero scende attraversando un ampio pendio boscoso. È importante fare attenzione nei canali: la caduta massi può verificarsi anche senza pioggia. Passato il maso Infanglhof si arriva alla strada, da lì si mantiene la destra e si sale verso l’Albergo Jägerrast (1693 m s.l.m.): posto alla fine della strada pubblica, è una destinazione molto amata dagli escursionisti. Un ampio sentiero conduce alla Val di Fosse attraversando un bosco luminoso. Con un pizzico di fortuna, nella valle sovrastante è possibile avvistare dei camosci, oppure un’aquila reale che volteggia sulla gola perché nidifica sulle sue pareti. Dopo un capitello votivo, passata una svolta a destra del sentiero, si vedono la malga Casera di Mezzo (1954 m s.l.m.) e, dopo un breve tratto, la Malga Rableid (2004 m), nelle quali è possibile concedersi una pausa. Il sentiero poi attraversa un lariceto per arrivare al Maso Gelato (2071 m s.l.m.). Lì svettano due montagne: la Cima Bianca Grande (3.278 m s.l.m.), che deve il nome alla sua chiara roccia calcarea, e l’Altissima (3480 m s.l.m.), a sinistra della depressione del valico.

    Luoghi da vedere
    Torre delle Dodici a Vipiteno
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    La Torre della Città di Vipiteno é detta popolarmente Torre delle Dodici (Zwölferturm) perché i rintocchi della sua campana richiamavano i cittadini alla pausa del mezzogiorno. Essa fu eretta sopra “la porta della città“, in conci di granito grigio, tra il 1468 e il 1472 su disegno del vipitenese Hans Feur, che aveva collaborato alla costruzione del coro gotico della chiesa parrocchiale. Sopra i due fornici della porta due lastre di marmo (inserite nel 1478) ricordano una l’inizio dei lavori preparatori nel 1468 e l’altra la posa della prima pietra da parte del Duca Sigismondo d’Austria nel 1469. Con i suoi 46 m d’altezza la torre è il simbolo del prestigio raggiunto dalla città di Vipiteno.

    La Torre delle Dodici può essere visitata anche dall'interno in occasione di alcuni eventi, come il Mercatino di Natale, d'estate durante le Feste delle lanterne o per la Sagra dei canederli. 

    Laghi, cascate
    Cascata di Rio Rosso
    Predoi, Valle Aurina

    Ammirate lo spettacolo del fragore dell'acqua alla cascata Rötbach sopra Casere. Potrete provare la freschezza delle gocce d'acqua sulla Vostra pelle, respirarne l'aria piacevole, approfittarne del particolare microclima e goderVi i riflessi colorati della luce al brillare del sole.

    Luoghi da vedere
    Cimitero dei francesi a S. Leonardo
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    Nel novembre 1809 migliaia di soldati dell'esercito di Napoleone, diretti a Merano, valicarono il Passo Giovo e giunsero in Val Passiria. Nei pressi di S. Leonardo ebbero tuttavia luogo furiosi scontri con i rivoltosi passiriani: vi persero la vita 22 valligiani, ma anche 200 soldati e 30 ufficiali dell'esercito napoleonico.

    Secondo racconti successivi agli eventi i caduti francesi sarebbero stati sepolti in un vecchio cimitero ai margini del paese, probabilmente usato per le vittime della peste. Nell'anno commemorativo 1959, 150 anni dopo la rivolta hoferiana, gli Schützen della Val Passiria fecero qui apporre una targa commemorativa in marmo. L'ambasciata transalpina ha fino ad oggi contribuito alla manutenzione del cimitero e su di esso sventola il tricolore francese.

    Uno primo scavo archeologico, eseguito nel 2009, non ha riportato alla luce tracce di soldati napoleonici e ciò parve confermare i vecchi dubbi sull'effettiva sepoltura. Nel 2013 il Ministero alla Difesa francese fece quindi eseguire ulteriori scavi: essi hanno portato alla luce un coltello, ossa e resti di vestiario in grado di attestare la sepoltura di soldati francesi.

    Luoghi da vedere
    Antica zona artigianale con vecchio mulino "Stricker"
    Luson, Bressanone e dintorni

    Nel  Kaserbach, dove una volta veniva utilizzata l'energia idroelettrica, si trova l'ex zona artigianale che caratterizzò la vita del villaggio. Il nostro percorso conduce oltre la fucina, il mulino e la vecchia segheria. A quel tempo, il grano dei contadini di Lüsner veniva macinato nel mulino: il "mulino di Stricker", le cui radici storiche risalgono all'anno 1645, è rimasto fedele alla sua funzione originale fino ad oggi. Nel corso delle nostre escursioni guidate il mulino può essere visitato anche all'interno.

     

     

    Chiese e abbazie
    Chiesetta dei Santi Vigilio e Biagio
    Laces, Val Venosta

    La chiesa dei Santi Vigilio e Biagio a Morter è di origini preromaniche ed è parte degli edifici sacrali più antichi e più importanti della Val Venosta. Particolarmente sorprendente è la sua architettura orientaleggiante. In un incisione di consacrazione si legge l’anno 1080. La chiesa fa parte del progetto “Sentieri del cielo”.

    La chiave può essere richiesta all'Hotel bei MARTIN's a Morter 
    +39 0473 742 049

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